“Nel piano di rilancio di Piaggio Aerospace serve innanzitutto chiarezza e certezze sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e la garanzia della tutela per gli stabilimenti liguri di Albenga e Genova. Si tratta di punti imprescindibili ai quali il Ministro Urso deve dare risposte chiare. Per questo riteniamo che la trattativa in corso debba proseguire al Ministero dell’Impresa e del Made in Italy con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per garantire investimenti adeguati per il rilancio e il rafforzamento degli assist strategici in grado di garantire lo sviluppo dell’azienda e dell’occupazione. In questo processo è importante non separare Laer da Piaggio, una garanzia di forza e sviluppo”, così i deputati PD Valentina Ghio e Alberto Pandolfo, che hanno partecipato all’incontro del Ministro Urso nello stabilimento di Albenga.
“Sono arrivate le buste paga di gennaio e a breve arriveranno quelle di febbraio, e tutti potranno purtroppo verificare quanto avevamo denunciato durante la discussione della manovra di bilancio: il governo ha deciso di mettere le mani negli stipendi dei cittadini, aumentando le tasse e riducendo il reddito netto percepito dagli italiani rispetto allo scorso anno.
Un taglio evidente, che colpisce milioni di lavoratori e famiglie, smentendo le promesse di crescita e sostegno fatte dalla maggioranza. La realtà parla chiaro: mentre il costo della vita continua a salire, il governo ha scelto di sottrarre risorse ai cittadini, aggravando ulteriormente la loro condizione economica.
Di fronte a questa situazione, Giorgia Meloni continua a evitare il confronto e a sfuggire alle sue responsabilità. La Presidente del Consiglio dovrebbe invece spiegare agli italiani i gravi fallimenti della politica economica portata avanti dal suo governo, a partire dalle scelte sbagliate del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti”
Così una nota del capogruppo del Pd nella Commissione bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.
Pace e democrazia sono valori fondanti della nostra Costituzione. Il Presidente Mattarella da sempre li difende e interpreta nel senso più alto. Per questo le parole di Mosca risultano oggi inaccettabili. A lui la solidarietà mia e dei deputati e deputate del Pd.
“L’urbanistica è morta. Diciamoci la verità. È venuta meno una visione di come organizzare lo spazio fisico in relazione ai bisogni delle persone. Perché questo è urbanistica. Ormai dominano i tempi del capitale finanziario. Non c’è più nemmeno un ‘compromesso’ un equilibrio con i tempi e le esigenze complesse delle comunità che hanno bisogno di decisioni sedimentate. Bisogna uscire da questa morsa. Bisogna fare delle leggi semplici non semplificate. C’è una differenza. La semplificazione oltre certi limiti è dittatura urbana”. È quanto ha dichiarato Roberto Morassut deputato Pd già assessore all’urbanistica di Roma e vice ministro all’ambiente nel corso dell’incontro di questa mattina organizzato sul tema del ‘salva casa’ dall’ordine degli architetti presso l’Università Roma Tre.
“Una legge semplice - spiega Morassut- è un fatto democratico. Perché accessibile a tutti. E oggi in Italia serve una legge nazionale di governo del territorio semplice ma chiara nei suoi principi di tutela del bene pubblico in una ottica di sviluppo. Poi le Regioni possono legiferare a livello territoriale ma con linee nazionali chiare. Se non si fa così ogni città continuerà ad andare per conto suo nell’illusione di risolvere i problemi. Roma in un modo, Milano in un altro e via dicendo. Ma è un’illusione. Perché a livello nazionale si continua a inseguire con toppe come il ‘salva casa’ o altri marchingegni la ritmica del capitale finanziario senza alcun rispetto per le persone”.
