25/11/2024 - 16:40

“Il rinvio in commissione del decreto flussi conferma che avevamo ragione: il governo, con queste norme, sta mettendo in difficoltà la giustizia italiana. Trasferire competenze così delicate alle Corti d’Appello, già sovraccariche, è una scelta priva di senso. Concedere 30 giorni per adeguarsi non solo è insufficiente, ma del tutto inutile, considerando l’impatto organizzativo richiesto. Chiediamo che il governo torni indietro su questa norma, che non fa altro che il caos nel sistema giudiziario italiano” così la responsabile giustizia del Pd, la deputata democratica, Debora Serracchiani che sottolinea infine “siamo davanti a norme prive di senso che creano, come già fatto con la riforma della prescrizione, solo più lavoro e ingolfamento della giustizia”.

21/11/2024 - 17:15

Per colpire magistratura governo mette a rischio anche Pnrr

“L'emendamento approvato ieri sera in Commissione, che trasferisce alle Corti d'Appello la competenza sulla convalida dei trattenimenti dei migranti, rappresenta una decisione irragionevole e potenzialmente punitiva nei confronti della magistratura. Come rilevato dal presidente della Corte d'Appello di Milano, Giuseppe Ondei, questa scelta rischia di paralizzare centinaia di cause civili all'anno, aggravando ulteriormente i tempi di decisione senza alcun rafforzamento di risorse o organici. Attribuire ulteriori carichi di lavoro a corti già in sofferenza strutturale mina gli obiettivi di efficienza del sistema giustizia previsti dal PNRR e rischia di compromettere l'intero piano di riforma. Se l’obiettivo fosse quello di migliorare il funzionamento della giustizia, il risultato appare ben lontano. Al contrario, questa decisione sembra dettata da una volontà di rivalsa verso i giudici che hanno preso decisioni non gradite al governo. Chiediamo al Ministro della Giustizia di fornire immediatamente una relazione tecnica per spiegare la ratio di questo intervento e fugare il ragionevole dubbio che sia ispirato da un intento punitivo piuttosto che da una logica di efficienza e giustizia”. Così in una nota la responsabile giustizia del Pd, la deputata democratica, Debora Serracchiani.

20/11/2024 - 20:14

“Si tratta di un provvedimento che contiene soltanto qualche rivisitazione di norma penale. Nasceva con l'ambizione non solo di armonizzarsi con la Costituzione, ma anche di relazionarsi con le norme comunitarie che considerano gli animali come ‘esseri senzienti’. Purtroppo invece ci troviamo con un testo non adeguato ai tempi, alle richieste e alla necessità di intervenire per la tutela degli animali affrontando anche gli aspetti di natura culturale. Ed è per questo che siamo stati fortemente contrari alla cancellazione della formazione scolastica ed educativa e siamo dispiaciuti dalla sua evoluzione tutta negativa durante i lavori in commissione. Viene approvato un provvedimento, che contiene il limite del vincolo dell’invarianza finanziaria, che sembra più una bandiera per chi l'ha presentato che un provvedimento utile fino in fondo per la tutela degli animali”.

Così la deputata democratica e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, intervenendo in Aula per annunciare il voto di astensione del Gruppo Pd alla legge sulla sui reati contro gli animali.

20/11/2024 - 17:07

Chiediamo una informativa urgente del ministro Nordio sui gravissimi fatti avvenuti nel carcere di Trapani con accuse molto gravi di tortura e sistemi di detenzione che superano la legalità. Questi episodi sporcano il lavoro durissimo che correttamente svolgono quotidianamente le donne e gli uomini della polizia penitenziaria con senso del dovere e svolgendo mansioni che spesso neppure gli competono. Noi chiediamo che venga fatta chiarezza in primo luogo in Aula dal ministro Nordio oppure dal sottosegretario Delmastro che ha la delega al dipartimento penitenziario, magari evitando che lo facesse con intima gioia.
Così Debora Serracchiani, deputata dem e responsabile nazionale Giustizia del Partito democratico, intervenendo in Aula.

