21/05/2024 - 15:19

Le Regioni e i soggetti auditi oggi alla Camera hanno detto una cosa chiara: servono più risorse e più personale per evitare il collasso del servizio sanitario nazionale. E invece ogni mese la situazione peggiora, a causa dei tagli e dell’inerzia  del Governo Meloni. Si smetta di fare regali ai privati, con l’unico effetto di mettere in ginocchio la sanità pubblica e il diritto alle persone di potersi curare. Abbiamo una grande opportunità, la maggioranza voti insieme a noi la legge Schlein, per portare al 7.5% del Pil la spesa sanitaria, assumere medici e infermieri e abbattere le liste di attesa. È quello che chiedono anche le Regioni governate dalla destra con le loro proposte di legge.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

20/05/2024 - 19:47

Ddl comprime libertà costituzionalmente garantite

I capigruppo di opposizione hanno scritto al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per stigmatizzare l’accelerazione impressa dai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia sull’esame del ddl sicurezza e chiedere la convocazione di una capigruppo per riesaminare i tempi di approdo in aula di un provvedimento che “comprime libertà costituzionalmente garantite in particolare nel campo del diritto penale, del diritto dell’immigrazione e del diritto penitenziario”. La lettera - firmata da Chiara Braga, Francesco Silvestri, Matteo Richetti, Luana Zanella, Davide Faraone e Riccardo Magi - chiede che il presidente garantisca tempi adeguati di discussione “nel rispetto delle prerogative di tutti i gruppi, di tutte le deputate e di tutti i deputati, tanto di maggioranza quanto di opposizione”.

