“Gli ultimi annunci del ministro Nordio confermano che non cambierà niente, restiamo alle chiacchiere e pure col garantismo siamo a zero: il sovraffollamento nelle carceri potrà aumentare, continuerà nel disinteresse la sciagura dei suicidi di detenuti e poliziotti penitenziari. Restano pie illusioni gli auspici che Stati esteri si prendano i reclusi nelle nostre carceri. E anche la ‘rivoluzione’ di Nordio sull'ordinanza di custodia cautelare emessa da un organo collegiale è rimandata di due anni, se va bene. E’ previsto dallo stesso Nordio che questa novità avrà un impatto tale sull'organizzazione dei Tribunali, specie quelli piccoli, soprattutto per le incompatibilità dei tre giudici rispetto alle successive fasi del processo, da richiedere l’assunzione di 250 nuovi magistrati, del tutto insufficienti. E così l'entrata in vigore è differita di due anni”. Lo afferma la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, in merito alle dichiarazioni odierne del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul decreto “svuota carceri”.
“Siamo sconcertati, ancora una volta il governo dimostra totale inerzia rispetto a quello che sta accadendo nelle carceri italiane, dove dall’inizio dell’anno siamo al 43esimo suicidio. La convocazione d’urgenza della commissione Giustizia della Camera per discutere del primo ddl Nordio, approvato esattamente un anno fa e che consideravamo ormai abbandonato dalla stessa maggioranza, è emblematica del fatto che il governo non è in grado di definire le priorità e affrontare le vere emergenze del paese. Mentre nelle carceri italiane si sta consumando una tragedia vera - che è fatta di suicidi, sovraffollamento fuori controllo, carenza di personale, presidi medici insufficienti – il governo continua a percorrere la strada sicuritaria che non tiene minimamente conto delle esigenze della giustizia italiana e che, anzi, è responsabile del peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro all’interno degli istituti penitenziari italiani” così la responsabile giustizia del Pd, la deputata dem, Debora Serracchiani, è intervenuta alla camera nel corso dell’esame del Ddl Nordio che modifica il codice penale, il codice di procedura penale, l'ordinamento giudiziario e il codice dell'ordinamento militare.
Non vogliamo che i Lep vengano finanziati come la nave di controllo al G7
“Mentre stiamo cercando di far ragionare la maggioranza che sull'autonomia differenziata mancano le risorse, come Pd non vorremo che il calcolo del finanziamento dei Lep venisse fatto nello stesso modo con cui, pare, che siano stati dati, pare, 6 milioni per noleggiare una nave dove sono stati stipati 2500 agenti della Polizia per il controllo del G7 a Brindisi. Proprio ora la Squadra Mobile sta procedendo al sequestro della nave per alloggi sporchi e danneggiati, servizi igienici inutilizzati o fatiscenti e cabine allagate”. Lo dichiara la deputata dem, Debora Serracchiani intervenendo in Aula di Montecitorio durante lo svolgimento del dibattito sull'Autonomia differenziata.
“Vorremo che il governo si scusasse per quello che sta accadendo ai quei poliziotti che stanno facendo il loro dovere e che non meritano di essere trattati in questo modo. È una vergogna!”, ha concluso Serracchiani.
Serracchiani e Mauri: increscioso disagio per i poliziotti e danno d'immagine per l'Italia
“La Squadra Mobile di Brindisi ha proceduto al sequestro della nave Goddess of the night noleggiata per ospitare oltre 2.500 addetti delle forze dell’ordine aggregate in Puglia in vista dell’imminente riunione del G7. Un sequestro dovuto alle pessime condizioni igienico sanitarie in cui versa la nave che, si apprende da fonti di stampa, sarebbe stata noleggiata per il 'modico' importo di sei milioni di euro.
Chiediamo al ministro Piantedosi di sapere se conferma il costo dell’operazione e come sia stato possibile noleggiare per le forze dell’ordine una nave in così pessime condizioni determinando un increscioso disagio al personale nonché all’immagine stessa dell'Italia alla vigilia del G7”. Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd, e Matteo Mauri, responsabile Sicurezza Pd che hanno depositato un'interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi dopo il sequestro della nave Goddess of the Night a Brindisi.
