"Il Governo Meloni cambia idea sul mio ordine del giorno al Decreto Boette e garantirà che i pagamenti per le utenze, sospese nei territori alluvionati della Toscana, vengano rateizzati. Si tratta di una vittoria del Pd e delle opposizioni unite, che dopo una lunga battaglia parlamentare che non mi ha risparmiato attacchi personali d volgari, manda un segnale concreto ad imprese e famiglie in ginocchio. Purtroppo questo risultato ottenuto con estrema difficoltà ci fa capire l'atteggiamento della destra: se per questa misura minima e simbolica sono state necessarie ore di dibattito figuriamoci quale sarà l'atteggiamento della maggioranza per la ricostruzione e i risarcimenti danni che ammontano ad oltre 2 miliardi di euro. Non ci faremo però intimidire e la nostra battaglia per le risorse continuerà con la legge di Bilancio": è quanto dichiara Emiliano Fossi deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“La Toscana è in ginocchio dopo le alluvioni ma il governo si volta dall’altra parte. Oggi l'esecutivo è addirittura andato in tilt prima opponendosi e poi sospendendo la votazione di un mio ordine del giorno al Decreto Bollette che avrebbe dato la possibilità a famiglie ed imprese di rateizzare i debiti che accumuleranno inevitabilmente nei prossimi mesi a seguito della sospensione del pagamento delle utenze deciso da Arera. Un semplice atto di buon senso, che avrebbe dato un primo segnale concreto ad una popolazione devastata, è stato volutamente ignorato da Giorgia Meloni e dai deputati di destra, anche eletti negli stessi territori alluvionati. Soltanto dopo il mio intervento in Aula il governo, messo alle strette, ha sospeso la votazione: spero che riconosca l’errore e approvi il mio atto”: è quanto dichiara Emiliano Fossi deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“Sulla Tirrenica è andato in scena l'ultimo vergognoso atto di un governo e di un Ministro delle Infrastrutture che hanno ingannato per mesi i cittadini, nonostante le promesse elettorali e le rassicurazioni in Parlamento. Matteo Salvini aveva infatti annunciato che sarebbero state finanziate le opere con progetti esecutivi approvati: ci ritroviamo attualmente con 12 miliardi di euro stanziati per il Ponte sullo Stretto nonostante non ci sia alcun progetto e zero euro per la Tirrenica. Ieri il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha validato il passaggio da Sat ad Anas del progetto esecutivo del lotto 6B da Tarquinia a Pescia Romana. Si tratta di un atto decisivo che rende da oggi l’opera a tutti gli effetti finanziabile. La Toscana, dopo la cancellazione dei fondi già stanziati per l'interporto di Livorno, viene ancora una volta penalizzata dalla destra, ed in particolare dalla Lega che priva il paese di una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico di interi territori. L’unico ente che si é impegnato a inserire risorse per l’opera è stata la Regione Toscana con il presidente Giani; nei prossimi giorni il Partito Democratico presenterà emendamenti per finanziare la Tirrenica nella Legge di Bilancio: le scuse pretestuose del governo sulla mancanza del progetto non esistono più”.
Così in una nota, il deputato e segretario del Pd toscano, Emiliano Fossi, il capogruppo Pd in commissione Ambiente e lavori pubblici alla Camera, Marco Simiani, il responsabile Infrastrutture del Pd toscano, Francesco Gazzetti, l’assessore regionale, Stefano Baccelli, e parlamentari, assessori e consiglieri regionali, presidenti di Provincia e segretari di federazione dei territori interessati dall’opera.
“La Regione Toscana dia il Pegaso d’Oro ai ‘nuovi angeli del fango’. L’ondata spontanea ed immediata che ha visto attivarsi giovani e meno giovani, studenti, lavoratori e pensionati, donne e uomini, ragazze e ragazzi, per aiutare chi è rimasto colpito dalle alluvioni è la testimonianza dei valori di civismo e solidarietà che ogni società vorrebbe e dovrebbe avere. Nel buio di questi giorni questa debole fiammella, cresciuta ora dopo ora è divenuta uno splendido sole che ha riscaldato i cuori di comunità sconvolte. Sicuramente questo non basterà e occorreranno risorse per ripartire e ricostruire ma queste azioni hanno fatto capire a famiglie ed imprese in ginocchio che non erano rimaste sole. Mi auguro che il Presidente Giani e la giunta regionale possano raccogliere questa proposta”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana sul riconoscimento assegnato dalla Regione Toscana a coloro che hanno reso un servizio alla comunità.