Ecco il testo integrale

Egregio Presidente,
il disegno di legge AC 1660 recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario” contiene numerose norme altamente complesse per l’impatto che possono determinare nel nostro ordinamento giuridico, anche per le limitazioni che possono esplicare su talune libertà fondamentali, in particolare nel campo del diritto penale, del diritto dell’immigrazione e del diritto penitenziario.
L’iter di esame del provvedimento seguito sino ad oggi è parso altamente lesivo di alcune fondamentali norme e procedure parlamentari, prima tra tutte quella stabilita dall’articolo 79 del Regolamento della Camera con riferimento alla necessità di un’adeguata istruttoria parlamentare.
Occorre infatti ricordare che tale provvedimento pur essendo stato approvato in Consiglio dei Ministri il 16 novembre 2023, è stato presentato alla Camera dei deputati solo il 22 gennaio del 2024, per essere infine assegnato alle Commissioni riunite I Affari Costituzionali e II Giustizia in sede Referente solo il 9 febbraio 2024. Bisognerà attendere il 27 febbraio perché sia iniziato l’esame in sede referente, seguito da un’unica ulteriore seduta il 28, e dalla necessità di indicare per i gruppi parlamentari i nominativi dei possibili auditi entro e non oltre la data perentoria del 29 di febbraio. A partire da tale ultima data il provvedimento è scomparso dall’ordine del giorno delle commissioni, ricomparendo solo il 7 maggio in sede di Conferenza dei Capigruppo quando il Governo ha deciso di chiedere l’esame in Aula del provvedimento già per il mese di maggio.
Giovedì 16 maggio, alle 18.00 circa, è arrivata una convocazione delle Commissioni riunite I e II relative alla giornata di venerdì 17 maggio, con l’inserimento senza alcun preavviso, alle ore 12.30 di un Ufficio di Presidenza delle due commissioni riunite, e a seguire lo svolgimento di audizioni relative all’AC 1660, violando tutti gli accordi in precedenza assunti dai gruppi nelle commissioni nel non fissare audizioni o uffici di presidenza al di fuori dei giorni d’Aula in considerazione dei numerosi impegni elettorali dei deputati nell’imminenza dello svolgimento delle elezioni europee.
Ancor più grave è stata poi l’inattesa e improvvida decisione assunta dalle Presidenze delle Commissioni I e II, e comunicata nell’ufficio di Presidenza di venerdì 17 maggio, di anticipare il termine di presentazione degli emendamenti, già concordato e fissato per la giornata di giovedì 23 maggio, di ben 48 ore, alla data di martedì 21 maggio, nonostante la ferma contestazione e le ripetute proteste di tutti i gruppi di opposizione.
È evidente infatti che a fronte di un iter formalmente lunghissimo, che è iniziato nel Consiglio dei Ministri lo scorso novembre, l’istruttoria del provvedimento in commissione è stata del tutto inadeguata e incompleta. Molti dei soggetti segnalati per le audizioni hanno dovuto rinunciare a causa dei tempi anticipati in modo imprevisto, e non sono ancora pervenuti alcuni dei contributi scritti da parte stessi auditi, molti dei quali stanno svolgendo le audizioni ancora nel pomeriggio dilunedì 20 maggio, del tutto a ridosso del termine fissato per la presentazione degli emendamenti. Occorre ricordare che le audizioni così organizzate smarriscono la loro importante funzione informativa, ossia quella di restituire ai parlamentari una fotografia efficace di tutti gli interessi in gioco su una specifica tematica in discussione in Parlamento, mettendoli così in grado di aiutare a compiere scelte più informate e bilanciate.
È altrettanto evidente che anche la fase di esame degli emendamenti – che rebus sic stantibus non potrà iniziare prima della serata del prossimo mercoledì o addirittura nella giornata di giovedì - sarà compressa e sacrificata in modo insostenibile, se restasse confermata per l’approdo in aula la data del 27 maggio prossimo.
Alla luce di quanto premesso, e ulteriormente stigmatizzando quanto sin qui avvenuto, Le chiediamo - in considerazione da un lato dell’estrema delicatezza del provvedimento sotto il profilo della possibile compressione di libertà costituzionalmente garantite, e dall’altro alla luce dell’assoluta inadeguatezza e incompletezza sia della fase istruttoria svolta siadell’ulteriore compressione dei tempi che verrà necessariamente operata per la fase di esame e votazione degli emendamenti qualora venisse confermata la data del 27 maggio - di convocare quanto prima una capigruppo al fine di riesaminare i tempi di approdo del provvedimento in Aula, così consentendo un’adeguata istruttoria nelle commissioni di merito, uno slittamento del termine attualmente previsto per la presentazione degli emendamenti, e una fase di esame e approvazione degli stessi conforme alle basilari norme e consuetudini parlamentari.
Ci auguriamo che per l’esame di questo disegno di legge così complesso e articolato, e per i futuri provvedimenti all’esame di questo ramo del Parlamento, Lei sappia garantire un’efficace istruttoria legislativa, e tempi adeguati di esame degli emendamenti, nel rispetto delle prerogative di tutti i gruppi, di tutte le deputate e di tutti i deputati, tanto di maggioranza quanto di opposizione.

On Chiara Braga, On. Francesco Silvestri, On. Matteo Richetti, On. Luana Zanella, On. Davide Faraone, On Riccardo Magi

20/05/2024 - 19:05

La Sicilia vive sulla sua pelle il grande imbroglio del progetto ponte sullo stretto. Un progetto vecchio, costoso e dannoso che vede la contrarietà non solo delle associazioni ambientaliste, ma della stragrande maggioranza dei cittadini. È la risposta sbagliata a problemi strutturali che avrebbero richiesto altri interventi: investimenti su infrastrutture per collegare la Sicilia, le aree urbane e quelle interne, non certo la demagogia e l’arroganza della destra, che non dà alcuna risposta a nessuno dei temi che riguardano questa Regione, dalle ferrovie alla rete idrica. Non si governa un paese con promesse mirabolanti ma cambiando sul serio la vita delle persone, dai trasporti alla sanità, dalla casa al lavoro, alla scuola.
Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, durante un’iniziativa a Messina per la campagna elettorale per le Europee a sostegno dei candidati del Pd Antonio Nicita e Maria Flavia Timbro.

