"Visto che la politica estera la fanno premier e ministro degli esteri, va chiarito a nome di chi lo fanno. Perché un pezzo della maggioranza non ci sta: la Lega ha detto oggi che Tajani deve farsi aiutare. Mentre qualche giorno fa spediva Meloni a Bruxelles senza mandato per approvare il Rearm Ue. Non si governa così un paese. Se ognuno va per conto suo, non possono governare. La credibilità dell’Italia nel mondo è già compromessa. In questi anni non abbiamo mai avuto un’azione da parte del governo nel solco della tradizione diplomatica italiana". Così in una nota, i capigruppo Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, e il capo delegazione Pd al Parlamento Europeo, Nicola Zingaretti.
Un altro criminale di guerra libico si aggira per l’Italia: Abdul Ghani Al-Kikli, noto signore della guerra di Tripoli, accusato di torture, sparizioni forzate e omicidi va e viene con voli privati dal nostro paese.
Ancora una volta l’Italia, invece di collaborare con la giustizia internazionale, offre ospitalità a personaggi impresentabili. Il governo Meloni chiude le frontiere ai chi fugge da torture e accoglie torturatori e consente a chi dell’immigrazione ha fatto un business disumano di muoversi indisturbato nel nostro paese.
Questa volta non può fare come per Almasri: ogni silenzio sarà complicità.
Così in una nota, i capigruppo Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, e il capo delegazione Pd al Parlamento Europeo, Nicola Zingaretti.
Conta la storia, conta sapere chi siamo e chi abbiamo combattuto per avere libertà e democrazia.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, in occasione della
Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera.
Non poteva esserci risposta migliore alle farneticazioni di Meloni. Le parole di Benigni, lo share: 4 ml e mezzo di telespettatori per una tv che è stata davvero servizio pubblico. Cioè mezzo per dire le cose come stanno: la storia non si riscrive, l’Europa è radici e futuro.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Di fronte ai volgari attacchi della Meloni contro il Manifesto di Ventotene, mi sento di ripetere le parole del senatore e partigiano Vittorio Foa al senatore fascista Giorgio Pisano: “Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore”.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Un giorno terribile per il paese, messo alla prova dalla violenza e difeso dalla forza della democrazia. Un pensiero alle famiglie degli uomini di scorta di Aldo Moro uccisi in via Fani da terroristi delle Brigate Rosse.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati.
È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al governo e al paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la Premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati
Qualcosa si muove. La prossima settimana come richiesto da tutte le opposizioni, la Camera discuterà delle condizioni delle carceri italiane: siamo dovuti arrivare a dati preoccupanti per il sopraffollamento e lo stato delle persone private di libertà e degli operatori, ma ora anche la maggioranza riconosce che il tema non è più rinviabile. Le mozioni presentate incalzeranno il Governo a dire come intende agire con misure concrete e urgenti. È anche su questo che si misura il grado di civiltà di un paese.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Esprimiamo piena solidarietà ai giornalisti, grafici e a tutto il personale dell’agenzia Dire, costretti a vivere una situazione ormai insostenibile a causa del mancato pagamento degli stipendi per due mesi. Il lavoro e la professionalità di questi lavoratori non possono essere calpestati né subordinati a dinamiche aziendali e istituzionali che non tengano conto della loro dignità e dei loro diritti fondamentali.
Chiediamo all'editore di saldare immediatamente quanto dovuto e di garantire la massima trasparenza sulla situazione economico-finanziaria dell’azienda. Allo stesso tempo, chiediamo al Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria di agire rapidamente per evitare che questa situazione ricada ancora sulle spalle dei lavoratori”. Così una nota della Capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga.
“Oggi celebriamo la Giornata Internazionale della Donna, un momento di riflessione e di impegno per contrastare le tante disuguaglianze che ancora attraversano la nostra società e che penalizzano in modo particolare le donne, soprattutto nel mondo del lavoro. Le disparità salariali, le difficoltà di accesso ai ruoli di vertice e il mancato riconoscimento di diritti fondamentali, come quello all’autodeterminazione sul proprio corpo, rappresentano ostacoli per moltissime donne. Quelle donne che la prima Presidente del Consiglio donna continua a ignorare.”
Lo dichiara Chiara Braga, presidente del Gruppo Pd alla Camera, sottolineando l’importanza di azioni concrete per garantire pari opportunità.
“Il Partito Democratico – ha aggiunto l’esponente dem - è in prima linea con le proprie proposte che vanno in questa direzione: dal salario minimo per garantire un lavoro dignitoso e meno precario, all’aumento della disponibilità degli asili nido e di una sanità di qualità su tutto il territorio nazionale, fino all’introduzione dei congedi parentali paritari e obbligatori per entrambi i genitori. Sono interventi necessari per permettere alle donne di conciliare davvero i tempi di vita e di lavoro e migliorare la qualità della vita di tutti.”
