18/01/2024 - 13:08

“Anni ad occhieggiare ai novax, ai nogreenpass, a contestare le misure di restrizione e mettere in dubbio l'efficacia dei vaccini, per poi preparare un piano pandemico che ricalca esattamente le stesse cose fatte dai tanto odiati Conte e Speranza.

La destra è sinonimo di ipocrisia. Un continuo inganno alle persone, per poi prenderle in giro una volta al potere”. Lo scrive su X il deputato e capogruppo Pd in commissione Affari social di Montecitorio, Marco Furfaro.

18/01/2024 - 11:57

 “Per colpa di questa destra pavida e succube delle multinazionali i territori continueranno con il rischio di essere sfruttati e deturpati dalle imprese energetiche in cerca di risorse. E’ stato infatti respinto il mio emendamento al Decreto Energia che avrebbe consentito alle Regioni di avere l’ultima parola sulla scelta delle aree idonee alla ricerca ed allo sfruttamento della geotermia, così come disposto dalla Corte Costituzionale. La maggioranza, che aveva presentato un emendamento identico al mio, non solo lo ha ritirato vigliaccamente poco prima del voto ma si è piegata al diktat del Governo Meloni ed ha espresso parere negativo”. Così il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera su quanto accaduto oggi nella discussione del provvedimento.

“Purtroppo sugli interventi destinati alla ricerca geotermica rimane un vuoto normativo che rischia di deturpare il territorio e mortificare le sue peculiarità e gli autonomi indirizzi di sviluppo. Le Regioni sono infatti costrette a rilasciare permessi, spesso notevolmente impattanti su paesaggio, risorse naturali e aree agricole di pregio, anche in luoghi non idonei a sostenere questo tipo di operazioni”: conclude Marco Simiani.

18/01/2024 - 11:14

“Il ministro per lo Sport, Abodi,  completa il suo quotidiano allenamento di genuflessioni: dopo le società di serie A di calcio è il turno della ministra del Lavoro, Calderone, già presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro. Ai consulenti del lavoro in assemblea, Abodi dice: ‘Grazie a voi le società sportive entreranno senza traumi nella dimensione del lavoro sportivo’. Ecco allora spiegati i ritardi del ministro dello Sport che stanno mettendo in ginocchio soprattutto le piccole società sportive che devono affidarsi, per forza e pagando, a consulenti del lavoro, quando la legge permetterebbe loro di fare molti adempimenti gratuitamente e in autonomia, se solo i decreti fossero attuati, se solo il registro delle società dilettantistiche funzionasse. Il problema è che al ministro Abodi non interessano le società sportive, ma il solito club di presunti amici”.

Così Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile Sport del Partito democratico.

18/01/2024 - 10:36

“È inutile nascondersi dietro ad un dito, diciamolo chiaramente: quella della Premier Meloni con la Von der Leyen in Emilia Romagna ha l'aria dell'ennesima passerella, utile solo alla propaganda elettorale della destra. Una destra che, dopo le ultime vicende del Mes, ha bisogno di rifarsi un profilo europeista in vista delle prossime elezioni. Una mossa elettorale che copre le promesse finora tradite verso la popolazione romagnola, che sta pagando ancora il prezzo della terribile alluvione di maggio scorso. Le risorse stanziate per la ricostruzione pubblica e per i ristori a famiglie e imprese sono assolutamente insufficienti rispetto a gli 8,5 miliardi di danni subiti. E non si prevede neppure il rimborso dei beni mobili. In questo contesto, il sostegno di 1,2 miliardi di euro dal Pnrr è in sé positivo, ma va ricordato che si tratta di fondi che andranno alle opere pubbliche e non ai cittadini. Non solo, facciamo attenzione a che queste risorse siano davvero aggiuntive rispetto a quelle già previste dal governo, altrimenti saremo di fronte all’ennesimo bluff a cui questa destra ci ha abituato, in particolare nella pessima gestione del Pnrr”. Così Piero De Luca, capogruppo dem in commissione Politiche europee a Montecitorio, intervenuto stamattina ad Agorà su Raitre.

