07/12/2023 - 18:48

Ho partecipato al 43° Business Excellence Awards Italian Lifestyle, Innovation & Design a Sydney con oltre 400 aziende. Questo premio rappresenta l’impegno costante della Camera di Commercio di Sydney, del presidente Fabio Grassia e del segretario generale Rachele Grassi per sostenere l'eccellenza nel settore dell'innovazione e del design.Il 43° Business Excellence Awards Italian Lifestyle, Innovation & Design a Sydney è stato un evento straordinario che ha celebrato l'eccellenza italiana nel settore dell'innovazione e del design. Questo evento ha riconosciuto le aziende che si distinguono per la loro creatività, innovazione e design unico, e ha promosso l'importanza dell'eccellenza italiana nel settore. Guardando al futuro, possiamo aspettarci ulteriori innovazioni e design straordinari dalle aziende italiane, che continueranno a influenzare il settore a livello globale.Hanno partecipato l’Ambasciatore italiano in Australia Paolo Crudele, il Sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli e il Direttore Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie, Luigi Vignali, in missione in Australia.” Cosi Nicola Carè, deputato del pd, già segretario generale della camera di Commercio di Sydney.

07/12/2023 - 16:14

"Apocalittica". Così l'Onu definisce la situazione a Gaza nel comunicato diffuso oggi. Le Nazioni Unite spiegano che è quasi del tutto impossibile fornire gli aiuti necessari alla popolazione civile. E' un assedio totale, senza tregua, che sta sterminando il popolo palestinese ormai senza via di scampo: le persone ridotte a topi in trappola non possono neanche scappare dalla Striscia di Gaza perché tutti i valichi sono sbarrati. Circa 1 milione e 800mila sfollati senza che ci sia un luogo sicuro dove rifugiarsi, le strutture dell'Unrwa bombardate nonostante all'esercito israeliano siano note le coordinate geografiche. Scuole, ospedali, strutture civili: Gaza è quasi del tutto rasa al suolo. In due mesi sono morte oltre 16mila persone il 70% delle quali sono donne e bambini. Questa situazione non ha precedenti. Siamo di fronte a crimini di guerra che la comunità internazionale non può tollerare.
La premier Meloni che ha ottimi rapporti con Netanyahu, agisca, faccia qualcosa, intervenga per convincerlo a un cessate il fuoco e a porre fine a questa carneficina. Il terrorismo non si combatte uccidendo migliaia di donne e bambini innocenti. Vi sono altri metodi ben più efficaci. Giorgia Meloni, come ha già fatto il presidente Biden, chieda all'Ue di negare i visti ai coloni estremisti che uccidono i palestinesi in Cisgiordania.
Davanti a una situazione apocalittica come si può rimanere a guardare?" Lo ha dichiarato Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, oggi nell'intervento di fine seduta nell'aula di Montecitorio.

07/12/2023 - 15:56

“Ma in quale pianeta vive Meloni? Su Marte? Come fa a vantarsi di una maggioranza politica ‘seria’ e di un ministro Fitto definito addirittura ‘onnipotente’? La realtà dei dati sul Pnrr è purtroppo impietosa sia sulla spesa per l’anno 2023, che sulle risorse a fondo perduto scomparse per il 2004. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio l'avvio delle gare del Pnrr soffre di ritardi su tutto il territorio nazionale e in particolare nel Mezzogiorno. Sempre l’Upb segnala che le modifiche approvate dalla Commissione europea non coincidono con quelle proposte dal governo la scorsa estate. Se a questo aggiungiamo quanto segnalato dal rapporto Svimez, scopriamo come Fitto continui a nascondere sotto il termine ‘rimodulazione’ tagli importanti alle risorse destinate ai comuni, per gli asili nido, per i progetti di case ed ospedali di comunità. La presidente del Consiglio deve avere il coraggio di dire la verità al Paese”.

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca.

