28/06/2023 - 16:46

“Oggi il Consiglio dei ministri ha avviato l’esame preliminare del Disegno di legge recante Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Dalle bozze circolate in questi giorni possiamo affermare che il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, porta in Cdm un provvedimento che non affronta il grande tema su come garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura. Da una parte, il testo si occupa dell’aspetto sanzionatorio per chi fa abuso di sostanze illecite alla guida ma, dall’altra, non interviene invece sulla causa principale degli incidenti stradali che è la velocità; mentre allo stesso tempo, con una serie di limitazioni e depotenziamenti, fa dei grandi passi indietro su quanto fatto fino ad oggi sulla ciclabilità e sullo sviluppo di una mobilità adeguata alle sfide dei nodi urbani”.

Lo dichiara il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Roberto Morassut.

“Inoltre - aggiunge - il Ddl burocratizza l’iter di gestione della mobilità urbana per gli enti locali prevedendo ulteriori passaggi autorizzativi e non tiene in nessun conto della battaglia culturale che il Parlamento sta effettuando in relazione all’obbligo di sorpasso delle biciclette ad almeno 1,5 metri di distanza laterale che diventa obbligatorio solo dove le condizioni della strada lo permettano. In pratica, accanto alle misure sanzionatorie, si realizza una manovra a tenaglia per accerchiare e contrastare quella mobilità attiva che è nata negli ultimi anni e che, soprattutto nei centri urbani va a supplire alle carenze di un servizio pubblico di trasporto, oggi non adeguato alle sfide poste dalla transizione ecologica nelle città. La sensazione - conclude - è che invece di provare a gestire e incanalare il flusso del cambiamento si sia scelta la via più semplice del ritorno al passato e alla burocratizzazione dei processi autorizzativi”Il Consiglio dei ministri ha avviato l’esame preliminare del Disegno di legge recante Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha portato in Cdm un provvedimento che non affronta il grande tema su come garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura. Da una parte, il testo si occupa dell’aspetto sanzionatorio per chi fa abuso di sostanze illecite alla guida ma, dall’altra, non interviene invece sulla causa principale degli incidenti stradali che è la velocità; mentre allo stesso tempo, con una serie di limitazioni e depotenziamenti, fa dei grandi passi indietro su quanto fatto fino ad oggi sulla ciclabilità e sullo sviluppo di una mobilità adeguata alle sfide dei nodi urbani”.

27/06/2023 - 16:37

“La decisione della Commissione Affari Cistutuzionali del Senato di approvare la proposta di legge per una Commisisone di inchiesta sui casi Orlandi-Gregori, senza emendamenti, è un atto saggio e che rende al Parlamento il senso della sua piena dignità e autonomia. Le parole del Papa, nei giorni scorsi, ci avevano riempito il cuore di speranza. Ora il Parlamento può mettersi presto al lavoro, collaborando con gli origani della giustizia italiana e vaticana. Può e deve farlo con equilibrio, saggezza, rigore e autorevolezza. Nel perimetro delle sue facoltà, per contribuire alla verità e alla grande richiesta di chiarezza che viene dalla pubblica opinione. E di verità delle famiglie. Ora si può dischiudere la porta della trasparenza. Sarà un grande passo avanti per tutti e una pagina di giustizia. Mettendo da parte esibizionisti, profittatori, depistatori e ingannatori”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, promotore della proposta.

19/06/2023 - 19:32

“Forte la relazione di Elly Schlein. Un programma forte. Serve una legge organica sulla rigenerazione urbana che risolva il tema consumo di suolo e al contempo di una nuova edilizia residenziale pubblica. Il Pd ha già due leggi depositate. Sulle questioni sociali e del lavoro ora lanciamo una grande manifestazione popolare ‘democratica’ per l’autunno. Sulle riforme costituzionali per me è necessario dividere la destra: all’autonomia differenziata, confronto invece sul premierato. Quanto alla guerra in Ucraina, bisogna continuare a sostenere militarmente il Paese aggredito, ma essere consapevoli che la pace sarà frutto di un nuovo ordine europeo e mondiale”. Così il deputato Roberto Morassut a margine della direzione nazionale del Partito Democratico.