17/01/2024 - 20:33

“Un anno di annunci, retromarce, contraddizioni e scelte sbagliate. La giustizia è diventata terreno di scontro ideologico, una giustizia debole con gli amici e aggressiva con gli avversari. Questo settarismo ideologico lo abbiamo già sperimentato in tante fasi della storia politica italiana e produce solo disastri e fallimenti.
Il governo Draghi nel suo anno e mezzo aveva prodotto tre importanti riforme (riforma del processo civile, riforma del processo penale, riforma dell’ordinamento giudiziario); nello stesso tempo il governo Meloni non ha prodotto nulla se non controriforme come sulla prescrizione che mettono a rischio tre miliardi di euro per il comparto giustizia, risorse indispensabili per dare risposte ad un settore fragile, o misure sbagliate come la segretezza delle decisioni dei giudici sulle ordinanze cautelari o come l’abrogazione dell’abuso di ufficio che cancella la rilevanza penale degli abusi di potere di un funzionario pubblico commessi contro i cittadini.
La novità è che anche nella maggioranza c’è chi inizia a dare segni di insofferenza. Quest’anno, a differenza del passato, la maggioranza ha accolto Nordio con banchi semivuoti e i gruppi di Lega e Forza Italia erano ridotti al minimo e rispetto alla trentina di applausi e standing ovation dell’anno scorso, quest’anno il primo applauso, flebile, arriva dopo 70 minuti di intervento del ministro.
Assoluto è il disinteresse verso le proposte dell’opposizione come quelle che noi avanziamo a a tutela dei sindaci.
Insomma, la politica sulla giustizia non può essere settarismo ideologico. Deve essere aspirazione a tutelare beni fondamentali di cittadini e imprese.
Stando così le cose, noi continueremo a fare una dura opposizione al governo anche su questa materia”.

17/01/2024 - 19:35

Gravi parole sottosegretario “comandiamo noi, fatevene una ragione”

“Non abbiamo mai visto un rappresentate del governo rivolgersi al parlamento dicendo ‘comandiamo noi, fatevene una ragione’, chiederemo al presidente Mollicone, oggi palesemente in imbarazzo e lo ringraziamo per essere intervenuto, e anche al Ministro Sangiuliano di richiamare formalmente il sottosegretario Mazzi durante un question time alla Camera accusandoci di “autoritarismo culturale” e “amichettismo nella selezione della classe dirigente” e chiudendo il suo intervento dicendo “comandiamo noi, fatevene una ragione”. Sono parole molto gravi per un rappresentante del governo che, al pari dei ministri, ha giurato di essere fedele alla Repubblica e di esercitare le funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione”. Così una nota dell’intero gruppo del partito democratico della Commissione Cultura della Camera dei deputati.

17/01/2024 - 19:27

“Ancora tutta la mia solidarietà ai lavoratori de La Perla. Ed il massimo impegno in una vertenza di grandissimo valore, a fronte delle giuste preoccupazioni ribadite da Cgil e Uil. Per difendere i posti di lavoro ed un marchio di grandissimo valore per il Made in Italy”. Così su X io deputato democratico, Andrea De Maria dell’Ufficio presidenza del gruppo del Pd.

17/01/2024 - 18:15

"Il gioco che sta facendo il governo sul fondo per combattere i disturbi del comportamento alimentare è davvero vergognoso. Oggi durante il Question time in Parlamento abbiamo chiesto di ripristinare il fondo e di aprire finalmente la procedura di riconoscimento autonomo dei DCA all’interno dei LEA. La risposta del Ministro è stata un interminabile giro di parole, a tratti incomprensibile e fuori contesto. Quello che abbiamo capito è che a valle delle mobilitazioni che ci sono state da parte delle associazioni, delle famiglie dei pazienti e dell’opposizione, quanto meno si è trovato un piccolo budget di 10 milioni per dare una parte di copertura al fondo che era stato completamente definanziato. In Italia sono circa 4 milioni le persone in cura per anoressia, bulimia e binge eating e ci sono circa 4.000 decessi all’anno. Persone che muoiono non perché vittime di una malattia terminale, ma per mancanza di cure. Cure che verrebbero assicurate se venisse attuata la legge del 2021 e si facesse un semplice decreto attuativo, che il governo si rifiuta di fare. Per questo, le parole del ministro ci lasciano ancora una volta l’amaro in bocca perché i 10 milioni non bastano per curare i 4 milioni di malati. Il Ministro di fatto blocca l’unica strada da percorrere ovvero quella di inserire i DCA in un capitolo autonomo dei LEA, con budget specifico e assicurare obbligo di cura in tutte le regioni. Per questo venerdì parteciperemo alla mobilitazione nazionale del movimento lilla, delle associazioni, degli studenti. Saremo in piazza con chi chiede di applicare una legge sui LEA che garantirebbe cure e dignità. Quella legge dello Stato che voi vi rifiutate di applicare, tradendo le speranze di milioni di persone".

Così i dem Marco Furfaro e Rachele Scarpa che sono intervenuti oggi al question time alla Camera.

17/01/2024 - 17:59

Preoccupa molto l'impatto economico che la crisi in corso nel Mar Rosso ha scatenato nel settore della logistica, provocando forti ritardi nelle spedizioni ed una vertiginosa impennata dei noli marittimi. In uno scenario così preoccupante è necessario agire subito per gestire quella che già oggi rappresenta una emergenza per il Paese. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione e richiesto una informativa urgente al Ministro Salvini, affinché venga a riferire in Commissione Trasporti sulle strategie messe in campo dal Governo per affrontare l'impatto che la crisi del Mar Rosso sta generando sul settore della logistica, dei trasporti e della portualità, che si inserisce in una congiuntura già complessa e che avrà impatti importanti sul lavoro trasportistico e portuale e a cascata sulle economie delle aziende e delle famiglie, e quali azioni intenda assumere per contrastare eventuali comportamenti speculativi come il rischi aumento dei noli.