07/12/2023 - 15:05

"Grazie alle 120 assunzioni disposte dalla Giunta della Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca, attraverso lo scorrimento delle graduatorie dell'ASL NA 1 Centro, un’iniezione di personale fortemente motivato e qualificato consentirà di rafforzare la macchina amministrativa regionale, potenziare i servizi alle cittadine e ai cittadini e dare un'opportunità di futuro ai nostri giovani. La dimostrazione plastica del fatto che la battaglia che stiamo conducendo come Partito Democratico in Parlamento per lo scorrimento integrale e la proroga delle graduatorie in scadenza, è la via più veloce ed efficace per offrire subito, a tutta la pubblica amministrazione, le nuove energie di cui ha immediatamente bisogno per colmare le carenze di personale. Rinnoviamo per questo il nostro appello al governo di raccogliere la richiesta che unitariamente sindacati, comitati e forze di opposizione stanno portando avanti e intervenire al più presto. Il governo segua l’esempio della Campania per mettere tutte le Regioni, amministrazioni e agenzie, nelle condizioni di poter assumere subito tutte le persone che hanno già superato un concorso pubblico e attendono da troppo tempo di poter offrire il proprio contributo". Lo scrivono in una nota i deputati Pd Andrea Casu, Piero De Luca, Marco Sarracino, Arturo Scotto e Simona Bonafe'.

07/12/2023 - 14:34

Dotare turismo di vera e propria politica industriale, enti territoriali non sono stati coinvolti

"Per il Partito democratico il turismo rappresenta davvero una delle industrie strategiche del Paese. Questo provvedimento, di cui ci siamo occupati anche nella scorsa legislatura, è necessario e auspicato e sta dentro gli obiettivi del Pnrr, però sono mancate e sono state bocciate proposte che sicuramente avrebbero potuto renderlo migliore. Il turismo è un grande settore; contribuisce al 13% del Pil e ha bisogno di un pensiero strategico e di una politica industriale. Non servono slogan e propaganda. Accreditare ad esempio gli aumenti degli arrivi internazionali all’operazione Open to Meraviglia e alla reinterpretazione della Venere di Botticelli come simbolo italiano è roba da spot politico che dura il tempo dello spot. In Europa, Francia, Spagna e Italia dopo il covid aumentano gli stranieri e gli arrivi internazionali perché si è tornati a viaggiare con gli aerei. Ma attenzione a fine anno alla domanda interna, gli italiani colpiti dall'inflazione si sono spostati di meno. La domanda interna ha sofferenze. Strutturare politiche significa che vanno fatti provvedimenti su ricerca e sviluppo; sostegni alle imprese turistiche su strumenti per la riqualificazione urbana. E non solo su promozione. Servono interventi e azioni costanti nel tempo per un’industria potente. Non si sa che fine abbiano fatto i 2,4 miliardi del pnrr sul turismo, a parte gli interventi ad esempio per le imprese già fatti con il governo Draghi. Le guide turistiche sono parte importanti di una strategia turistica.  Far sì che possano avere un percorso di formazione e abbiano conoscenza sull’enorme patrimonio artistico, naturale, culturale dei territori italiani in cui esercitano la professione qualifica il turismo e la professione. È una cosa importante che non è stata fatta". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Andrea Gnassi, dichiarando che il provvedimento è utile ma andava qualificato e migliorato da qui il voto di astensione del Pd sul ddl guide turistiche.

