È solo dietrofront momentaneo per imminenti tornate elettorali?
“Il governo di fatto non ha risposto alle nostre domande, e non chiarisce minimamente cosa si intende fare su questo assurdo aspetto della tassa in più sui bagagli nei treni”. Lo ha detto il deputato del PD Andrea Casu rispondendo al question time presentato in commissione Trasporti della Camera insieme ai colleghi Barbagallo, Bakkali, Ghio, Morassut in cui si chiedeva se la decisione di Trenitalia di sospendere le tasse sui bagagli è una decisione definitiva o soltanto un rinvio temporaneo, qt che è stato discusso insieme al quesito sul medesimo tema presentato da Francesca Ghirra di AVS.
“Capiamo - esclama Casu - che è in atto una vera e propria crociata del governo contro l’intermodalità e la mobilità sostenibile, ma c’è sembrato alquanto strano e grottesco che questa decisione venga improvvisamente sospesa da Trenitalia senza la minima spiegazione di cosa intendono fare, ossia se cancellare definitivamente questa norma assurda o se invece è soltanto una sospensione momentanea guarda caso proprio in vista delle imminenti tornate elettorali”.
“Non solo si parla di biciclette e monopattini quindi si applicherebbe un’ulteriore tassa e spesa al viaggiatore che decide di portare con sé un mezzo di trasporto sostenibile come bicicletta o monopattino, ma si parla addirittura di passeggini. Il passaggio sui passeggini gemellari è devastante - aggiunge il dem - una mamma che ha due gemelli deve pagare 50 euro in più per il passeggino gemellare. Stiamo parlando di qualcosa che va al di là della realtà.
Noi dobbiamo dare un segnale chiaro dicendo che si riorganizza il trasporto dei bagagli sui treni e se Trenitalia annuncia un cambiamento ci deve spiegare come funziona, se sia solo momentaneo, funzionale alle campagne elettorali in corso o se invece sia definitivo. Mentre invece le risposte del Governo sono state burocratiche e scarne e non chiariscono se la sospensione prevista da Trenitalia su bagagli e quant’altro sia solo una strategia per cercare di portare una volata sulle imminenti tornate elettorali”, conclude Casu.
“Si chiamano Città 30 ma non sono città dove si va solo a 30 km orari, ma dove si parte da una riduzione della velocità nelle strade con una maggiore incidenza di persone che camminano, per costruire una viabilità e una mobilità che funzionano meglio per tutti. Lo stanno già facendo a Parigi, Londra, Barcellona, Madrid, Amsterdam, Copenaghen e anche in Italia non lo sta facendo solo il Sindaco Lepore a Bologna, ma anche tante amministrazioni di centrodestra. Tra l’altro, sommessamente osservo nella settimana delle elezioni in Sardegna, che se c’è una città dove la destra ha vinto anche durante le ultime elezioni regionali è stata proprio Olbia, che è amministrata da Nizzi, che è un sindaco di Forza Italia che ha fatto da anni la Città 30, quindi tutto questo problema di consenso contro un’idea di mobilità che mette al centro la sicurezza e la vita delle persone probabilmente non c’è. Attenzione a seguire i propri follower e smettere di guardare la realtà. Devono essere le città, non il Ministro Salvini, a stabilire quale sia il limite più giusto e sicuro in ogni singola strada”.
Lo dichiara il deputato del Pd Andrea Casu.
