Oggi, 31 anni fa, l’assassinio per mano mafiosa di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Vito Schifani. Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Onorare la memoria del loro sacrificio significa non solo non abbassare mai la guardia nella lotta alle mafie ma lavorare ogni giorno per accrescere la cultura della legalità. Il ricordo della loro indomabile dedizione alla difesa delle istituzioni e del Paese sia per tutti noi costante fonte di ispirazione.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd
“Le disastrose alluvioni in Romagna hanno purtroppo coinvolto anche l’Appennino tosco emiliano, con interi pezzi di montagna che stanno continuando a scivolare a valle causando gravi problemi di pubblica sicurezza. Numerosi centri abitati tra cui Marradi, Palazzuolo sul Senio e Fiorenzuola sono da giorni isolate con strade interrotte, frazioni irraggiungibili, carenza di prodotti alimentari e medicinali e chiusura di molte attività produttive. Nonostante le necessità l’esercito non è stato ancora inviato in questi luoghi: per capire le motivazioni di questi incomprensibili ritardi e per garantire le risorse per la ricostruzione e la ripresa delle attività presenterò una interrogazione al governo”. Lo dichiara il deputato Pd e segretario regionale della Toscana Emiliano Fossi.
L’insediamento della Commissione Antimafia, proprio oggi il 23 maggio, rappresenta un momento importante per la legislatura. La storia ci dice che la lotta alla mafia ha bisogno di unità e credibilità delle istituzioni. Proprio per questo le polemiche sviluppatesi sulla figura del presidente rischiano di compromettere dalla nascita il lavoro della commissione, su un tema che invece richiede la massima compattezza delle forze politiche.
Non possiamo ignorare le preoccupazioni espresse dalle associazioni delle vittime della mafia e della criminalità organizzata, che in questi anni hanno supportato il lavoro del Parlamento e che sono una voce autorevole nel paese.
Consapevoli dell’importanza di individuare una figura che sappia interpretare lo spirito della legge istitutiva della commissione, rivolgiamo un ulteriore appello alla maggioranza affinché si giunga ad individuare un presidente che allontani i timori espressi dalla società civile e che raccolga la volontà di collaborazione e di unità di tutti i gruppi parlamentari nella lotta alla mafia.
Così in una nota i componenti Pd nella Commissione Antimafia in seguito ad una riunione con i capigruppo Pd di Camera e Senato tenutasi questa mattina.
Domani conferenza stampa ore 12 a Palazzo Theodoli per raccolta firme lanciata da Marisa Laurito
Domani, Mercoledì 24 maggio alle ore 12, l’on. Lia Quartapelle (PD) organizza una conferenza stampa in Sala Matteotti di palazzo Theodoli - Bianchelli di presentazione della raccolta firme lanciata da Marisa Laurito per chiedere lo stop alle condanne a morte e il rilascio dei manifestanti arrestati in Iran.
Dopo che la scorsa settimana sono riprese le esecuzioni in Iran, mercoledì 24 maggio verrà rilanciata la raccolta firme, oltre all’on. Quartapelle e Marisa Laurito, saranno presenti anche UIL, CGIL, Amnesty International.
Parteciperanno anche altri deputati e senatori che nei mesi scorsi hanno aderito alla campagna di patrocinio politico dei condannati a morte.
“Il Governo tratta il Pnrr quasi con fastidio, come se fosse una disgrazia. Incomprensibile. Quelle risorse sono la nostra missione nazionale. Basta temporeggiare, discutiamone in Parlamento carte alla mano”.
Lo scrive su Twitter il capogruppo del Partito Democratico in commissione Esteri alla Camera, Enzo Amendola.
Tweet di Anthony Barbagallo , capogruppo Pd commissione trasporti
A 31 anni da Capaci non vogliamo dimenticare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani
Oggi si insedia la commissione nazionale antimafia: Il mio impegno #pernondimenticare #mafia #stragecapaci
31 anni fa la strage di Capaci, morirono il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta: Montinaro, Schifani e Dicillo. La memoria sostiene la lotta alla mafia, per difendere ogni giorno la libertà e la democrazia.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd
Sul caso Cospito la Procura di Roma conferma quanto avevamo fin dall'inizio sottolineato. Le informazioni che il sottosegretario Delmastro ha fornito al deputato Donzelli per attaccare l’opposizione non erano a disposizione dei parlamentari, erano coperte dal segreto amministrativo e pertanto non divulgabili. Smentiti su tutta la linea.
