“Da Bruxelles una buona notizia: un’iniziativa europea tesa al dialogo e a esplorare possibili vie d’uscita dalla guerra in Ucraina. È quando tutto volge al peggio che bisogna aprire varchi di speranza. Si dia sostegno a diplomazia e politica, si facciano tacere le armi”.
Lo scrive la deputata del Pd in commissione Esteri, Laura Boldrini, su Twitter.
“Ho inseguito e perseguito la costruzione della nuova sede dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) di Teramo sin da quando ero presidente della Regione Abruzzo. Oggi posso dire di aver riportato a casa il risultato in due fasi:
1) nel 2017, grazie al Masterplan, come giunta regionale finanziammo la struttura con 35 milioni di euro, ma la congiuntura economica negativa e i conseguenti rincari dei materiali avevano messo a rischio il progetto;
2) all’inizio dell’ottobre scorso, con Draghi ancora in carica, il mio spingimento (iniziato ad agosto 2022 in qualità di presidente della commissione Finanze del Senato) è stato coronato dal successo: il Ministero della Salute ha attinto dai suoi fondi per l’edilizia sanitaria, concedendo 60 milioni per il completamento dei lavori”.
E’ quanto puntualizza il deputato del Pd Luciano D’Alfonso a proposito del via libera della conferenza Stato-Regioni, arrivato oggi, al finanziamento dell’IZS.
“Il primo lotto dei lavori - ha spiegato D’Alfonso - è in fase di realizzazione, ma la guerra in Ucraina aveva creato problemi per il cantiere. I fondi stanziati dal Ministero della Salute permetteranno di rispettare la tempistica iniziale e dare una sede adeguata ad un istituto che svolge un ruolo prezioso nella funzione di controllo della sanità pubblica veterinaria e degli alimenti”.
Infine una stoccata al presidente della Regione: “In questa vicenda Marsilio si è limitato a confezionare con la carta da regalo quanto gli stava passando sotto agli occhi con un tapis roulant”.
“Nella dimensione europea si misurano la fragilità e la debolezza della proposta politica del governo e della maggioranza”. Lo ha detto nella sua dichiarazione di voto sulle comunicazioni della presidente del consiglio in aula alla Camera la deputata democratica Marianna Madia.
“FdI, le forze sovraniste – ha aggiunto Madia - hanno fatto fortuna alimentando paure e diffidenze con la bugia per cui l’interesse nazionale si difende con il conflitto con l’Ue. Oggi le chiediamo di rappresentare in Europa storia, cultura, identità dell’Italia. Lo chiedo a nome di tante donne, madri, cristiane (ed io fra loro) che credono nei valori della solidarietà e dell’europeismo.
In tema di immigrazione, per esempio, volete l’Europa degli interessi nazionali o quella della solidarietà fra Stati? Volete un Ue con più competenze o dove ognuno fa per sé?
Ancora, in economia, siete per la competitività fra i 27 Paesi Ue o, come noi, per una competitività globale dell’Ue? La strada è quella indicata dal commissario Gentiloni della riforma della governance economica europea, una strada che deve continuare e non deve essere bloccata da interessi nazionalisti.
Sull’energia, inoltre, servono investimenti e incentivi per famiglie e imprese per accompagnare gli obiettivi ambiziosi e giusti dell’Ue in tema di emissioni. Se non sarà negazionista ma aperta al confronto, ci troverà al suo fianco su queste scelte.
Sulla guerra in Ucraina, infine, sosteniamo la posizione con la quale rappresenterà l’Italia: il sostegno al popolo e al governo ucraino e il sostegno a ogni iniziativa volta a disinnescare il conflitto, nessuno vuole l’escalation. Mi sembra che debba però su questo tenere d’occhio con attenzione i suoi alleati, noi faremo altrettanta attenzione dalla nostra parte”.
“Mentre Cina e Russia fingono di parlare di pace, Londra annuncia che fornirà all’Ucraina proiettili all’uranio impoverito.
E Mosca risponde che lo scontro nucleare è a pochi passi.
