“La Regione Toscana dia il Pegaso d’Oro ai ‘nuovi angeli del fango’. L’ondata spontanea ed immediata che ha visto attivarsi giovani e meno giovani, studenti, lavoratori e pensionati, donne e uomini, ragazze e ragazzi, per aiutare chi è rimasto colpito dalle alluvioni è la testimonianza dei valori di civismo e solidarietà che ogni società vorrebbe e dovrebbe avere. Nel buio di questi giorni questa debole fiammella, cresciuta ora dopo ora è divenuta uno splendido sole che ha riscaldato i cuori di comunità sconvolte. Sicuramente questo non basterà e occorreranno risorse per ripartire e ricostruire ma queste azioni hanno fatto capire a famiglie ed imprese in ginocchio che non erano rimaste sole. Mi auguro che il Presidente Giani e la giunta regionale possano raccogliere questa proposta”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana sul riconoscimento assegnato dalla Regione Toscana a coloro che hanno reso un servizio alla comunità.
“Nella legge di Bilancio dovranno essere inserite, dopo una attenta e capillare ricognizione dei danni, le risorse per la ricostruzione ed i risarcimenti per la Toscana ma occorre un decreto legge urgente per rendere immediatamente operative norme fondamentali per famiglie, imprese ed enti locali. Sulla sospensione dei mutui è già intervenuto tempestivamente il Presidente Giani ma rimangono scadenze che vanno posticipate. Ci riferiamo innanzitutto alla sospensione dei versamenti tributari ed amministrativi, come le bollette o le cartelle esattoriali, e la proroga degli adempimenti a carico dei comuni interessati. E’ altrettanto fondamentale garantire da subito un sostegno economico al reddito per lavoratori autonomi ed attivare ammortizzatori sociali per i dipendenti delle aziende colpite. Chiediamo per questo alla premier Meloni una convocazione urgente del Consiglio dei Ministri”. Così i parlamentari Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Arturo Scotto, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
"La Toscana è stata ferita dalle alluvioni: piangiamo morti, devastazioni, cittadini ed imprese in ginocchio. Una terra orgogliosa e laboriosa ha bisogno di aiuto: le migliaia di giovani e meno giovani che in questi giorni si sono attivati per dare il proprio sostegno sono i nuovi 'Angeli del fango' e la loro spontanea iniziativa è una speranza nel futuro che non può essere delusa. È necessario oggi superare le divisioni e far prevalere l'unità nazionale per contrastare con efficacia i mutamenti climatici, prevenire il dissesto idrogeologico e dare un sostegno concreto ad una popolazione in difficoltà che vuole immediatamente ripartire. Le Istituzioni che si sono subito attivate - dalla Protezione civile, alla Regione Toscana ai Comuni - dovranno collaborare a tutti i livelli per garantire la necessarie risorse statali per la ricostruzione, la riprese delle attività sociali ed economiche ed i risarcimenti dei danni": è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana, intervenendo oggi martedì 7 novembre a Montecitorio, sulla commemorazione delle vittime delle alluvioni.
“La Regione Toscana in questi ultimi 10 anni ha investito 2 miliardi di euro per ridurre il rischio idraulico e idrogeologico: moltissimi progetti sono stati realizzati, altri sono in fase di attuazione; in 10 mesi Matteo Salvini, come vicepremier e ministro delle Infrastrutture, è invece riuscito a cancellare 1 miliardo e 300 milioni di euro già stanziati nel Pnrr per contrastare il dissesto nelle zone fragili. Ci sono governatori che lavorano per salvaguardare il territorio e ministri che tagliano risorse già destinate alla sicurezza per finanziare il Ponte sullo Stretto. Onorevole Ziello, i numeri sono questi, tutto il resto è sciacallaggio politico”. Così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio ed Emiliano Fossi, deputato e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
"In Italia mancano 30mila medici ma il sottosegretario al Lavoro Durigon ammette candidamente che la Legge di Bilancio 'spinge i medici ad andare in pensione subito' per evitare di essere penalizzati. Forse però, aggiunge, 'il governo potrebbe presentare un emendamento a saldi invariati', quindi senza mettere nessuna risorsa. Siamo francamente sconcertati di fronte ad una destra che taglia la Sanità sapendo di ridurre servizi e prestazioni ai cittadini. La manovra va cambiata in Parlamento".
Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
"Giorgia Meloni era davvero pronta, non a governare il Paese ma a rispondere al telefono e a rivelare magari i segreti di Stato al primo imitatore disponibile. Ancora una volta però non è la destra a essere completamente inadeguata ma gli altri ad essere 'impostori'. Ci sarebbe da ridere se non fosse in gioco la sicurezza del Paese e dei cittadini. La credibilità ormai è purtroppo andata”. Lo scrive su Facebook il deputato dem Emiliano Fossi, segretario del Partito Democratico della Toscana.