15/06/2023 - 10:45

‘Voterò per eleggere segretario regionale Daniele Leodori, uomo di esperienza ed equilibrio che conosce la realtà del Lazio. E che spero terrà conto della necesssità di restituire al Pd di questa regione una vera capacità di espressione politica. Lo sosterrò attraverso la lista ‘Uniti a sinistra per la Costituente’, unica delle quali, ritengo, esprima un punto di vista politico su temi centrali come il lavoro, l’equità sociale, l’ambiente, la pace  e non meramente legato alla collocazione dei posti nel l’assemblea  regionale. Credo che tutti coloro che vogliono davvero un Pd rinnovato e in campo debbano sostenere questa lista”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

“Ma esprimo il mio più profondo dissenso - continua Morassut - e direi sconcerto per come, alla fine, siano state stravolte le più minime norme di svolgimento di un congresso politico di un Partito. Qui non si discuterà di nulla, di un bel niente, ma si farà un allenamento elettorale, con voti  di preferenza e basta. Tutto ciò è una follia, una devizione, una stortura. Nei partiti ci sono i congressi e ci sono le elezioni, qui si è cancellato il congresso per fare delle elezioni e tenere caldi i motori delle cordate elettorali, della raccolta di preferenze. Tutto questo non ha senso”.

“Spero che ci si renda tutti conto di questa distorsione - spiega ancora il deputato -, il Partito deve crescere sulla linea politica, aprendosi all’esterno con una Costituente che viene continuamente evocata e mai avviata. Invece qui si fanno solo corse ai cavalli peraltro riducendo la ricchezza del pensiero e del contributo delle persone a una pura corsa competitiva interna, ma non siamo in un ippodromo. Un partito deve investire sulle persone e sulla loro creatività. Così si fa il contrario”.

09/06/2023 - 15:33

“Tanto i socialisti riformisti quanto i comunisti italiani dovettero operare per tenere insieme la prospettiva generale del cambiamento e del socialismo con scelte politiche immediate e concrete sotto la pressione di forti spinte massimaliste ideologiche o eversive capaci di confondersi e saldarsi con il fascismo stesso”, così un estratto di Roberto Morassut, oggi su L’Unità, per spiegare i motivi del prossimo convegno organizzato dalla Fondazione Matteotti (di cui il deputato Pd è vicepresidente), previsto il 13 giugno a Roma, presso la sala del Tempio di Adriano a Piazza di Pietra. L’incontro metterà a confronto le figure di Giacomo Matteotti ed Enrico Berlinguer, due leader, come spiega Morassut, “animati da un senso etico della loro missione”.

06/06/2023 - 19:20

“Sosterrò la candidatura di Daniele Leodori nel prossimo congresso regionale del Lazio. Credo che egli possa contribuire a trovate la coesione necessaria per il Pd nella lunga battaglia di opposizione in Regione, anche grazie alla sua esperienza di amministratore, di uomo di equilibrio e di conoscitore del territorio laziale. Mi auguro che i prossimi mesi segnino una svolta nella vita interna del Pd sia e regionale che romano. Serve un partito davvero aperto. Che dia agli iscritti il ruolo che lo Statuto assegna loro e ai circoli la centralità che sempre rivendichiamo e ricerchiamo. Soprattutto a Roma. Perché un’amministrazione forte in Campidoglio ha bisogno di un Partito Democratico aperto, consapevole e partecipe delle scelte e delle azioni migliori per rilanciare la Capitale”. Così in una nota il parlamentare del Partito Democratico, Roberto Morassut.

06/06/2023 - 14:22

L’assemblea del Gruppo Pd della Camera su proposta della presidente Chiara Braga ha eletto il nuovo ufficio di presidenza. Ne faranno parte Simona Bonafé (vice presidente vicaria), Paolo Ciani, Valentina Ghio e Toni Ricciardi (vice presidenti); Andrea Casu e Federico Fornaro (segretari d’aula), Piero De Luca (segretario con delega per il Pnrr, riforme e sicurezza), Sara Ferrari, Roberto Morassut e Silvia Roggiani (segretari con deleghe comunicazione, coordinamento commissioni parlamentari, rapporti Senato e Partito); Andrea De Maria (tesoriere).