Non possiamo desistere: ora più che mai dobbiamo impegnarci per la pace”. Lo scrive su twitter la deputata del Pd, Laura Boldrini.
“Viviamo in una fase storica delicata, dopo una pandemia devastante, una guerra drammatica e un’emergenza energetica con l’impennata del costo della vita. In questa situazione, il nostro Paese avrebbe potuto pagare un prezzo altissimo. Se siamo riusciti a reggere è perché l’Italia era ed è fortemente ancorata all'Euro ed all'Ue, e questo grazie al Pd e alle forze progressiste che hanno tenuto la barra dritta anche quando qualcuno di voi, con i suoi amici di Visegrad, provava ad allontanarci dai nostri Partner. Oggi che siete al governo vi rendete conto di quanto fossero sbagliate le vostre posizioni. Siamo commossi e piacevolmente colpiti. Ora, anche per le crisi delle banche Svb e Credit Suisse, bisogna ratificare subito la riforma del Mes. Basta con bugie e fake news. Se fosse stato per voi, inoltre, il Pnrr non sarebbe neppure esistito, oggi è patrimonio dell’intero Paese. Avete poi il dovere di rendere permanente un meccanismo come Sure per difendere l’occupazione in caso di crisi. E come ha già fatto la nostra segretaria Schlein, vi ribadiamo che è giunto il tempo di attuare nel nostro Paese le previsioni sul salario minimo, quelle che peraltro avete votato anche voi, entusiasti, in Europa”.
Così il vice presidente del Gruppo Pd, Piero De Luca, intervenendo in Aula alla Camera sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista della riunione del Consiglio Ue.
“Occorre - ha aggiunto - rafforzare il ruolo dell’Ue quale attore internazionale, a partire dalla drammatica emergenza in Ucraina dovuta alla grave, ingiustificata e illegittima, aggressione decisa da Putin. Noi siamo stati da subito dalla parte dell’Ucraina, delle libertà, dei diritti fondamentali, essenza stessa della nostra integrazione europea. Siamo in presenza di vere e proprie azioni criminali e non è un caso che la Corte dell’Aia abbia emesso un mandato di arresto contro Putin. Questo sostegno è,la premessa per ottenere il cessate il fuoco e una soluzione diplomatica per una pace giusta. Rafforzare l’Ue vuol dire, infine, porre rimedio anche alle incapacità sul fenomeno immigrazione. Non è certo una soluzione la soppressione della protezione speciale o dichiarare guerra alle Ong. Le immagini di Cutro hanno segnato un punto di non ritorno. Ancor più devastante è stata la vostra reazione: colpevolizzare chi parte e fugge da guerre, violenze o persecuzioni. Servono politiche di vicinato, canali umanitari, una Mare nostrum europea. Così come è giunto il tempo di superare il Regolamento di Dublino. Una modifica bloccata voi a Bruxelles insieme ai vostri colleghi sovranisti. Speriamo - ha concluso - che anche su questo abbiate cambiato idea”.
“È passato un anno e purtroppo la guerra in Ucraina è ancora in corso. Insieme all'Unione europea e ai nostri alleati atlantici, abbiamo sostenuto sin da subito e senza ambiguità la
coraggiosa resistenza di un popolo aggredito con importanti aiuti umanitari, economici, finanziari ed anche militari. Abbiamo manifestato in piazza. Abbiamo accolto oltre 150000 rifugiati in Italia. Abbiamo difeso con decisione i valori di libertà e democrazia, propri della nostra Costituzione e fondamento dell'Europa unita. Adesso i nostri sforzi non devono allentarsi con l’obiettivo unico e solo di ottenere quanto prima un cessate il fuoco. Per giungere ad una soluzione diplomatica per una pace giusta e duratura”. Così Piero De Luca, vice capogruppo dem alla Camera, su Facebook.
“Se non ci fosse stata una resistenza oggi, dopo un anno, nessuno potrebbe parlare di pace necessaria ma avremmo solo celebrato l’ennesima sconfitta del diritto internazionale. Non si interrompa la solidarietà si attivino tutti gli strumenti diplomatici per la ricerca del dialogo e di una pace giusta”.
