04/12/2025 - 12:54

“Il ministro Salvini non pago di aver presentato un ‘piano casa’ utile solo ai fondi immobiliari si prepara a sottoporre al Parlamento una revisione del Testo Unico per l’Edilizia che è una delega in bianco al Governo per riscrivere le norme urbanistiche e edilizie fondamentali dello Stato nella direzione dell’assoluto interesse privato. L’Italia è un paese alla deriva. Senza più, da anni, un governo pubblico del regime dei suoli che valorizzi l’iniziativa privata ma garantisca la tutela degli interessi pubblici per la casa, l’ambiente e i servizi. Servono norme semplici e di principio valide per l’intero territorio e traducibili in forma concorrente nelle Regioni. Norme semplici. Non semplificate. Questo deve essere un impegno centrale del programma del centro sinistra”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

04/12/2025 - 09:35

“Il circolo Ardeatino Montagnola è stato oggetto questa notte dell’ennesimo atto vandalico di provocazione contro le sedi del Pd. Atti che non intimidiscono ma che ci inducono a rinnovare, come già fatto in via diretta, alle autorità di pubblica sicurezza e alla prefettura la richiesta della massima vigilanza e tutela della sicurezza degli iscritti e dei cittadini”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
 

26/11/2025 - 15:02

“Gravissime scelte del Governo nel ddl semplificazioni grazie al quale sono rese di fatto edificabili aree a rischio idrogeologico. Si rendono più indifese popolazioni e insediamenti, si colpisce la sicurezza e lo sviluppo delle aree interne. Gli uffici comunali di tutta Italia vengono esposti al rischio di reati penali. Siamo in presenza di una delirantee illusoria ricerca di consenso che produrrà, se non fermata, rischi per la vita stessa delle persone”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

16/11/2025 - 13:17

“Fratelli d’Italia pesca a strascico sul Paese proponendo il classico condono. Il piatto di lenticchie ai poveri e l’arrosto per i ricchi. Perche gli abusi edilizi sono questo. Da sempre. Vergogna. La Presidente del Consiglio perdona i reati?”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut

15/11/2025 - 14:25

“Ha fatto bene Elly Schlein a porre tra le priorità programmatiche del Pd la riforma della legge urbanistica nazionale. Finalmente dopo anni si mette al centro questa emergenza. L’equo governo del suolo e l’equa ripartizione delle risorse che la sua trasformazione genera sono, in fin dei conti, alla base di un’efficace politica di sviluppo, crescita e occupazione. Perché senza governo della ‘terra’ non si fanno né servizi, né opere pubbliche, né case e non si tutelano i bilanci dei comuni. E non si mettono in sicurezza le comunità di un Paese bello ma fragile come l’Italia”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

13/11/2025 - 16:13

“Una grave contraddizione”, così il deputato democratico Roberto Morassut intervistato sui canali social dei deputati dem definisce la manovra del governo Meloni, che da un lato discute la legge costituzionale su Roma Capitale e dall’altro taglia le risorse destinate ai trasporti. “È un paradosso – spiega – perché stiamo parlando di una riforma che dovrebbe attribuire nuove competenze alla Capitale, ma senza garantire le risorse necessarie per esercitarle”.

L’esponente Pd ricorda che il Partito Democratico ha chiesto “una legge ordinaria da approvare contestualmente, che destini fondi adeguati alle nuove funzioni della Capitale. Tuttavia, il governo, mentre in teoria si impegna, in pratica già toglie risorse fondamentali, a partire dal trasporto pubblico locale e dai finanziamenti alla metropolitana. È un esecutivo che opera in un clima di confusione. I conti non tornano, non sanno dove reperire le risorse e stanno facendo una legge di bilancio puramente ragionieristica, priva di visione e di prospettiva. Ma quando si galleggia, alla fine si rischia di affondare”.