Una vicenda per la quale ci si aspetterebbero normalmente scuse soprattutto da parte di uomini delle istituzioni che, tuttavia, siamo certi che non ci saranno, presi come sono a vivere il loro mandato per ragioni di parte e non certo nell'interesse superiore del Paese. È ancora più grave che il ministro Nordio abbia assecondato, con un atteggiamento camaleontico, una palese violazione delle regole e delle leggi avvenuta nel suo dicastero e sotto la sua responsabilità. Ma non è la stessa persona delle dichiarazioni precedenti la sua nomina... Sic transit gloria mundi.
Nessun dialogo e nessun confronto con la maggioranza è stato possibile nel percorso per l'istituzione della commissione d'inchiesta sul Covid. Abbiamo svolto delle audizioni di cui non una parola è diventata oggetto di arricchimento della proposta di questa commissione. Sono stati presentati 109 emendamenti. 105 sono stati bocciati e addirittura uno del Partito Democratico è stato approvato con il nostro voto contrario, perché la riformulazione della maggioranza era peggiorativa. Sui tempi di lavoro della commissione previsti fino a fine legislatura, abbiamo avanzato una proposta con le altre opposizioni provando anche a sollecitare nella maggioranza una riflessione. Perché se la maggioranza prevede che questa commissione avrà tempo tutta la legislatura per arrivare in fondo, dall'altra parte del Parlamento in Senato invece sulla commissione Orlandi la loro proposta è di andare a 24 mesi.
Forse perché poi se sia ha più tempo si corre il rischio di trovare qualche convivenza storica tra quegli anni e la propria provenienza culturale. La legge è un testo unico a firma di due dei soggetti politici del centrodestra e di Italia viva. Dopodiché si è aperto il terzo articolo con la richiesta di riscrivere il senso della commissione da parte di uno dei firmatari della legge stessa. E questa è un unicum nelle istituzioni di una commissione come questa. Dentro quell'articolo c'è anche il senso politico di questa vicenda. Siccome i presidenti Cirio, Fontana e Zaia non possono permettere di andare a vedere quello che è successo, noi ci fermiamo a indagare quelle che sono state le indicazioni dei governi centrali. La maggioranza sta istituendo questa commissione solo per utilizzare una clava contro i governi precedenti, ma ricordo che fatto salvo Fratelli d'Italia nei governi precedenti c'erano anche Lega e Forza Italia. C'erano le forze minori che compongono il centrodestra che hanno sostenuto con il governo Draghi una linea che era la stessa che ha consentito all'Italia, nonostante il dramma che abbiamo vissuto e nonostante i morti, di contenere la pandemia. Volete usare le istituzioni per andare contro una parte dell'opposizione? Questa non è l'idea di costruire un Paese unito. Cambiate linea, prendetevi questa finta vittoria in quest'aula del Parlamento oggi e nei prossimi giorni al Senato provate a riprendere una discussione, altrimenti i rischi di rottura istituzionale saranno davvero alti.
Così il deputato del PD Nico Stumpo intervenendo in Aula.
Dichiarazione di Federico Gianassi capogruppo Pd commissione Giustizia della Camera
“La maternità surrogata in Italia è già vietata. L’operazione della destra è strumentale e dannosa perché in sostanza vorrebbe intervenire con un intervento nazionale su leggi di altri Stati che hanno sul punto regole diverse da noi. Governo e maggioranza, invece di ingolfare i lavori parlamentari con proposte di legge irricevibili, si occupino piuttosto dei problemi e dei diritti dei bambini e dei minori per la tutela dei quali abbiamo presentato emendamenti specifici”.