“Ancora una volta, Federico Mollicone si distingue per dichiarazioni fuori luogo e tentativi di etichettare la cultura e l’arte secondo schemi politici. Gli artisti italiani, ieri come oggi, meritano rispetto e non certo le classificazioni di chi, come Mollicone, ha già dimostrato in passato una visione della televisione tanto distorta da arrivare al paradosso di criticare persino Peppa Pig. Forse è una sua ossessione contro il mondo dello spettacolo.
Sanremo è sempre stato il festival della canzone italiana e degli artisti che la rendono grande, indipendentemente dalle narrazioni politiche di chi vorrebbe piegarlo a proprie convenienze. Piuttosto che sentenziare sul festival, Mollicone farebbe meglio a riconoscere il valore di chi fa cultura, senza preconcetti e senza etichette” così una nota
della capogruppo democratica nella commissione cultura della camera, Irene Manzi.
"Solidarietà al presidente Sergio Mattarella a cui Mosca ha rivolto un attacco oltraggioso e irricevibile.
Mattarella rappresenta l'Italia intera e i valori costituzionali sui si basa la nostra società. Le sue parole a Marsiglia sono state illuminanti e di grande saggezza per chiunque ami la democrazia e la pace che si tutelano solo rispettando il diritto internazionale e il multilateralismo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Il silenzio della Presidente del Consiglio Meloni inizia a farsi lungo. Ancora nessuna parola sullo sconsiderato attacco russo al Presidente Mattarella. Cosa aspetta Meloni a rispondere?" Così sui social il capogruppo democratico nella commissione difesa della Camera, Stefano Graziano.
“Ieri abbiamo incontrato le ragazze e i ragazzi del concorso “Coesione sud”. Una generazione che con sacrificio e studio ha scelto di impegnarsi per la nostra pubblica amministrazione, ma che rischia di restarne fuori a causa dell’assurda norma blocca idonei una scelta sbagliata, ingiusta e antistorica. Per questo oggi abbiamo deciso di presentare una interrogazione parlamentare chiedendo ancora una volta al Governo di affrontare questa vicenda la cui risoluzione comporterebbe una maggiore efficienza nella attuazione del PNRR, renderebbe più efficiente la nostra PA, eviterebbe la dispersione di competenze fondamentali per il nostro Paese” così in una nota i deputati democratici Marco Sarracino e Andrea Casu.
"Questa mattina mi sono recato nelle zone dell'isola d'Elba interessate dal maltempo di ieri. La situazione adesso è sotto controllo mentre gli operai e la macchina dei soccorsi, a cui va il mio ringraziamento, hanno lavorato tutta la notte per risolvere le criticità, soprattutto alla viabilità locale. Per fortuna non ci sono state vittime ma i danni, al patrimonio pubblico e privato sono purtroppo ingenti e molte scuole sono attualmente inagibili. Stanno per essere attivate le procedure per la richiesta alla Regione dello stato di Emergenza, insieme al sindaco di Portoferraio abbiamo informato il Presidente Giani. È poi necessario attendere la stima completa dei danni per poter procedere ai risarcimenti e vanno valutati attentamente tutte gli interventi necessari per limitare gli effetti delle alluvioni e dei mutamenti climatici. Ci aspettiamo dal governo attenzione per questo territorio marginale ed in difficoltà": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, Marco Simiani.
“Oggi discutiamo un decreto che dovrebbe affrontare questioni di massima priorità per il Paese, dalla rigenerazione urbana delle periferie alla lotta alla dispersione scolastica, dall'emergenza climatica e idrica all'attuazione del PNRR e al disagio sociale. In realtà, è l'ennesimo decreto omnibus, privo di una visione a lungo termine e utile più a produrre titoli dei giornali che a dare risposte concrete ai cittadini. Sono, infatti, mesi che il Governo cerca di spostare l'attenzione degli italiani dalla realtà, mentre le bollette sono in continuo aumento, aumentano i lavoratori in cassa integrazione, i salari reali sono in calo. Ma i fatti arriveranno a dimostrare la natura restrittiva dei provvedimenti economici dell’esecutivi. Ormai, lo dimostra anche questo provvedimento: se un territorio è colpito da calamità naturali, diventano vere e proprie sciagure, perché i territori non possono più contare su un rapido e forte intervento dello Stato. Infatti, la vostra lentezza serve a capire se, prima di nominare un commissario per intervenire, in quel territorio c'è un amministratore amico o avversario.
