“Fortza Paris! Todde Presidente, centrosinistra vince, PD primo partito. Grazie alla Sardegna che lottando unita resiste al candidato della generazione Atreju (che porta tatuata al braccio la scritta TRUX) e manda un messaggio chiaro a Giorgia Meloni #TRUXMEACRUX” così su X il deputato democratico, Andrea Casu.
“Dopo aver bocciato tutti gli emendamenti che avevamo presentato nel milleproroghe il Governo Meloni esprime parere contrario anche all’’odg per chiedere la proroga di tutte le graduatorie concorsuali per il settore educativo e scolastico in scadenza entro l'anno in corso, indispensabile per garantire il corretto funzionamento di nidi, scuole dell'infanzia, e rispondere alle esigenze delle famiglie ed evitare la possibile ed inaccettabile mancanza di insegnanti in un settore cruciale per il nostro Paese.
Solo per Roma Capitale significa dover rinunciare alla possibilità di potenziare e rafforzare i servizi grazie a 6000 candidate idonee che hanno già espletato procedure concorsuali per profili professionali rispettivamente dedicate ai nidi (educatore) e alle scuole per l'infanzia (insegnante). Nidi e scuole delle infanzia sono le prime vittime dell’assurda crociata contro gli idonei del Governo Meloni”. Così i deputati democratici Andrea Casu e Marianna Madia.
“Basta polemiche, modifichiamo insieme codice della strada”
I 27 decessi in meno di 3 settimane denunciati oggi da Asaps richiamano tutti alla responsabilità di fermare subito la strage di pedoni sulle strade. Servono modifiche al codice della strada che possano svolgere un ruolo fondamentale per mettere al centro delle scelte la sicurezza e la vita. Siamo proprio nelle ore decisive in cui saranno discussi in commissione i tantissimi emendamenti, oltre 250 accantonati, presentati da tutte le forze politiche al nuovo codice della strada, moltissimi dei quali riguardano proprio la sicurezza stradale, a partire dei pedoni. E’ necessario un salto di qualità anche nel dibattito pubblico e nel confronto politico. Di fronte a numeri da bollettino di guerra dobbiamo essere uniti per scrivere norme che fermino la scia di sangue intervenendo sulle cause degli scontri stradali ed evitare polemiche inutili contro i sindaci che ogni giorno sono in prima linea per salvare vite umane.
Così il deputato Andrea Casu, della presidenza del gruppo PD.
“I numeri sono più duri delle chiacchiere e delle polemiche strumentali. Le cifre delle prime quattro settimane di attuazione di Bologna Città 30, (15 gennaio - 11 febbraio 2024), confermano infatti il calo di scontri stradali, in particolare di quelli gravi e che vedono coinvolti i pedoni. Un solo morto nelle strade, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso erano stati tre. Scendono anche le percentuali scontri totali (-16%), delle persone ferite (-19%) e dei pedoni investiti (-26%). Quindi, già due le vite salvate, rispetto alle stesse quattro settimane dello scorso anno. Questo dato è la migliore risposta alle perplessità espresse del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini e conferma l’importanza per la sicurezza stradale della scelta del sindaco, Matteo Lepore”.
Lo dichiara Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Il governo ha risposto oggi all’interpellanza urgente che abbiamo presentato come Gruppo del Partito Democratico, sul terzo fallimento dell'appalto per la realizzazione del nodo ferroviario del Pigneto a Roma, da parte di Rfi. Registriamo positivamente l'impegno del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Tullio Ferrante, di garantire i tempi stabiliti per la realizzazione dell'opera entro il 2025, entro il Giubileo. Ci lasciano perplessi la vaghezza delle modalità operative attraverso le quali garantire tale obiettivo. Siamo quasi a marzo 2024 e la qualità dell'opera, in un quadro di sicurezza del lavoro e di sostenibilità dei cantieri, in un quartiere densamente popolato, non possono essere trascurati. Continueremo a vigilare sulla credibilità degli impegni oggi assunti dal governo e per suo tramite da Rfi”. Così i deputati dem Roberto Morassut, vicepresidente della commissione Trasporti e Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd. L’interpellanza, a prima firma Morassut è sottoscritta, insieme ad Andrea Casu, dai deputati Pd Bakkali, Barbagallo, Ciani, Ghio, Madia, Mancini, Stumpo, Zingaretti e Di Biase.
