23/03/2023 - 13:37

“Gli emendamenti della destra non solo cancellavano il principio ‘mai più bambini in carcere’ previsto nella nostra proposta di legge. Ma introducevano l’opposto principio ‘più bambini in carcere’.  Un principio per noi inaccettabile, soprattutto se fatto utilizzando la nostra proposta. Se vogliono, facciano loro una legge senza strumentalizzare proposte dell’opposizione”. Così il capogruppo democratico in commissione Giustizia alla Camera Federico Gianassi.

23/03/2023 - 13:36

Tweet di Andrea Casu, deputato Pd

Non permetteremo al Governo più a destra della storia della Repubblica di usare la nostra proposta per stravolgere la #LeggeSiani e aggravare invece che risolvere la tragedia delle bambine e dei bambini in cella. Continueremo in ogni sede la battaglia per #Maipiùbambinincarcere

23/03/2023 - 13:35

“Abbiamo deciso di ritirare la nostra proposta di legge sulle detenute madri dalla commissione Giustizia della Camera. Eravamo a un passo dall’introdurre nel nostro sistema una legge di civiltà per fare in modo di non vedere mai più bambine e bambini dietro le sbarre. Con la forzatura della destra di oggi il testo è stato stravolto e purtroppo con queste norme l’obiettivo della nostra proposta è stato cancellato. Se vogliono norme per più bambine e bambini in carcere si facciano da soli la legge. La destra ancora una volta mostra la sua totale insensibilità, una vergogna”. Lo dichiarano i componenti democratici della commissione Giustizia.

23/03/2023 - 13:33

"Le periferie, che comprendono aree della città più o meno densamente popolate, rappresentano sicuramente la situazione urbanistica e sociale più complessa e talvolta di maggiore criticità. Storicamente le periferie erano luoghi abitati da ceti bassi, ma negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo delle periferie con attività produttive, centri commerciali e industriali e grazie a politiche di urbanizzazione residenziale le periferie si sono sempre più popolate di residenti appartenenti al ceto medio.
Sicuramente sono delle realtà articolate e complesse, spesso caratterizzate da situazioni di degrado e criminalità e per questo è necessaria una riqualificazione di queste aree per migliorare la qualità di vita dei residenti offrendo loro servizi, un efficace controllo da parte delle Forze dell'ordine, scuole, aree verdi e palazzi condominiali. Inoltre è spesso rilevabile un degrado ambientale: discariche a cielo aperto, roghi di materiali e smaltimento illegale di rifiuti.
Per questi motivi all'inizio di questa legislatura ho ripresentato la proposta di legge per istituire una commissione parlamentare d'Inchiesta sulle periferie insieme al collega Morassut e con il sostegno del gruppo del Pd e questa volta registro, con grande soddisfazione, l’unità di intenti di tutto il Parlamento nella volontà di istituire tale commissione di inchiesta, seppure come Commissione Monocamerale.
Questa volta con il consenso di tutti i gruppi parlamentari potremo avviare un importante lavoro di riqualificazione delle periferie con rinnovi edilizi, interventi sociali e per la sicurezza dei cittadini". Lo ha detto il deputato del Pd, Andrea De Maria, dichiarando in Aula il voto favorevole del Pd, alla proposta di legge che istituisce la commissione di Inchiesta per le periferie.

23/03/2023 - 13:24

“Il problema della sicurezza nella Capitale non consente altri incomprensibili ritardi nella nomina del nuovo prefetto in sostituzione di Bruno Frattasi. I recenti fatti di cronaca impongono la necessità di ricoprire immediatamente quella carica, utile anche per convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza. Serve un’azione ferma per contrastare con decisione la criminalità organizzata che non ammette incertezze e rinvii”. Lo dichiara il deputato democratico Roberto Morassut.

 

23/03/2023 - 12:53

“Pochi giorni dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi, quando ancora non si sapeva e non si poteva sapere nulla, Giovanni Paolo II, durante un Angelus, rivolse un appello ai rapitori perché la restituissero ai suoi cari: fu un terremoto, perché fece capire che oltretevere vi era una conoscenza dei fatti, magari parziale, ma chiara. Recentemente, Papa Francesco ha avuto modo di dire a Pietro Orlandi che sua sorella si trova in cielo, confermando la tesi che dietro quella porta di granito vi sia la strada per giungere alla verità. Questi due episodi sono l’Alfa e l’Omega di una storia che va riscritta con una nuova precisione, con rigore e contando su una buona dose di coraggio e di amore della verità di chi, a partire da Papa Francesco, ha dimostrato, in questi anni, di voler lottare per questo all’interno della Chiesa”. Così il parlamentare del Partito Democratico, Roberto Morassut, a margine del voto favorevole della Camera dei Deputati sulla Commissione di Inchiesta Bicamerale sui casi Orlandi e Gregori.

