Forzatura gravissima sul decreto Paesi sicuri 'Parlamento mortificato, è inaccettabile' (ANSA) - ROMA, 30 OTT - "La maggioranza intende trasformare il decreto Paesi sicuri, che è stato assegnato al Senato, in un emendamento da inserire nel decreto Flussi. Significa che non ci sarà discussione, perché non vogliono che se ne parli. Non si fermano le forzature. Questa è una forzatura gravissima che mortifica il Parlamento, è inaccettabile". Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera al termine della conferenza dei capigruppo.
Vicini al popolo spagnolo e alle città colpite dal maltempo. Non è solo solo pioggia e vento, sono fenomeni estremi che ci parlano di un cambiamento climatico ormai incontrollabile. Dobbiamo prendere iniziative urgenti e non più rinviabili. Siamo già in ritardo.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Oggi alla Camera un delegazione del Partito Democratico guidata dai capigruppo Chiara Braga e Francesco Boccia, con i parlamentari Laura Boldrini, Pierferdinando Casini, Fabio Porta, Peppe Provenzano, Lia Quartapelle, ha incontrato Edmundo González Urrutia, leader dell’opposizione venezuelana e vincitore del premio Sacharov 2024 per la libertà di pensiero e la difesa dei diritti umani.
Il Pd ha ribadito la vicinanza della comunità democratica alla lotta per la libertà e la democrazia in Venezuela, contro l’autoritarismo di Maduro che reprime il dissenso con arresti, violenze e violazione sistematiche dei diritti umani.
Finalmente la manovra è arrivata alla Camera e le bugie di Meloni sono ormai al capolinea. Sono i numeri scritti neri su bianco a dire che sulla sanità non ci sono nemmeno i soldi chiesti dal Ministro della Salute: solo 1,3 mld di euro quest’anno e 1 miliardo il prossimo. E in rapporto al Pil si raggiunge il livello più basso degli ultimi 15 anni. Della salute dei cittadini e di chi opera nella sanità a questo Governo non interessa nulla. Non lo diciamo noi, lo dicono i medici e gli infermieri italiani che hanno indetto il primo sciopero contro la legge di bilancio.
Difenderemo in Parlamento il diritto alla salute che è tutelato dalla Costituzione.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Ecco l’ennesima commissione d’inchiesta: stavolta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, l’ennesima postazione per pagare pegno a qualche gruppo minore della maggioranza. Certo non li ha mossi la necessità di rispondere a mezza Italia sott’acqua proprio in queste ore, visto che anche nella prossima legge di bilancio vengono tagliate risorse per mettere in sicurezza il territorio. Per dire quanto gli sia a cuore il tema, scambiano il Piano straordinario per la difesa del suolo con il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici: insomma confondono gli effetti con le cause. E intanto mezzo paese è sott’acqua e loro tagliano fondi e aumentano poltrone.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Cara Presidente, due dati: gli stipendi più bassi d’Europa e la povertà minorile più alta (1 ml e 300 mila in povertà assoluta). Cosa c’è da andare fieri mentre 4,5 ml di italiani hanno rinunciato a curarsi? Presidente, il suo è un paese dei sogni. Il risveglio sarà terribile.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla camera dei Deputati commentando il post della Premier per i due anni di governo.
Forse perché come dice La Russa, la Costituzione l’hanno scritta cattolici, comunisti, conservatori, monarchici, ma non fascisti, vorrebbe cambiarla. Non glielo consentiremo perché le basi sono nella lotta di Liberazione dal nazifascismo, nella parte giusta della storia. Quella che consente anche a La Russa, seconda carica dello Repubblica, di dire parole gravissime contro un altro potere dello stato.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Vicinanza alla Liguria colpita in questi giorni da effetti gravissimi del maltempo. La messa in sicurezza di territori fragili e un nuovo modello di sviluppo che freni il consumo scellerato di suolo devono tornare centrali nelle politiche della Regione. Il Governo investa di più in prevenzione anziché tagliare ancora una volta nella legge di bilancio le risorse per il contrasto al dissesto idrogeologico.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
E’ gravissimo che il governo abbia congelato e di fatto reso inutile un organismo attivo e che ha realizzato negli anni molte iniziative concrete di integrazione, composto da autorevoli studiosi e personalità del mondo accademico. Come si pensa di interloquire con più di 2 milioni di cittadini musulmani se non con il confronto e la conoscenza reciproca?
È la solita ricetta della destra islamofoba e razzista.
Il ministro Piantedosi rinnovi la fiducia al Consiglio delle relazioni con la comunità islamica italiana e lo metta nelle condizioni di poter continuare a lavorare. Favorire il dialogo rimane l’unica strada per costruire l’integrazione e un tessuto di convivenza che evita lacerazioni e derive estremiste.
Così in una nota, Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, commentando la decisione delle dimissioni in blocco del Consiglio delle relazioni con la comunità islamica italiana istituito presso il Ministero dell’Interno.
“La sanità è sotto finanziata. Al di là del balletto dei numeri tra la Premier Meloni e il Ministro Giorgetti, quello che è chiaro è che nella prossima legge di bilancio la spesa per il Servizio Sanitario nazionale non è sufficiente a coprire le gravi carenze. Mentre resta senza copertura il decreto liste d’attesa che è stato solo un grande bluff per le elezioni europee”.
Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati intervenuta a Skytg24 Start.