Cambiare termine incidenti in scontri stradali e inserire aggravante per uso smartphone alla guida
“La vita delle persone sulle strade è la prima cosa fondamentale da tutelare. Abbiamo chiesto di togliere la parola incidente dal codice della strada perché 165 mila scontri nel solo 2022 non sono incidenti ossia disgrazie né sfortune, ma nella stragrande maggioranza sono scontri che possono essere evitati da comportamenti diversi, da regole diverse e noi siamo il legislatore e per questo abbiamo il dovere di intervenire. Per questo abbiamo proposto che il termine incidente stradale sia sostituito dalla parola scontri stradali per richiamare tutti alle responsabilità che abbiamo. Non dimentichiamo 3200 persone morte nel solo 2022 sono numeri da bollettino di guerra che generano anche un immenso costo sociale: 18 miliardi di euro. Quanto avremmo bisogno di liberare queste risorse per garantire servizi migliori a tutti i cittadini? Grazie al grande lavoro parlamentare in commissione siamo riusciti a correggere in alcune parti un testo che inserisce alcuni cambiamenti ma non riesce a rispondere a una domanda fondamentale: come faremo a fermare la scia di sangue sulle nostre strade? I segnali che arrivano dal governo sono sconcertanti e vanno nella direzione opposta anche alle stesse dichiarazioni del Ministro Salvini e del resto del Governo: come ad esempio sul tema della guida con lo smartphone che solo grazie a un nostro emendamento è stata inserita tra le ragioni che porteranno alla sospensione breve della patente mentre non è stata accolta la richiesta di considerare l’utilizzo dello smartphone per girare video o dirette social come aggravante dell’omicidio stradale. Ripresenteremo gli emendamenti in aula, come farà la destra a continuare a votare in Parlamento contro quello che invoca sui social? Così come faremo per i nostri emendamenti per rendere obbligatori i dispositivi per salvare le 200 vite strappate ogni anno dagli angoli ciechi e le altre innovazioni tecnologiche che avevamo chiesto in commissione per garantire subito più sicurezza sulle strade”.
“Il modello Ryanair per Trenitalia è sbagliato. Prendiamo positivamente atto della marcia indietro sul nuovo regolamento che, come abbiamo denunciato, avrebbe determinato dal primo marzo aggravio di costi e disservizi per i viaggiatori. A questo punto, però, vogliamo vederci chiaro sulle ragioni e sul tempismo di questo pasticcioso dietrofront. Non vorremmo che questa saggia decisione sia solo uno stratagemma per evitare al ministro dei trasporti Salvini polemiche e contestazione di disservizi alla vigilia di importanti passaggi elettorali”. Così il deputato democratico della commissione trasporti della Camera, Andrea Casu.
“Preoccupa l’aumento di costi “modello Ryanair” per viaggiatori e pendolari già alle prese con frequenti ritardi e disservizi conseguente all’entrata in vigore dal prossimo 1 marzo del nuovo regolamento che consentirà di trasportare gratis solo un massimo di 2 bagagli a bordo dei treni. Fondamentale garantire sicurezza e regole precise per il trasporto, sempre ordinato dei bagagli sui treni, ma il nuovo modello rischia di disincentivare la scelta del treno rispetto all’auto e anche di rendere ancora più complicata, difficile e costosa la scelta dell’intermodalità nei trasporti pubblici locali. Per favorire lo shift modale sostenibile servono maggiori incentivi e strumenti e non solo più oneri, costi e sanzioni per chi ogni giorno sceglie di muoversi in treno e abbinarlo coraggiosamente con l’uso di bici e monopattini”. Così il deputato democratico, componente della commissione Trasporti della Camera, Andrea Casu commenta il nuovo regolamento di Trenitalia, che sarà in vigore da domani, per cui non si potranno portare più di due bagagli per passeggero a bordo delle Frecce (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) di Trenitalia.
Domani in vigore nuovo regolamento, rischio disservizi e aumento costi
“Preoccupa l’aumento di costi “modello Ryanair” per viaggiatori e pendolari già alle prese con frequenti ritardi e disservizi conseguente all’entrata in vigore dal prossimo 1 marzo del nuovo regolamento che consentirà di trasportare gratis solo un massimo di 2 bagagli a bordo dei treni. Fondamentale garantire sicurezza e regole precise per il trasporto, sempre ordinato dei bagagli sui treni, ma il nuovo modello rischia di disincentivare la scelta del treno rispetto all’auto e anche di rendere ancora più complicata, difficile e costosa la scelta dell’intermodalità nei trasporti pubblici locali. Per favorire lo shift modale sostenibile servono maggiori incentivi e strumenti e non solo più oneri, costi e sanzioni per chi ogni giorno sceglie di muoversi in treno e abbinarlo coraggiosamente con l’uso di bici e monopattini”. Così il deputato democratico, componente della commissione Trasporti della Camera, Andrea Casu commenta il nuovo regolamento di Trenitalia, che sarà in vigore da domani, per cui non si potranno portare più di due bagagli per passeggero a bordo delle Frecce (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) di Trenitalia.