17/05/2024 - 19:44

“Non accettiamo il nuovo tentativo della maggioranza di strozzare il dibattito parlamentare sul ddl sicurezza nelle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera. Quel provvedimento è stato approvato in Cdm a novembre scorso, è arrivato in parlamento a febbraio e da allora non è mai stato incluso tra le priorità della maggioranza”. Così in una nota la capogruppo democratica alla camera, Chiara Braga, che sottolinea: “dopo 6 mesi di stallo adesso si svegliano e vogliono stravolgere il calendario dei lavori parlamentari per chiudere tutto in 5 giorni e mandare il testo in aula il 27 maggio, guarda caso a dieci giorni dalle elezioni. Il Parlamento- sottolinea Braga- non può sottostare alla dittatura della maggioranza e piegarsi alle sue esigenze elettorali. Sulla sicurezza - conclude - il governo è in evidente difficoltà e vorrebbe utilizzare questa mossa per prendere in giro ancora una volta gli elettori. Non permetteremo questo ennesimo strappo istituzionale che risponde solo a un’esigenza di vuota propaganda della destra.”

17/05/2024 - 13:19

Più diritti a chi non ne ha, per crescere un paese civile.

Impegniamoci per avere misure di prevenzione e contrasto alla discriminazione e alla violenza per motivi fondati su sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

16/05/2024 - 13:22

Mi sembra un passo avanti. Salvini non si riconosceva neanche nel tricolore…Mi aspetto presto una proposta per le bandiere delle contrade, dei sestrieri e dei rioni. Da Ventotene al cortile di casa. Viva l’Europa.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, replicando alla proposta del senatore della Lega Borghi per togliere la bandiera europea dagli edifici pubblici

15/05/2024 - 12:07

Il Rapporto Istat dice che la povertà assoluta cresce soprattutto tra persone in età lavorativa e con figli. È l’emergenza del lavoro povero. La destra si riempie la bocca di parole vuote sulla famiglia, ma nega l’urgenza di una legge per il salario minimo. Per noi è la priorità.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

15/05/2024 - 11:00

Una mozione del Partito democratico sul Trasporto pubblico locale, che serva innanzitutto a "fotografare la situazione nel nostro paese, che soffre di problemi strutturali, di mancanza di risorse su due obiettivi fondamentali, gli investimenti sui mezzi e le infrastrutture, e le risorse per garantire un adeguato rinnovo del contratto a chi lavora nel settore del trasporto pubblico locale".

Così la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, illustrando la mozione che sarà discussa oggi pomeriggio in aula, e che impegna il governo ad aumentare gli sforzi sul trasporto pubblico locale in Italia.

"Vogliamo richiamare il governo, in particolare il ministro Salvini, a farsi carico della domanda che arriva dalle città, dai territori, dalle regioni rispetto a risposte che mancano, convinti che il diritto al trasporto pubblico sia un diritto fondamentale di civiltà e di democrazia per garantire a tutti, chiunque viva in qualunque area del paese, di poterci muovere in maniera efficiente ma anche sostenibile rispetto ad esempio agli obiettivi climatici e di riduzione delle emissioni. La nostra mozione chiede un impegno al governo e che ci siano le risposte adeguate che come Partito democratico, insieme ai nostri amministratori, chiediamo da tempo".

La mozione presenta cifre precise: "Il dimensionamento complessivo è di 1,7 miliardi" spiega Braga, di cui 900 milioni per le infrastrutture e 800 per i contratti per il personale "ma non basta, e sono sbagliate le precettazioni che sono l'unica risposta data da Salvini. Servono investimenti in mezzi e infrastrutture, soprattutto nelle città metropolitane, ma anche per collegare le aree interne del paese, che rischiano di subire una condizione di estrema marginalità aggravata anche dalle scelte pericolose dell'autonomia differenziata".

14/05/2024 - 18:55

La corruzione negli appalti pubblici inquina la democrazia. Si sprecano risorse pubbliche, si mette a rischio la sicurezza dei lavoratori, si cancella concorrenza e trasparenza come nel caso della Diga di Genova. Il Governo raccolga l’allarme di Anac e corregga la rotta.

Così sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

14/05/2024 - 17:57

Se non ti piace il risultato o lo cambi o cambi i giocatori. Sono fantastici! La democrazia à la carte della destra italiana.

Lo ha scitto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, commentando la decisione di aumentare il numero dei componenti della Commissione Finanze al Senato per votare il dl superbonus.