20/11/2024 - 14:26

Serracchiani e Gianassi, Governo si fermi, basta forzature ideologiche

"Le forzature ideologiche e l'accanimento nei confronti della magistratura e del sistema giudiziario non solo sono ingiustificabili, ma rischiano di danneggiare irreparabilmente il funzionamento della giustizia in Italia. Il Governo deve fermarsi, riflettere e rivedere le sue politiche, per evitare ulteriori danni a un sistema già in difficoltà" così in una nota la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani, e il capogruppo in commissione alla Camera, Federico Gianassi, commentano la risoluzione del Csm per la tutela dei giudici di Bologna, gli stessi che rinviarono alla Corte europea di giustizia il decreto legge sui Paesi sicuri. “Siamo davanti a uno scontro istituzionale molto grave – sottolineano i democratici – che è alimentato dalla ormai quotidiana aggressione del Governo nei confronti della magistratura al punto che il CSM è costretto, dopo molti anni, a prendere una posizione ufficiale a tutela dei magistrati, segno di quanto sia grave la situazione. È ora che il Governo si fermi e rinunci alle forzature ideologiche, in particolare sulla separazione delle carriere, e all'accanimento che sta mostrando con il decreto flussi dove sta per mandare in fumo il lavoro prezioso ed efficiente dei tribunali specializzati per l’immigrazione a cui vengono ingiustificatamente sottratte competenze per trasferirle alle corti d’appello. Una decisione che non solo causerà caos, ma comprometterà gravemente il sistema giudiziario, aumentando i tempi e la complessità dei procedimenti” concludono Serracchiani e Gianassi.

19/11/2024 - 16:17

“Toppa peggio del buco. Oggi la presidente del consiglio passa il tempo a dare interpretazioni improbabili alle parole inqualificabili del suo governo. Dopo Valditara, Meloni arriva addirittura a difendere le dichiarazioni indegne di Delmastro che ha detto, testualmente, che “non lasciare respiro ai detenuti è un’intima gioia”. Meloni ha sbagliato anche anche oggi: invece di difendere Delmastro avrebbe dovuto pretenderne le dimissioni” così la responsabile nazionale giustizia del Pd, la deputata democratica, Debora Serracchiani.

19/11/2024 - 15:29

“Ricordo sommessamente alla presidente Meloni che l’80% dei femminicidi è commesso da italiani. Come la mettiamo con “l’immigrazione illegale di massa?”. Ma smetterla di fare propaganda sulla pelle delle donne no?” cosí la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani commenta “l’imbarazzante difesa d’ufficio della presidente del consiglio delle parole inaccettabili del ministro Valditara”.

16/11/2024 - 13:30

“Con la Legge di Bilancio e i provvedimenti collegati, il Governo conferma una linea di totale disimpegno nel contrasto a mafie e corruzione, tagliando risorse e strumenti essenziali. Una manovra miope, incapace di rispondere alle sfide del presente e di investire sul futuro del Paese. Sono stati tagliati circa trenta dei quaranta milioni previsti per il contrasto alla dispersione scolastica attraverso il “decreto Caivano”, mettendo a rischio interventi fondamentali per i territori più fragili. Quasi azzerato il fondo a sostegno delle pubbliche amministrazioni che subiscono minacce o violenze in ragione dell’esercizio delle loro funzioni, colpendo chi ogni giorno opera in prima linea per la legalità. Ancora più grave è l’azzeramento del fondo per il sostegno ai Comuni commissariati per mafia, un segnale devastante che rischia di isolare e indebolire proprio le amministrazioni impegnate nel ripristino della legalità. Come se non bastasse, in un provvedimento collegato viene abrogato il “rating di legalità” promosso da ANAC, uno strumento chiave per garantire trasparenza e correttezza negli appalti pubblici. Senza contare l’abolizione dell’abuso d’ufficio e l’intervento riduttivo sulle intercettazioni.
Questi tagli e queste ‘dimenticanze’ rappresentano un segnale pericoloso, che indebolisce il contrasto alla criminalità organizzata e mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Serve un cambio di rotta immediato: questa manovra non può essere la risposta di un Paese che voglia costruire un futuro più giusto e sicuro” così in una nota la responsabile giustizia del Pd, capogruppo dem nella commissione Antimafia, Debora Serracchiani e i capigruppo di commissione giustizia di Senato, Camera e antimafia, Alfredo Bazoli, Federico Gianassi e Walter Verini.

