28/02/2023 - 14:37

“Sulla crisi della Portevesme nel Sulcis il governo intervenga subito. Si ascoltino le ragioni dei lavoratori con impegni concreti che consentano loro di interrompere la protesta e di scendere dalla ciminiera a fronte di certezze sul lavoro e sul futuro. Con la Legge di bilancio avevamo posto il problema dell'energia in Sardegna che veniva esclusa dagli sconti Iva perché priva di metano. Il governo però ha respinto irresponsabilmente gli emendamenti del Pd. Ora cambi atteggiamento: serve immediatezza nelle decisioni da prendere”.

Così il deputato dem, Silvio Lai.

27/02/2023 - 16:34

Di fronte alle tragedie si china il capo e ci si interroga se tutto è stato fatto per salvare vite umane. Piantedosi invece se la prende con chi per disperazione affronterebbe condizioni di viaggio pericolose. Piantedosi non solo è una brutta persona, ma non può essere ministro.

Così il deputato del PD Silvio Lai.

26/02/2023 - 11:31

Aboliscono il reddito di cittadinanza a milioni di cittadini con gravi problemi economici e poi condonano i reati a chi per ottenere il sostegno aveva fatto dichiarazioni mendaci,  utilizzato documenti falsi e omesso doverose informazioni. Un altro gran pasticcio oppure una scelta consapevole per salvare i furbetti del quartierino? Che disastro questo governo che non perde occasione di colpire i poveri e allo stesso tempo tutela chi si muove nell'illegalità. Un film già visto con l'aumento del tetto del contante così importante per evasori e rete del malaffare.

24/02/2023 - 09:30

Tweet di Silvio Lai, deputato Pd

Dopo un anno rimangono aggrediti e aggressori. Al popolo ucraino è stata privata la libertà. Non si ferma la tragica macchina della guerra con morti, distruzione, miseria. Serve uno sforzo diplomatico più deciso da #ONU ed #Europa per affermare la tregua e per costruire la pace

 

17/02/2023 - 10:02

#superbonus Blitz del #GovernoMeloni che cancella sconto in fattura e cedibilità credito d'imposta. Gravi le conseguenze per famiglie ed imprese. Saranno decine di migliaia i disoccupati e l'edilizia entrerà in crisi. Meloni dalla parte degli extra profitti, non del Paese.

16/02/2023 - 10:50

“Quando effettivamente siano cominciati gli ascolti dei detenuti ristretti al 41-bis; quali siano state le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione penitenziaria a cambiare la socialità del detenuto, da chi fosse formato il gruppo di socialità precedente e, eventualmente, sulla base di quali criteri sia stata compiuta la scelta dei componenti del nuovo gruppo; quali siano state, inoltre, le ragioni che abbiano spinto la Sua amministrazione a creare le condizioni per una disomogeneità tra categorie di detenuti, anche incorrendo nel rischio che la comune permanenza possa condurre a commistioni tra associazioni criminali di natura diversa”.

Queste le richieste contenute nella seguente interpellanza rivolta dal Gruppo Pd della Camera al ministro Nordio in merito agli ascolti delle conversazioni fra Cospito e altri detenuti al 41 bis nel carcere di Sassari e alle scelte rispetto all’assegnazione del gruppo di socialità del detenuto Cospito. L’atto parlamentare è firmato dalla capogruppo Debora Serracchiani, dall’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, dal vice segretario e vicecapogruppo alla Camera Peppe Provenzano, dal del deputato Silvio Lai e dal capogruppo in commissione Giustizia Federico Gianassi. Analoga interrogazione la presentiamo al Senato, a firma della capogruppo Simona Malpezzi, dei membri della commissione Giustizia Walter Verini, Alfredo Bazoli, Franco Mirabelli e dalla vice presidente del Senato Anna Rossomando.

 

INTERPELLANZA

I sottoscritti chiedono di interrogare il Ministro della Giustizia; per sapere; premesso che:

i cosiddetti circuiti  penitenziari  dovrebbero avere  la finalità  di preservare l’ordine e il funzionamento degli istituti penitenziari, e sono prevalentemente regolati in via amministrativa da una serie di circolari del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), che disciplinano l’esercizio del potere discrezionale inerente alla gestione dei detenuti e degli internati, secondo i criteri individuati dagli artt. 13 e 14 della legge n. 345 del 1975 che, nel tendere all’individualizzazione del trattamento, prevedono che la popolazione carceraria sia raggruppata per categorie omogenee, ciò sia perché le possibilità di successo di un programma risocializzante sono collegate all’omogeneità e all’affinità del gruppo di trattamento, sia perché, sempre nella medesima prospettiva, occorre evitare “influenze nocive reciproche”;