07/12/2023 - 13:55

“Purtroppo mi aspettavo la bocciatura da parte del governo e della maggioranza di questa proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo, perché il governo Meloni, da quando è iniziata questa legislatura, non fa altro che prendersela contro i più deboli. Questa scelta è una scelta vergognosa e lo fanno, tra l'altro, in una maniera assolutamente subdola, buttando la palla in tribuna con una legge delega con cui peggioreranno addirittura le cose perché cancellano la nostra proposta di 9 euro, sotto la quale noi crediamo che non sia lavoro ma sia sfruttamento, parlano di contratto maggiormente applicato nel settore, che non sempre è il contratto maggiormente rappresentativo, quindi firmato delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, ma soprattutto fanno una cosa che per noi assolutamente allucinante, che peggiorerà enormemente la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Mezzogiorno, perché di fatto con un ordine del giorno presentato dalla Lega e approvato dal governo non fanno altro che introdurre
le gabbie salariali. E’ una scelta vergognosa. Evidentemente per il centrodestra, un lavoratore, una lavoratrice del Mezzogiorno vale meno di un lavoratore di una lavoratrice del Nord. E’ una scelta che noi contrasteremo in ogni modo”.  Lo ha detto il deputato dem Marco Sarracino, componente della commissione Lavoro e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

“La nostra battaglia – ha concluso Sarracino - continuerà sicuramente nelle piazze italiane. Continueremo a raccogliere le firme attraverso la grande mobilitazione che già c'è stata quest'estate, ma continuerà soprattutto rappresentando i diritti di queste lavoratrici e di questi lavoratori che non possono essere sfruttati”.

07/12/2023 - 13:49

Anche oggi Meloni mente: il Pnrr nelle mani del Ministro Fitto continua a riservare drammatiche soprese. Nella relazione dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio si parla di 4,6 miliardi di euro a fondo perduto – che cioè non dovremo restituire all’Europa – scomparsi dall’ultima rimodulazione.

Cioè il governo non sa far spendere un tesoro che viene dall’Europa che avrebbe potuto essere la vera svolta per la ripresa del paese, che avrebbe potuto far recuperare al Mezzogiorno ritardi storici e al tempo stesso dare ossigeno a migliaia di piccole imprese.

Invece, siccome non si è messo in condizione chi poteva spendere di poterlo fare, quei soldi che corrispondono, per fare un solo e drammatico esempio, a quanto chiesto da regioni e ministero per la sanità pubblica ormai al collasso, non verranno erogati. E peggio, per far quadrare i conti bisognerà fare nuovo debito, mettere nuove tasse o tagliare spese.

Ieri contro i lavoratori poveri, oggi contro le imprese: non c’è giorno che passa senza una prova di incapacità ed egoismo del governo Meloni.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

07/12/2023 - 13:31

 “In modo assolutamente singolare la maggioranza interviene, maldestramente, soltanto sulle malcapitate guide turistiche applicando a singhiozzo, solo in questo caso, la cosiddetta direttiva Bolkestein sulle liberalizzazioni. L’intervento in materia di Turismo avrebbe meritato ben altro approfondimento visto il peso che questo specifico settore ha per l’intera economia italiana. Il testo del governo invece istituisce una guida generalista, lontano dal profilo e dalla competenza che tradizionalmente ha avuto la guida turistica nel nostro paese e non garantisce il rispetto concreto di standard professionali, culturali e linguistici adeguati all’esercizio della professione stessa.  E’ un errore inoltre non rafforzare l’elemento della specializzazione territoriale anche nell’esame di abilitazione così come previsto dalle norme europee”. Lo ha detto il segretario regionale del PD Sicilia e deputato Dem, Anthony Barbagallo, intervenendo alla Camera dove è stato approvato il testo di riforma del Turismo voluto dalla ministra del Turismo, Santanchè.
“Serviva per altro – ha aggiunto Barbagallo - una riforma condivisa anche con le Regioni in virtù delle specifiche competenze assegnate dalla Costituzione. Le associazioni di categoria attendono da anni una riforma adeguata che possa riconoscere la giusta professionalità e la dignità che tutte le guide turistiche devono avere per esaltare l’eccezionale patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Ma l’apertura della categoria, così come previsto dalla maggioranza, a figure non specializzate comporta uno svilimento della guida turistica e un apertura verticale all’abusivismo di settore. Non si capisce poi con quali risorse e con quale personale  - ha concluso - i comuni dovranno esercitare il controllo, così previsto dal testo del governo”.