“Nella legge di Bilancio dovranno essere inserite, dopo una attenta e capillare ricognizione dei danni, le risorse per la ricostruzione ed i risarcimenti per la Toscana ma occorre un decreto legge urgente per rendere immediatamente operative norme fondamentali per famiglie, imprese ed enti locali. Sulla sospensione dei mutui è già intervenuto tempestivamente il Presidente Giani ma rimangono scadenze che vanno posticipate. Ci riferiamo innanzitutto alla sospensione dei versamenti tributari ed amministrativi, come le bollette o le cartelle esattoriali, e la proroga degli adempimenti a carico dei comuni interessati. E’ altrettanto fondamentale garantire da subito un sostegno economico al reddito per lavoratori autonomi ed attivare ammortizzatori sociali per i dipendenti delle aziende colpite. Chiediamo per questo alla premier Meloni una convocazione urgente del Consiglio dei Ministri”. Così i parlamentari Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Arturo Scotto, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
"La Toscana è stata ferita dalle alluvioni: piangiamo morti, devastazioni, cittadini ed imprese in ginocchio. Una terra orgogliosa e laboriosa ha bisogno di aiuto: le migliaia di giovani e meno giovani che in questi giorni si sono attivati per dare il proprio sostegno sono i nuovi 'Angeli del fango' e la loro spontanea iniziativa è una speranza nel futuro che non può essere delusa. È necessario oggi superare le divisioni e far prevalere l'unità nazionale per contrastare con efficacia i mutamenti climatici, prevenire il dissesto idrogeologico e dare un sostegno concreto ad una popolazione in difficoltà che vuole immediatamente ripartire. Le Istituzioni che si sono subito attivate - dalla Protezione civile, alla Regione Toscana ai Comuni - dovranno collaborare a tutti i livelli per garantire la necessarie risorse statali per la ricostruzione, la riprese delle attività sociali ed economiche ed i risarcimenti dei danni": è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana, intervenendo oggi martedì 7 novembre a Montecitorio, sulla commemorazione delle vittime delle alluvioni.
“La Regione Toscana in questi ultimi 10 anni ha investito 2 miliardi di euro per ridurre il rischio idraulico e idrogeologico: moltissimi progetti sono stati realizzati, altri sono in fase di attuazione; in 10 mesi Matteo Salvini, come vicepremier e ministro delle Infrastrutture, è invece riuscito a cancellare 1 miliardo e 300 milioni di euro già stanziati nel Pnrr per contrastare il dissesto nelle zone fragili. Ci sono governatori che lavorano per salvaguardare il territorio e ministri che tagliano risorse già destinate alla sicurezza per finanziare il Ponte sullo Stretto. Onorevole Ziello, i numeri sono questi, tutto il resto è sciacallaggio politico”. Così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio ed Emiliano Fossi, deputato e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
"In Italia mancano 30mila medici ma il sottosegretario al Lavoro Durigon ammette candidamente che la Legge di Bilancio 'spinge i medici ad andare in pensione subito' per evitare di essere penalizzati. Forse però, aggiunge, 'il governo potrebbe presentare un emendamento a saldi invariati', quindi senza mettere nessuna risorsa. Siamo francamente sconcertati di fronte ad una destra che taglia la Sanità sapendo di ridurre servizi e prestazioni ai cittadini. La manovra va cambiata in Parlamento".
Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
"Giorgia Meloni era davvero pronta, non a governare il Paese ma a rispondere al telefono e a rivelare magari i segreti di Stato al primo imitatore disponibile. Ancora una volta però non è la destra a essere completamente inadeguata ma gli altri ad essere 'impostori'. Ci sarebbe da ridere se non fosse in gioco la sicurezza del Paese e dei cittadini. La credibilità ormai è purtroppo andata”. Lo scrive su Facebook il deputato dem Emiliano Fossi, segretario del Partito Democratico della Toscana.
“La Legge di Bilancio è riuscita a ricompattare il governo Meloni; nonostante le manfrine, i falsi screzi ed i finti summit ha infatti trovato la quadra su tutto: tagli alle pensioni., inasprimento della Fornero, ripristino Iva sui prodotti di prima necessità per l’infanzia, aumento delle tasse sulla casa e riduzione dei finanziamenti a sanità e servizi pubblici. A questo punto siamo sicuri che la maggioranza non presenterà alcun emendamento migliorativo: il Partito Democratico proverà comunque a fare la sua battaglia in Parlamento”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“Sulla gravissima vicenda del caporeparto dell’azienda Ristori in provincia di Pisa che ha insultato i lavoratori extracomunitari vantandosi di essere razzista e fascista registriamo ancora il silenzio assordante della proprietà e del Ministro del Lavoro. Sul caso ho già presentato una interrogazione parlamentare perché qui siamo di fronte non solo un evidente sopruso ma ad una palese, reiterata e addirittura manifesta violazione della legge vigente che garantisce contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro una tutela giurisdizionale in riferimento alla nazionalità. Mi aspetto una presa di posizione netta dell’azienda e un intervento immediato della Ministra Calderone”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale della Toscana Emiliano Fossi.