“A Montecitorio dal florovivaismo alla giornata dell’unità nazionale delle forze armate fino agli interporti, indipendentemente dal tema, per il Governo in aula c’è sempre e solo lui, Durigon. Ormai siamo al #Governo Durigon” così su X il deputato del Pd, Andrea Casu, torna sulla polemica che questa mattina ha segnato l’avvio dei lavori parlamentari in cui Il Pd ha stigmatizzato le continue assenze e ritardi degli esponenti del governo e la “nuova prassi” di non far seguire i provvedimenti dai ministeri di merito ma, ultimamente, solo dal sottosegretario Durigon definito, suo malgrado “tappabuchi dell’esecutivo”.
“Fortza Paris! Todde Presidente, centrosinistra vince, PD primo partito. Grazie alla Sardegna che lottando unita resiste al candidato della generazione Atreju (che porta tatuata al braccio la scritta TRUX) e manda un messaggio chiaro a Giorgia Meloni #TRUXMEACRUX” così su X il deputato democratico, Andrea Casu.
“Dopo aver bocciato tutti gli emendamenti che avevamo presentato nel milleproroghe il Governo Meloni esprime parere contrario anche all’’odg per chiedere la proroga di tutte le graduatorie concorsuali per il settore educativo e scolastico in scadenza entro l'anno in corso, indispensabile per garantire il corretto funzionamento di nidi, scuole dell'infanzia, e rispondere alle esigenze delle famiglie ed evitare la possibile ed inaccettabile mancanza di insegnanti in un settore cruciale per il nostro Paese.
Solo per Roma Capitale significa dover rinunciare alla possibilità di potenziare e rafforzare i servizi grazie a 6000 candidate idonee che hanno già espletato procedure concorsuali per profili professionali rispettivamente dedicate ai nidi (educatore) e alle scuole per l'infanzia (insegnante). Nidi e scuole delle infanzia sono le prime vittime dell’assurda crociata contro gli idonei del Governo Meloni”. Così i deputati democratici Andrea Casu e Marianna Madia.
“Basta polemiche, modifichiamo insieme codice della strada”
I 27 decessi in meno di 3 settimane denunciati oggi da Asaps richiamano tutti alla responsabilità di fermare subito la strage di pedoni sulle strade. Servono modifiche al codice della strada che possano svolgere un ruolo fondamentale per mettere al centro delle scelte la sicurezza e la vita. Siamo proprio nelle ore decisive in cui saranno discussi in commissione i tantissimi emendamenti, oltre 250 accantonati, presentati da tutte le forze politiche al nuovo codice della strada, moltissimi dei quali riguardano proprio la sicurezza stradale, a partire dei pedoni. E’ necessario un salto di qualità anche nel dibattito pubblico e nel confronto politico. Di fronte a numeri da bollettino di guerra dobbiamo essere uniti per scrivere norme che fermino la scia di sangue intervenendo sulle cause degli scontri stradali ed evitare polemiche inutili contro i sindaci che ogni giorno sono in prima linea per salvare vite umane.
Così il deputato Andrea Casu, della presidenza del gruppo PD.
“I numeri sono più duri delle chiacchiere e delle polemiche strumentali. Le cifre delle prime quattro settimane di attuazione di Bologna Città 30, (15 gennaio - 11 febbraio 2024), confermano infatti il calo di scontri stradali, in particolare di quelli gravi e che vedono coinvolti i pedoni. Un solo morto nelle strade, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso erano stati tre. Scendono anche le percentuali scontri totali (-16%), delle persone ferite (-19%) e dei pedoni investiti (-26%). Quindi, già due le vite salvate, rispetto alle stesse quattro settimane dello scorso anno. Questo dato è la migliore risposta alle perplessità espresse del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini e conferma l’importanza per la sicurezza stradale della scelta del sindaco, Matteo Lepore”.
