"Il governo ha annunciato di aver accolto la nostra proposta inserendo la camperistica tra i beneficiari del fondo automotive: ora però è necessario che venga definito nel dettaglio quante risorse saranno disponibili e con quali finalità specifiche". Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd, a proposito della sua interrogazione sul comparto degli autocaravan svolta a Montecitorio alla presenza del Ministero delle Imprese e del Made in Itay.
"Nel distretto della camperistica della Valdelsa, nelle provincie di Siena e Firenze, vengono prodotti il 90 per cento dei veicoli nazionali. Dopo la pandemia vi è stata una crescita esponenziale di ordini e fatturato ma sussistono criticità legate alla produzione della componentistica spesso realizzata nel sud est asiatico. Accogliamo con interesse le promesse del governo ma attendiamo con altrettanta attenzione che si concretizzino", conclude Emiliano Fossi.
Interrogazione del deputato del Partito democratico: “Persi oltre 250 posti di lavoro. Sofferenza causata dalla cronica carenza di materie prime prodotte quasi esclusivamente nel sud-est asiatico”
“Le imprese della camperistica della Valdelsa soffrono di una crisi dovuta alla mancanza delle materie prime, provenienti dal sud-est asiatico, che ha portato alla perdita negli ultimi mesi di 250 posti di lavoro. Il Governo come pensa di salvaguardare il settore? Intende riattivare in tempi brevi il tavolo sull’automotive?”.
A chiederlo è Emiliano Fossi, deputato del Partito democratico e componente della Commissione Lavoro della Camera, in un’interrogazione presentata al Ministero dello Sviluppo economico ed al Ministero del Lavoro.
“Le le aziende di camperistica della Valdelsa - spiega Fossi - sono state costrette, nel corso della prima metà del 2022, a ricorrere alla cassa integrazione per circa 500 lavoratori (1 dipendente su 5) a causa della cronica e prolungata carenza di materie prime, della componentistica e dei microchip che vengono prodotti quasi esclusivamente nelle nazioni del sud-est asiatico e la cui disponibilità è stata ridotta notevolmente a seguito della diffusione della pandemia da Covid. Tali criticità, aggravate anche dalle conseguenze della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, hanno portato il tempo di attesa per un veicolo di nuova produzione dai 18 ai 24 mesi. Tanto che l’ultimo report di Intesa San Paolo, sull’andamento dei distretti toscani, ha certificato come il settore della camperistica abbia registrato nel primo semestre del 2022 una riduzione delle esportazioni (che valgono l'80% del business) del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021. Problemi proseguiti nella seconda metà del 2022 nonostante la paradossale crescita della domanda stimata in 3,5 miliardi di euro nei prossimi 24 mesi”.
“Molte aziende hanno richiesto la cassa integrazione - sottolinea il deputato Pd - e negli ultimi mesi sono stati persi oltre 250 posti di lavoro mentre sono 420 i dipendenti con un contratto in scadenza. I sindacati ribadiscono da mesi la necessità di salvaguardare i posti di lavoro lanciando l’idea di istituire un tavolo a livello nazionale (e poi europeo) per rendere la produzione indipendente dalle componenti e dalle materie prime provenienti dai Paesi dell’est asiatico, richiesta condivisa e sostenuta anche dalla regione Toscana: il Governo, invece, come intende muoversi? Basti pensare che nella zona della Valdelsa (nei comuni di Firenze, Siena, Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle) viene realizzato il 90% dei camper prodotti in Italia, con 3.000 mila addetti diretti e 5.000 nell’indotto”.
“Mai ho condiviso le sue idee e il suo modo di fare politica, non ho amato neppure la cultura diffusa dalle sue televisioni, ma la morte di Silvio Berlusconi segna la fine di un'epoca segnata da chi ha scritto un pezzo di storia del nostro Paese”.
Lo scrive su Twitter Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd della Toscana.
“Il Governo adotti ogni iniziativa utile affinché, nell’affidamento dei servizi museali agli Uffizi, Musei della Toscana ed Opificio Pietre Dure, siano garantite la tutela dei livelli occupazionali e retributivi in essere e la valorizzazione delle professionalità maturate dai lavoratori”.
