“Che la seconda carica dello Stato si presti ad una inaccettabile operazione di revisionismo storico è davvero intollerabile. Le sue parole sull’attentato di via Rasella sono un fatto di assoluta gravità. La Russa dovrebbe ricordarsi di essere Presidente del Senato della Repubblica nata dalla Resistenza e dalla lotta dei partigiani contro i nazisti e i fascisti”.
“È una decisione sbagliata e priva di senso. I primi a pagare sono i bambini. Ora anche l’Europa bacchetta l’Italietta da cartolina anni 50 che il Governo diffonde all’estero”. Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, deputata Pd.
“Il ritardo per la costituzione della commissione bicamerale Antimafia non è più accettabile. A ormai oltre 6 mesi dall’avvio della Legislatura, facciamo appello alla presidenza della Camera e a tutti i gruppi parlamentari di mettere fine a questa serie di incomprensibili rinvii. Come è stato con chiarezza denunciato anche dalla Corte dei Conti, in un momento così delicato di forti rischi di infiltrazioni mafiose per progetti e lavori legati alle risorse del Pnrr e con le nuove norme che riformano, e secondo noi peggiorano, il codice appalti, serve che la commissione sia costituita e pienamente operativa”. Lo dichiarano i componenti designati dal Gruppo della Camera Partito democratico, Peppe Provenzano, Debora Serracchiani, Andrea Orlando e Anthony Barbagallo.
Dichiarazione di Debora Serracchiani, deputata Pd
“Non solo il ministro Nordio non ci ha convinto ma ci ha anche preoccupati, perché le “carenze tecniche” di cui parla le deve chiarire soprattutto al partito di Fratelli d’Italia che ha presentato una proposta di legge che abroga il reato di tortura, eliminando l’art. 613bis, così come il 613ter, ovvero l’istigazione alla tortura. E questo per sostituirlo con una previsione di una circostanza di aggravante comune”. Così la deputata del Pd Debora Serracchiani nel corso del Question time alla Camera, replicando alle parole del ministro della Giustizia che a sua volta rispondeva al capogruppo del Pd in commissione, Federico Gianassi, sull’abolizione del reato di tortura. “Da una parte – ha proseguito Serracchiani- il ministro Nordio ci dice che vuole fare il codice dei crimini internazionali e dall’altra non dice con chiarezza che impedirà l’abrogazione della tortura, che è appunto un crimine internazionale. Noi non mettiamo assolutamente in dubbio l’onorabilità delle forze dell’ordine perché quella onorabilità è, senza ombra di dubbio, quella su cui si basa tutti i giorni lo svolgimento del loro dovere . Quello che invece serve – ha sottolineato Serracchiani- è ricordarci che siamo in un contesto internazionale dove il reato di tortura non può essere abrogato. Noi chiediamo di chiarire – ha proseguito l’esponente Dem-- quali sono le “carenze tecniche” e di chiarirlo in particolare a Fratelli d’Italia, perchè se va avanti quella proposta di legge il reato di tortura viene abrogato”. “Non sta scritto da nessuna parte che quando si mette un reato , il rave, se ne toglie un altro, quello di tortura. Non funziona così – ha concluso Serracchiani- la quale si augura “che il ministro Nordio non voglia assolutamente contravvenire agli obblighi internazionali assunti dal nostro paese, ma soprattutto che voglia spiegare con chiarezza e senza infingimenti cosa significa togliere questo reato a chi oggi ne chiede l’abrogazione.”
Sul Pnrr serve un’operazione verità. Per questo il governo deve venire in Parlamento e fare chiarezza su situazione e sui programmi, se esistono, per evitare di perdere queste risorse indispensabili alla modernizzazione del paese ed alla sua trasformazione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non ha colore politico, è un’occasione storica per l’Italia. Il governo ha il dovere di dire alle Camere cosa sta facendo e come intende agire per superare i ritardi.