Serracchiani, Gianassi, Bazoli e Verini: siamo al baratto, ddl è il prezzo che Meloni paga per tenuta governo
“Il disegno di legge Costituzionale sulla riforma delle carriere è un duro colpo all’autonomia e all’indipendenza della magistratura. Dopo il premierato e l’autonomia differenziata, il ddl Nordio è il prezzo che la Meloni paga a Forza Italia per la tenuta del governo. Siamo all’ennesimo baratto: la Costituzione viene sfregiata e sacrificata per un patto di potere” è dura la reazione del Partito democratico alla riforma costituzionale approvata oggi dal Consiglio dei ministri. La responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani e i capigruppo nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato, Federico Gianassi e Alfredo Bazoli, e dell’antimafia Walter Verini aggiungono: “il ddl Nordio non risolve i problemi della giustizia, anzi li aggrava perché indebolisce la magistratura compromettendone autonomia e indipendenza. La separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati requirenti – sottolineano i dem - non è necessaria, poiché la separazione delle funzioni esiste già. La separazione delle carriere rischia invece di trasformare i pm in una sorta di super poliziotti o, al contrario, li rende subordinati al potere esecutivo. Quanto all’Alta Corte, così come formulata, rischia di essere un pasticcio. Il testo presenta infatti molte contraddizioni e scelte non condivisibili. In particolare siamo contrari al sorteggio per i due Csm e per l’Alta corte, che sminuiscono la professionalità dei magistrati riducendo il loro ruolo a una questione di fortuna piuttosto che di merito. Più che in presenza di una riforma della giustizia assistia
“Il ministro della Giustizia è a conoscenza che il deputato di FdI Di Giuseppe si è fatto fotografare insieme a Chico Forti all’interno del carcere di Montorio in provincia di Verona ed ha addirittura postato la foto sul suo profilo Facebook? Nordio sa che il regolamento vieta di introdurre e utilizzare cellulari in un penitenziario? Ferma l’umana comprensione per la vicenda personale, chiediamo al ministro quali iniziative intende attivare per verificare quanto accaduto, che rappresenta una palese violazione della legge, chiarendo anche in quale luogo del carcere è stata eseguita la fotografia e da chi”.
Sono le domande contenute nell’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata democratica, Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, rivolta al ministro Carlo Nordio.
“Il pizzino del ministro della Difesa inviato attraverso i social e le dichiarazioni incendiarie del vicepremier contro i magistrati sono la conferma che il governo ha una strana interpretazione della separazione dei poteri, della leale collaborazione istituzionale, della indipendenza e autonomia della magistratura e anche del rispetto dei cittadini che meritano un governo che non denigri il lavoro dei rappresentanti dello Stato. Meloni richiami immediatamente il vicepremier e il ministro della difesa che oggi hanno superato il limite. O forse lei condivide le offese e gli attacchi alla magistratura?” Così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani.
Serracchiani, Dem presenteranno emendamento soppressivo a norma Costa su accessi banche dati
“L’emendamento Costa che è stato approvato con il parere positivo del governo è un grimaldello per controllare dal buco della serratura le indagini delle procure” così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, ai microfoni di Radio radicale commenta la norma approvata nell’ambito della discussione in commissione giustizia alla Camera del ddl cybersicurezza. “La necessità di un provvedimento sulla cyber sicurezza – aggiunge la democratica - non giustifica interventi di controllo degli ispettori del ministero sugli accessi alle banche dati presso gli uffici giudiziari. Siamo di fronte all’ennesimo intervento teso a minare l’indipendenza della magistratura. Il controllo degli ispettori del ministero così previsto sugli accessi alle banche dati da parte degli organi giudiziari, va oltre il limite del rispetto e della leale collaborazione tra le istituzioni ”.
“Le parole di Nordio sono sorprendenti, ricorda di essere ancora ministro della giustizia?” così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, che aggiunge: “per quanto entrano nel merito dell’inchiesta, sconcertano le affermazioni del guardasigilli. Sembrano quelle della difesa del presidente Toti non certo di chi dovrebbe agire con leale collaborazione istituzionale”.