“Il trasporto pubblico locale – conclude Morassut - coinvolge circa 100 mila lavoratori che attendono il rinnovo del contratto. Se continuano i tagli, il rischio è un peggioramento delle condizioni di lavoro e dell’efficienza del servizio. Serve, invece, un piano di investimenti vero, soprattutto a Roma, dove il sistema dei trasporti sconta anni di difficoltà aggravate dal caro energia e dal post-Covid. Il costo dell’energia resta un nodo irrisolto: Meloni aveva promesso interventi rapidi, ma nulla è accaduto. Anzi, i costi in alcuni casi sono aumentati. Questo perché manca una strategia sull’ampliamento delle fonti rinnovabili: il governo resta ancorato alle energie fossili. Una linea miope che espone il Paese a problemi ancora più gravi”.

 

12/11/2025 - 13:13

“Una delle più grandi urgenze e disgrazie di questo Paese è la ormai quasi totale nudità delle città e dei territori di fronte alle potenti incursioni (non c’è altro termine) del capitale finanziario e immobiliare che decide, di fatto senza pagare pegno e senza confronto democratico, dove collocarsi, cosa fare, come farlo. Senza una legge urbanistica nazionale leggera ma forte come le reti da pesca e senza ordinamenti evoluti delle grandi città e delle province, avremo solo problemi sempre più gravi nelle aree urbane e in quelle cosiddette interne”.  Lo ha dichiarato il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, intervenuto a Firenze nel corso del convegno indetto annualmente dell’Inu, Urbanpromo, sul governo del territorio e delle città.

“In Italia - ha spiegato Morassut - non c’è un quadro di riferimento unitario per la tutela del suolo, la sua messa in sicurezza, una fiscalità urbana degna di un paese europeo e civile, un arco di regole minime per la partecipazione popolare ai processi di trasformazione urbana, una politica abitativa seria. Nn Tutto avviene come un vorticoso moto trainato dalle incursioni di chi può decidere o imporre quasi tutto. Fare delle leggine hamburger sulla rigenerazione dove c’è di tutto e dove sono d’accordo tutti non ha alcun senso ed è un qualcosa di profondamente inquietante”.

“Su queste cose - ha continuato il deputato dem - ci vuole un confronto ed uno scontro tra visioni e prospettive diverse. Nel Pd per esempio sì sonnecchia, si svicola, si sottovaluta, si ammicca e non ci si rende conto che è dal governo dei territori, dalla forma delle città e dalle regole che le possono salvare o meno che dipende la stessa economia nazionale. Perché se non governi la ‘terra’ non fai niente. Solo chiacchiere”.

“L’idea che sembra avanzare dal governo di un piano casa di un miliardo e mezzo su un tempo di quattro anni come si intende svilupparsi? Su quali aree, su quali localizzazioni? Il problema dell’erp e dell’ers in Italia non sono i soldi, ma le aree. Se si intende agire per via espropriativa - ha concluso Morassut - bisogna sapere che questa è una strada che porterebbe un grande regalo alla rendita che, in base alle norme europee, incasserebbe soldi stando semplicemente ferma, perché i prezzi di esproprio da almeno venti anni non sono che prezzi di mercato. Bisognerebbe mettere in gioco del patrimonio pubblico ma questo vorrebbe dire dare all’Agenzia del Demanio e a tutte le agenzie territoriali un indirizzo generale che destini parte non trascurabile del patrimonio dismesso e disoonibile alle politiche per la casa e non solo a valorizzazioni di cassa. Sono cose da chiarire. Mettere soldi sulla casa senza affrontare questi nodi non vuol dire nulla. Anzi può essere controproducente”.

 