“In questo decreto si parla di proroghe, ma in realtà si tocca la carne viva di tantissime persone, purtroppo incidendo in una maniera sbagliata. Non dare la proroga dello scorrimento delle graduatorie per le assunzioni nella pubblica amministrazione sarebbe un esito tremendo. Non lo diciamo solo noi, ma anche i sindacati. Non approviamolo senza che dentro ci sia la proroga più attesa e più importante, che coinvolge decine di migliaia di ragazzi e anche migliaia di cittadini che tutti giorni si confrontano con la pubblica amministrazione. Si colpiscono persone che hanno studiato, svolto il concorso, sono risultate idonee ad entrare in graduatoria, per poi restare escluse senza neanche una spiegazione. Sarebbe inconcepibile. Non ci arrenderemo. Presenteremo una specifica proposta di legge e chiederemo a tutti i gruppi di sottoscriverla. Se il governo volesse intervenire veramente dinnanzi a questa urgenza con un suo provvedimento, siamo pronti a sostenere anche questa iniziativa. Non è possibile che in questo decreto vengano premiati i No Vax che hanno messo a repentaglio la sicurezza della nostra comunità e non tutti quei giovani che sono in graduatoria per essere assunti nella pubblica amministrazione”.
Così Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula nella discussione generale del Decreto Milleproroghe.
“Mentre in Europa – concludono gli esponenti Pd - si sperimenta il “biglietto climatico” a prezzi accessibili e le regioni guidate dal centrosinistra si battono per abbonamenti gratuiti su bus e treni per i più giovani, come già fatto in Emilia-Romagna e Campania, per offrire una valida alternativa al trasporto privato. Tuttavia, occorrerebbe incrementare la dotazione annua del fondo Tpl per almeno 700 milioni di euro al fine di consentire alle imprese di sostenere l’aumento dei costi dei fattori produttivi e 900 milioni annui per coprire i maggiori costi del nuovo contratto dei lavoratori del settore, come espresso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, guidata da Massimiliano Fedriga, e tra gli altri da agenzie e associazioni come Agens, Anav e Asstra, oltre che dai sindacati. Le risorse ci sono e si possono ottenere attraverso la rimodulazione o l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, i cosiddetti SAD, come abbiamo chiesto nei nostri emendamenti alla Legge di Bilancio 2024, che, purtroppo, sono stati bocciati dal Governo Meloni. Per questo continueremo a batterci in Parlamento e nel Paese affinché venga potenziato una volta per tutte"
“L’invito al ritiro da parte della maggioranza e del Governo Meloni degli emendamenti per le proroghe delle graduatorie di idonei presentati da tutte le forze politiche è uno schiaffo in faccia a un’intera generazione pronta a rinnovare e rafforzare la Pubblica Amministrazione e a tutti i cittadini che meritano servizi più efficienti. Come Partito Democratico non li ritireremo e chiederemo a tutti i parlamentari di assumersi la responsabilità di votare”.
Lo scrive sui social Andrea Casu, dell’ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Domani a Roma ricorrerà il 41simo anniversario della barbara uccisione del militante del fronte della gioventù Paolo Di Nella, vittima di un’aggressione disumana, come ricordò immediatamente Enrico Berlinguer condannando l’agguato. Una morte che rappresenta una ferita per tutta la città così come tutte le vittime della violenza politica di quegli anni. Con il più profondo rispetto auspichiamo, visto il clima di odio che si respira, che possa essere un’occasione per unire nella memoria e non per tornare a dividere e che nessuno strumentalizzi questa data per mostrare al mondo nuove immagini vergognose e nostalgiche come quelle che abbiamo visto poche settimane fa”. Lo dice il deputato democratico, Andrea Casu che fa notare come quella di domani sarà la prima ricorrenza a seguito della sentenza della Corte di Cassazione sul saluto romano.
“A Roma bandiere nere, saluti romani, "boia chi molla" e fumogeni lanciati in campo. La caccia all’antifascista durante la partita tra studenti del Liceo Kennedy e Liceo Virgilio mette i brividi e riporta indietro le lancette agli anni più bui del nostro passato. A distanza di poche ore dall’assalto con frasi omofobe e bastonate al Gay Center. Non sono fatti isolati, sta crescendo un clima di odio e violenza e il Governo più a destra della storia della Repubblica non può continuare a fare finta di non vedere”. Così il deputato democratico Andrea Casu.
“Invece di dare più risorse per il trasporto pubblico locale e per la sicurezza stradale la priorità del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti guidato dal Ministro Salvini è scaricare sui comuni con la nuova direttiva una valanga di nuove procedure burocratiche che produrranno un unico risultato: rendere più complicato e difficile il lavoro dei Sindaci di ogni colore politico impegnati per salvare le vite sulle strade. In questo modo il Ministro Salvini non agisce contro il Sindaco Lepore o contro le #città30 ma contro il diritto a una mobilità sicura per tutte e per tutti”.
Così il deputato democratico, Andrea Casu, complente della commissione trasporti della camera.