“Dobbiamo – ha concluso Braga - agire con determinazione per contrastare ogni forma di violenza di genere. Per questo, ci impegniamo a modificare la legge introducendo il principio del consenso come elemento fondamentale nel reato di violenza sessuale. È una battaglia di civiltà che non possiamo più rimandare. La giornata dell’8 marzo non è solo una celebrazione, ma un’occasione per rinnovare un impegno quotidiano. Il Partito Democratico continuerà a lavorare dentro e fuori le istituzioni per una società più giusta, equa e libera da ogni discriminazione di genere”.
La Meloni attacca i giudici e si lamenta perché lo Stato dovrà usare risorse pubbliche per risarcire immigrati trattenuti ingiustamente sulla Diciotti. Lei, che non si è fatta nessuno scrupolo a spendere un milione di euro per inutili centri in Albania, costosi e vuoti da mesi. Almeno il silenzio.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati.
La ricetta della Von der Leyen non funziona. Non è difesa europea ma ri-armo dei singoli stati dopo decenni di pace. Non è quello che serve a far contare l’Europa. Debole nei tavoli dove si decide e debole nel difendere un patrimonio di protezione sociale che è la sua forza.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Il Parlamento non è un passacarte di decreti governativi
“Non basta un incontro volante con qualche giornalista al margine delle trasferte internazionali, Meloni deve venire in Aula a riferire dei temi principali per l'Italia prima del vertice straordinario dei capi di Stato europei convocato giovedì prossimo”. Così la capogruppo Pd, Chiara Braga, intervenendo in Aula di Montecitorio.
“Anche ieri – ha dichiarato la presidente dem - abbiamo assistito all'utilizzo personale della Presidente Meloni del servizio pubblico televisivo, per parlare al Paese dei temi di attualità. In prima serata, dopo aver snocciolato idee confuse, Meloni ha provocato le opposizioni chiedendo in Tv cosa ne pensassero dell'invio di truppe a Kiev, senza mai aver comunicato quali siano le intenzioni del governo nelle sedi ufficiali e senza ammettere l'evidente spaccatura, a tal riguardo, all'interno del suo governo”.
“E' inammissibile che la premier si sottragga al confronto parlamentare come ha fatto e sta facendo in queste settimane” ha continuato Braga. “Il Parlamento non è il passacarte dei decreti del governo e questo concetto vorrei spiegarlo al sottosegretario Mantovano che ha dichiarato come 'sarà Palazzo Chigi a decidere gli emendamenti parlamentari prioritari, a definire i tempi e i rituali dell'Aula'. È inaccettabile che un rappresentante del governo parli in questo modo del lavoro che si svolge in Parlamento. Meloni riferisca sulla posizione dell'Italia nel dibattito di giovedì sulle scelte europee a garanzia della sicurezza dell'Ucraina”, ha concluso Braga.
Pd ha incontrato vertice dei socialisti catalani
“Le scelte progressiste della Spagna stanno dimostrando come politiche economiche e sociali lungimiranti possano generare crescita e rilancio sociale. Mentre in Italia i salari e le tutele sociali restano bloccati e l’economia soffre un preoccupante stallo, con la produzione industriale ferma ormai da due anni, il modello spagnolo si conferma una strada vincente per lo sviluppo equo e sostenibile”. Lo ha detto la capogruppo democratica alla camera, Chiara Braga che ha incontrato oggi a Montecitorio Ferran Pedret i Santos, Capogruppo del Partito Socialista Catalano, e Jordi Riba Colom, Deputato al Parlamento della Catalogna e Viceportavoce del gruppo parlamentare Socialisti e Units per Avançar, accompagnati dal Segretario del PD di Spagna e Portogallo. All’incontro erano presenti la vice presidente della camera, Anna Ascani, il capigruppo del Pd in commissione affari europei della Camera, Piero De Luca, il responsabile nazionale welfare del Pd, Marco Sarracino e il vicepresidente del gruppo della Camera, Toni Ricciardi.
“La Spagna - ha detto Braga - sta portando avanti politiche economiche e sociali che dimostrano come un’alternativa alle destre sia possibile e vincente. E i dati lo confermano inequivocabilmente: la crescita spagnola è sostenuta da riforme progressiste che mettono al centro il lavoro, i diritti e la giustizia sociale.
“Il Partito Democratico - ha concluso Braga - intende rafforzare il dialogo con i socialisti catalani e spagnoli per costruire una posizione comune su molti dei temi chiave dell’agenda europea. Un'alleanza strategica che può contribuire a delineare un’Europa più equa, inclusiva e solidale”.
Giorgetti è tutto contento perché lui lo aveva previsto che l’Italia sarebbe cresciuta meno. E quindi oggi lo 0,7% nel 2024 - per il governo doveva essere l’1% - gli sembra un grande risultato. Non la pensano così gli italiani visto che sempre l’Istat certifica anche l’aumento della pressione fiscale salita al 42,6%. E visto che poco si è fatto per l’aumento delle bollette e niente si è fatto di fronte alle numerose aziende in difficoltà: più di 126 mila addetti coinvolti da crisi aziendali. Quei numeri che Giorgetti non vuole vedere, ma dietro ci sono persone e famiglie.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.