A dirlo è il deputato del partito democratico Emiliano Fossi che, insieme ai colleghi Federico Gianassi e Arturo Scotto, presenterà un’interrogazione sul recente bando per i servizi museali.
“Malgrado il Governo abbia bocciato un nostro ordine del giorno, non tutelando i lavoratori, andremo avanti e rilanceremo l’attenzione sulla questione con una specifica interrogazione – annuncia il deputato Fossi -. Il bando per i servizi museali agli Uffizi, Musei della Toscana e Opificio Pietre Dure ha, infatti, sollevato molte preoccupazioni tra i lavoratori e le lavoratrici di Opera, l’attuale concessionario nella Galleria, con riferimento alla tutela delle prospettive occupazionali, delle attuali condizioni economico-normative e delle alte professionalità maturate. Sono già state annunciate mobilitazioni dei lavoratori. Il bando riguarda i servizi di vendita, accoglienza esterna e interna alla visita, di guardaroba e biglietteria, mentre non sono compresi i servizi di didattica e allestimento/scenografia e, allo stesso tempo, non sembra assicurare un adeguato rispetto della clausola sociale”.
“Diverse amministrazioni pubbliche - conclude Fossi - hanno emanato bandi per beni e servizi che non assicurano un’adeguata tutela della clausola sociale e che pongono condizioni economiche che, di fatto, “impongono” retribuzioni per i lavoratori interessati e orari di lavoro che non assicurano salari dignitosi in linea con i principi costituzionali”.
“Vorrebbero mettere telecamere e scanner ovunque, per controllare ognuno di noi in ogni momento della vita. Ma non vogliono che la Corte dei Conti metta il naso nei progetti milionari del Pnrr che stanno gestendo. Tipo marchese del Grillo: Io so' io e voi...".
Lo scrive su Twitter Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd della Toscana.
“Il decreto Pa non risolve i problemi della carenza di organico delle amministrazioni pubbliche ma è stato il cavallo di Troia con cui il governo ha messo il bavaglio alla Corte dei Conti sui ritardi dell’attuazione del Pnrr”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Emiliano Fossi, della commissione Lavoro, durante la discussione generale del cosiddetto decreto Pa.
“Nessuno dei grandi temi del comparto, ha concluso Fossi - dal precariato, al rinnovo dei contratti, al piano nazionale di assunzioni, è stato affrontato, nonostante gli emendamenti presentati dal Pd. La pubblica amministrazione è sotto organico, con contratti a termine e stipendi non allineati con l’inflazione. La destra ancora una volta promette e non mantiene gli impegni assunti in campagna elettorale e utilizza i decreti esclusivamente per inserire norme che limitano i controlli sul corretto operato del governo”.
Il deputato e segretario del Pd toscano: “Siamo ancora in attesa della risposta dei ministri del Lavoro e delle Imprese alla nostra interrogazione: perché tanto silenzio?”
“Il Governo batta un colpo, quello Fimer è un caso nazionale. Siamo ancora in attesa della risposta dei ministri del Lavoro e delle Imprese alla nostra interrogazione, perché tanto silenzio?”.
A chiederlo il deputato, componente della Commissione Lavoro, e segretario regionale del partito democratico Emiliano Fossi, che lo scorso 29 aprile, con una interrogazione, aveva sollecitato il Governo Meloni a prendere posizione salvaguardando i lavoratori e assicurando la continuità del sito produttivo.
“Incomprensibile come il governo, che da sempre sottolinea la necessità di una produzione nazionale di impianti legati alla green economy, non si stia occupando della vertenza dell’azienda di Terranuova Bracciolini che coinvolge numerose professionalità ed imprese del settore: 320 lavoratori diretti e altri 250 impiegati nelle piccole e medie realtà imprenditoriali dell’indotto - ribadisce Fossi -. La Regione è in prima fila accanto ai lavoratori, perché il Governo non fa la propria parte?”.