“La scomparsa delle due giovani - continua Morassut - appartiene al ricco bouquet dei fiori neri della Repubblica, a quei misteri che ne hanno condizionato il cammino, contribuendo non poco ad alimentare la sfiducia diffusa nelle istituzioni. Non si possono continuare a trattare queste storie, come quelle di molte altre magari non denunciate, come dei ‘gialli’. La verità serve a tutti: e degli Stati che hanno radici secolari, se non addirittura millenarie, non possono averne paura. Nessuno di noi, credente o laico, può immaginare di vivere in un mondo in cui la missione spirituale della Chiesa o quella laica di uno Stato, siano offuscate o abbiano paura di cadere di fronte a verità dolorose. Uno dei momenti più intensi della rappresentazione della morte di Gesù nei Vangeli è il racconto della sua deposizione dalla croce, della sepoltura e della resurrezione. Una sequenza che è la base indistruttibile del mistero della fede, che ci dice che senza sepoltura non c’è resurrezione e che fa confluire nei Vangeli questa antica tradizione mediterranea: il diritto a seppellire i propri cari nella speranza che da quel luogo essi possano risorgere. Forse, Emanuela e Mirella, e le tante ragazze e ragazzi scomparsi e mai denunciati sono ancora vivi, noi lo speriamo; ma se così non fosse meritano un degno riposo”, conclude.

23/03/2023 - 12:43

“Sulla evasione dal carcere Badu e Carros di Nuoro, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, rispondendo a una interrogazione a mia prima firma insieme al capogruppo Pd in commissione Giustizia, Federico Gianassi, ammette il totale fallimento del governo. Sisto infatti conferma ciò che già si sapeva. In quel penitenziario vi sono gravi carenze tecnologiche e umane che risultano incompatibili con la catalogazione dell'istituto al rango di massima sicurezza. Per di più, a un mese dall'evasione di un boss estremamente pericoloso, il vice ministro ha spacciato per soluzioni la sostituzione di un presunto responsabile interno e la convocazione del comitato dell’ordine pubblico, il cui esito è stato che il comune di Nuoro finanzierà nuove telecamere di sicurezza. Per i cittadini di Nuoro dopo il danno anche la beffa. Dovranno pagare i costi della messa in sicurezza, come se già non bastasse il fatto che quotidianamente vivono il pericolo di un carcere che è dentro la città e dal quale in pieno giorno è riuscito a fuggire un detenuto con l'aiuto esterno della criminalità organizzata. A questi cittadini cosa risponde il viceministro Sisto? Nulla. Visto che si è limitato a riferire che le carte sono secretate perché è in corso un’indagine della magistratura. Veramente poco da chi dovrebbe garantire alle nostre comunità giustizia e sicurezza”.

Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai.

23/03/2023 - 11:27

“Oggi, per la prima volta, all'avvio di uno dei tanti processi sulla strage di Piazza della Loggia, uno dei più gravi delitti contro la democrazia italiana, non era presente come parte civile la presidenza del consiglio dei ministri. Non sappiamo se si tratti di una scelta deliberata o di una dimenticanza. In entrambi i casi, un episodio grave, sul quale chiediamo che il governo dica una parola chiara. Lo meritano il paese, la città di Brescia offesa dalla strage, i familiari delle vittime”. Lo dichiarano il sentore Alfredo Bazoli e il deputato Gianni Girelli parlamentari bresciani del Partito democratico annunciando la presentazione di una interrogazione.

22/03/2023 - 19:00

“Nella sua replica oggi in Aula la presidente Meloni, che ha cominciato il suo intervento sostenendo che dall’opposizione erano arrivate una serie di bugie, ha detto una cosa non vera nel tentativo di smentire le nostre argomentazioni.
Non è affatto vero che la protezione speciale sia un’anomalia italiana. Quasi tutti i paesi europei, infatti, prevedono ipotesi di protezione complementare a tutela di diritti fondamentali, come quello al rispetto della vita privata e familiare, riconosciuti a livello europeo e in Italia dalla nostra stessa Costituzione. Queste ipotesi sono consentite dalla normativa dell'Unione e non sostituiscono ma si aggiungono a quelle relative allo status di rifugiato e protezione sussidiaria cui la Presidente ha fatto riferimento.
Pima di parlare ci documentiamo, noi. Sorprende invece che chi guida il governo contesti queste affermazioni con tesi infondate, non sappiamo se per mancata conoscenza o, come spesso accade, per pura propaganda”.
Lo dichiara il vice capogruppo del Pd alla Camera, Piero De Luca.

