La Lega sferra un attacco scomposto e inaccettabile al Presidente dell’Anac per nascondere quello che il suo Governo cancella: concorrenza, trasparenza e qualità degli appalti. Questo Codice non ha nulla a che fare con gli obiettivi giusti di rapidità e semplificazione. È la solita ricetta della destra, insofferente alla legalità e senza nessuno scrupolo a sacrificare dignità e sicurezza del lavoro con il subappalto selvaggio.
Così Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Entro il 2030 il 42,5% dell’energia consumata nella Ue proverrà da fonti rinnovabili. La decisione è frutto dell’accordo tra Consiglio Europeo e Parlamento europeo che prevede anche l’accelerazione delle autorizzazioni per evitare burocrazia e ostacoli che oggi ostacolano la produzione. Un’ottima notizia che purtroppo aggrava le preoccupazioni per i ritardi dell’Italia sul PNRR che doveva essere il volano della transizione ecologica con più di un terzo dei fondi disponibili dedicati all’ambiente. Ancora una volta mancanze e limiti del Governo mettono davvero a rischio lo sviluppo del paese. Mentre l’Europa corre.
Lo ha scritto su Facebook Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
335 martiri in una cava poco lontano dalle case. Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia. La notte più buia della violenza nazifascista. Mai più.
Così su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e segretaria di Preisidenza della Camera dei Deputati.
La destra sacrifica sull’altare dell’ideologia i diritti dei bambini. Con emendamenti stravolgono la legge del PD per non costringere in carcere i figli delle detenute. Un scelta crudele: per loro la maternità è solo un artificio retorico da urlare in piazza e in Parlamento.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e segretaria di Presidenza della Camera.
“Un decreto (salvo intese) che non c’è, un progetto irrealizzabile, bloccato da problemi ambientali e contenziosi infiniti. Ma che meraviglia questo Governo Meloni che nel 2023 “realizza la visione innovatrice di Berlusconi” di 20 anni fa!”. Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, deputata Pd, Segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati
"L’Africa è un continente che soffre per la nostra indifferenza. Ce lo ha ricordato in questi giorni il Presidente Mattarella. La lotta al cambiamento climatico deve diventare una priorità per l’Europa e per l’Italia perché il prezzo più alto lo pagano al di là del Mediterraneo. In Africa, negli ultimi 25 anni, sono aumentate catastrofi, siccità e inondazioni, che oltre ad alterare l’ecosistema, spingono milioni di persone a emigrare per sopravvivere. Occorre agire subito intanto seguendo le direttive europee per ridurre emissioni e limitare sprechi. Il governo si decida a destinare alla lotta ai cambiamenti climatici e alla cura del territorio le risorse necessarie, evitando di indirizzarle a investimenti inutili o peggio dannosi di cui anche in questi giorni si torna a parlare con inspiegabile enfasi".
Così la deputata dem Chiara Braga, segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati.
“La destra fa solo allarmismo e continua a negare l’urgenza di affrontare la crisi climatica. La direttiva europea per le ‘case green’ non è un inutile e costoso orpello a danno di inquilini e proprietari, ma il contributo necessario e doveroso di tutti i cittadini per difendere l’ambiente, ridurre le bollette e gli sprechi energetici. Un obiettivo sacrosanto, tanto più in un Paese come il nostro che conta 6 milioni di poveri energetici e che ha il patrimonio edilizio più energivoro d’Europa. La proposta approvata ieri dal Parlamento Ue aumenta i requisiti ambientali per gli edifici da ristrutturare e insieme contempla tutta una serie di esenzioni in risposta alle preoccupazioni e alle perplessità arrivate da più fronti. Ci sono esclusioni ottenute grazie al lavoro degli europarlamentari Pd per edifici storici e di pregio architettonico, seconde case utilizzate per brevi periodi e edilizia popolare, insieme la richiesta di prevedere in sede europea strumenti finanziari adeguati a sostenere gli sforzi di ristrutturazione degli edifici. Il Governo italiano ha deciso di schierarsi in Europa, su questo e altri provvedimenti, dalla parte sbagliata della storia. Scegliere di ignorare la crisi climatica o addirittura frenare in Europa le misure che permettono di fronteggiarla con più strumenti e risorse è una scelta non solo miope ma anche dannosa per le famiglie più fragili e le tante imprese che da tempo hanno capito l’importanza di investire nella transizione ecologica”.