la circolare del DAP n. 3359/5808 del 21 aprile 1993 originariamente  ne prevedeva tre,  alta sicurezza, media sicurezza e custodia attenuata, ma la circolare del DAP n. 3619/6069 del 21 aprile 2009 ha ulteriormente suddiviso la cosiddetta “alta sicurezza”  in tre circuiti: Alta Sicurezza 1 (A.S. 1) in cui sono collocati i “detenuti ed internati appartenenti alla criminalità organizzata di tipo mafioso”, Alta Sicurezza 2 (A.S. 2) , per “soggetti imputati o condannati per delitti commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell’ordine democratico mediante il compimento di atti di violenza”, e Alta Sicurezza 3 (A.S.3), in cui si trovano i detenuti che hanno rivestito un ruolo di vertice nelle organizzazioni criminali;

la creazione di appositi circuiti penitenziari è prevista anche dall’art. 32 d.P.R. n. 230 del 20009, e nasce, soprattutto, in seguito ai gravissimi delitti compiuti dalla criminalità organizzata nei primi anni novanta, anche in risposta alle osservazioni critiche che avevano riguardato il regime di detenzione indifferenziata, nonché dall’esigenza di evitare le influenze negative tra i detenuti, per prevenire il pericolo che gli appartenenti al crimine organizzato potessero svolgere attività di proselitismo nei confronti dei delinquenti comuni, oppure si potessero avvalere dello stato di soggezione di questi ultimi nei loro confronti,  e per evitare, dunque, la commistione tra soggetti appartenenti a diverse consorterie organizzate di tipo mafioso o terroristico;

il detenuto Alfredo Cospito, detenuto nel carcere di massima sicurezza “Giovanni Bacchiddu” di Sassari, a Bancali, il 4 maggio 2022 è stato trasferito in regime di cui all’art. 41- bis, prima di allora era detenuto in regime di alta sicurezza A.S. 2;

dalle risposte di diniego alle istanze di accesso agli atti inoltrate alla Sua amministrazione dai deputati Lai, Bonelli e Grimaldi, si apprende che il detenuto Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre 2022, il giorno 24 dicembre 2022, in costanza di applicazione del regime di 41 – bis, viene inserito in “un nuovo gruppo di socialità e passeggi composto da: Rampulla Pietro, Di Maio Francesco, Cammarata Pietro”, pericolosi boss della mafia, ‘ndrangheta e camorra;

emerge, sempre dalle citate risposte del Suo ministero, che non risultano attività di ascolto di interlocuzioni, definite come frutto di “mera attività di vigilanza amministrativa”, tra Cospito altri detenuti fino al 23 dicembre 2022, data a cui risale la trascrizione del primo colloquio, poi ripetutasi il’11 gennaio 2023;

nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera il 10 febbraio, l’ex senatore Luigi Manconi, dichiarava che “fino al 23 dicembre 2022 il gruppo di socialità di Cospito al 41-bis era composto da detenuti ritenuti inoffensivi. Con il gennaio del 2023 il gruppo di socialità cambia e in luogo di quei detenuti arrivano tre boss di mafia, camorra e 'ndrangheta. Sono quelli di cui vengono registrate le conversazioni con Alfredo Cospito" "Su quei brandelli di conversazione nasce e cresce la narrazione sul rapporto di Cospito e degli anarchici con la criminalità organizzata. Improvvisamente si registrano le conversazioni”.

Se non ritenga urgente adottare misure che rientrino nelle sue proprie prerogative al fine di fare luce sulle suddette dichiarazioni; quando effettivamente siano cominciati gli ascolti dei detenuti ristretti al 41-bis di cui in premessa, nonché quali siano state le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione penitenziaria a cambiare la socialità del detenuto, da chi fosse formato il gruppo di socialità precedente e, eventualmente, sulla base di quali criteri sia stata compiuta la scelta dei componenti del nuovo gruppo; quali siano state, inoltre, le ragioni che abbiano spinto la Sua amministrazione a creare le condizioni per una disomogeneità tra categorie di detenuti, anche incorrendo nel rischio che la comune permanenza possa condurre a commistioni tra associazioni criminali di natura diversa.

SERRACCHIANI, ORLANDO, LAI, PROVENZANO, GIANASSI

15/02/2023 - 18:39

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd

Ormai è chiaro, la destra ha sacrificato il ministro Nordio sull'altare della propaganda più becera. È chiaro l'impaccio con il quale riferisce in Parlamento sul caso Donzelli parlando di Cospito nel mentre la giustizia ordinaria sceglie altre strade confermando la cautela e l’equilibrio che il caso avrebbe richiesto. Fratelli d'Italia, di contro, con il consenso della presidente Meloni, ha ritenuto di sacrificare il ministro costringendolo a incredibili arzigogoli. A loro non serve un ministro garantista per il Paese ma un ministro assecondante alla stregua dell'atteggiamento tenuto dal sottosegretario Delmastro per salvare se stesso e il collega di partito Donzelli.

