06/06/2023 - 14:22

L’assemblea del Gruppo Pd della Camera su proposta della presidente Chiara Braga ha eletto il nuovo ufficio di presidenza. Ne faranno parte Simona Bonafé (vice presidente vicaria), Paolo Ciani, Valentina Ghio e Toni Ricciardi (vice presidenti); Andrea Casu e Federico Fornaro (segretari d’aula), Piero De Luca (segretario con delega per il Pnrr, riforme e sicurezza), Sara Ferrari, Roberto Morassut e Silvia Roggiani (segretari con deleghe comunicazione, coordinamento commissioni parlamentari, rapporti Senato e Partito); Andrea De Maria (tesoriere).

06/06/2023 - 13:32

“A Giorgia Meloni che in visita in Tunisia si appresta a stringere la mano a un autocrate, il Presidente Kaïs Saïed, vorrei dare soprattutto un consiglio: leggere quel che ha scritto ieri sul quotidiano «la Repubblica» Patrick Zaki, lo studente egiziano al quale il regime di Al-Sisi continua a negare la piena libertà sulla base di accuse del tutto inconsistenti.

O almeno farsi dire dai deputati del proprio partito quello che emerge dalle audizioni sulla Tunisia che si stanno tenendo in Commissione Esteri alla Camera.Perché dò questo consiglio alla Presidente Meloni? Perché non voglio che il mio Paese, patria del diritto e di una Costituzione pienamente democratica, si ritrovi, per meri calcoli elettorali o per inconfessabili simpatie politiche, a sostenere un regime che del diritto e della democrazia sta facendo carta straccia.

Le cosiddette «primavere arabe» iniziarono nel 2011 proprio dalla Tunisia e quel Paese rappresentò un faro per tanti giovani arabi ma anche per noi europei, perché, con il pieno coinvolgimento della società civile, dette vita a una Costituzione molto avanzata fondata sul metodo democratico e su principi di uguaglianza, di inclusione e di pieno riconoscimento dei diritti sociali e civili.

Oggi, purtroppo, quella Tunisia aperta e democratica non esiste più. Al suo posto si è insediato un presidente che ha progressivamente accentrato tutti i poteri nelle sue mani, soffocando il dissenso, arrestando proprio quei sindacalisti artefici della nuova Costituzione e insieme a loro il capo del più grande partito di opposizione, mettendo a tacere la libera stampa e scatenando una feroce ondata razzista contro gli immigrati subsahariani indicati come lo strumento di un complotto internazionale volto, pensate un po’, alla «sostituzione etnica».

Il sogno della giovane democrazia tunisina si è trasformato in un incubo. Ed è in questo incubo che si reca oggi la Presidente Meloni.

Il governo italiano, però, non mostra la benché minima preoccupazione nei confronti della svolta autoritaria in corso in Tunisia. L’unica cosa che gli interessa è che, costi quel che costi, Saïed impedisca la partenza di migranti verso l’Italia. Può ragionare così un grande Paese che ha una lunga tradizione democratica?

E il sostegno all’autocrate Saïed non è solo a parole: l’Italia si batte affinché il Fondo Monetario Internazionale aiuti economicamente il governo di Tunisi senza porre le necessarie condizioni di rispetto dei diritti democratici. Un atteggiamento grave, che va stigmatizzato con forza.Ma non vorrei, perché sarebbe ancora più preoccupante, che oltre all’ossessione di fermare i migranti – cosa che non riescono a fare nonostante il decreto contro le Ong, il decreto «Cutro» e la dichiarazione dello stato di emergenza – questa spinta verso Saïed derivi anche da una certa eco che risuona tra le due sponde del Mediterraneo: pure qui da noi qualcuno di molto vicino a Giorgia Meloni ha evocato la «sostituzione etnica»; la retorica contro la società civile e le Ong accusate di essere strumento di complotti stranieri l’abbiamo sentita in Italia oltre che in Tunisia, e pure qui da noi, da parte della destra al governo, ogni tanto spunta una certa insofferenza per la separazione dei poteri e per le istituzioni indipendenti e di garanzia chiamate a controllare il potere politico.

Non sto dicendo che Giorgia Meloni abbia delle affinità con Saïed. Ma è un fatto che, come nei mesi scorsi diversi ministri del suo governo, anche lei si precipiti a rendere omaggio a un personaggio che sta calpestando la libertà e il benessere del proprio popolo. E questo non fa bene all’immagine e alla dignità del nostro Paese.

A proposito di patriottismo”. Lo scrive su facebook la deputata del Pd, Laura Boldrini, componente della commissione Esteri di Montecitorio.