“Con questa destra - e nonostante le false rassicurazioni su inflazione, costo della vita e aumento dell’occupazione - non solo le imprese sono in grave crisi, anche quelle radicate sul territorio, ma molte proprietà pensano di risolvere i loro problemi scaricando problemi e conseguenze solo sui lavoratori. Il caso del gruppo Fiorentini di Firenzuola, che decide di chiudere unilateralmente una fabbrica storica con oltre 80 dipendenti, è infatti emblematico. Sulla vicenda presenterò una interrogazione parlamentare”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“Tutto questo accade nell’assoluto silenzio del governo Meloni che ha addirittura dato un alibi all’azienda: il territorio del Mugello, sede dello stabilimento, è stato infatti devastato dalle alluvioni dello scorso maggio e le perduranti criticità infrastrutturali, economiche ed ambientali in cui versa ancora il territorio rimangono tuttora irrisolte nonostante le promesse della destra. Chiediamo ai Ministeri delle Imprese e del Lavoro di intervenire per salvaguardare la continuità produttiva ed occupazionale dello stabilimento di Firenzuola”, conclude Emiliano Fossi.
“L’atteggiamento della proprietà sulla vertenza che riguarda il Cartonificio di Sesto fiorentino è inammissibile. Dopo essersi impegnato ufficialmente lo scorso anno con le istituzioni locali a non trasferire lo stabilimento, il Gruppo Pro Gest ha annunciato oggi informalmente che chiuderà il sito produttivo, imponendo quindi a 100 lavoratori di trasferirsi nella sede di Altopascio, senza fornire altre indicazioni o garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ho depositato a Montecitorio una interrogazione al Ministro Urso affinché si attivi per fare chiarezza sulle scelte dell’azienda e per salvaguardare diritti e tutele dei dipendenti coinvolti”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico.
“Regione Toscana e Comune sono già in campo da tempo a fianco di lavoratori e associazioni sindacali. Il governo non sottovaluti la situazione che oggi riguarda lo stabilimento di Sesto Fiorentino ma che potrebbe allargarsi, viste le notizie sulle difficoltà economiche e finanziarie di Pro Gest il cui rating è stato recentemente abbassato da Moody's, anche a tutti gli altri stabilimenti della proprietà che sono 28 in tutta Italia e coinvolgono circa 1500 dipendenti”: conclude Emiliano Fossi.
“La risposta del sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, alla nostra interrogazione sulle vicende collegate alla società Anpal Servizi è patetica e insoddisfacente. Il governo non ha fornito alcuna risposta ai nostri quesiti, dimostrandosi così totalmente inadeguato e, allo stesso tempo, confermando il suo reiterato approccio forte con i deboli e debole con i forti. La Maxi operazione condotta dal Ros in Sardegna, con 32 arresti per associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, corruzione, e che vede coinvolto anche il presidente di Anpal Servizi, Massimo Temussi, è di straordinaria importanza. Anche perché, pur rispettando il principio di presunta innocenza, dall’indagine emergerebbe che questa organizzazione criminale avrebbe interferito nell'attività delle amministrazioni pubbliche e procurato voti in occasione delle elezioni”.
Così il deputato dem della commissione Lavoro, Emiliano Fossi, dopo le mancate risposte del sottosegretario Durigon all’interrogazione di cui era primo firmatario.
“Il fatto grave - aggiunge - è la dinamica dei fatti: a febbraio scorso i ministri Calderone e Giorgetti azzerano i vertici di Anpal applicando uno spietato spoil system; a marzo i nuovi vertici nominano Temussi presidente, che fino a quel momento era il consulente della ministra; infine a giugno, con decreto legge, Anpal viene soppressa e le sue competenze vengono trasferite al ministero del Lavoro. Avevamo chiesto al governo di restituire certezza e credibilità alla gestione della società Anpal Servizi - conclude - ma Durigon ha preferito mettere la testa sotto la sabbia”.