Lo dichiara il deputato democratico Nicola Zingaretti
Tweet di Enzo Amendola, capogruppo Pd Connessione Esteri della Camera
“Una mattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor”.
Un anno di invasione russa, un anno di resistenza ucraina. L'Italia, l'Europa, il mondo libero è con il popolo ucraino #slavaukraini
"Un anno fa l'invasione dell'Ucraina. Abbiamo deciso, da subito, di stare accanto al popolo ucraino aggredito dalla Russia, di non voltarci dall'altra parte. Per difendere la loro libertà e la nostra. Per affermare la forza del diritto contro il diritto della forza. Per fermare morte, distruzioni, sofferenza. E abbiamo sempre sostenuto la necessità di una pace giusta. Serve uno sforzo diplomatico urgente e deciso perché tacciano le armi. È l'ora in cui tutti, a cominciare dall'Europa, lavorino per mettere finalmente la parola fine alla guerra".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Un anno di guerra in Ucraina, 12 mesi di morte e distruzione causati da Putin. Solidarietà al popolo ucraino che lotta contro l’invasione. È ora che tacciano le armi e che la parola passi alla diplomazia. Cessate il fuoco e Conferenza di pace. L’Europa sia protagonista”.
Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
Tweet di Silvio Lai, deputato Pd
Dopo un anno rimangono aggrediti e aggressori. Al popolo ucraino è stata privata la libertà. Non si ferma la tragica macchina della guerra con morti, distruzione, miseria. Serve uno sforzo diplomatico più deciso da #ONU ed #Europa per affermare la tregua e per costruire la pace
“#Ucraina Una guerra senza fine. Dopo un lungo anno di distruzione e di morte è ancora lontana la strada della tregua e della pace. L'#Ucraina aggredita deve ritrovare la sua libertà. Prevalga il dialogo. Diplomazie al lavoro con maggior vigore nel segno della risoluzione ONU”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Stefano Vaccari.
“Non ammettere che la maggioranza di Governo abbia profonde divisioni interne in merito al conflitto in Ucraina significa nascondersi dietro a un dito e negare la realtà. Le esternazioni di Berlusconi e della Lega non possono essere derubricate a semplice dialogo politico. Pesano come macigni sulla credibilità del Governo e del nostro Paese. E i fatti lo dimostrano con un’Italia isolata ed esclusa da importanti incontri internazionali, al contrario di quanto accadeva in passato. Basta ricordare la foto storica del viaggio in treno di Draghi con Macron e Scholz dello scorso anno che a nome di un’Europa unita portavano il loro sostegno a Zelensky. In questo contesto, peraltro, anche la visita del Presidente Meloni a Kiev è stata offuscata dalle polemiche innescate da Belusconi, le cui esternazioni sono state criticate dallo stesso PPE. Insomma è indispensabile per l'affidabilità del Paese che tutta la maggioranza del Governo faccia chiarezza una volta per tutte sul proprio indirizzo politico rispetto al conflitto in Ucraina”. Così Piero De Luca, vice capogruppo Pd alla Camera intervenendo a SkyTg24.
“Prima Berlusconi, poi Romeo. Si affannano a non dispiacere Putin e sgambettano la premier durante una importante (e giusta) visita all’estero. Per quanto ancora Meloni lascerà che danneggino la posizione internazionale dell’Italia a fianco dell’Ucraina?”. Lo scrive su Twitter la deputata democratica Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri della Camera.
La commissione Esteri ha votato per riconoscere l’Holodomor come genocidio.
L’identità nazionale ucraina si è costruita anche sulla memoria di quel crimine contro l’umanità per evitare che si ripeta, promuovendo il rispetto dei diritti umani. Come tanta parte della storia europea.
Un ringraziamento va agli ex deputati del Pd Fausto Raciti e Andrea Romano, che nella scorsa legislatura per primi hanno depositato questa proposta.
Così la deputata del Pd Lia Quartapelle.