07/12/2023 - 12:46

"L’audizione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato effettuata questa mattina in bicamerale insularità ha confermato, se fosse stato ancora necessario, che sul caro voli il Governo si muove al buio e i tempi per un intervento concreto saranno lunghi". Cosi il deputato dem Silvio Lai, componente della commissione Bilancio e vicepresidente della commissione insularità. “Ad agosto il Governo Meloni, propagandisticamente, pretendeva di imporre un tetto tariffario in contrasto con le regole europee tanto che il ministro Urso ha dovuto fare marcia indietro, ripiegando su una indagine conoscitiva dell’Autorità Garante della Concorrenza che terminerà il 31 dicembre 2024. Comunque rispetto ai possibili comportamenti anomali delle compagnie aeree l’Autorità Garante su segnalazione delle associazioni dei consumatori e della “sola” Regione Siciliana (assente la Regione Sardegna che non avrebbe fatto segnalazioni), per i prezzi del periodo natalizio 2022, non ha riscontrato “una concertazione illecita tra i vettori aerei” coinvolti ovvero EasyJet, Ryanair, ITA e Wizzair.”
“Così gli interventi a favore dei cittadini e per regolare le azioni delle compagnie aeree potrebbero vedere la luce solo nel 2025, mentre invece sono assolutamente urgenti. Per questo come PD abbiamo chiesto di anticipare i tempi dell’indagine e valutare la possibilità di introdurre per le isole condizioni ai vettori in merito alle condizioni di utilizzo degli slot negli aeroporti di Sardegna e Sicilia. Inoltre va tutelato - è stato detto all’autorità in sede di audizione - il diritto dei cittadini anche rispetto a quelle compagnie che volando in continuità territoriale bloccano la vendita dei biglietti delle tratte con oneri di servizio tre ore prima della partenza del volo, un tempo eccessivo che impedisce di garantire un vero diritto alla continuità considerato che tra un volo e l’altro passano diverse ore”.

07/12/2023 - 12:34

“Non è nient’altro che carta straccia il memorandum firmato da Fitto con Arcelor Mittal. L’ennesimo inganno, questa volta messo nero su bianco, di un’azienda che tutto vuole salvo la sopravvivenza degli stabilimenti siderurgici del gruppo. Ma qui purtroppo non si tratta solo di un Ministro della Repubblica tanto miope e ingenuo da diventare il gioco preferito di una multinazionale. Qui parliamo di uno dei più grandi poli europei della siderurgia che sta per piombare nella paralisi; parliamo di migliaia di dipendenti mandati allo sbando; di centinaia di milioni di euro di debiti non saldati con le imprese dell’indotto. Insomma, per quanto Fitto ami prendersi la scena, oggi il tema non è affatto la sua ottusità, ma il futuro di un intero sistema industriale. Se il Governo è ormai ostaggio della multinazionale indiana, la Presidente del Consiglio è a sua volta ostaggio del Ministro Fitto che, da strenuo oppositore del passaggio in maggioranza del socio pubblico, sta spingendo  l’intera situazione verso un punto di non-ritorno. Il 10 di gennaio decadrà la sospensiva del Tar e l’ex Ilva potrebbe vedersi togliere la fornitura di gas, sancendo un inevitabile blocco di tutte le sue attività. Mentre il rischio che tutto ciò accada è sempre più alto, il Governo Meloni è ancora in balia del socio privato, le cui intenzioni sono ormai chiarissime: chiudere gli stabilimenti italiani per garantire agli altri impianti del gruppo nel resto d’Europa un enorme vantaggio competitivo. Se Raffaele Fitto è l’unico a non aver compreso questo messaggio, pretendiamo un sussulto di dignità almeno dalla Presidente del Consiglio e dal Ministro Urso. Lo Stato deve riprendersi l’ex Ilva; deve utilizzare i 680 milioni di euro già versati per assumerne il controllo; deve assicurare alle imprese dell’indotto a partire da quelle commissariate del gruppo ex Ilva come Sanac che costituiscono una parte rilevante dell’economia dei territori interessati, il saldo di tutti i debiti dell’acciaieria; deve garantire alle migliaia di dipendenti un futuro occupazionale; deve mantenere la promessa fatta a Taranto di avviare la decarbonizzazione degli impianti produttivi. E deve farlo subito, immediatamente, isolando le fantasie distruttive di Fitto e riprendendo in mano una situazione sull’orlo del collasso”.