“Sarà pure una manovra che rispetta i conti, ma rimane senza prospettive e senza un’idea per la crescita, sovrastima le entrate e fa cassa su fronti fondamentali. Penso ai tagli agli enti locali e ai ministeri che significano tagli ai servizi per i cittadini: meno assistenza sociale, meno trasporti pubblici, meno nidi.
E intanto la pressione fiscale aumenta come il governo stesso ha scritto nel Documento programmatico di bilancio e che passa dal 42,3% del 2024 al 42,8% del 2025 mentre si tagliano detrazione fiscali per chi non ha diritto ai bonus e sono possibili incrementi sul costo delle assicurazioni come ricaduta del contributo chiesto nella manovra” ha concluso la Presidente Braga.
“Abbiamo chiesto un atto concreto del governo per il riconoscimento dello Stato di Palestina come hanno fatto altri paesi europei. E nel ribadire la condanna dei crimini commessi dal governo d’Israele a Gaza e in Libano, chiediamo il blocco totale della fornitura delle armi. Bisogna andare oltre gli impegni generici della Premier Meloni” lo ha detto questa mattina Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, intervenendo a Radio Anch’io.
“Serve una reazione molto più forte che l’Italia può garantire anche grazie alla storia di relazioni diplomatiche che ci lega al Medio Oriente – ha proseguito Braga – Chiedere il riconoscimento della Palestina significa rafforzare gli attori alternativi oggi indeboliti, come l’Autorità Nazionale Palestinese e gli organismi internazionali che agiscono nella regione, per costruire condizioni di pace messi sotto attacco da Netanyahu”.
Quanto alla nomina del Ministro Fitto nella Commissione Europea, Braga ha chiarito che “ascolteremo tutti i commissari e poi valuteremo a differenza di quanto fece la Meloni nel 2019 quando chiamò in piazza gli italiani contro la nomina di Gentiloni. Sappiamo già da oggi che con la nomina di Fitto perdiamo un portafoglio molto consistente, che priva l’Italia di investimenti comuni che del resto Meloni in Europa contrasta. Certo, Fitto non si presenta con un buon biglietto da visita perché, a differenza di quanto afferma la Premier, l’Italia non è il paese più virtuoso sui fondi del Pnrr di cui al momento risultano utilizzati solo 10 miliardi di euro su 40. E comunque non accettiamo lezioni da chi ha nella sua maggioranza forze che hanno già votato contro la Von der Layen e che si apprestano a farlo contro la Commissione” ha concluso la capogruppo del Pd.
Iniziarono dal Ghetto poi si allargarono a tutta la città. I Nazisti, con la complicità dei fascisti, portarono via uomini e donne, anche anziani e bambini. Finirono nei campi di sterminio. Tornarono in 16 e i loro racconti hanno fatto memoria per il futuro: mai più.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Non è facendo sentire in colpa chi non ha figli che si risolve il problema della natalità. Le parole del candidato della destra in Liguria Marco Bucci ricordano più lo stato etico che la rivoluzione liberale e sono offensive per tutte le donne. Da chi si candida a governare una Regione ci saremmo aspettati ricette per sostenere il lavoro femminile, proposte per un welfare capace di accompagnare percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Servirebbe rispetto e non frasi da medioevo come quelle che abbiamo sentito da Bucci. Sono certa che anche nel centrodestra si vorrà chiedere conto di parole deliranti.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Lavoro e sicurezza sono diritti inscindibili, ci ricorda il Presidente Mattarella. Difendere la qualità del lavoro, investire in formazione, combattere precarietà e sfruttamento siano guida per ogni scelta della politica.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Braga e Boccia presentano interrogazione, procedure torbide e assenza di trasparenza su appalti milionari.
“Qual è stato l'importo speso fino ad oggi per la realizzazione dei centri di Gjader e Shengijn in Albania? E chi ha operato? Il Governo renda pubblico l'elenco delle ditte impegnate, in appalto e in subappalto, nella realizzazione e nella successiva gestione dei due centri di Gjader e Shengijn e sulla base di quali criteri sono state selezionate allo scopo di avere la massima trasparenza in considerazione della delicatezza della questione”. Così i Gruppi Parlamentari del Partito Democratico di Camera e Senato Che hanno presentato due identiche interrogazioni parlamentari ai ministri Crosetto e Tajani per esprimere forte preoccupazione per la gestione degli appalti relativi ai centri di Gjader e Shengijn in Albania e per il rispetto dei diritti umani. “Come già emerso da inchieste giornalistiche e atti parlamentari - sottolineano i capigruppo dem Chiara Braga e Francesco Boccia - appalti per un valore di circa 60 milioni di euro sono stati assegnati dal Ministero della Difesa tramite Segredifesa in deroga alle norme vigenti sugli appalti, sollevando dubbi sulla trasparenza e sulla legalità dell’intero processo e aggravando il rischio di sprechi di risorse pubbliche”.
“A preoccupare - proseguono - è il rispetto dei diritti umani: la recente sentenza della Corte di giustizia europea in materia di “paesi sicuri” mette in discussione la legittimità di delegare la gestione dei migranti a paesi terzi come l’Albania, sollevando dubbi sulla conformità di queste politiche agli standard internazionali.
Chiediamo dunque al Governo massima trasparenza nella pubblicazione dei dati sugli appalti e sulle ditte coinvolte, affinché l’utilizzo delle risorse pubbliche e il rispetto delle leggi siano garantiti”.