09/02/2023 - 12:10

Il terremoto devastante in Turchia e in Siria richiede tempestive azioni e decisioni da parte della comunità internazionale. Sembrerebbe tutto scontato anche perché la macchina della solidarietà si è già attivata.

Ci sono invece problemi grandissimi che vanno affrontati. La Siria in virtù della guerra civile in corso è sotto sanzione da parte dei paesi occidentali; di contro il nord-ovest della Siria è controllato dai ribelli ed è quasi impossibile raggiungerlo aggirando il governo centrale.

Per questo, almeno in questa fase di prima emergenza, si tolgano le sanzioni per far arrivare con immediatezza medicinali, operatori, macchine, generi di estrema necessità.

Dall'Europa in particolare giunga questa decisione che può essere governata anche attraverso l'invio di osservatori internazionali affinché gli aiuti e la distribuzione di viveri e materiali avvenga con la massima trasparenza.

Lo si faccia presto, ci sono migliaia e migliaia di persone in grande sofferenza”. Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai.

04/02/2023 - 10:52

Tweet di Silvio Lai, deputato Pd

#Donzelli_Delmastro manganello in mano nello stile dei gerarchi continuano a raccontare menzogne per meschini interessi politici. #Meloni deve intervenire. Non può rimanere in silenzio ed avallare l'irresponsabilità dei suoi sodali. Sicurezza e unità del Paese prima di tutto

03/02/2023 - 16:09

“Che Delmastro e Donzelli, per quanto hanno combinato, siano inadeguati ad esercitare i loro delicati ruoli è ormai un fatto inequivocabile. Che il ministro Nordio non abbia ancora compreso di essere il guardasigilli e che non può limitarsi a fare il palo è altrettanto evidente. Ciò che è inspiegabile è l’atteggiamento della presidente Meloni. Silenzi e mezze frasi. Ma lei rappresenta il Paese anche nel contesto internazionale. Dovrebbe essere garante dell’unità nazionale su temi importanti come la sicurezza, la lotta alle mafie, i rapporti istituzionali. Parlamento e Tribunali si occuperanno del conflitto scatenato. Ci sono da fronteggiare violenze e intimidazioni. Insomma, presidente Meloni: intende fare il capo partito a difesa di due luogotenenti o il capo del governo a difesa della Nazione? Decida subito, lo richiedono la credibilità del Paese e la sicurezza degli Italiani”.

Così il deputato del Pd, Silvio Lai.

02/02/2023 - 12:28

“Assurde insinuazioni per difendere l’indifendibile, ne risponderete”

“Onorevole Foti, in questa grave vicenda, come è ormai chiaro a tutti, le spiegazioni le devono dare i suoi colleghi di partito, il ministro Nordio e la presidente del consiglio Meloni. Non certo noi: gli incontri nel carcere di Sassari li abbiamo fatti perché erano il motivo della nostra visita come abbiamo ribadito allo stesso Cospito. A fronte di sue affermazioni abbiamo chiarito che eravamo lì non per ascoltare le sue valutazioni ma per sincerarci delle sue condizioni di salute e l'adeguatezza della struttura al regime di detenzione del 41 bis. Tanto è vero che subito dopo abbiamo proseguito gli incontri sia con i detenuti dello stesso passeggio, con i detenuti comuni e con il personale che lavora nel carcere: dirigenti, medici, polizia penitenziaria. Abbiamo sempre ribadito l'esigenza assoluta di mantenere l'istituto del 41 bis come strumento di contrasto alla criminalità organizzata, che trova traccia nelle dichiarazioni all'uscita del carcere e in interviste rilasciate nei giorni seguenti. I vostri tentativi di buttare la palla in tribuna per difendere l’indifendibile sono sempre più goffi. Il tema, purtroppo, è di una gravità inaudita e, come abbiamo ribadito, andremo fino in fondo finché tutto non sarà chiarito perché è inquietante utilizzare informazioni riservate per manganellare l'avversario politico. Qualcosa che non si è mai visto. Chi ha utilizzato queste assurde insinuazioni nei confronti del Pd e per colpire noi ne risponderà in tutte le sedi”.

Lo dichiarano Debora Serracchiani, Silvio Lai, Andrea Orlando e Walter Verini.