“La Legge di Bilancio è riuscita a ricompattare il governo Meloni; nonostante le manfrine, i falsi screzi ed i finti summit ha infatti trovato la quadra su tutto: tagli alle pensioni., inasprimento della Fornero, ripristino Iva sui prodotti di prima necessità per l’infanzia, aumento delle tasse sulla casa e riduzione dei finanziamenti a sanità e servizi pubblici. A questo punto siamo sicuri che la maggioranza non presenterà alcun emendamento migliorativo: il Partito Democratico proverà comunque a fare la sua battaglia in Parlamento”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“Sulla gravissima vicenda del caporeparto dell’azienda Ristori in provincia di Pisa che ha insultato i lavoratori extracomunitari vantandosi di essere razzista e fascista registriamo ancora il silenzio assordante della proprietà e del Ministro del Lavoro. Sul caso ho già presentato una interrogazione parlamentare perché qui siamo di fronte non solo un evidente sopruso ma ad una palese, reiterata e addirittura manifesta violazione della legge vigente che garantisce contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro una tutela giurisdizionale in riferimento alla nazionalità. Mi aspetto una presa di posizione netta dell’azienda e un intervento immediato della Ministra Calderone”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale della Toscana Emiliano Fossi.
“Con questa destra - e nonostante le false rassicurazioni su inflazione, costo della vita e aumento dell’occupazione - non solo le imprese sono in grave crisi, anche quelle radicate sul territorio, ma molte proprietà pensano di risolvere i loro problemi scaricando problemi e conseguenze solo sui lavoratori. Il caso del gruppo Fiorentini di Firenzuola, che decide di chiudere unilateralmente una fabbrica storica con oltre 80 dipendenti, è infatti emblematico. Sulla vicenda presenterò una interrogazione parlamentare”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.
“Tutto questo accade nell’assoluto silenzio del governo Meloni che ha addirittura dato un alibi all’azienda: il territorio del Mugello, sede dello stabilimento, è stato infatti devastato dalle alluvioni dello scorso maggio e le perduranti criticità infrastrutturali, economiche ed ambientali in cui versa ancora il territorio rimangono tuttora irrisolte nonostante le promesse della destra. Chiediamo ai Ministeri delle Imprese e del Lavoro di intervenire per salvaguardare la continuità produttiva ed occupazionale dello stabilimento di Firenzuola”, conclude Emiliano Fossi.
“L’atteggiamento della proprietà sulla vertenza che riguarda il Cartonificio di Sesto fiorentino è inammissibile. Dopo essersi impegnato ufficialmente lo scorso anno con le istituzioni locali a non trasferire lo stabilimento, il Gruppo Pro Gest ha annunciato oggi informalmente che chiuderà il sito produttivo, imponendo quindi a 100 lavoratori di trasferirsi nella sede di Altopascio, senza fornire altre indicazioni o garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ho depositato a Montecitorio una interrogazione al Ministro Urso affinché si attivi per fare chiarezza sulle scelte dell’azienda e per salvaguardare diritti e tutele dei dipendenti coinvolti”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico.
“Regione Toscana e Comune sono già in campo da tempo a fianco di lavoratori e associazioni sindacali. Il governo non sottovaluti la situazione che oggi riguarda lo stabilimento di Sesto Fiorentino ma che potrebbe allargarsi, viste le notizie sulle difficoltà economiche e finanziarie di Pro Gest il cui rating è stato recentemente abbassato da Moody's, anche a tutti gli altri stabilimenti della proprietà che sono 28 in tutta Italia e coinvolgono circa 1500 dipendenti”: conclude Emiliano Fossi.
“La risposta del sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon, alla nostra interrogazione sulle vicende collegate alla società Anpal Servizi è patetica e insoddisfacente. Il governo non ha fornito alcuna risposta ai nostri quesiti, dimostrandosi così totalmente inadeguato e, allo stesso tempo, confermando il suo reiterato approccio forte con i deboli e debole con i forti. La Maxi operazione condotta dal Ros in Sardegna, con 32 arresti per associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, corruzione, e che vede coinvolto anche il presidente di Anpal Servizi, Massimo Temussi, è di straordinaria importanza. Anche perché, pur rispettando il principio di presunta innocenza, dall’indagine emergerebbe che questa organizzazione criminale avrebbe interferito nell'attività delle amministrazioni pubbliche e procurato voti in occasione delle elezioni”.