Sul Pnrr c'è una passività del Governo, una tendenza a rallentare la capacità di spesa. È vero che siamo il Paese che ha più risorse del PNRR, ma siamo a un livello di crescita ben lontano da quell' 1,2%, indicato dalla legge di bilancio, mentre altri Paesi, come la Spagna, con meno risorse, stanno mettendo più risorse nell'economia reale e sono a una crescita del 3%. Quindi non ci si faccia la morale sulle risorse europee e soprattutto si dica chiaramente che si porta avanti una politica economica restrittiva, che non vuole spendere le risorse che arrivano dai Fondi europei. Per concludere sull'acqua, riteniamo si sia perduta l'occasione per affrontare la questione dell'emergenza idrica non solo in termini emergenziali, ma anche ponendosi delle domande di fondo su come si fanno gli interventi infrastrutturali sulle questioni idriche che necessitano al Paese.
Così il deputato del Pd Claudio Mancini, intervenendo in Aula.
“Vogliamo stigmatizzare il continuativo ricorso al voto di fiducia da parte del governo e gli effetti distorsivi che questo porta sul lavoro parlamentare. La prossima settimana saremo chiamati a votare altre due fiducie che evidenziano sempre più un monocameralismo alternato. Situazioni paradossali volute dal governo Meloni per evitare ogni forma di confronto di merito e proposte di emendamenti. Errare è umano, perseverare è diabolico. Il governo faccia un passo indietro e capisca che emergenze, Pnrr e milleproroghe sono materie dove è necessario un confronto in Aula. Non va bene che l'agenda del Parlamento sia solo nelle mani della maggioranza”. Così il deputato dem Andrea Casu, Segretario d'Aula a Montecitorio.
"E' necessario istituire un fondo statale, finalizzato al completamento di edifici pubblici previsti dal Pnrr ed in particolare le scuole, le cui risorse siano destinate agli enti locali che hanno registrato ritardi e conseguentemente perso la possibilità di utilizzare i finanziamenti europei, a seguito di comprovate cause non imputabili alla stazione appaltante". Lo chiede la vicepresidente dei Deputati PD Simona Bonafè.
"I problemi del governo sull'attuazione del Pnrr sono evidenti e certificati dalla Corte dei Conti. Se a questo aggiungiamo i fallimenti delle imprese, che costringono a indire nuove gare, emerge come i comuni, soprattutto di piccole e medie dimensioni, potrebbero essere costretti a ripagare tutte le tranche dei finanziamenti concessi per l’opera qualora non venisse rispettata la tempistica fissata in sede comunitaria. Nel corso del dibattito del Decreto Emergenze ho depositato un emendamento in questa direzione, purtroppo respinto. Faccio un appello a tutte le forse politiche affinché si giunga, su questo tema, ad una soluzione condivisa: per evitare quindi gravissimi dissesti economici ai comuni interessati e disagi per le comunità territoriali coinvolte", conclude Bonafè.
“Mimmo Lucà con Pierre Carniti, Ermanno Gorrieri, Giorgio Tonini, è stato un protagonista, un ispiratore e un animatore e, con la sua esperienza nelle ACLI ha portato molti di noi, allora giovani dirigenti dell'associazione dei lavoratori cristiani nei territori e a livello nazionale a scegliere di trasformare l'impegno associativo in un impegno politico nei Cristiano Sociali. Mimmo ha proposto a molti di noi di portare in politica una scelta netta di sinistra, da cristiani impegnati, con esperienze concrete, con lo sguardo lungo e le mani nella terra, senza paura. Il nome di Mimmo si coniuga con la buona politica, nei tempi poi segnati da Tangentopoli e dal dilagare della corruzione, spesso spettacolarizzata oltre misura”.