22/03/2023 - 18:55

Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd

“Il Pd vota a favore di questa proposta di legge contro la pirateria  perché questo è un provvedimento giusto e perché la pirateria è un atto illegale e noi siamo per la legalità. Votiamo a favore perché riteniamo giusto difendere il valore del lavoro creativo e perché riteniamo doveroso difendere il diritto d’autore e riconoscerlo nella sua applicazione concreta in tutti gli ambiti: i libri, i giornali, il cinema, la televisione, il teatro, gli eventi musicali, gli eventi sportivi.”  Così Mauro Berruto, nella dichiarazione di voto per conto del gruppo Pd, sulla proposta per la prevenzione e repressione  della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore. “Tutte espressioni di lavori, - ha proseguito Berruto - che già troppo spesso non trovano la dignità che meritano e che, a maggior ragione, sono minacciati dall’azione della pirateria in tutte le sue forme, che oltre a creare danni economici produce un disvalore educativo, che va misurato anch’esso”. Per Berruto, “non c’è dubbio, allora, che il Partito Democratico voglia tutelare e difendere i lavoratori e le lavoratrici del mondo della cultura, come non c’è dubbio sulla nostra forte attenzione, da sempre, al valore economico e culturale generato dalle professioni creative.   E allora una buona legge, efficace, agile che possa agire in maniera tempestiva contro la pirateria è prima di tutto un modo per dare dignità e tutela a settori che se già erano storicamente esposti alla fragilità del sistema.”
“La pirateria – ha detto l’esponente Dem-  altro non è che un sistema illegale che alimenta profondamente gli affari, non solo di imprenditori della furbizia, ma spesso della criminalità organizzata. “La pirateria pesa come un macigno sui conti della serie A” diceva l’ad De Siervo. Certo, la pirateria uccide il calcio, fa perdere posti di lavoro, è un danno economico. Ma se il calcio è un fatto di proprietà di un piccolo gruppo di Presidenti, che agiscono nel modo che ritengono più vicino ai propri interessi e al di sopra del bene comune - ha concluso Berruto-  allora bisogna smetterla  di agire chiedendo denaro pubblico per poi spartire esclusivamente profitto fra privati, infischiandosene di chi al calcio guarda con una prospettiva che è anche passionale e valoriale. La Supercoppa in Arabia Saudita, prestandosi al più bieco sportwashing, violenze e attività criminali delle tifoserie, cori antisemiti nelle curve sono iceberg sulla rotta del calcio italiano. Per Berruto, Il Pd  vuole guardare anche a bordo del piroscafo del calcio italiano, perché temiamo che un po’ di pirati si nascondano anche lì”

22/03/2023 - 18:10

“Ho inseguito e perseguito la costruzione della nuova sede dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) di Teramo sin da quando ero presidente della Regione Abruzzo. Oggi posso dire di aver riportato a casa il risultato in due fasi:
1) nel 2017, grazie al Masterplan, come giunta regionale finanziammo la struttura con 35 milioni di euro, ma la congiuntura economica negativa e i conseguenti rincari dei materiali avevano messo a rischio il progetto;
2) all’inizio dell’ottobre scorso, con Draghi ancora in carica, il mio spingimento (iniziato ad agosto 2022 in qualità di presidente della commissione Finanze del Senato) è stato coronato dal successo: il Ministero della Salute ha attinto dai suoi fondi per l’edilizia sanitaria, concedendo 60 milioni per il completamento dei lavori”.
E’ quanto puntualizza il deputato del Pd Luciano D’Alfonso a proposito del via libera della conferenza Stato-Regioni, arrivato oggi, al finanziamento dell’IZS.
“Il primo lotto dei lavori - ha spiegato D’Alfonso - è in fase di realizzazione, ma la guerra in Ucraina aveva creato problemi per il cantiere. I fondi stanziati dal Ministero della Salute permetteranno di rispettare la tempistica iniziale e dare una sede adeguata ad un istituto che svolge un ruolo prezioso nella funzione di controllo della sanità pubblica veterinaria e degli alimenti”.
Infine una stoccata al presidente della Regione: “In questa vicenda Marsilio si è limitato a confezionare con la carta da regalo quanto gli stava passando sotto agli occhi con un tapis roulant”.