04/06/2023 - 12:52

“Una ricorrenza importante quella del 4 giugno 1944: la Liberazione di Roma. Roma medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza. È medaglia d’argento al valore civile. Capitale d’Italia e della Resistenza contro ogni revisionismo. Roma è antifascista. Grave il silenzio del Presidente della Regione Lazio e delle massime autorità del Governo”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

29/05/2023 - 09:37

“Il ferimento di un uomo a Cinecittà conferma quanto sia grave e radicata la presenza delle organizzazioni criminali in ogni quartiere. La grande finanza e la criminalità dominano il campo nelle grandi metropoli. Dobbiamo renderci conto di questo e dare forti armature ai poteri democratici nelle grandi aree urbane per riequilibrare e contrastare questi colossi dando più sicurezza e più opportunità ai cittadini soprattutto in periferia. Subito si discuta del ruolo di Roma Capitale nell’autonomia differenziata. Non solo Roma ma anche Milano e Napoli devono avere prerogative di rango regionale. Senza affrontare questi nodi non c’è sano federalismo”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

22/05/2023 - 16:55

“Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, su quello che è accaduto al Liceo Augusto di Roma, dove uno studente ha subito un’aggressione per aver cancellato insieme ad altri ragazzi delle scritte inneggianti il Fascismo. Non è il primo caso di aggressione di stampo neofascista che si verifica nella Capitale e nel resto del Paese: la procura di Firenze ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di violenza privata aggravata nei confronti dei sei esponenti Azione Studentesca, che lo scorso 20 febbraio hanno colpito con pugni e calci due studenti del liceo classico Michelangiolo di Firenze. È ora che le istituzioni intervengano per fermare questa escalation di violenza che ci riporta agli anni più bui della nostra storia”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

19/05/2023 - 15:53

“Insieme alla fondazione Matteotti abbiamo voluto ragionare su alcuni tratti comuni delle personalità di Matteotti e Berlinguer, due figure oggi ancora molto popolari. E voglio rassicurare i compagni socialisti: in questa riflessione non c’è nessun tentativo di ‘comunistizzare’ Matteotti. Il primo tratto comune è il carattere fortemente etico della loro militanza, un carattere che purtroppo la politica di oggi ha perso. Matteotti si batte contro il Fascismo, spesso isolato, fino al sacrificio estremo: in quel famoso discorso che avrebbe dovuto pronunciare l’11 giugno alla Camera dei Deputati avrebbe di fatto denunciato la corruzione del regime. E questo è un elemento che si ritrova anche in Berlinguer, nella ‘questione morale’ che solleva contro il degrado della Repubblica e dei partiti”. Così il deputato e vicepresidente della Fondazione Giacomo Matteotti, Roberto Morassut, intervistato da Lanfranco Palazzolo su Radio Radicale.

“Un altro elemento - continua Morassut- è il rapporto stetto tra l’idealità socialista mai ridotta a opportunismo e concretezza dell’agire politico proprio degli innovatori, direi dei riformisti. Berlinguer è stato un leader comunista ‘revisionista’ (oggi o si può dire) che ha cercato di rimotivare le ragioni dell’orizzonte della sinistra in una società capitalista avanzata. Matteotti è stato un esempio di riformismo ‘alto’ mai ridotto ad opportunismo. Lo è stato: nel suo modo di vivere la lotta politica in cui non c’è divisione tra l’ideologia e il fare concreto. Infine entrambi in tempi, forme e accenti diversi, hanno lottato su due fronti. Contro il grumo reazionario dell’Italia e contro le derive massimaliste e violente della sinistra marxista. Questi aspetti rendono le due personalità, pur lontane nel tempo e nell’appartenenza politica, vicine nel modo di declinare alcuni aspetti della parabola del socialismo italiano del 900. Due motori di idealità ancora popolari e da celebrare in una epoca così povera e scarna di idealità ed etica nella politica  È questo il senso dell’iniziativa che svolgeremo a Roma, a Piazza di Pietra, il prossimo 13 giugno”.