06/06/2023 - 13:17

Sardi sequestrati per due mesi

"Ingiustificabile e discriminatorio l'esoso rincaro dei costi dei traghetti per la Sardegna nel periodo estivo". È quanto dichiara Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio a fronte dei tariffari praticati dalle compagnie navali che garantiscono le tratte dal Continente verso l'isola. Il costo del biglietto di ponte raddoppia addirittura quello praticato per un viaggio aereo in regime di continuità territoriale. E per di più non ci sono evidenti differenziazioni tra le diverse compagnie navali quasi a far palesare un accordo tra i diversi interessi in palese violazione delle norme sulla concorrenza e sul diritto alla libera circolazione di tutti i cittadini.
Per questo, raccogliendo le denunce degli organi di informazione e delle organizzazioni di rappresentanza dei consumatori, ho chiesto formalmente l'intervento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Quei piani tariffari devono essere rivisti con assoluta urgenza anche perché se rimarranno tali verrebbe impedito a decine di migliaia di cittadini, a cominciare da quelli sardi, che non hanno disponibilità sufficienti per sopportare i gravosi costi, di potersi ricongiungere con le proprie famiglie o anche di godersi qualche giorno di ferie dopo una stagione di lavoro.
Ciò che è altrettanto insopportabile è il silenzio della Regione che come sempre subisce e in molti casi è accondiscendente ai voleri dei grandi interessi. La Regione non può chiedere incontri al ministero dei trasporti solo per inseguire strategie fallimentari per ottenere posti in CDA. il Presidente della Regione chieda al  Ministro Salvini di convocare le compagnie di navigazione e chieda conto di queste speculazioni, che ledono irrimediabilmente la competitività turistica ed economica della Regione e rendono i sardi prigionieri nella propria isola, se non si possono permettere di usare uno stipendio intero per andare a trovare i proprio parenti nel territorio italiano".

06/06/2023 - 12:55

“Vorrebbero mettere telecamere e scanner ovunque, per controllare ognuno di noi in ogni momento della vita. Ma non vogliono che la Corte dei Conti metta il naso nei progetti milionari del Pnrr che stanno gestendo. Tipo marchese del Grillo: Io so' io e voi...".

Lo scrive su Twitter Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd della Toscana.

06/06/2023 - 10:32

Il deputato siciliano del Pd Anthony Barbagallo ha discusso in commissione Trasporti  una interrogazione sullo stato dei lavori della “Occidentale Etnea”

“I siciliani ben conoscono la cronica carenza di infrastrutture nella loro regione e il loro stato di inadeguatezza. Al ministro Salvini ho voluto rappresentare la situazione, attraverso una interrogazione urgente,  di una infrastruttura particolarmente importante: il tratto stradale di Adrano-Paternò della SS 284 “Occidentale Etnea”. Così in una nota il segretario regionale del Pd della Sicilia e parlamentare Anthony Barbagallo, secondo il quale “la statale 284 ha la funzione di raccordo di importanti realtà territoriali della provincia, quali i centri abitati di Adrano, Biancavilla, S. Maria di Licodia, Ragalna, Bel Passo, Paternò e i relativi hinterland”. Prosegue Barbagallo: “il sottosegretario Ferrante ha risposto in commissione alla mia interrogazione e dalle sue parole non ho percepito nulla di rassicurante. Non abbiamo nessuna certezza che venga rispettato il termine di ottobre per l'approvazione del progetto definitivo e soprattutto  per l’assenza delle coperture necessarie al completamento dell’opera. Il governo e Salvini ci devono dire come e quando finanziare un’opera così importante per il sistema stradale siciliano. Ho sottolineato al governo che si tratta di una strada insicura dal punto di vista della percorrenza, soprattutto perché è transitata giornalmente da moltissimi mezzi pesanti e presenta una corsia per senso di marcia e banchine di dimensioni variabili con intersezioni a raso. Si tratta di una delle strade statali dove, negli ultimi dieci anni, si sono verificati circa 400 incidenti, con almeno una sessantina di morti e decine di feriti. E ho ricordato nel mio intervento– precisa Barbagallo-  che il precedente governo aveva stanziato un cospicuo finanziamento per la messa in sicurezza della statale 284, prevedendo il raddoppio del tratto Paternò-Adrano, opera che è stata commissariata per velocizzarne la realizzazione,  vista anche l’importanza strategica per coloro che devono raggiungere l’aeroporto di Catania,  Fontanarossa.
Ora, - conclude Barbagallo nella sua nota- per realizzare il raddoppio del tratto Paternò-Adrano servono tempi certi e coperture nel più breve tempo possibile”.

05/06/2023 - 19:19

Tweet di Alessandro Zan, deputato Pd

Dopo averlo concesso, oggi Regione Lazio ritira il patrocinio a @Roma_Pride. Una schizofrenia di odio e discriminazione che la destra vuole diffondere usando le istituzioni. Non permetteremo che continui questa crociata contro la cittadinanza lgbtqia+.
Tuttə al Roma Pride!