Serracchiani presenta interrogazione parlamentare a Nordio dopo visita a carcere di Venezia
“La responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani, ha visitato oggi il carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia nell’ambito dell’iniziativa ‘Bisogna aver visto’ che i democratici stanno portando avanti da diverse settimane per mettere luce sulla drammatica situazione degli istituti di pena italiani. “Il sistema carcerario del nostro paese vive una situazione di emergenza umanitaria” ha detto Serracchiani intervenendo, al termine della visita, all’incontro promosso dalla Camera penale veneziana e dall’Associazione ‘Nessuno tocchi Caino’. “Santa Maria Maggiore sta scoppiando – ha aggiunto la deputata democratica – l’istituto vive un serio problema di sovraffollamento: 155% di detenuti in più, uno spazio che non si presta pienamente a realizzare progetti di formazione e attività lavorative; un sottodimensionamento dell’organico della polizia penitenziaria e dei funzionari giuridici e pedagogici; e un presidio sanitario in sofferenza con pochi psicologi e psichiatri. Peraltro – sottolinea - nel carcere stanno scontando la pena alcuni detenuti con problemi psichiatrici e tossicodipendenze che dovrebbero stare altrove, in strutture di cura. Segnaleremo tutti questi aspetti al ministro Nordio e presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di intervenire con urgenza con maggiori investimenti per l’adeguamento delle infrastrutture, più personale e, più in generale, per ripensare alcune scelte in materia di giustizia che stanno aumentando esponenzialmente le presenze in carcere”.
“Dopo aver aumentato l’Iva sui prodotti dell’infanzia e sugli assorbenti, aver limitato l'accesso al bonus per le mamme, con un esonero contributivo solamente per le donne che lavorano a tempo indeterminato, aver tolto i vincoli di occupazione femminile e giovanile dal Pnrr, non aver rinnovato il bonus occupazione per i giovani under 36 e per le donne, ecco il definitivo smantellamento di Opzione Donna. I dati Inps odierni certificano che questo strumento è ormai applicabile ad un numero esiguo di donne, solo 1.276, che non hanno più altri modi per poter lasciare anticipatamente il lavoro. Ancora una iniziativa contro le donne. Ma che male hanno fatto alla presidente Meloni le donne?”.
Lo dichiara la deputata democratica, Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd.
“Ancora un suicidio in carcere, chiediamo al governo di intervenire con urgenza per superare l’emergenza umanitaria che si vive negli istituti penitenziari italiani” così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, commenta la notizia di un nuovo suicidio avvenuto oggi nel carcere di Regina Coeli a Roma. “La situazione è drammatica - prosegue Serracchiani - al governo chiediamo una svolta culturale e politica sulle politiche carcerarie. Nel corso della giornata di oggi - sottolinea Serracchiani- oltre 40 parlamentari democratici sono entrati nelle carceri italiane per delle visite ispettive. E quello che ne emerge è un quadro preoccupante: il sovraffollamento ha raggiunto numeri inaccettabili, le condizioni di vita e di lavoro sono al limite nella gran parte delle strutture e il numero del personale è decisamente sottodimensionato. Istituti sovraffollati e personale penitenziario sotto organico sono un mix esplosivo: il governo non deve perdere altro tempo”.
"La decisione del ministro Piantedosi lascia interdetti nei tempi e nei modi e sembra giustificata unicamente da ragioni politiche. Una decisione grave e inaccettabile anche per il fatto di essere stata presa dopo un incontro tra il ministro dell’interno e alcuni parlamentari di maggioranza". Lo dichiara la deputata e responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani commentando la vicenda di Bari.
“Il ministro Nordio denuncia un fatto di estrema gravità: per il governo Meloni le risorse economiche per la giustizia sono limitate perché il ministero è visto dall’attuale esecutivo importante nella forma ma 'non gradito' nella sostanza” così il capogruppo del Pd nella commissione giustizia della Camera, Federico Gianassi, e la responsabile Pd del Nazareno, Debora Serracchiani, commentano quanto dichiarato dal ministro Nordio nel corso del suo intervento durante la visita odierna alla Corte d’Appello di Roma dove ha detto: “Le risorse sono limitate perché vi è scarsa attenzione finanziaria, è un ministero importante nella forma e non gradito nella sostanza”. “La presidente Meloni – concludono i dem - deve assolutamente chiarire queste gravi dichiarazioni di Nordio”.
“Il ministro Nordio denuncia un fatto di estrema gravità: per il governo Meloni le risorse economiche per la giustizia sono limitate perché il ministero è visto dall’attuale esecutivo importante nella forma ma 'non gradito' nella sostanza” così il capogruppo del Pd nella commissione giustizia della Camera, Federico Gianassi, e la responsabile Pd del Nazareno, Debora Serracchiani, commentano quanto dichiarato dal ministro Nordio nel corso del suo intervento durante la visita odierna alla Corte d’Appello di Roma dove ha detto: “Le risorse sono limitate perché vi è scarsa attenzione finanziaria, è un ministero importante nella forma e non gradito nella sostanza”. “La presidente Meloni – concludono i dem - deve assolutamente chiarire queste gravi dichiarazioni di Nordio”.