10/11/2025 - 12:14

“Nella direzione del Pd ho proposto già molti mesi fa l’introduzione di una patrimoniale e condivido quindi che Elly Schlein l’abbia posta come uno dei punti programmatici del Pd. Il dibattito da fare non è se introdurla o meno, ma come tecnicamente collocarla ad un’altezza che non colpisca i ceti medi produttivi. Due milioni di euro è una soglia bassa. Mentre vi sono fortune, rendite e patrimoni molto maggiori, che sono cresciuti negli anni della globalizzazione non solo per merito dei loro titolari ma soprattutto per un posizionamento che ha consentito lievitazioni finanziarie enormi. È una misura riformista, se posta tecnicamente dentro un certo alveo. Bisogna riequilibrare le ingiustizie, risollevare i consumi, rimettere soldi nelle tasche dei cittadini, potenziare i servizi, rispondere all’impoverimento del ceto medio e del proletariato. Perché il proletariato è tornato: ci sono milioni di famiglie con un reddito di 1300 euro al mese che non possono evitare di mandare a lavorare i figli, che fanno lavori precari e nei casi più gravi finiscono nell’illegalità, magari a spacciare droga. Ai miei amici e compagni che dicono che questa misura spaventa il ceto medio rispondo che invece deve aiutare il ceto medio e il proletariato in difficoltà. Del resto quando abbiamo, giustamente, salvato il Paese partecipando a governi di coalizione ampia che hanno imposto sacrifici ai ceti popolari, non ci siamo potuti nemmeno porre il problema dello spavento di questi ceti. Eravamo obbligati ad agire per l’interesse nazionale. Ora siamo obbligati ad agire per l’interesse nazionale che coincide con la ripresa dei redditi bassi e dei consumi”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, intervistato da Radio Radicale.

07/11/2025 - 13:56

"Tassare i patrimoni e le rendite elevate, oltre una soglia ragionevolmente alta, attraverso un contributo solidale allo sforzo del Paese per ridurre l’ingiustizia sociale crescente è una misura riformista non radicale. Tutti dovrebbero trovarsi d’accordo. E si può fare in Italia senza attendere decisioni europee. In Italia si può subito intervenire, per esempio, sulla fiscalità urbana graduando il prelievo degli oneri di urbanizzazione sulla base del profitto generato dalla rendita immobiliare e urbana. L’Italia, in questo specifico ambito, è la Cenerentola d’Europa. Il prelievo tocca in media il 2% del valore aggiunto delle trasformazioni urbane. Mentre in Europa oscilla tra il 20 e il 50%”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

“Le norme presenti nel Testo unico per l’edilizia che dal 2015 hanno, in parte, introdotto dei correttivi a favore dagli interessi pubblici - continua Morassut - vengono applicate o rispettate assai raramente. E numerosi recenti casi di procedimenti urbanistici discutibili lo dimostrano. Su questo il Pd deve fare una battaglia rigorosa  e accelerare su questo, per tutelare le città dalla spoliazione che grandi interessi strutturati sono ormai in grado di esercitare. Il riformismo non può essere un richiamo letterario o ideologico ma deve tradursi in misure concrete e incisive che cambino i rapporti sociali e di classe nella direzione della giustizia sociale e della equa collaborazione tra privato e pubblico”.

 

04/11/2025 - 14:26

“Il crollo di parte della Torre dei Conti a Roma si intreccia con la discussione in corso sulla riforma di Roma Capitale. Roma deve avere nuovi strumenti e nuove risorse, anche per la manutenzione di strutture così delicate. I lavori che si stavano svolgendo erano finanziati con i fondi del PNRR, ma in futuro quei fondi non ci saranno più. Spero che su questo non ci siano divisioni tra gli schieramenti politici e che presto Roma e altri territori possano giovare di una riforma ormai non più rimandabile". Lo ha detto il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, in un’intervista a Radio Radicale.

30/10/2025 - 18:15

“L’audizione oggi svolta dal Sindaco Gualtieri in Commissione Affari Costituzionali della Camera ha ribadito con chiarezza il sostegno del Campidoglio al ddl costituzionale del Governo, a condizione che siano garantite, attraverso una legge ordinaria da approvare prima della conclusione dell’iter della riforma costituzionale, le adeguate risorse e gli adeguati mezzi per svolgere proficuamente le nuove competenze legislative. È in corso un processo di riforma istituzionale della Capitale che dopo anni consente di vedere una concreta prospettiva di positiva conclusione attraverso un percorso condiviso. Penso che questo risultato e queste prospettive debbano essere consolidate dal Parlamento nel corso della discussione senza spirito di parte né politica né territoriale”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