05/06/2023 - 18:47

Sabato sarò al Pride di Roma
Tweet di Nicola Zingaretti, deputato Pd

Sabato sarò al Pride di Roma come ho sempre fatto da Presidente di Regione. Non bisogna mai aver paura di chi difende e rivendica i diritti della persona.
Bisogna combattere chi li nega.

05/06/2023 - 18:46

Cancellare il controllo concomitante sul Pnrr non ha l’obiettivo di velocizzare le opere del Pnrr ma di sottrarre il governo al controllo della Corte. Giusta la denuncia dell’Associazione dei magistrati contabili che in questo modo viene messa a rischio la salvaguardia della legalità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd

05/06/2023 - 18:44

"Lo scenario che la Svimez ha rappresentato al Forum Aree Interne è molto preoccupante. La grave crisi demografica nelle aree interne rappresenta una delle più urgenti questioni sociali che riguarda il Sud e il Nord allo stesso modo. Vi è la necessità di preservare servizi essenziali che vanno dalla scuola alla sanità, dalle edicole ai distributori di carburante, dalle filiali ai presidi di legalità. Ovviamente passando per le infrastrutture come appunto l'Alta Velocità e la raggiungibilità di questi territori segnati da un atavico isolamento  È l'unico modo per cercare di drenare l'emorragia da spopolamento, garantendo il diritto a restare in quelle comunità. Il PNRR è lo strumento più incisivo a disposizione e siamo preoccupati da questo atteggiamento del governo nazionale che rischia di penalizzare esattamente i progetti che interessano i territori più fragili, quelli che Manlio Rossi Doria definì "osso d’Italia". Si tenga il prima possibile una sessione parlamentare sulle aree interne". Lo scrive in una nota il deputato e responsabile Sud e Coesione della Segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

05/06/2023 - 17:37

il deputato Pd Fabio Porta presenta l'iniziativa dell'intergruppo "Italiaci per un futuro glocal" domani alla Camera

Fabio Porta: “Da emigrazione e immigrazione una risposta “italica” all’avanzare dell’inverno demografico e allo spopolamento delle aree interne del Paese”.

“Aspiranti italiani”, così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito quell’enorme patrimonio di energie vitali che oggi potrebbe costituire la prima grande risposta alla crisi di risorse umane che colpisce l’Italia in maniera ormai cronica e strutturale. Dal bacino della grande diaspora italiana nel mondo e dall’universo ibrido degli italici – emigrati all’estero ed immigrati in Italia – come anche da tutti coloro che guardano al nostro Paese con interesse e simpatia potrebbe arrivare, grazie a politiche attive e innovative, il potenziale umano per invertire la tendenza quasi inesorabile che secondo l’ISTAT ridurrebbe da oggi al 2040 di sei milioni il numero di italiani in età lavorativa.  Si tratta di una vera e propria emergenza di carattere anzitutto economico, ma anche sociale e culturale. 

La “circolarità dei talenti”, come il Presidente Mattarella l’ha definita rivolgendosi agli italiani all’estero in occasione della Festa della Repubblica, può costituire una prospettiva strategica per lo sviluppo del Paese, a condizione che venga integrata e accompagnata da politiche attive in materia di flussi migratori che, senza strumentali riferimenti a “razze” o “etnie”, possa riferirsi ai “nuovi italiani” nel senso più aperto e inclusivo del termine, che comprende – per esempio – tanto le generazioni di italiani nati all’estero quanto i giovani nati in Italia da genitori stranieri.

Di questi temi si occuperà l’Intergruppo “Italici per un futuro glocal” promosso dall’On. Fabio Porta, con un primo seminario organizzato insieme all’associazione “Svegliamoci italici” e al “Comitato 11 ottobre di iniziativa per gli italiani nel mondo”. 

Il convegno si svolgerà domani presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, dalle ore 15.30. Sarà aperto dai saluti della Vice Presidente della Camera, Anna Ascani e concluso dal Presidente dell’Intergruppo Fabio Porta. Sono previste relazioni di Piero Bassetti, Raffaele Marchetti, Nicola Mattoscio, Carmen Bizzarri, Morena Diazzi e Aldo Aledda, oltre agli interventi di parlamentari aderenti all’intergruppo, degli eletti all’estero e di esperti e protagonisti del mondo dell’emigrazione e dell’immigrazione. Sarà possibile seguire i lavori tramite la pagina web della Camera dei Deputati.