14/05/2024 - 13:30

Domani conferenza stampa dem alla Camera con Braga, Misiani e i deputati della commissione trasporti

Il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale che determina la qualità della vita di milioni di persone e garantisce, ogni giorno, il diritto alla mobilità e di cittadinanza dei cittadini. L’inattività e la latitanza del ministro dei Trasporti Salvini sta generando gravi conseguenze e mettendo in forte difficoltà le aziende del settore, le Regioni e le amministrazioni locali che non sono più in grado di fare fronte all’aumento dei costi, ai necessari investimenti sul parco mezzi e al rinnovo dei contratti di lavoro.
Il gruppo parlamentare del Pd presenterà domani le proprie proposte per superare l’emergenza del trasporto pubblico locale con la partecipazione di amministratrici ed amministratori. La conferenza stampa si terrà mercoledì 15 maggio, ore 14.30, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati. Interverranno, tra gli altri: la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga; il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani; il responsabile trasporti, Davide Gariglio; e i componenti dem nella IX Commissione di Montecitorio, Anthony Barbagallo, Ouidad Bakkali, Andrea Casu, Valentina Ghio e Roberto Morassut.

Per accrediti ospiti e giornalisti pd.ufficiostampa@camera.it.
Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma

13/05/2024 - 20:13

Non è solo un oltraggio alla memoria di un grande uomo politico. È l’offesa a migliaia di donne e uomini che hanno creduto e lottato per un ideale di giustizia sociale, democrazia e libertà.  Solidarietà alla famiglia.

Lo scrive su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, commentando l’atto vandalico alla tomba di Enrico Berlinguer.

13/05/2024 - 16:50

Inizia domani mattina con le audizioni della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (FIASO), della Federazione Ordini farmacisti italiani (FOFI) e della Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG), l’esame in commissione della legge Schlein a difesa della sanità italiana.

Una proposta che ha ottenuto già l’iter accelerato perché si arrivi al più presto a votare in Aula per l’aumento progressivo della spesa per il SSN fino al 7,5% del Pil, per lo sblocco delle assunzioni e per un aumento consistente del personale. Servono infatti infermieri, medici e assistenti per far correre le liste d’attesa e garantire a tutti servizi di emergenza, cura e prevenzione.

E’ questa la politica che interessa le persone e che può incidere sulla loro vita.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

10/05/2024 - 14:10

Una risposta insufficiente, reticente e storicamente inappropriata quella data oggi dal governo alla nostra interrogazione sull’adunata fascista in uniformi e schieramento militare tenutasi a Dongo lo scorso 28 aprile. Avevamo chiesto se fossero stati identificati i protagonisti di quel pellegrinaggio funebre politicamente deplorevole e corredato da atti gravissimi, come la chiamata del “saluto fascista”, che contrastano la giurisprudenza di merito e di legittimità.
Il Ministro degli Interni ha fatto sapere di aver identificati i 34 presenti di cui 12 sono stati denunciati e che sono in corso indagini per accertare ulteriori fatti penalmente rilevanti riconoscendo per i presenti a Dongo la violazione di leggi che non potrà essere tollerata in futuro.
Inoltre nella ricostruzione dei fatti, il Ministro Piantedosi usa parole inaccettabili a proposito della contemporanea manifestazione promossa dall’Anpi parlando di “opposte ideologie”, espressione che rivela la lontananza dalla Costituzione su cui il ministro ha giurato e che richiedono da parte del Governo un intervento correttivo non rinviabile e assolutamente doveroso. L’Italia è una repubblica democratica nata dalla lotta antifascista: questa è la storia. E non si può riscrivere.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, e Federico Fornaro, deputato Pd.

07/05/2024 - 15:55

Abbiamo ottenuto nella capigruppo di oggi la procedura di urgenza per la proposta di legge Schlein sulla sanità pubblica. L’iter può quindi procedere rapidamente, avendo dimezzato i tempi di esame in Commissione, con un approdo in Aula con priorità rispetto ad altre proposte. E’ un impegno che abbiamo preso con le italiane e gli italiani che non possono aspettare mesi per una visita o un accertamento diagnostico. È l’impegno per difendere un diritto costituzionale con il graduale aumento della spesa sanitaria fino al 7,5% del Pil come nella media dei paesi europei.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

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