29/10/2025 - 17:01

“Oggi nel tempo obbligato di uno sviluppo che sembra essersi separato dal progresso, il tormento di Pier Paolo Pasolini appare profetico e nel ricordarlo qui in quest'Aula, a cinquant'anni dalla morte, non possiamo dimenticare che il Parlamento si occupò di lui numerose volte, ma come un tribunale davanti a un imputato: con interrogazioni, ordini del giorno e quant'altro; in pochi lo difesero. Pasolini non è classificabile con la sua irripetibile contraddittorietà e con la sua ricerca di scandalosità etica. Forse per questo è una figura che viene tirata per la camicia un po' da tutti. Favorevole al divorzio, ma contrario all'aborto, con i celerini della polizia e contro gli studenti del 68, eppure dichiaratamente marxista, comunista, antifascista. Fino all'ultimo un antifascismo che nasceva dal corpo, come chiarì con durezza nell'ultimo film Salò. La sua morte resta un mistero italiano, ma con dentro una certezza: fu ucciso da un gruppo di persone e non da Pelosi”.

Così Roberto Morassut, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula per ricordare la figura di Pier Paolo Pasolini.

 

29/10/2025 - 16:01

“Sul Ponte dello Stretto si spendono e si buttano soldi in deroga sugli stipendi degli amministratori e i dirigenti della Pubblica Amministrazione: è uno stipendificio. Il governo e soprattutto il ministro Salvini farebbero bene a fermare questo scempio e dirottassero le risorse alla realizzazione di opere infrastrutturali prioritarie e necessarie per migliorare la connessione e l'accessibilità della Sicilia e della Calabria e la mobilità interna delle due regioni”. Lo dichiara il deputato e componente della Commissione Trasporti, Roberto Morassut durante il Question Time alla Camera con il ministro Salvini.
“In attesa di sapere quale sarà il pronunciamento dell'organo collegiale della Corte dei Conti, sul Ponte dello Stretto la Corte si è già espressa con la delibera Cipess presentando rilievi pesantissimi sulla procedura, sulla violazione delle leggi europee, sul cronoprogramma e, soprattutto, sottolineando la mancanza di un interesse pubblico nella costruzione del Ponte così come voluto dal governo Meloni. Il governo si fermi finché è in tempo”, conclude Morassut.

 

23/10/2025 - 17:02

“Nelle bozze che circolano della manovra la crisi dei trasporti non esiste. Non solo non ci sono le risorse necessarie a evitare i tagli di servizi nel trasporto pubblico locale, garantendo almeno gli 800 milioni di euro necessari a coprire l’aumento dei costi per l’inflazione, ma manca anche la destinazione vincolata di tutte le risorse necessarie a coprire interamente il rinnovo dei contratti per le lavoratrici e lavoratori che il governo, nell’accordo siglato il 20 marzo 2025, aveva promesso di trovare con la rimodulazione della accise che ancor prima Meloni e Salvini avevano, a più riprese, promesso di abolire. Ma quante volte vogliono riuscire a rimangiarsi la parola nella stessa legislatura?”. Così in una nota congiunta i componenti democratici della commissione Trasporti alla Camera, Andrea Casu e Anthony Barbagallo, rispettivamente vicepresidente della commissione e capogruppo, Ouidad Bakkali, Valentina Ghio vicepresidente del Gruppo Pd e Roberto Morassut, componente della presidenza del Gruppo Pd.

22/10/2025 - 18:28

Oggi, in commissione Affari costituzionali della Camera, è stato adottato, come testo base dei lavori, il disegno di legge del Governo che è in realtà un testo concordato a livello istituzionale col Campidoglio. Per questa ragione abbiamo espresso una posizione favorevole. Abbiamo, tuttavia, sottolineato la necessità di dare rapido seguito a quella parte delle intese Governo-Campidoglio che prevedono la costituzione di una commissione paritetica che dovrà redigere una legge ordinaria che individui risorse e mezzi per assolvere alle nuove competenze legislative. Soprattutto abbiamo chiesto che già in questa manovra di legge di bilancio ci siano risorse speciali per Roma Capitale. Solo in presenza di queste garanzie si potranno ritenere sincere le intenzioni di riformare davvero, da parte del Governo, i poteri e le prerogative della Capitale” così il deputato democratico, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd alla camera, Roberto Morassut.

 

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