13/11/2024 - 16:15

“Mentre Meloni tace e non difende la nostra sovranità dall’attacco di Musk, i suoi con il favore delle tenebre agiscono contro la magistratura” è secco il commento della responsabile giustizia del Pd, la deputata democratica Debora Serracchiani  agli emendamenti della relatrice di Fdi al decreto flussi che, sulla convalida di trattenimento migranti esautora i tribunali dell’immigrazione e fa decidere alle
Corti d'Appello. “Siamo davanti a un mostro giuridico mai visto, cambiano i giudici invece
di riflettere sull’assurdità dell’accordo Italia-Albania. Nordio  batta un colpo e dimostri di non essere stato definitivamente commissariamento”.

11/11/2024 - 18:10

Serracchiani, tribunale di Roma impeccabile ha applicato legge europea

“Ancora una figura barbina da parte del governo che dimostra che con le forzature e con i trucchetti per aggirare la legge non si va da nessuna parte. L’unico effetto è quello di condannare persone esauste, che arrivano in Europa per scappare da violenze e discriminazioni, a nuovi viaggi e trasferimenti estenuanti. Una scelta crudele e vergognosa che sta peraltro determinando danni enormi al bilancio dello stato” così la responsabile nazionale giustizia del Pd, la deputata democratica, Debora Serracchiani che aggiunge: “Il tribunale di Roma ha applicato la legge in modo impeccabile che non può prescindere dalla normativa europea”.

06/11/2024 - 14:44

Da oggi sinistra europea sarà più sola, dobbiamo offrire una proposta alternativa

“LA SBERLA. Gli elettori di Trump hanno dato una sberla a un governo e a una leadership che sentivano lontano e che li ha delusi. Le dimensioni e lo spessore della sua vittoria sono di per sé significativi. Dunque non commettiamo l’errore di cercare giustificazioni in fattori esterni alla dinamica del dialogo che Trump e i suoi hanno saputo mantenere e rafforzare con strati estesi e differenziati di popolazione.
Certo da parte democratica sono stati inanellati quasi scientificamente gli errori che conducono alla sconfitta, fino al cambio del candidato nella volata finale. Ma non è proprio il caso di voler insegnare a Joe Biden, Kamala Harris, Obama, Clinton e altri come si fa a vincere. Nelle condizioni date Harris ha fatto il possibile.

C’è un malessere profondo e crescente di classi sociali, in Usa, in Europa, in Italia, che percepiscono il rischio di impoverire, che non credono alle istituzioni e si sentono mettere ai margini delle decisioni, che vedono nei flussi migratori un pericolo epocale, nel globalismo una sciagura. I democratici non sono stati capaci di cogliere, intercettare e dare risposte a queste paure, interpretare questo rancore e incanalarlo. I repubblicani sì, e hanno vinto.

Tutto questo parla anche noi, e a noi sta imparare la lezione o ignorarla, continuare a coltivare l’orto sicuro delle nostre certezze valoriali o fare i conti con le asprezze, le incertezze e i bisogni di persone in carne e ossa che misurano i soldi, cui dell’Europa, della Russia o della Cina importa poco o nulla.

Negli Stati Uniti sono accadute cose che non dovrebbero coglierci stupiti, perché non sono molto diverse da quanto abbiamo visto nelle recenti elezioni dei Länder tedeschi o in Austria, per tacere di Francia e Italia. L’involuzione delle democrazie liberali in regimi leaderistici è un fenomeno in atto anche in Europa, con dietro l’angolo il pericolo della deriva autoritaria o oligarchica. Forse più di Trump dovrebbe colpire la forza con cui si è imposto sulla scena Elon Musk, già pronto a raccogliere il testimone dell’anziano Donald.

Da oggi l’Europa sarà più sola, e la sinistra europea ancora di più. E quello che farà l’Europa conterà più di quello che temiamo possa fare Trump: ci hanno dato le chiavi di casa e ci hanno detto arrangiatevi. Oggi possiamo decidere di diventare rapidamente adulti, affrontare i temi scomodi che muovono le masse, offrire una proposta alternativa e convincente. Oppure possiamo rassegnarci pensosamente ad accompagnare un declino delle democrazie occidentali il cui sentiero sembra già tracciato”. Lo scrive su Facebook Debora Serracchiani, deputata e responsabile Sicurezza del Pd.