Lo dichiara Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Il governo ha risposto oggi all’interpellanza urgente che abbiamo presentato come Gruppo del Partito Democratico, sul terzo fallimento dell'appalto per la realizzazione del nodo ferroviario del Pigneto a Roma, da parte di Rfi. Registriamo positivamente l'impegno del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Tullio Ferrante, di garantire i tempi stabiliti per la realizzazione dell'opera entro il 2025, entro il Giubileo. Ci lasciano perplessi la vaghezza delle modalità operative attraverso le quali garantire tale obiettivo. Siamo quasi a marzo 2024 e la qualità dell'opera, in un quadro di sicurezza del lavoro e di sostenibilità dei cantieri, in un quartiere densamente popolato, non possono essere trascurati. Continueremo a vigilare sulla credibilità degli impegni oggi assunti dal governo e per suo tramite da Rfi”. Così i deputati dem Roberto Morassut, vicepresidente della commissione Trasporti e Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd. L’interpellanza, a prima firma Morassut è sottoscritta, insieme ad Andrea Casu, dai deputati Pd Bakkali, Barbagallo, Ciani, Ghio, Madia, Mancini, Stumpo, Zingaretti e Di Biase.
“In questo decreto si parla di proroghe, ma in realtà si tocca la carne viva di tantissime persone, purtroppo incidendo in una maniera sbagliata. Non dare la proroga dello scorrimento delle graduatorie per le assunzioni nella pubblica amministrazione sarebbe un esito tremendo. Non lo diciamo solo noi, ma anche i sindacati. Non approviamolo senza che dentro ci sia la proroga più attesa e più importante, che coinvolge decine di migliaia di ragazzi e anche migliaia di cittadini che tutti giorni si confrontano con la pubblica amministrazione. Si colpiscono persone che hanno studiato, svolto il concorso, sono risultate idonee ad entrare in graduatoria, per poi restare escluse senza neanche una spiegazione. Sarebbe inconcepibile. Non ci arrenderemo. Presenteremo una specifica proposta di legge e chiederemo a tutti i gruppi di sottoscriverla. Se il governo volesse intervenire veramente dinnanzi a questa urgenza con un suo provvedimento, siamo pronti a sostenere anche questa iniziativa. Non è possibile che in questo decreto vengano premiati i No Vax che hanno messo a repentaglio la sicurezza della nostra comunità e non tutti quei giovani che sono in graduatoria per essere assunti nella pubblica amministrazione”.
Così Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula nella discussione generale del Decreto Milleproroghe.
“Mentre in Europa – concludono gli esponenti Pd - si sperimenta il “biglietto climatico” a prezzi accessibili e le regioni guidate dal centrosinistra si battono per abbonamenti gratuiti su bus e treni per i più giovani, come già fatto in Emilia-Romagna e Campania, per offrire una valida alternativa al trasporto privato. Tuttavia, occorrerebbe incrementare la dotazione annua del fondo Tpl per almeno 700 milioni di euro al fine di consentire alle imprese di sostenere l’aumento dei costi dei fattori produttivi e 900 milioni annui per coprire i maggiori costi del nuovo contratto dei lavoratori del settore, come espresso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, guidata da Massimiliano Fedriga, e tra gli altri da agenzie e associazioni come Agens, Anav e Asstra, oltre che dai sindacati. Le risorse ci sono e si possono ottenere attraverso la rimodulazione o l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, i cosiddetti SAD, come abbiamo chiesto nei nostri emendamenti alla Legge di Bilancio 2024, che, purtroppo, sono stati bocciati dal Governo Meloni. Per questo continueremo a batterci in Parlamento e nel Paese affinché venga potenziato una volta per tutte"
“L’invito al ritiro da parte della maggioranza e del Governo Meloni degli emendamenti per le proroghe delle graduatorie di idonei presentati da tutte le forze politiche è uno schiaffo in faccia a un’intera generazione pronta a rinnovare e rafforzare la Pubblica Amministrazione e a tutti i cittadini che meritano servizi più efficienti. Come Partito Democratico non li ritireremo e chiederemo a tutti i parlamentari di assumersi la responsabilità di votare”.
Lo scrive sui social Andrea Casu, dell’ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.