Così il deputato dem della commissione Lavoro, Emiliano Fossi, dopo le mancate risposte del sottosegretario Durigon all’interrogazione di cui era primo firmatario.
“Il fatto grave - aggiunge - è la dinamica dei fatti: a febbraio scorso i ministri Calderone e Giorgetti azzerano i vertici di Anpal applicando uno spietato spoil system; a marzo i nuovi vertici nominano Temussi presidente, che fino a quel momento era il consulente della ministra; infine a giugno, con decreto legge, Anpal viene soppressa e le sue competenze vengono trasferite al ministero del Lavoro. Avevamo chiesto al governo di restituire certezza e credibilità alla gestione della società Anpal Servizi - conclude - ma Durigon ha preferito mettere la testa sotto la sabbia”.
“La destra nega da un anno ai comuni geotermici delle province di Pisa, Grosseto e Siena milioni di euro di royalties già previsti dalla legge. Ancora una vola la maggioranza ha bocciato l’atto che avrebbe permesso ingenti risorse aggiuntive nei confronti di territori marginali ad oggi ancora gravemente penalizzati. Si tratta peraltro di risorse totalmente a carico delle imprese energetiche e non dello Stato”: è quanto dichiarano i parlamentari Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Arturo Scotto, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli, sull’ordine del giorno del Partito Democratico al Decreto Asset a prima firma di Rachele Scarpa, respinto oggi, giovedì 5 ottobre, dall’Aula di Montecitorio.
“Non solo da mesi il governo Meloni si sta colpevolmente dimenticando di emanare il decreto attuativo di una norma approvata nella scorsa Legislatura, ma ancora una volta la maggioranza ha addirittura ribadito che questo atto non è necessario, né urgente. Quello che colpisce è il voto contrario anche di tutti i deputati eletti in Toscana nel centrodestra ed in particolare nei comuni geotermici: non sappiamo se siano in malafede o soltanto superficiali. Quello che sappiamo è che i cittadini non sono ingenui e si ricorderanno di questa vergogna alle prossime elezioni amministrative locali del 2024”: concludono.
"La destra con l'ennesima giravolta ha negato ogni impegno per sostenere il processo di reindustrializzazione di Gkn promosso dalla cooperativa dei lavoratori, l'unico progetto concreto ad oggi per salvare il sito industriale ed attirare investimenti": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi a proposito del suo ordine del giorno al Decreto Asset, sottoscritto da M5S e Avs e votato da tutte le opposizioni, ma respinto oggi, mercoledì 4 ottobre, dalla maggioranza e con il parere contrario del governo.
"Siamo sconcertati per un governo che in poche ore rinnega se stesso e la sua maggioranza: durante il question time odierno il Ministro Urso aveva promesso attenzione verso la ex GKN mentre la destra nelle sue dichiarazioni di voto al Decreto Asset celebrava le norme contro le delocalizzazioni. La verità è che questa destra non riesce ad andare oltre agli annunci e quando si tratta di prendere impegni seri e concreti per rilanciare le imprese in crisi si tira indietro miseramente. Il Partito Democratico è a fianco dei lavoratori e l'unità delle opposizioni ottenuta oggi su questo tema rappresenta comunque un tassello significativo per costruire una credibile alternativa a questa destra incapace ed in malafede": conclude Emiliano Fossi.
“Anche sulle delocalizzazioni il governo si è fermato agli annunci: nel decreto Asset c’era la possibilità di rendere maggiormente stringenti ed efficaci le attuali norme ma gli emendamenti che il Pd aveva presentato, prima alla Camera e poi al Senato, non sono mai stati presi in considerazione”. Lo dichiara il deputato dem e segretario regionale Toscana del Partito Democratico, Emiliano Fossi, in merito all’ennesimo decreto su cui il governo ha posto la fiducia.
“Quello che proponiamo da mesi - ha concluso Fossi - sono norme che disincentivano il trasferimento della produzione e promuovono realmente la reindustrializzazione dei siti in crisi: dalla non possibilità per le aziende che delocalizzano di procedere alla rimozione dei macchinari, dei materiali e delle produzioni, fino a che non hanno completamente restituito gli incentivi pubblici ricevuti, allo stanziamento di ulteriori risorse a favore delle imprese in forma di società cooperativa, costituite da lavoratori provenienti da aziende in liquidazione. Con questa destra l’iniziativa parlamentare è stata completamente azzerata, ma non ci arrendiamo. Ripresenteremo gli emendamenti in occasione della Legge di Bilancio sperando in un sussulto d’orgoglio dei colleghi della maggioranza”.