Lo affermano la vicecapogruppo PD alla Camera Valentina Ghio e il capogruppo PD in commissione Trasporti Anthony Barbagallo.

17/01/2024 - 17:35

Urla in commissione dopo bocciatura emendamento per sport di base

“Durissimo scontro alla Camera tra il deputato democratico, Mauro Berruto, e il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Dopo la bocciatura da parte del Governo della proposta parlamentare - che vedeva
l’unanimità da parte di tutti i gruppi di maggioranza e opposizione - sull’utilizzo dell’extratassazione degli utili di società di scommesse sportive a favore dello sport di base e alla lotta alla ludopatia. “La verità è che il ministro vuole dare quei fondi ai club di Serie A, un ulteriore regalo ai soliti noti” ha ribattuto Berruto lasciando la commissione in polemica. Al termine dei lavori lo scontro è proseguito nei corridoi di Montecitorio dopo che Abodi era intervenuto in commissione dicendo “quel Berruto ha un disagio”. Le urla hanno attirato le attenzione dei commessi, “tu hai un disagio, sei una delusione” insisteva Abodi a cui Berruto rispondeva “basta insultare, il disagio è quello del mondo dello sport ad avere un ministro che pensa solo ai suoi amici sella  Serie A”.

17/01/2024 - 15:39

“Il governo Meloni, amico del mondo agricolo, mette le mani in tasca agli agricoltori. Abbiamo pensato che attraverso il nuovo decreto si correggesse quanto di negativo previsto dalla Legge di Bilancio, invece non c’è traccia nelle proposte di governo e maggioranza. Ci saranno però i nostri emendamenti a ricordarlo”.

Lo dichiarano i deputati dem Silvio Lai, della commissione Bilancio della Camera, che sta affrontando il decreto Milleproroghe, e Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.

“La Legge di Bilancio 2024 del governo Meloni - spiegano - ha messo le mani in tasca al mondo agricolo perché, nel silenzio della maggioranza, ha modificato lo status dell’agricoltore che da anni non viene più considerato solo un’impresa di produzione o un imprenditore come gli altri, perché si è guardato con l’attenzione necessaria chi presidia il territorio, previene le catastrofi, contribuisce alla salute ambientale e alimentare, custodisce tradizioni e bellezza. A partire da gennaio 2024 il governo, non prorogando le norme precedenti, ha di fatto abolito l’esenzione Irpef per il settore agricolo, disponendo che le rendite catastali dei terreni tornino a essere imponibili, rivalutate del 70% per quanto riguarda il reddito agrario e dell’80% per il reddito dominicale, ed escludendo dalle agevolazioni del reddito agricolo quello proveniente da canoni delle rinnovabili che non saranno più agevolati. Non solo, il governo ha cancellato l’esenzione contributiva di due anni per gli imprenditori agricoli di età inferiore ai 40 anni, che aveva consentito l’avvio del cambio generazionale e ha reso obbligatorio che l’agricoltore si paghi un’assicurazione contro gli eventi catastrofici. Nella Legge di Bilancio precedente, la copertura per l’esenzione Irpef era di 250 milioni di euro all’anno, mentre erano 60 milioni la copertura per l’esenzione contributiva per circa 10mila giovani agricoltori under 40, in tutto 310 milioni oltre ai nuovi costi di assicurazioni e bollette che graveranno sulle tasche degli agricoltori. In cambio di questo - concludono Lai e Vaccari - il governo Meloni ha introdotto il premio per il ‘maestro della cucina nel mondo’ del costo di 2000 euro per la medaglia che sarà oggi anno attribuita al vincitore e ha avviato il piano Mattei che prevede l’avvio di attività agricole in Africa per la produzione di biocarburanti per conto di Eni. Non male come scambio”.

 

17/01/2024 - 15:35

Caso David non è l’unico, ministro punta a occupazione cultura

“Nonostante il tentativo di nascondere l’evidenza, il sottosegretario Mazzi ha confermato l’azione del ministro Sangiuliano che punta a politicizzare la presenza del Governo nelle istituzioni culturali, a partire dalla Fondazione Accademia Cinema italiano, premi David di Donatello. Il MiC sta infatti proponendo, in tutta Italia e a diverse istituzioni culturali, di modificare gli statuti per cambiare le modalità di selezione del  rappresentante del Mic che non sarà più un dirigente apicale del ministero ma una figura direttamente indicata dal ministro, se non lui stesso. Una netta politicizzazione di istituzioni che non dovrebbero essere imbrigliate e che dovrebbero restare fuori dalle tentazioni della destra di occupazione della cultura”. Così la capogruppo democratica in commissione cultura della camera, Irene Manzi commenta la risposta che il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzo, ha dato alla Camera a una interrogazione parlamentare presentata dal gruppo dem sul caso Premio David di Donatello.