“È la vertenza più grossa della Toscana, la proprietà ha rifiutato il piano Greybull McLaren per l’acquisizione, l’ennesimo stop che mortifica le speranze di tanti lavoratori - ricorda il deputato del Pd Fossi -. Mercoledì è in programma, in Prefettura ad Arezzo, un vertice con l’azienda, i sindacati e le istituzioni locali. I lavoratori della Fimer hanno diritto ad un futuro ed i ministri competenti, Urso e Calderone, devono attivarsi per garantirglielo, tanto più che si tratta di professionalità ad alta specializzazione nel fotovoltaico”.
Interrogazione dei due deputati del Partito democratico ai ministri di Difesa e Salute:“La cannabis terapeutica è fondamentale per la terapia contro il dolore, ma lo stabilimento non è in grado di garantire un approvvigionamento sufficiente a soddisfare la domanda nazionale”
“Perché il Governo rimane silente sulla produzione di cannabis dello Stabilimento farmaceutico militare di Firenze?”.
A chiederlo, con un’interrogazione al ministro della Difesa e della Salute, sono i deputati del Partito Democratico Emiliano Fossi e Marco Furfaro.
“La cannabis terapeutica è fondamentale per la terapia contro il dolore ed in Italia l’unico soggetto autorizzato alla produzione nazionale è proprio lo storico stabilimento fiorentino - sottolineano Fossi e Furfaro -. Il Farmaceutico di Firenze non è, comunque, in grado di garantire un approvvigionamento sufficiente a soddisfare la domanda di cannabis terapeutica, che risulta in continua crescita, e costringe il nostro Paese ad importarla dall’estero ed in particolare dall’Olanda. L’Agenzia Industria e Difesa aveva previsto per il 2023 un aumento della produzione fino a 500 chilogrammi a fronte di un fabbisogno stimato in 1.400 chilogrammi annui”.
“Nello stabilimento di Firenze, anche se il 90% della produzione riguarda la cannabis, vengono fabbricati ulteriori medicinali necessari, ma economicamente non vantaggiosi e quindi non reperibili sul libero mercato, destinati a pazienti affetti da malattie rare - ricordano i due deputati del Pd- Da tempo i sindacati denunciano una preoccupante carenza di personale, lo stabilimento necessiterebbe almeno del doppio del personale attualmente impiegato. In particolare mancano diverse figure chiave, come segnalato anche dall’Aifa, necessarie per gestire un’officina farmaceutica. Criticità che hanno portato a sospendere la produzione di cannabis dallo scorso 5 aprile sino a metà giugno. Una situazione di incertezza che appare incomprensibile, proprio in virtù dell’importanza dei farmaci prodotti e della loro certificata carenza nel panorama nazionale. Quindi, cosa pensa di fare il Governo per garantire la produzione del Farmaceutico di Firenze salvaguardando i livelli occupazionali?”.
“Il governo, seppur in ritardo, ha raccolto le indicazioni dei sindaci contenute nella mia interrogazione dei giorni scorsi ed ha riconosciuto lo stato di emergenza per i comuni del Mugello colpiti direttamente dalle alluvioni. Occorre ora reperire risorse adeguate per la ricostruzione, garantire ristori ai danni pubblici e privati e valutare se sia necessario inserire ulteriori territori tra quelli colpiti dalle calamità. Il Partito Democratico farà la sua parte in Parlamento per modificare ed integrare il decreto”. Così Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale della Toscana, incontrando oggi alcuni lavoratori della aziende agricole del territorio del Mugello.
“Le disastrose alluvioni in Romagna hanno purtroppo coinvolto anche l’Appennino tosco emiliano, con interi pezzi di montagna che stanno continuando a scivolare a valle causando gravi problemi di pubblica sicurezza. Numerosi centri abitati tra cui Marradi, Palazzuolo sul Senio e Fiorenzuola sono da giorni isolate con strade interrotte, frazioni irraggiungibili, carenza di prodotti alimentari e medicinali e chiusura di molte attività produttive. Nonostante le necessità l’esercito non è stato ancora inviato in questi luoghi: per capire le motivazioni di questi incomprensibili ritardi e per garantire le risorse per la ricostruzione e la ripresa delle attività presenterò una interrogazione al governo”. Lo dichiara il deputato Pd e segretario regionale della Toscana Emiliano Fossi.