02/02/2023 - 09:53

"Il Governo va a in ordine sparso, da una parte la Meloni istituzionale dichiara che serve prudenza e responsabilità, dall’altra il “moderato” viceministro Sisto usa parole infamanti che seguono quelle inquietanti del deputato Donzelli.
Sisto si dichiara moderato ma impugna anche lui il manganello come la peggiore destra. Accusare i deputati del PD, ed io tra questi, come ha fatto ieri sera Sisto a Tg2post, di aver fatto visita al detenuto Cospito per vicinanza politica è un atto di puro squadrismo per incendiare il clima politico e le piazze. Delle loro calunnie ne risponderanno nelle sedi opportune. Intanto mettono a repentaglio la sicurezza dello Stato per squallidi ed effimeri tornaconti politici perché tentano in questo modo di coprire le divisioni tra loro e l'inadeguatezza dell'azione di governo. Erano vent’anni che non si registrava un clima di tensione come questo che stanno generando con un bullismo inadeguato a governare un Paese come l’Italia. Non basta la prudenza nella gestione economica se non si provvede alla gestione della sicurezza in maniera adeguata.
Nella destra tutti concordano su questa linea o c'è ancora qualche liberale che intende ribellarsi? Non lo chiediamo per noi ma per la tenuta democratica del Paese".

Lo dichiara il deputato democratico Silvio Lai.

01/02/2023 - 18:31

"L’imbarazzo del ministro Nordio che si è dovuto rifugiare in corner per non dare la sua opinione sulla vicenda Donzelli-Delmastro, fa il paio con le forze politiche di maggioranza che hanno anch’esse dovuto parlare di altro per non affrontare ciò che ieri è avvenuto in Parlamento e la chiarezza con cui vanno raccontati.
Il deputato Donzelli, vice presidente del Copasir, ha diffuso informazioni riservate che non avrebbero dovuto essere nella sua disponibilità. A spifferarle il sottosegretario alla giustizia Delmastro che peraltro ha la delega al Dap che, dopo giustificazioni  incoerenti e infantili, lo ha confessato. Non possono rimanere ai loro posti perché in quelle funzioni sono incompatibili con la sicurezza dello Stato. Hanno agito da agitprop per una meschina mossa propagandistica contro il Pd. I silenzi e il rinvio del ministro Nordio, ad ulteriori approfondimenti e il disagio degli alleati di FDI confermano l'imbarazzo del governo. Difenderemo l'onorabilità del PD in tutte le sedi. Noi siamo quelli che combattono la mafia e la criminalità senza tentennamenti. I fatti lo dimostrano. Nei nostri album di famiglia non ci sono ne mafiosi e ne terroristi, e nessuna ambiguità sulla lotta alle mafie. Si cerchino altrove le ambiguità".

Lo dichiara il deputato democratico Silvio Lai.

31/01/2023 - 14:10

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd

Ma il diritto del parlamentare di entrare nel carcere secondo Donzelli dovrebbe servire a cosa? A incontrare la polizia penitenziaria, che fa il suo dovere nonostante la scarsa attenzione del suo governo?
Ricordo che i parlamentari non possono entrare in altre sedi militari o civili a visitare i corpi dello stato se non per invito.
Quindi Donzelli non conosce il motivo per cui i Parlamentari possono entrare liberamente nel carcere in uno stato di diritto che non butta via la chiave come forse a lui piacerebbe.
Volete vedere quello che non c’è, terrapiattisti, no vax, negazionismi dell’Olocausto e ora scambiate un dovere e un diritto del parlamentare per una presa di campo.
La differenza tra noi e voi è tra umanità e disumanità, lo si vede dal trattamento che fate ai naufraghi del mediterraneo, alle citofonate minacciose in campagna elettorale o alle manifestazioni su cui chiudete gli occhi nel giorno della memoria.

30/01/2023 - 17:17

La notizia che Alfredo Cospito sia stato trasferito dal carcere Bancali di Sassari a quello di Opera è una buona notizia. Potrà essere seguito con maggiore adeguatezza dal punto di vista sanitario.
Ora spetta al ministro Nordio affrontare con responsabilità anche il secondo aspetto. Verificare se permangono le condizioni del regime di 41bis per un detenuto che è stato condannato all’ergastolo ostativo per un crimine che non ha provocato alcun ferito. E’ una decisione da assumere con solerzia applicando le norme che già ci sono. Già dal Cdm di questa sera si può arrivare ad una definitiva scelta. Recedere dal regime 41bis non significa dare ragione a chi in queste ore si sta macchiando, in giro per l’Italia, di reati che vanno avversati e condannati.
Avere fermezza non pregiudichi il fatto che regole e garanzie costituzionali siano applicate a tutti, senza farsi condizionare da alcunché.

Così il deputato del Pd Silvio Lai.

Pagine