16/05/2023 - 12:22

“Quando nel dicembre del 2020 diedi il via, d’intesa col ministro Costa, alla pubblicazione della mappa delle aree idonee per la realizzazione del deposito unico dei rifiuti nucleari (mappa chiusa nei cassetti da almeno 10 anni) vi fu una sollevazione di quasi tutte le forze politiche, in primo luogo della destra, per alimentare la solita cieca rivolta di territori, senza capire ne spiegare la necessità di accelerare l’operazione a aprire finalmente la consultazione per giungere alla decisione finale. Il percorso è stato rallentato con mille scuse, tavoli, controtavoli e con costi ulteriori per lo Stato. Ora leggo che il governo vuole aprire ‘un supplemento di istruttoria’. Si va alle calende greche mentre continuano ad esistere depositi di scorie in zone vincolate o a rischio idrogeologico e mentre l’Italia continua a pagare all’Europa milioni di Euro per le procedure di infrazione e per le penali verso Paesi che hanno trattato le nostre scorie dopo il decommisioming. Si deve procedere con rapidità e con una capacità di dialogo coi territori, ma si deve decidere. Questo governo sulle questioni davvero impegnative non sa decidere e non sa assumersi delle responsabilità”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, già sottosegretario all’Ambiente.

15/05/2023 - 15:54

“Se confermata, la notizia che anche la Procura di Roma intenda attivarsi in collaborazione con la magistratura vaticana per riaprire le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è molto positiva”. Così in una nota il deputato Roberto Morassut”

“La battaglia dei famigliari e dei loro legali e la spinta del Parlamento - continua Morassut - sono state importanti. Tutto questo rafforza il ruolo che il Parlamento potrà svolgere, su un piano diverso e di ricostruzione storica, con la costituzione di una Commisisone Parlamentare d’Inchiesta, che mi auguro il Senato rarifichi rapidamente dopo il voto della Camera. I ruoli delle istituzioni, della magistratura e quello della della stampa sono decisivi per setacciare un campo che purtroppo è stato ed è pieno di false piste e millantatori”.

15/05/2023 - 10:36

“Le elezioni in Turchia risvegliano la speranza di una svolta politica in uno dei Paesi più importanti nel contesto mondiale e non solo euro mediterraneo. Il 98% dei turchi si è recato al voto nonostante l’esistenza di un regime autoritario o di una ‘Democratura’, come oggi si dice. Tutto questo introduce riflessioni profonde anche per noi, in Italia. L’elezione diretta del capo del Governo è davvero così pericolosa e inquietante? In Italia la democrazia è stanca e il parlamentarismo infiacchito. Governi che vivono di decreti e fiduce e un Parlamento che discute di quasi nulla, con equilibri perennemente instabili”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

“Occorre trovare la strada si una democrazia più efficiente e decidente - continua Morassut - con i giusti contrappesi parlamentari. Credo che il Pd debba porsi questo nodo irrisolto da decenni. E non sia giusto chiudersi nella difesa di scuola dell’esistente. Un no secco va posto sull’autonomia differenziata, invece. Senza mediazioni. Mettendo in campo una nostra idea di riforma del regionalismo e le macroregioni. Un modo per spaccare la destra, senza avere paura di una qualche forma di elezione diretta. Anche perché se si votasse domani, credo che Elly Schlein batterebbe Giorgia Meloni”.

09/05/2023 - 12:03

“Il Ponte sullo Stretto si delinea come una macchina mangia-soldi, basti pensare che il decreto prevede una variazione dei costi dell’opera che potrà arrivare a circa 14 miliardi di euro, con la possibilità di ulteriori compensazioni che non si sa fino a quando e fino a dove faranno lievitare costi”. Così il vicepresidente della Commissione Trasporti, Roberto Morassut, intervistato da Radio Radicale.

“È inoltre previsto un ‘gettone d’oro’ di 250mila euro l’anno per i membri del Consiglio d’Amministrazione - continua il deputato del Partito Democratico -  che sarà erogato prima ancora che il progetto prenda corpo: una cosa che non sta né in cielo né in terra che il Partito Democratico ha provato a contrastare in totale solitudine. A questo proposito mi ha sorpreso l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle, che su questa operazione si è dimenticato di essere il partito anti-casta”.

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