Il Governo stralcia l’emendamento al decreto Bollette che avrebbe permesso di stabilizzare i ricercatori precari del comparto sanitario. Questa destra si riempie la bocca della ‘difesa degli italiani’ ma lascia nell’incertezza lavorativa milioni di persone”.
Così Emiliano Fossi, deputato Pd e membro della commissione Lavoro, commenta lo stralcio dell’emendamento per stabilizzare i precari della sanità.
“L’emendamento era stato approvato in Commissione Lavoro - spiega Fossi - ma verrà soppresso perché mancano le risorse. La norma avrebbe permesso di riconoscere a questi ricercatori, fondamentali per il Servizio Sanitario Nazionale, quello che spetta loro. Ma il Governo ha deciso di fare un vergognoso passo indietro.
"Il post di Matteo Salvini, che forse il vice presidente dei Consiglio ritiene simpatico, non irride Fabio Fazio, che è un professionista ed ha già trovato una nuova emittente ed un nuovo contratto, ma milioni di italiani che vedevano le sue trasmissioni sulla Rai. Si tratta di cittadini che dovranno abbonarsi a Discovery se vorranno continuare a seguirlo": è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del Partito Democratico della Toscana.
Interrogazione del deputato del Partito Democratico al ministro dell’Università e della ricerca: “Il diritto all’alloggio è un pezzo fondamentale del diritto allo studio”
“Serve un censimento chiaro e preciso degli alloggi negli studentati pubblici”.
A chiederlo è Emiliano Fossi, deputato e segretario toscano del Partito Democratico, dopo la protesta degli studenti nelle tende di fronte a varie università italiane e alla sede del ministero dell’Università. Fossi presenterà un’interrogazione rivolta al ministro Bernini.
“Va garantito realmente il diritto allo studio a tutti - sottolinea Fossi - di cui il diritto all’alloggio è un pezzo fondamentale. Servono risorse immediate per posti letto in città come Milano, Roma, Firenze, Bologna. Posti negli studentati pubblici perché bisogna sempre pensare a chi non ha possibilità economiche per potersi trasferire in città dove il mercato degli affitti è ormai fuori controllo. Vanno realizzate, dunque, nuove residenze universitarie, incrementato il fondo aiuto per gli studenti fuorisede, e si dovrebbe valutare l’istituzione di un tavolo permanente al ministero dell’Università e della Ricerca per affrontare la crisi abitativa, visto che non si tratta di episodi isolati ma di una situazione strutturale”.
"Accertare le cause dei guasti dei treni verificati recentemente in Toscana ed in particolare nel nodo di Firenze; accelerare sui progetti del Pnrr relativi alla sicurezza ferroviaria ed impedire la dismissione della attività manutentive ad Osmannoro di Trenitalia". È quanto chiede al governo una interrogazione dei deputati del Pd Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè e Federico Gianassi.
"Ogni giorno Salvini ci ricorda che lui è il ministro del fare, fino ad oggi però gli unici cantieri da lui inaugurati sono stati finanziati dai governi precedenti. Chiediamo un intervento urgente ed efficace per garantire la sicurezza del servizio ferroviario dopo i numerosi disservizi che hanno interessato il capoluogo toscano, strategico non solo per la mobilità locale ma anche per la complessiva viabilità nazionale. In questa direzione è inoltre necessario promuovere la piena attività delle officine di Osmannoro, da decenni punto di riferimento per la manutenzione dei convogli ma che Trenitalia vorrebbe però trasferire", concludono i deputati Pd.
“Sul mancato rifinanziamento di ‘Opzione donna’ la toppa della destra è peggio del buco. Nonostante le continue promesse, fin dalla campagna elettorale, il governo sta impedendo da mesi a numerose lavoratrici, madri e con carriere contributive discontinue, di poter andare in pensione. La norma, dopo lo stop in Legge di Bilancio, non è stata infatti inserita nemmeno nel recente Decreto Lavoro. Oggi alla Camera la maggioranza ha inoltre respinto una mozione del Pd per ripristinare questi benefici incolpando addirittura l’opposizione di non essere ‘accomodante’. Sui diritti dei lavoratori siamo e saremo intransigenti”. Lo dichiara il deputato dem Emiliano Fossi, componente della commissione Lavoro.