Lo dichiarano i deputati democratici, Andrea Orlando, Marco Sarracino, Cecilia Guerra, Ubaldo Pagano, Vinicio Peluffo, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra.

07/12/2023 - 11:27

“Il Governo e la maggioranza continuano a scappare dalle loro responsabilità, e preferiscono ancora decidere di non decidere. La destra prova a rinviare - come per il salario minimo - una discussione in Parlamento che non potrà eludere per sempre. Per evitare di fare una figuraccia interna smentendo anni di propaganda demagogica, preferiscono compromettere la credibilità dell'Italia a livello europeo, indebolire le tutele dei risparmiatori in caso di crisi bancarie e minare la stabilità dell'intera zona euro. La destra sta giocando col fuoco in modo del tutto irresponsabile”. Lo dichiara Piero De Luca capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.

07/12/2023 - 11:13

“Questo è un provvedimento che, nonostante le integrazioni e lo sforzo di miglioramento, rimane prigioniero di tutta la sua debolezza originaria. Eppure non dimentichiamo che il made in italy ha successo in tutto il mondo.
Peccato pero’ che la dotazione prevista sia davvero troppo esigua.
Rimangono aperti tutti i nodi critici che abbiamo sollevato nella discussione in commissione, a partire dal cosiddetto fondo sovrano all’articolo quattro.
Presentato in pompa magna è stato poi rubricato più modestamente come “fondo nazionale a sostegno del made in Italy”, del resto con una dotazione di 700 milioni di euro per l’anno che si sta concludendo e 300 milioni per il prossimo anno non è neanche lontanamente paragonabile agli altri fondi sovrani, senza scomodare quello norvegese che obiettivamente gioca un altro campionato, non c’è paragone neppure con la dotazione di quello irlandese a 15 miliardi, maltese a 17, spagnolo a 15.
E non si tratta neppure di nuovi stanziamenti, ma sono presi da altri fondi, in una sorta di partita di giro, si prendono dal Fondo Patrimonio Destinato e dal Fondo di Venture Capital.
Il ddl sul made in italy, nato con tanta ambizione e tante aspettative, è rimasto incastrato nel novero dei provvedimenti senza respiro e senza visione”. Lo ha detto in Aula Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, dichiarando il voto contrario del gruppo del Partito democratica sul ddl Made in Italy.

07/12/2023 - 10:47

Crolla la produzione delle pere nel nostro Paese. Prossimi al default, se non interverranno adeguati sostegni oltre quelli inadeguati stanziati dal Governo che non bastano nemmeno a coprire i forti incrementi dei costi di coltivazione, a fronte peraltro del crollo del 75% della produzione nel 2023 dovuto alle avversità climatiche. Una situazione drammatica per il comparto della pericoltura, rimarcata in una interrogazione al ministro dell’Agricoltura, presentata dal gruppo Pd della commissione Agricoltura della Camera con le prime firme firme del capogruppo Stefano Vaccari e dei deputati Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi.

La pera è il prodotto ortofrutticolo che ha subito il maggior calo nell’ultimo quinquennio. Cambiamenti climatici e impatto di insetti e parassiti sono stati negli ultimi anni i grandi nemici della pericultura: nel 2019 la cimice asiatica, nel 2021 le gelate tardive, nel 2022 la siccità, per finire nel 2023 con nuove gelate e i danni dell’alluvione. Al calo della produzione si è aggiunto anche un progressivo calo dei prezzi per via del deterioramento qualitativo.