Così Debora Serracchiani, deputata Pd
Come si affronta la drammatica questione del sovraffollamento delle carceri? La soluzione trovata dal ministro Nordio prevede la dismissione dei vecchi istituti e la costruzione di nuovi. Neanche una parola per quelle pene alternative a cui lo stesso ministro aveva fatto riferimento nelle aule parlamentari quando sosteneva che la pena non doveva coincidere sempre e solo con il carcere. A parlare in quelle occasioni era ancora il Nordio che aveva fatto del garantismo il tratto proprio della sua idea di giustizia. Poi qualcosa è cambiato, in senso opposto e il Nordio garantista appare un ricordo sbiadito. Come testimonia anche la scelta di avallare la linea vergognosa e disumana assunta da Lega e Fratelli d’Italia sulla legge relativa alle madri detenute che, invece di portare fuori dalle carceri i piccoli, intendono aprire le porte per farne entrare di più. E già che ci siamo aboliamo anche il reato di tortura! Ministro, dov’è finito Carlo Nordio?
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Ogni giorno questa destra dà prova di incredibile disumanità. Vittime della cecità ideologica questa volta sono i bambini e le bambine di detenute madri. Con la nostra proposta di legge stavamo per ottenere il risultato di evitare che questi piccoli fossero costretti a vivere dietro le sbarre. Questo obiettivo è stato stravolto dalle forzature della destra. Noi non condivideremo mai una scelta simile e per questo abbiamo ritirato la nostra proposta in discussione alla Commissione Giustizia. La destra si assuma la responsabilità di queste scelte inaccettabili.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Promuovere la cultura della legalità è l’impegno che ognuno di noi deve assumere per onorare fino in fondo il ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Legalità e coesione sono gli anticorpi da alimentare per battere la criminalità organizzata che cittadini e istituzioni devono tutelare e vivere ogni giorno.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
"Auguri e congratulazioni dalle deputate e dai deputati del Pd a Maurizio Landini rieletto segretario generale della Cgil".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“La Repubblica, una e indivisibile…” frutto di conquiste e sofferenze, unione di culture e tradizioni, storie e campanili, pronta ad aprirsi al nuovo e al diverso. Così l’hanno voluta i nostri padri e le nostre madri e così ne avremo cura.
Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
A 45 anni di distanza da quel tragico 16 marzo in cui le Brigate rosse uccisero gli agenti della scorta di Aldo Moro e rapirono il presidente Dc il ricordo di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino è vivido e forte così come la vicinanza ai loro familiari. Il folle disegno terrorista scriveva una delle pagine più buie e dolorose della storia del nostro Paese. Custodire e tramandare la memoria del sacrificio di quei servitori dello Stato è un dovere per tutti coloro che amano la democrazia e i valori che ispirano la Repubblica.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera che con la delegazione del Partito democratico ha deposto una corona in via Fani.
<Dalla presidente del Consiglio ci si aspettano risposte serie, concrete, efficaci soprattutto quando il tema è così urgente e drammatico come la lotta alla precarietà ed il contrasto agli stipendi da fame. Invece l’on. Meloni, evidentemente incapace di dare queste risposte, sceglie di buttare la palla in tribuna, di fuggire alle proprie responsabilità, di chiamare in causa i governi precedenti. Ha ragione la segretaria del Pd, sul piano sociale l’azione di questa destra al governo si definisce con le parole incapacità, approssimazione e insensibilità che hanno ispirato le scelte compiute fino ad ora, a partire da una legge di bilancio pensata per colpire i poveri e i più fragili. Sull’introduzione del salario minimo andremo avanti perchè la dignità del lavoro non può essere calpestata>.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
Dieci anni di Pontificato. Un messaggio costante di attenzione ai più deboli, alla pace, al creato. Un punto di riferimento per i popoli di tutto il mondo. Auguri Papa Francesco!
Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Siamo vicini ai democratici del circolo Lanciani di Roma, alle ragazze e ai ragazzi dei GD, al segretario Vittorio Infante, per l’attacco vile di stanotte. Sappiano coloro che pensano di intimidire i democratici con azioni di questo tipo che hanno sbagliato bersaglio. L’azione del Pd di Lanciani, così come in tutti circoli, non si ferma difronte a queste ignobili iniziative. Si rafforza anzi la nostra volontà di essere presenti nei territori e contrastare ogni tipo di violenza”. Lo dichiara, a nome delle deputate e dei deputati democratici, la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani.
Dichiarazione on. Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
"Oggi abbiamo dimostrato che il Pd è una comunità politica viva, forte, unita. Siamo in cammino per cambiare il Paese aggredendo le diseguaglianze e costruendo giustizia sociale e ambientale. Abbiamo energia e idee. Abbiamo entusiasmo. Buon lavoro alla segretaria Elly Schlein, al Presidente Stefano Bonaccini e a tutti noi".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera