26/06/2025 - 14:01

Giusto inserire bagaglio in costo biglietto. Basta penalizzare passeggeri

“Il regolamento approvato dalla commissione Trasporti del Parlamento europeo prevede che le compagnie aeree low cost debbano inserire nel costo del biglietto tutti gli oneri accessori, compreso anche il bagaglio. E’ una decisione giusta, importante e che come Partito Democratico abbiamo fortemente voluto sostenendo l’emendamento nel passaggio in commissione Trasporti alla Camera. Adesso diciamo basta a ogni tentativo di speculazione e saremo inflessibili dinnanzi ai ricatti delle compagnie che già minacciano di alzare le tariffe. Servono patti chiari nei confronti dei passeggeri e contrasteremo ogni tentativo illegittimo di elusione di questa norma, che abbiamo voluto con grande determinazione e che ora difenderemo con le unghie e con i denti dai soliti furbetti che pensano di poter lucrare sulla pelle dei passeggeri”.

Così il capogruppo Pd in commissione trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.

 

26/06/2025 - 12:50

 "Il definanziamento del progetto per l’alta velocità lungo la dorsale adriatica è inaccettabile perché compromette la realizzazione di un’opera strategica per tutto il paese. Con la cancellazione di altri 150 milioni destinati alle infrastrutture ferroviarie tra Puglia, Molise e Abruzzo, il ministro Salvini conferma la mancanza di volontà nel portare avanti un'opera attesa da anni.

Non bastano più le dichiarazioni di principio: servono impegni concreti. I fatti parlano chiaro – risorse già previste vengono sottratte a un progetto che ha un valore nazionale, non solo locale. La linea adriatica ad alta velocità non è un favore a un territorio, ma una necessità per garantire mobilità, coesione e crescita.

Un’opera strategica per collegare milioni di cittadini e rilanciare lo sviluppo della dorsale adriatica, viene declassata a semplice 'problema contabile' e privata di risorse essenziali: altri 150 milioni cancellati, che si sommano ai 600 milioni già sottratti in precedenza. È inaccettabile. Chiediamo il reintegro immediato dei fondi e il rispetto degli impegni presi. Questo progetto strategico, che rappresenta una grande opportunità per tutto il paese, non può essere trattato come una voce da tagliare nei bilanci dello Stato. Salvini sì conferma il peggiore ministro dei trasporti della storia repubblicana." Così il capogruppo democratico in Commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.

 

26/06/2025 - 12:48

“Penso che sia arrivato il tempo di velocizzare prima di tutto sul programma e sulla coalizione e indicare il candidato presidente per la CAMPANIA. L’avversario del PD e del centro sinistra è il governo Meloni e il centrodestra. Il mio augurio è che tutti abbiano come avversario il centrodestra che sta di fatto massacrando il mezzogiorno. Le elezioni regionali saranno l’ultimo banco di prova per le prossime elezioni politiche.
A mio avviso, la proposta unitaria va fatta sul programma e sui temi che toccano la vita delle persone come la sanità pubblica, lo sviluppo sostenibile, la scuola pubblica e le politiche sociali. Dobbiamo mettere al centro le nuove generazioni e le aree interne. Su questi principi si può costruire una coalizione intelligente, innovativa, inclusiva e di cambiamento. Poi il perimetro della coalizione si definirà naturalmente e mi auguro sia il più largo possibile e la sintesi di tutto ciò dovrà essere il candidato presidente. Il modello Napoli è stato un modello vincente perché Gaetano MANFREDI incarna la sintesi del progetto”. Lo ha detto Stefano Graziano, deputato campano e capogruppo pd in commissione difesa di Montecitorio in una intervista al Mattino.

25/06/2025 - 19:30

"La conferma di Nicola Perini alla presidenza di Confservizi Cispel Toscana rappresenta un riconoscimento al lavoro svolto in questi anni e una garanzia di continuità per il futuro dei servizi pubblici locali nella nostra regione": è quanto dichiara Marco Simiani, deputato Pd, sulla elezione  della federazione delle aziende toscane dei servizi pubblici, svolta oggi mercoledì 25 giugno.

"In un momento storico in cui è fondamentale rafforzare la qualità dei servizi essenziali, promuovendo innovazione, sostenibilità e vicinanza ai cittadini, la figura di Perini, esempio di un'esperienza consolidata e di una visione attenta alle sfide ambientali e sociali, rappresenta una risorsa preziosa per l’intero sistema territoriale toscano. A Nicola rivolgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro, certo che saprà continuare a interpretare con autorevolezza e responsabilità il proprio ruolo": conclude.

 

25/06/2025 - 19:23

“Come si può pensare di rilanciare i territori montani italiani con la cifra stratosferica – si fa per dire – di 100 milioni all’anno? Una legge che pretende di affrontare emergenze strutturali con risorse ridicole è solo propaganda”. Lo dichiara Toni Ricciardi, deputato democratico e vicepresidente del gruppo PD alla Camera intervenendo in aula alla camera sulla legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. “La montagna italiana oggi è il grande malato del Paese che anticipa dinamiche che in assenza di interventi adeguati toccheranno tutto il territorio nazionale: desertificazione demografica, crisi del lavoro, fuga dei giovani, collasso dei servizi. In questi territori, per ogni due persone che escono dal mercato del lavoro, quando va bene ne entra una. Altro che risveglio: stiamo assistendo a un declino annunciato. E mentre il Governo blatera di un ‘Paese dei campanili’, Calderoli dimentica – o finge di dimenticare – che fu proprio lui, da ministro, nel 2010 ad azzerare il Fondo nazionale della montagna. Oggi torna con lo stesso impianto: finanza derivata, risorse scarse, criteri opachi, e uno sbilanciamento evidente a favore delle aree già forti del Centro-Nord a scapito del Mezzogiorno. Se davvero si voleva fare qualcosa per questi territori, bisognava garantire servizi essenziali – sanità, scuola, trasporti – e sostenere lo sviluppo locale. Invece si danno 50 euro a neonato e si tagliano 5.600 docenti. È questa la vostra idea di futuro per le aree interne? Questa legge è solo uno spot elettorale e Calderoli, ancora una volta, ne è il regista. Lui che dovrebbe essere il ministro più vicino alle amministrazioni locali è quello che più le colpisce e le dileggia approfittando delle divisioni della maggioranza”.

25/06/2025 - 19:04

“Usando le parole di Valeria, mamma di Alessio, vorremmo ricordare al governo che la disabilità non va mai in vacanza. Ma evidentemente per l'esecutivo non è così, visto che ha ridotto il fondo di 150 milioni stanziati per la prima volta nel 2020, oggi tagliato a 60, destinato agli enti locali per promuovere o sostenere centri estivi. Serve ampliare l'offerta per non lasciare sole le famiglie, né i comuni sempre più poveri con il rischio che l'estate diventi un acceleratore di disuguaglianza sociale”. Lo dice la deputata Pd, Ilenia Malavasi intervenendo durante il Question Time alla ministra Locatelli.
“I centri estivi – continua la parlamentare - oltre alla loro funzione di svago, rappresentano una fondamentale opportunità educativa per i bambini. Purtroppo oggi assistiamo ad un sistema classista e disomogeneo, perché solo chi ha i mezzi può garantire ai propri figli un'estate ricca e chi non li ha resta ai margini. Non tutte le famiglie si possono permettere di pagare 200 euro a settimana per i centri estivi. E peggio va per i bambini con disabilità le cui famiglie vengono chiamati o a pagare di più o ad avere offerte parziali, con rischi di esclusione e discriminazione sociale”, conclude Malavasi.

25/06/2025 - 18:58

"La politica è morta e ha lasciato spazio al bullismo, all'umiliazione e alla sopraffazione.
Ieri Trump che diffonde un messaggio privato in cui il segretario generale della Nato Rutte manifesta un totale asservimento al presidente statunitense. Oggi il siparietto all'Aja in cui Trump parla della guerra tra Iran e Israele come di una lite tra bambini nel cortile della scuola e Rutte cerca di lusingare il tycoon definendolo il "papino" che usa "un linguaggio forte" per farli smettere. Come se non parlassimo di bombe, di morti anche civili, della destabilizzazione di un'intera regione. E se questo non fosse sufficiente, arriva il video pubblicato da Trump in cui si vedono i B-2 statunitensi mandati a colpire l'Iran accompagnati dalle note di una famosa canzone trasformata in un inno al bombardamento dell'Iran.
Queste modalità spregiudicate, rozze e muscolari cancellano la correttezza tra individui e il rispetto per i ruoli istituzionali che si ricoprono. Gli organismi internazionali diventano palcoscenici su cui allestire squallidi spettacolini che esaltano il proprio ego e degradano la politica. E intanto, nella stanza accanto, si decide un aumento della spesa militare al 5% del pil, ipotecando il futuro delle prossime generazione a discapito della sanità, della scuola, delle infrastrutture e anche della pace". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

25/06/2025 - 18:57

“La recente cessione del 15% del capitale di MPS da parte del MEF solleva forti perplessità sul piano della trasparenza e dell’equità. La concentrazione delle quote in mano a un numero ristretto di soggetti e il coinvolgimento come intermediario di una banca collegata a uno degli acquirenti rappresentano elementi critici che non possono essere ignorati”. Lo dichiarano in una nota congiunta Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, e Virginio Merola, capogruppo PD in Commissione Finanze della Camera. “Non siamo di fronte a un’operazione ordinaria di mercato. Il Governo, e in particolare il ministro Giorgetti, ha il dovere politico e istituzionale di chiarire ogni passaggio dell’operazione: i criteri adottati, i soggetti coinvolti, il ruolo dell’intermediario unico e le motivazioni che hanno portato all’attuale configurazione dell’operazione. Non possono esserci zone d’ombra quando è in gioco l’integrità del mercato e la tutela dell’interesse pubblico” concludono Serracchiani e Merola.

 

25/06/2025 - 18:27

“Il nostro Gruppo voterà a favore dell’istituzione della Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone, il body shaming, fissata per il giorno 16 maggio. Ringraziamo la prima firmataria, la collega Martina Semenzato, per il lavoro svolto in Commissione e nell’intergruppo parlamentare su body shaming e disturbi alimentari, che ha permesso di arrivare a un testo condiviso. Quando si colpisce il corpo, con scherno, derisione, violenza simbolica o reale, non si sta semplicemente criticando un aspetto esteriore: si sta cercando di delegittimare una persona nella sua interezza. Non è solo una questione di aspetto: è una questione di potere, controllo, narrazione sociale. Non è solo ‘insulto’, ‘goliardata’, né una questione di mera estetica o insensibilità individuale: è una violenza figlia di un ordine sociale e culturale che, tra le altre cose, interpreta il corpo non come espressione della propria singolarità ed identità, ma come un oggetto da inquadrare e soprattutto controllare”.

Così il deputato Paolo Ciani, vicepresidente del Gruppo Pd-Idp, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole sulla Pdl Body shaming.

“I dati - aggiunge - parlano chiaramente: 1 adolescente su 3 ha dichiarato di aver subito body shaming (così in un report di Save The Children, 2025). Il 20% delle donne italiane afferma di esserne stata vittima (dati Eurispes, 2023). Secondo un’indagine il 36,4% delle donne ha un rapporto negativo con il proprio corpo. Tra le ragazze adolescenti, le persone con disabilità e chi vive in condizioni di marginalità, queste percentuali crescono ancora. In casi estremi, il body shaming è correlato a disturbi alimentari, depressione, comportamenti autolesivi. Dietro queste cifre ci sono persone, sofferenze silenziose, che interpellano anche la responsabilità della politica. Il body shaming - conclude - è uno dei tasselli della piramide della violenza di genere; uno dei primi gradini, quelli più invisibili, di un processo che normalizza il controllo, il giudizio e la svalutazione attraverso il corpo”.

 

25/06/2025 - 18:24

Presentata interrogazione a Tajani su legittimità trasporto missili in Medioriente

“Quanto accaduto all’aeroporto di Brescia Montichiari con la mobilitazione promossa da USB segna un momento importante e coraggioso di consapevolezza civile e democratica. Il rifiuto di caricare e scaricare armamenti non è solo un atto sindacale, è una presa di posizione etica che trova piena legittimità nei valori costituzionali del nostro Paese, a partire dall’articolo 11 che stabilisce con chiarezza che l’Italia ripudia la guerra.” Lo dichiara Gian Antonio Girelli, deputato democratico e componente della Commissione Affari Sociali della camera annunciando un’interrogazione parlamentare a Tajani sulla legittimità dell’invio in medioriente di armamenti e materiale bellico dall’aeroporto di Montichiari. “La possibilità di esercitare l’obiezione di coscienza va difesa e garantita, tanto per i singoli quanto per le organizzazioni dei lavoratori. È giusto e necessario che chi opera nei luoghi civili del lavoro possa scegliere di non essere parte di una filiera che alimenta conflitti e violenze. La politica deve ascoltare questo grido di responsabilità, non reprimerlo. Esprimo quindi il mio sostegno alla campagna promossa da USB e a tutte le lavoratrici e i lavoratori che vi aderiscono. La pace non è un’utopia: è una scelta che si pratica, anche nei gesti concreti, anche rifiutandosi di caricare strumenti di morte. Lo dobbiamo alla nostra Costituzione, alla nostra coscienza e al futuro delle prossime generazioni”. Su questo tema il Pd ha depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo cosa intende fare per verificare la legittimità di questi trasporti.

 

25/06/2025 - 18:17

“Sulla drammatica situazione che vive la Repubblica democratica del Congo, con una gravissima crisi umanitaria che ha colpito oltre 25 milioni di persone, e le violenze del gruppo ribelle M23, sostenuto dal Rwanda, che ha generato violenti scontri nelle province del Nord e del Sud Kivu, con migliaia di morti e 7 milioni di sfollati, il governo Meloni ha scelto di mettere la testa sotto la sabbia. La bocciatura della risoluzione del Pd a mia prima firma in commissione Esteri alla Camera, che conteneva giudizi netti sulle responsabilità del governo ruandese per il suo diretto sostegno delle attività dell’M23, dimostra ancora una volta che la destra italiana, come avvenuto anche nel via libera all’accordo commerciale con l’Egitto nonostante il caso Regeni, sceglie di barcamenarsi e non prendere alcuna posizione, anche nelle situazioni più gravi. Questo nonostante il coinvolgimento attivo e diretto del governo di Kigali nelle azioni terroristiche dell’M23 sia ormai di dominio pubblico, grazie alle prove raccolte da esperti, giornalisti e osservatori delle Nazioni Unite”.

Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Una bocciatura - aggiunge - attuata dalla maggioranza di destra dopo la mia contrarietà ad indebolire la richiesta al governo di impegnarsi in sede europea a sospendere il memorandum d’intesa UE-Rwanda sulle materie prime, come chiesto anche da una risoluzione del Parlamento europeo del 13 febbraio scorso che chiedeva inoltre di bloccare i fondi per l'esercito ruandese e di imporre sanzioni ai leader dell'M23. E queste ambiguità e reticenza del governo stridono clamorosamente con le dichiarazioni roboanti della presidente del consiglio Meloni sul Piano Mattei e sul protagonismo dell’Italia nel continente africano”.

 

25/06/2025 - 18:09

“Ormai la Commissione Bilancio della Camera viene piegata dalla maggioranza a un uso strumentale e difensivo: non più luogo di approfondimento e valutazione tecnica, ma ostacolo pretestuoso per impedire il dibattito parlamentare su proposte scomode per il Governo. È quanto accaduto anche sulla proposta per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, un tema di portata strategica che meriterebbe un confronto serio e trasparente nelle sedi competenti”. Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio alla Camera. “Non è la prima volta che la destra sceglie la scorciatoia procedurale pur di non affrontare nel merito le iniziative dell’opposizione. Stavolta, però, si è superato ogni limite: non solo si blocca la discussione di una proposta innovativa e concreta, ma si negano perfino i passaggi interlocutori per approfondire il testo. È una distorsione inaccettabile del ruolo delle istituzioni parlamentari e un segnale preoccupante di debolezza politica.”

25/06/2025 - 17:46

“Dopo il salario minimo, la destra vuole fare secca anche la proposta sulla riduzione dell’orario di lavoro promossa dalle opposizioni. Oggi in commissione Bilancio hanno di nuovo accampato la scusa delle coperture, addirittura motivando in maniera del tutto falsa e infondata che il fondo per gli incentivi alle imprese per la settimana corta investiva anche il settore pubblico e non aveva un tetto di spesa. Non sanno nemmeno leggere gli articoli di una legge. Sono in difficoltà e dunque, anziché discutere nel merito le proposte che allargano i diritti dei lavoratori, decidono di cancellarle. Continueremo la nostra battaglia in Aula dove dovranno dire davanti al Paese perché sono contrari alla sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario come in tutti gli altri Paesi europei”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

25/06/2025 - 17:21

“L’innovazione tecnologica, l’intelligenza artificiale rendono possibile produrre le stesse cose con meno lavoro. La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario permetterebbe di distribuirne i vantaggi su tutta la comunità. Questo è il senso della proposta di legge presentata da Pd, M5s e Avs, che favorisce l ‘introduzione di questa riduzione su base contrattuale.
La destra si oppone? No, non ne ha il coraggio. In spregio ad ogni regola democratica cerca di usare la commissione bilancio per liquidare la proposta delle opposizioni, invece di contrastarla, nel merito, in commissione o in aula. Lo fanno sempre con le proposte dell’opposizione, ma oggi hanno voluto strafare, negando anche il ricorso ad alcuni chiarimenti che sempre si accettano per i provvedimenti della maggioranza. Non saranno queste prove di forza, dettate da arroganza e viltà, a fermare una battaglia assolutamente ineludibile” così la responsabile nazionale lavoro del Pd, la deputata democratica, Maria Cecilia Guerra.

 

25/06/2025 - 17:19

Due italiani su tre dicono ok a regolamentazione uso social per minori

“Riteniamo interessante lo studio commissionato dalla Fondazione Belisario in merito al dibattito pubblico attivato con il ddl per la tutela dei minori nella dimensione digitale e sulla possibilità di introdurre delle regolamentazioni e limitazioni sull'utilizzo degli smartphone da parte di bambini e adolescenti. In base all’interessante sondaggio effettuato, tale decisione incontrerebbe l'approvazione di buona parte della popolazione. Due italiani su tre (il 67,1%), infatti, si dichiarano favorevoli all'introduzione di una legge che vieti l'uso degli smartphone per i ragazzi sotto i 14 anni. Le preoccupazioni a riguardo sono tante e interessano vari aspetti della vita quotidiana: dalla riduzione della socialità ai problemi legati alla salute mentale come ansia e depressione, passando da un'eccessiva dipendenza tecnologia ai problemi nello sviluppo cognitivo e nello studio, senza trascurare i rischi di incorrere in fenomeni di cyberbullismo e i problemi per la sicurezza personale. Preoccupazioni che vengono associate in larga misura anche all'utilizzo dei social network. Oltre l'80% della popolazione, infatti, ritiene che questi nuovi media abbiano delle importanti responsabilità nei fenomeni di violenza e isolamento che coinvolgono i ragazzi. E' necessario, dunque, educare gli adolescenti ad un uso consapevole di smartphone e tecnologia e, in questo contesto, giocano un ruolo importante sia la scuola in sé sia la collaborazione con le famiglie.  Un motivo in più per portare a termine con determinazione e velocemente il nostro disegno di legge per la tutela dei minori nella dimensione digitale” lo dichiarano Marianna Madia (Pd)e Lavinia Mennuni (Fdi) componenti della commissione bicamerale infanzia e prime firmatarie della proposta bipartisan che mira a regolamentare l'uso dei social media per i minori attraverso la verifica dell’età e l’impiego di baby influencer.

 

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