17/01/2024 - 14:48

"Accanirsi sulle vittime dei nazifascisti in Italia e sulle loro famiglie negando l'accesso ai fondi di risarcimento previsti dal governo Draghi è quanto di più incredibile potesse succedere.
Una decisione scandalosa dell'Avvocatura dello Stato che si oppone regolarmente alle legittime richieste e ha anche impugnando una sentenza del Tribunale di Firenze dove si legge che la posizione dell'Avvocatura è "in palese contrasto con gli interessi del popolo italiano". In questo modo, di fatto si impedisce a comuni, cittadine e cittadine di accedere a fondi già stanziati e previsti. Stiamo parlando dell'unico strumento rimasto a chi ha subito lo scempio dei crimini nazifascisti in Italia, non solo di ricevere un minimo risarcimento, ma anche di avere un riconoscimento simbolico e morale di quanto accaduto.
Tra loro, il sindaco di Sant'Anna di Stazzema, teatro di una delle più atroci stragi compiute dai nazisti sul territorio italiano, che ha dovuto rivolgersi al Presidente Mattarella per sottoporgli questa vergognosa situazione.

Per questo, come già accaduto al Senato per iniziativa del collega Dario Parrini, ho presentato una interrogazione al governo con cui, insieme alla collega Bonafè e ai colleghi Di Sanzo, Fossi, Furfaro, Gianassi, Scotto e Simiani, chiediamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al ministro della Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti se sono a conoscenza di quanto stia succedendo e di porre rimedio a questo ennesimo torto perpetrato contro chi, testimone di un'occupazione feroce, ha già subito enormi danni e conseguenze". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

17/01/2024 - 14:10

“Non è questa la strada per una vera riforma della Giustizia e del sistema penale. Proponete un nuovo reato a settimana, avete superato ogni record in questo delirio panpenalista, e continuate ad ignorare i problemi che si ripetono ciclicamente nei penitenziari. Approvate nuovi reati senza interrogarvi sulla finalità della pena e con il Decreto Caivano il governo ha smantellato la giustizia minorile, inasprendo le pene e smantellando le pene alternative, e abbandonando a sé stessi i detenuti con disagio neuro psichiatrico. Nordio aveva annunciato un fantomatico Piano carceri, ma sembra aver fatto la fine del Piano Mattei. Con 50mila posti disponibili abbiamo oltre 60mila persone recluse, con un tasso di crescita del 120%. Dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane si sono già registrati quattro suicidi. La situazione è drammatica. Per costruire un nuovo carcere servono 25 milioni di euro e tra i 5 e 10 anni di tempo e servirebbero 44 nuovi istituti. Ma allora di cosa parliamo? La detenzione in carcere, oggi, a queste condizioni, rischia di perdere la sua funzione rieducativa. Rischia di perdere umanità. Non possiamo continuare a girarci dall’altra parte”.

Così la deputata dem della commissione Giustizia, Michela Di Biase, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del Guardasigilli Carlo Nordio sullo stato della Giustizia.

“Il lavoro parlamentare - ha aggiunto - si è ridotto a qualche legge correttiva e ad una serie di proposte preoccupanti come il Ddl in discussione al Senato o come le scelte sulla prescrizione che rischiano al Paese di far perdere una parte delle risorse assegnate con il Pnrr. Si è scelta la direzione sbagliata. Si pensi all’abolizione dell’abuso d’ufficio, che rischia di aprire un nuovo conflitto tra il nostro Paese e l’Ue, o alle drammatiche scelte operate dal governo nella Finanziaria con tagli da un miliardo di euro sul triennio. C’è bisogno di attivarsi subito - ha concluso - poiché sul carcere è calato il silenzio e ci troviamo in una fase di trionfo del populismo penale”.

17/01/2024 - 13:59

“Con il ddl Calderoli sull’attuazione dell’autonomia differenziata il governo divide l’Italia, abbandonando di fatto le Regioni del Sud, già profondamente penalizzate dai tagli al Pnrr nel Mezzogiorno, la cancellazione delle Zes, e la riduzione dei fondi per le infrastrutture.
Con l’autonomia differenziata di fatto si andrebbe a determinare una divaricazione insanabile e ingiusta fra Nord e Sud, cittadini di serie A e cittadini di serie B. Non possiamo permetterlo”. Lo dichiara il deputato del Pd, Stefano Graziano.

Pagine