22/03/2023 - 17:24

Dichiarazione di Ilenia Malavasi, deputata Pd

“Per le persone con  sindrome di Down dobbiamo poter costruire un progetto di vita autonoma e indipendente. A questo dobbiamo arrivare per ottenere una inclusione vera e profonda. “ Così la deputata del Pd Ilenia Malavasi rivolgendosi alla ministra Alessandra Locatelli nel corso del Question time odierno. Il Pd aveva sollecitato il governo “in occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down (21 marzo) in cui è stata lanciata la nuova campagna di sensibilizzazione internazionale del Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down – CoorDown «Ridiculous excuses not to be inclusive” a intervenire al fine di garantire una maggiore inclusione delle persone con disabilità, a partire dall'emanazione di linee guida che regolamentino la costruzione di parchi giochi veramente inclusivi, l'obbligo per organizzatori di concerti/eventi di predisporre un'effettiva accessibilità, il pieno rispetto della legge per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, l'incremento del fondo per l'abbattimento delle barriere architettoniche, nonché l'incremento delle pensioni di invalidità, affinché si possa parlare di un riconoscimento vero ed effettivodei loro diritti nella sfera scolastica, occupazionale e relazionale, aveva sottolineato in apertura dell’interrogazione Gian Antonio Girelli.  “Bisogna che ci sia una continuità di pensiero  e di volere politico – ha aggiunto Malavasi replicando alla ministra Locatelli-  per fare in modo che davvero ognuna di queste persone con sindrome di Down o altro tipo di disabilità possa costruire un progetto di vita autonoma  e indipendente. Queste persone -ha concluso Malavasi citando una lettera- chiedono solo di essere ascoltate  e guardate negli occhi,  non solo dai loro familiari o dai medici,  ma da tutti noi che li incontriamo oggi ai giardini, sull’ autobus  e al supermercato. Cerchiamo di farci carico di queste parole e trovare veramente quelle modalità  concrete , attuando progetti e linee guida  stringenti che possano garantire la piena fruizione dei diritti delle persone con disabilità.”

 

22/03/2023 - 16:53

“Liste d’attesa come quelle denunciate a Taranto dallo Spi Cgil, che sono abituali in tutto il Mezzogiorno, devono diventare motivi di decadenza dei direttori generali se non dimostrano di aver operato per contrastarle. La trasparenza delle Regioni è quasi inesistente e solo poche mettono in linea i siti come è obbligatorio per legge. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, faccia applicare la legge sui direttori generali rendendo obbligatori gli obiettivi sulle liste d’attesa. Le lunghe liste d’attesa rappresentano di fatto un impedimento all’accesso al diritto alla salute e per forza di cose obbligano i cittadini, di fronte a necessità impellenti, a rivolgersi alle strutture private. Per legge visite ed esami debbono avvenire in tempi programmati che vanno dai 30 ai 180 giorni. Le risposte che invece ricevono i cittadini sono di overbooking o addirittura di appuntamenti ad oltre un anno dalla richiesta. Una situazione insostenibile che dovrebbe vedere un maggior impegno da parte del ministro della Salute che fino ad ora non stato possibile riscontrare”.

22/03/2023 - 16:20

Oggi in commissione Trasporti della Camera è stata approvata l'indagine conoscitiva sulla continuità territoriale, fortemente voluta dal Partito democratico per colmare i ritardi presenti in alcune aree del Paese. Sarà lo strumento per capire perché ancora oggi ci siano grandi difficoltà nei collegamenti da una zona a un'altra dell'Italia e le ragioni per cui si determina un caro biglietti, soprattutto per quanto riguarda i voli aerei, che non ha nessun riscontro negli altri paesi europei. Bene quindi l'indagine conoscitiva, saremo molto vigili e attenti ad analizzare le varie questioni legate alla continuità territoriale, non ultimo il numero di tratte che determinerà il ministero dei Trasporti e la vicenda legata agli aiuti di Stato. 

Così il capogruppo del Pd in commissione trasporti della Camera Anthony Barbagallo.

22/03/2023 - 15:56

“Domani il ministero dell’Interno dovrà prendere una posizione ufficiale sulla farneticante decisione della Giunta comunale di Grosseto di intitolare due strade vicine ad Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante. Verrà infatti discussa in Commissione Affari Costituzionali della Camera l’interrogazione che ho depositato sulla vicenda”: così il deputato del Pd Marco Simiani, annunciando la calendarizzazione dell’atto per giovedì 23 marzo.

“Ricorre proprio oggi l’anniversario della strage di Maiano Lavacchio, in provincia di Grosseto, dove nel 1944 furono uccisi 11 giovani che si erano rifiutati di arruolare nelle fila della Repubblica Sociale. Fu Giorgio Almirante, allora funzionario del governo fascista, a firmare manifesti di condanna a morte simile a quello di Maiano Lavacchio. Per il nostro territorio si tratta di una ferita ancora aperta: dedicargli una via in nome della pacificazione è un affronto insostenibile alla memoria delle vittime e alla nostra comunità. Mi auguro che il ministero dell’Interno fermi questa scelta”, conclude Marco Simiani.

 

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