Governo e Lega hanno bocciato emendamento Pd per introdurre aggravante uso smartphone alla guida
“Offriamo a Matteo Salvini l’occasione di dare immediato seguito alle dichiarazioni che ha rilasciato alla stampa in queste ore e cominciare ad agire da Ministro, non da influencer mancato le cui dichiarazioni social vengono puntualmente smentite in Parlamento. Dopo la vicenda della condanna a 4 anni di Matteo Di Pietro, lo youtuber che ha ucciso un bambino mentre alla guida di un SUV utilizzava lo smartphone per fare una diretta Facebook, Matteo Salvini, che non è un passante qualsiasi nel nostro Paese ma ministro delle Infrastrutture e Trasporti e Vice Premier, si lamenta sostenendo che così non va bene e che serve una riforma della giustizia. Evidentemente non ricorda cosa ha votato il suo governo e la sua maggioranza sul tema quando ha ripetutamente bocciato, durante le votazione degli emendamenti della nuova legge sull’omicidio nautico e stradale prima in commissione giustizia e poi in Aula, gli emendamenti del Partito democratico che proponevano di colmare il vuoto normativo esistente, cioè l’equiparazione come aggravante della guida con l’uso di smartphone alla guida in stato di ebrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti. Non serve nessuna riforma della giustizia basta approvare la Proposta di Legge che abbiamo depositato con la firma di oltre 20 parlamentari del Partito Democratico per aggiornare subito le norme già esistenti a questo comportamento non meno pericoloso degli altri già considerati come aggravanti. Per questo abbiamo riproposto il tema anche in Commissione Trasporti, come emendamenti al Codice della strada. Anche stavolta Salvini farà in aula il contrario di quello che dice sui social?” Così il deputato democratico, primo firmatario della proposta di legge, Andrea Casu e il capogruppo democratico nella commissione Giustizia della Camera, Federico Gianassi.
*Giorgetti e Urso non parlano tra loro, timori per svendita*
“Sulla cessione di Poste il governo dà i numeri” così il deputato democratico, Andrea Casu a margine del question time alla Camera sulla svendita di Poste italiane a cui ha risposto il ministro dell’economia Giorgetti. “Soli pochi giorni fa – ha fatto notare il democratico - il Mimit guidato dal ministro Urso aveva risposto alla nostra interrogazione in Commissione Trasporti parlando di una maggioranza assoluta di quote pubbliche che non sarebbe scesa sotto il 51%, mentre oggi e da qualche giorno il ministro Giorgetti scende drasticamente parlando di una partecipazione che si potrebbe ridurre al 35%. Le percentuali non tornano, anche dopo il nostro question Time, evidentemente anche tra ministri sono d’accordo solo sul fare cassa”. “Poste Italiane – ha aggiunto Casu illustrando il question time - non rappresenta solo 162 anni di storia italiana, ma anche il nostro futuro: 120.000 dipendenti, 12.800 sportelli aperti sul territorio, 580 miliardi di risparmi degli italiani, 35 milioni di clienti. È un gioiello che non potete e non dovete svendere. E a chiedere di non farlo non è solo il Partito Democratico, sindacati, lavoratrici, lavoratori, tutti gli italiani preoccupati per quello che state facendo ma anche Giorgia Meloni, questa Giorgia Meloni, se la ricorda? Quella che scendeva in piazza contro la privatizzazione, quella che adesso è la presidente del Consiglio e sta facendo esattamente il contrario”: Nel corso del suo intervento in aula Casu ha anche mostrato al Governo un manifesto elettorale di Fratelli d'Italia che riportava la foto di Giorgia Meloni e il titolo: “NO alla privatizzazione di Poste italiane”.
“Il servizio pubblico non è la tv di Palazzo Chigi. Questo principio non è chiaro al governo che sta sistematicamente usando le reti Rai per farsi propaganda.
Non possiamo sottovalutare. Ogni giorno assistiamo ad attacchi al giornalismo d’inchiesta, all’occupazione dei tempi e degli spazi televisivi, a telegiornali ‘cuciti su misura’ che mettono in discussione la corretta informazione. L'operazione di disinformazione sugli aiuti agli anziani è purtroppo solo l’ennesimo episodio.
Per tutto questo, il partito democratico sta mobilitandosi e, insieme alle associazioni a difesa della libertà di stampa e per la corretta informazione, saremo il 7 febbraio in sit-in sotto la sede della Rai. Un primo appuntamento che servirà a denunciare quanto sta accadendo in Italia, dove il servizio pubblico è nelle mani del governo” così il deputato democratico, Andrea Casu.
“Ma come possono le amministrazioni pubbliche interessate alzare la guardia della difesa cyber con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili? Tagliando altri servizi? È fondamentale intervenire per proteggere il patrimonio di dati del nostro sistema paese ma per farlo servono risorse, non si può svuotare il mare di attacchi che l’Italia sta subendo con un secchiello bucato”. Così il deputato democratico, Andrea Casu.