05/11/2024 - 15:12

“Un episodio grave e ancor più preoccupante poiché sembra essere stato programmato da tempo, senza che il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura abbia ritenuto necessario informare gli altri membri di un incontro tanto irrituale. È ora compito di Pinelli chiarire questa scelta” così la responsabile giustizia del Pd, la deputata Debora Serracchiani commenta l'incontro di ieri a Palazzo Chigi tra il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Non può inoltre passare inosservata - prosegue Serracchiani - la condotta della Presidente del Consiglio, che ha scelto di prendere parte a un incontro inopportuno, perseguendo una linea di conflitto continuo con la magistratura, con l’evidente intento di comprometterne l’indipendenza. Un simile atteggiamento non solo minaccia l’equilibrio tra i poteri dello Stato, ma mette anche a rischio la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche”.

31/10/2024 - 17:30

Serracchiani presenta interrogazione a Nordio e Tajani

“Il governo spieghi in parlamento le motivazioni del fermo in Argentina di una coppia di italiani con una bambina nata da maternità surrogata”. Lo chiede Debora Serracchiani, responsabile nazionale giustizia e deputata del Partito Democratico che ha depositato un’interrogazione parlamentare sul tema insieme a Quartapelle, Braga, Provenzano, Bakkali, Stefanazzi, Malavasi, Scarpa, Girelli, Gribaudo, Lacarra, Ghio, Cuperlo, Roggiani, Iacono, Orfini, Evi, D’Alfonso, Porta, Rossi, Marino, Romeo, Graziano, Di Biase, Forattini, Fassino, Di Sanzo, Stumpo. “Da notizie di stampa – si legge nel testo interrogazione - si apprende che due cittadini italiani sono stati fermati all’aeroporto di Buenos Aires mentre cercavano di tornare in Italia con una neonata frutto di una gravidanza surrogata. Il fermo è avvenuto venerdì scorso sulla base di un ordine federale che ha imposto ai quattro - anche alla madre surrogata - di non lasciare l’Argentina. Secondo l’accordo, la bambina, nata il 10 ottobre in una clinica della capitale argentina, sarebbe poi stata cresciuta in Italia dalla coppia. Secondo le notizie riportate dalla stampa – proseguono i democratici - un funzionario che lavora sul caso ha precisato che in Argentina “la materia non è regolamentata” e che “non è ancora chiaro di quale reato si tratti o chi sia il responsabile”. Per questo chiediamo ai ministri Nordio e Tajani come intendano agire attraverso i propri uffici e le autorità consolari presenti in Argentina per verificare se il fermo dei cittadini sia stato effettuato nel rispetto dei principi del diritto”.

24/10/2024 - 15:23

Solidarietà alla giudice Silvia Albano minacciata di morte per il suo lavoro nella sezione del Tribunale specializzata in immigrazione. Gravissime intimazioni che colpiscono un magistrato nelle sue funzioni e alimentate da uno scontro irresponsabile tra poteri dello Stato.

Lo ha scritto su X Debora Serracchiani, deputata Pd e responsabile Giustizia

23/10/2024 - 13:50

“Questa riforma è in realtà la scelta del governo di introdurre l'elezione diretta che ora non è prevista e non dà risposta ai bisogni dei cittadini: quali sono le funzioni affidate agli enti di area vasta e dove si trovano le risorse tali funzioni?”. Così la deputata dem Debora Serracchiani, nella dichiarazione di voto alla Camera sulla riforma del Friuli Venezia Giulia. “In FVG non è necessaria una riforma costituzionale – continua la parlamentare - per reintrodurre le province o enti di area vasta perché questi enti di decentramento regionale sono già esistenti. Se il fine fosse quello di avere enti intermedi di raccordo più 'ampi' dei comuni e meno 'lontani' dalla regione, per una migliore gestione del territorio, saremmo tutti d'accordo. Ma non è questo il caso”.
“Avremmo votato positivamente se fossero state specificate queste funzioni in modo chiaro ma tutto questo non c'è. Né funzioni, né soldi. Invece di una riforma che è una scatola vuota dovevate pensare alla sanità, alle infrastrutture, all'edilizia scolastica del FVG. Date risposta ad un ceto politico, non ai cittadini”, conclude Serracchiani.

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