05/06/2023 - 17:35

Prima sprecano mesi nel braccio di ferro sul controllo delle risorse e dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza poi si danno alla caccia del capro espiatorio di turno su cui far ricadere le responsabilità delle proprie inadeguatezze. Si tratta del resto di un copione a cui la destra fa ricorso con sistematicità, c’è sempre un nemico – l’Europa, gli organismi di garanzia, i governi precedenti– da additare, qualcuno a cui imputare la colpa di insuccessi, fallimenti e ritardi. La più grande opportunità per l’Italia di combattere squilibri cronici e creare sviluppo sostenibile, occupazione e modernizzazione viene sprecata dal governo di destra che mostra di ritenere il Pnrr un peso ed un ostacolo. Incalzeremo l’esecutivo con determinazione perché la sua inadeguatezza non faccia perdere al Paese questa straordinaria occasione.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd

05/06/2023 - 16:48

"Sentenza storica della Corte UE. La riforma della giustizia polacca viola il diritto UE poiché pregiudica l'indipendenza e imparzialità dei giudici. Messaggio chiaro: lo Stato di diritto fa parte dell'identità stessa dell'Europa e va rispettato in pieno da tutti i Paesi membri". Così su Twitter il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politche UE.

05/06/2023 - 14:01

“Il decreto Pa non risolve i problemi della carenza di organico delle amministrazioni pubbliche ma è stato il cavallo di Troia con cui il governo ha messo il bavaglio alla Corte dei Conti sui ritardi dell’attuazione del Pnrr”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Emiliano Fossi, della commissione Lavoro, durante la discussione generale del cosiddetto decreto Pa.

“Nessuno dei grandi temi del comparto, ha concluso Fossi - dal precariato, al rinnovo dei contratti, al piano nazionale di assunzioni, è stato affrontato, nonostante gli emendamenti presentati dal Pd. La pubblica amministrazione è sotto organico, con contratti a termine e stipendi non allineati con l’inflazione. La destra ancora una volta promette e non mantiene gli impegni assunti in campagna elettorale e utilizza i decreti esclusivamente per inserire norme che limitano i controlli sul corretto operato del governo”.

05/06/2023 - 13:27

La gestione del PNRR è la dimostrazione dell’incapacità di gestire una grande opportunità e di trasformarla invece in un pesante fardello ereditato da altri.

Da mesi il Partito Democratico chiede chiarezza e iniziativa: ad oggi abbiamo invece solo una governance centralizzata e paralizzata, che ha fatto accumulare inutili ritardi, e l’annuncio di un voto di fiducia per cancellare il ruolo di controllo della Corte dei Conti. Ma si sa, non c’è governo più insofferente al controllo di quello di destra. È così in Italia, è così in altre democrazia europee. Il Pnrr è il banco di prova del fallimento del governo Meloni, purtroppo però a pagarne le spese è il Paese.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

05/06/2023 - 13:26

“Il governo presieduto da Giorgia Meloni è in carica da poco più di sette mesi e ha già battuto tutti i record per quel che riguarda i decreti-legge negli ultimi anni. Dalla fine di ottobre del 2022 al 17 maggio, infatti, ben 25 sono i decreti giunti alle Camere, per una media di 4,1 al mese, superiore a quella di tutti gli altri governi che si sono succeduti almeno dal 2008. Ad esempio, il governo Draghi, in carica dal febbraio 2021 all’ottobre 2023 aveva raggiunto la quota di 3,2 decreti al mese, ben lontana da quella della Presidente Meloni che dall’opposizione allora tanto lamentava la compressione delle prerogative del Parlamento”. Così il deputato dem Andrea Casu in riferimento al “Decreto Pa” in discussione alla Camera.

“Si tratta – prosegue Casu – di una pratica, quella dell’abuso della decretazione d’urgenza, che ha sollevato anche il fermo intervento del Presidente della Repubblica in un recente incontro con i Presidenti delle Camere. La decretazione d’urgenza va utilizzata solo nei casi di straordinaria necessità ed urgenza, e non deve subire poi veri e propri stravolgimenti come il decreto in discussione oggi, che nasce per rafforzare la Pubblica amministrazione e che il governo ha trasformato, con un emendamento, in un mezzo per indebolire il controllo della Corte dei Conti sull’uso dei fondi del Pnrr”.

“Nel merito – ricorda ancora il deputato Pd – il decreto Pubblica amministrazione nasce male, in quanto il piano di assunzioni previsto è del tutto inadeguato anche solo per colmare il gap che la dinamica dei pensionamenti sta causando nella Pa. È anche evidente l’errata impostazione generale, dato che non si può riformare la Pa pensando solo a riassetti di vertice, quando, invece, sono necessarie massicce immissioni di energie alla base grazie al contributo delle nuove generazioni”.

“Il Gruppo Pd ha avuto in commissione un atteggiamento costruttivo durante tutta la discussione - conclude Casu - ma non accetteremo mai il messaggio politico che il governo vuole inviare con l’emendamento sulla Corte dei Conti, secondo il quale per spendere le risorse servono meno controlli affinché vengano impiegate nel modo giusto”.

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