Così Chiara Braga, deputata Pd, Segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati.
“Grazie al Presidente Mattarella per le parole nette e chiare sull’urgenza di agire per contrastare il cambiamento climatico. Siccità e riscaldamento globale mettono a rischio la stabilità e la possibilità di un futuro di sviluppo e di benessere per tutti”. Lo ha scritto su twitter Chiara Braga, deputata Pd, Segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati.
“La nostra rabbia è energia rinnovabile”. In piazza oggi i giovani di “Fridays For Future” ci ricordano l’urgenza e l’importanza di unire le lotte per una società migliore: giustizia climatica e sociale, eco transfemminismo, antifascismo e impegno per la pace. Non c’è più tempo, il momento è adesso”.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e Segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati.
Mentre nel mondo si moltiplicano segnali di allarme per la crisi climatica l’Italia decide di rinunciare all’”Inviato speciale per il Cambiamento climatico”. L’Ambasciatore Alessandro Modiano, nominato lo scorso anno dal Governo Draghi per favorire la diplomazia climatica, ormai componente fondamentale della politica estera dell’Italia e dell’Unione Europea, e curare le relazioni tra i Ministeri competenti, ha deciso di dimettersi al mancato rinnovo dell’incarico.
Per questo, insieme alla collega Elly Schlein abbiamo deciso di presentare un’interrogazione al Governo per capire che intenzioni ha riguardo a un ruolo così strategico e delicato. Non vorremmo che i conservatori più ecologisti del mondo abbiano scambiato una vicenda epocale per l’ennesimo affare di poltrone.
Così Chiara Braga, Deputata e responsabile Transizione ecologica del Pd.
Il nuovo codice appalti votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr. In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”
Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo
Il nuovo codice appalti votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr. In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”
“Il Governo Meloni ancora una volta si accanisce sulle fasce più deboli, quelle che hanno bisogno della cessione dei crediti per accedere ai bonus edilizi. Senza risolvere la vera emergenza dei crediti incagliati, che danneggia migliaia di famiglie e imprese. Hanno tradito l’ennesima promessa elettorale - il superbonus non si tocca - la cifra a cui ci sta abituando questo esecutivo”.
Così Chiara Braga, deputata Pd e Segretaria di Presidenza della Camera dei Deputati.
“La Lombardia può cambiare. Abbiamo una grande occasione domenica e lunedì votando Pierfrancesco Majorino Presidente. La partita è aperta grazie ad un programma che mette al centro i cittadini e le cittadine lombarde. Vogliamo cambiare la sanità lombarda per dare a tutti il diritto di curarsi gratuitamente e senza tempi di attesa inaccettabili. Vogliamo far diventare la Lombardia il motore di uno sviluppo capace di ridurre le disuguaglianze tra territori e fasce della popolazione puntando sulla sostenibilità ambientale, sul lavoro di qualità e sicuro e sulle competenze che servono a non lasciare nessuno indietro. E infine vogliamo fermare il tentativo di dividere il Paese con un’idea di autonomia che privatizza i servizi e moltiplica disuguaglianze. Per tutto questo saremo in tanti oggi a Milano al Teatro del Buratto con i candidati alla segreteria del Pd. Perché solo un partito Democratico unito e forte può far vincere una Lombardia più giusta, solidale, democratica”.
Così Chiara Braga, deputata del Pd e segretaria di Presidenza della Camera dei deputati.
Nessuna lezione da chi ha denigrato il Sud d’Italia per anni. Nessuna lezione da chi ancora oggi vuole dividere il paese tra ricchi e poveri. Per Salvini la Lombardia era il fortino da difendere, chiudere. Noi vogliamo una moderna regione europea. Con Majorino possiamo farlo.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e Segreteria di Presidenza della Camera dei Deputati.