Così il deputato Pd, Silvio Lai.
“Con lui e i Cristiano Sociali e tante altre forze di sinistra - aggiunge - abbiamo fondato i Democratici di Sinistra e poi il Partito Democratico, trovando le ragioni di un confronto dentro un'unica forza politica progressista e democratica. L'ultima sua battaglia, ancora pochi mesi prima della sua scomparsa, è stata quella della denuncia della pochezza e della inefficacia della riforma della non autosufficenza approvata dal Governo Meloni. Una riforma a cui aveva lavorato da parlamentare e dopo la conclusione del suo mandato ma che era stata privata di quel sostegno economico necessario quando si introducono cambiamenti profondi nella società e nel suo welfare. Buon vento Mimmo”.
“I tagli agli enti locali e il commissariamento della diga di Vetto sono la prova".
“Autonomisti a parole ma centralisti nei fatti. Non può essere diversamente e lo dimostrano i tagli lineari fatti agli enti locali che ne mettono in discussione il ruolo importante nell’architrave istituzionale del nostro Paese. Ma è dimostrato anche dagli emendamenti che entrano nei decreti 'last minute' ed escludono, per un’opera importante per un territorio, come la diga di Vetto, la Regione Emilia-Romagna. La scelta di individuare un commissario per l'opera è una logica da 'amichettismo poltronaio', utile solo a distribuire incarichi ben pagati, senza tenere conto delle esigenze reali del territorio”. Così in una nota congiunta i deputati emiliani del Pd, Ilenia Malavasi e Andrea Rossi.
“La Regione Emilia-Romagna – aggiungono gli esponenti dem - ha già dato un importante contributo al progetto, con un finanziamento di 300 mila euro e un impegno diretto con le bonifiche e le agenzie territoriali. Questo governo sta tradendo il dialogo e la collaborazione istituzionale che avevano contraddistinto i progetti sotto il governo Draghi, in cui la Regione era attivamente coinvolta nella progettazione dell'opera, con una convenzione tra le bonifiche dell'Emilia centrale, la bonifica parmense, l'autorità di bacino e l'agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per il ciclo idrico e rifiuti, grazie allo stanziamento di 3,2 milioni di euro”.
"Tuttavia – concludono Malavasi e Rossi – l’esclusione della necessaria intesa nell'individuazione del commissario avanzata da un nostro emendamento, è la dimostrazione che anche gli ultimi paladini leghisti ammainano la bandiera dell'autonomia a favore di un dirigismo centralista”.
Coinvolgere gli enti locali e garantire risorse certe
“Nel corso dell’audizione del ministro Pichetto Frattin alla Camera abbiamo dato il nostro contributo su tre aspetti fondamentali per il futuro della Terra dei Fuochi. Il primo aspetto riguarda la programmazione e quindi la necessità di promuovere un accordo di programma tra la regione Campania e gli enti territoriali interessati, per un’efficace gestione, su base pluriennale, e per un periodo comunque non inferiore a 15 anni, delle risorse finanziarie già stanziate e di quelle ulteriori che si dovessero rendere necessarie. Il secondo aspetto è legato ai protocolli sanitari che devono essere adottati così come specifiche indagini epidemiologiche sul territorio per individuare e mitigare eventuali rischi per la salute della popolazione. Il terzo aspetto riguarda la necessità di dare piena implementazione del Rentri, il registro per la tracciabilità digitale, al fine di garantire la piena tracciabilità dei rifiuti”. Così i componenti democratici della commissione Ecomafie nel giorno dell’audizione del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilbertlo Pichetto Frattin nell'ambito del filone d'inchiesta riguardante il sistema di smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania, con particolare riguardo alla Terra dei fuochi.