Le province di Ferrara e di Modena sono le aree più colpite. A Modena manca l’80% delle pere, a Ferrara il 60%. I 10 milioni stanziati dal Governo a titolo di ristori sono assolutamente insufficienti. Sulla base di stime recenti, l’indennizzo per ogni produttore sarebbe pari a meno di 1.000 euro per ettaro, una cifra che non coprirebbe neanche il forte incremento dei costi di produzione, che quest’anno è stato di circa 5.000 euro per ettaro. Oggi coltivare un ettaro di pero costa più di 20mila euro. Per questo i parlamentari del Pd, raccogliendo l’appello per un intervento straordinario che i vertici del Consorzio di Tutela della Pere dell’Emilia Romagna IGP, dell’OI Pera e del Consorzio UnaPera hanno rivolto al Governo, hanno deciso di interrogare il Ministro Lollobrigida per sapere  quali urgenti iniziative intende adottare per reperire nuove e ulteriori risorse finanziarie a sostegno del settore della pericoltura volte a sostenere direttamente il reddito delle aziende agricole interessate.

07/12/2023 - 10:45

"Sostengo con la massima convinzione l' iniziativa assunta dalle Organizzazioni Sindacali nell'ambito della vertenza in atto a La Perla. La proprietà ha gravissime responsabilità sempre più evidenti. Ed ora il fallimento della società madre mette a rischio lo stesso mantenimento del marchio in Italia. Bene quindi che si sia assunta una iniziativa anche in sede giudiziaria per garantire i diritti dei lavoratori. Auspico continui un lavoro comune di tutte le istituzioni (governo, Regione, Città Metropolitana) e che tutte le forze politiche lavorino insieme, per salvare un marchio e un presidio produttivo di grandissimo valore per il Paese e difendere i posti di lavoro. In particolare sarà fondamentale un confronto con le autorità che a Londra  stanno seguendo la liquidazione della società madre, anche rispetto al pagamento delle retribuzioni dovute alle lavoratrici ed ai lavoratori ed alla stessa salvaguardia del presidio produttivo". Così il deputato dem Andrea De Maria.

06/12/2023 - 18:05

“Il governo, nonostante abbia nominato un Commissario straordinario, non prevede di stanziare, ad oggi, alcuna risorsa per il completamento della ‘Due Mari’, i cui unici finanziamenti– è bene ricordarlo – sono stati garantiti negli scorsi anni quasi esclusivamente dai governi di centrosinistra”. È quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio in merito alla discussione della interrogazione sul tema, sottoscritta anche dai deputati Anna Ascani, Irene Manzi, Augusto Curti, Emiliano Fossi e Laura Boldrini e svolta oggi, mercoledì 6 dicembre, alla Camera.
“Si tratta di una infrastruttura fondamentale per il paese, che unendo Grosseto a Fano, passando da Siena (dove c’è un lotto pronto per essere finanziato) collegherebbe Arezzo, Umbria e Marche, implementerebbe gli assi viari tra Costa Tirrenica e Costa Adriatica garantendo di fatto un interporto diffuso del centro Italia, oltre a rappresentare una strada rapida tra numerosi centri abitati e territori diversificati. Il governo, come al solito ha detto che non ci sono risorse ed ha ribadito che l’unica opera finanziata senza nemmeno un progetto esecutivo è solo il Ponte sullo Stretto. Avevamo fatto anche una proposta ('modello Ionica') per finanziare in maniera sostenibile una infrastruttura che resta fondamentale per il rapporto tra i territori del centro Italia ma il Ministro Salvini l'ha bocciata. Ci opponiamo a questo governo che preferisce annunci spot alla realizzazione di opere necessarie per le comunità ed il paese”: conclude Marco Simiani.

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