“Abbiamo sempre posto due questioni politiche sulla vicenda Donzelli-Delmastro: che le informazioni erano segrete e pertanto non potevano essere rivelate al collega di partito che poi le ha usate in aula per colpire l’opposizione; e che il sottosegretario Delmastro avrebbe dovuto scusarsi per le gravissime accuse rivolte ai parlamentari Dem di “inchino ai mafiosi”.
Oggi sappiamo che la Procura di Roma ritiene, come noi abbiamo sempre detto, che via sia stata violazione del segreto, posizione che smentisce l’autodifesa del sottosegretario e la difesa di ufficio del Ministro Nordio.
La giustizia farà il suo corso e noi non entriamo nel merito del procedimento e delle eventuali responsabilità penali, ma abbiamo posto e poniamo questioni politiche.
Pertanto, a maggior ragione giudichiamo grave e incomprensibile il rifiuto del sottosegretario di scusarsi con il Pd per le gravi parole rivolte ai nostri esponenti”.
Lo dichiarano i capigruppo democratico nelle commissioni Giustizia di Camera Senato Federico Gianassi e Alfredo Bazoli
Dichiarazione di Gian Antonio Girelli, deputato Pd
“Il Pd voterà no all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dal Covid. Siamo contrari innanzitutto perché l’indagine, nonostante il parere di tutti gli auditi in commissione, non ha voluto considerare l’attività di 21 modelli territoriali, come se fossero stati ininfluenti nel contrastare la pandemia.” Così il deputato Pd Gian Antonio Girelli nel suo intervento in Aula stamane sulla proposta di istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia. “Come Pd – ha proseguito Girelli- abbiamo voluto porre l’attenzione sulla inefficacia di una commissione d’inchiesta in presenza di una indagine gia’ avviata dalla procura di Bergamo. Inoltre, è evidente il carattere strumentale di tale commissione anche alla luce dell’elenco delle attività oggetto dell’indagine: l’obiettivo principale è un palese attacco al governo di allora. Indigna, tra l’altro la considerazione che è stata data ad alcune tesi no vax. Per noi è incredibile anche solo pensarlo. Nel mio intervento in aula- ha proseguito Girelli- ho sottolineato la mancata volontà di fare ciò che è veramente indispensabile: un’analisi attenta di tutto quanto è avvenuto per poi individuare le politiche conseguenti al fine di impedire il ripetersi di drammi come quello tristemente vissuto. Riteniamo che l’approccio più efficace fosse quello di fare un’analisi a 360 gradi e non voler parlare solo di Cina, di banchi a rotelle o zone rosse mancate. Sia chiaro - ha concluso Girelli – noi non temiamo la commissione e non abbiamo nulla da nascondere. Vorremmo però capire ogni cosa, ma non possiamo prestarci ad un uso strumentale o, peggio, permettere che una tragedia nazionale diventi un’arma della maggioranza per attaccare l’opposizione. “
“Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, su quello che è accaduto al Liceo Augusto di Roma, dove uno studente ha subito un’aggressione per aver cancellato insieme ad altri ragazzi delle scritte inneggianti il Fascismo. Non è il primo caso di aggressione di stampo neofascista che si verifica nella Capitale e nel resto del Paese: la procura di Firenze ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di violenza privata aggravata nei confronti dei sei esponenti Azione Studentesca, che lo scorso 20 febbraio hanno colpito con pugni e calci due studenti del liceo classico Michelangiolo di Firenze. È ora che le istituzioni intervengano per fermare questa escalation di violenza che ci riporta agli anni più bui della nostra storia”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
"In Italia la maternità surrogata è già vietata dalla legge sia per le coppie etero che per quelle gay. La propaganda della destra è solo una fake news. Ovvero il tentativo in puro stile Orbán di discriminare i bambini, con lo scopo di criminalizzare i genitori dello stesso sesso". Lo scrive su Twitter il deputato dem e responsabile diritti della segreteria nazionale del PD Alessandro Zan.
Apprendiamo che, nel chiedere l’archiviazione nei confronti del sottosegretario Delmastro delle Vedove, la Procura di Roma “riconosce l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo” e “‘l’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale”. Quindi: avevamo ragione noi quando dicevamo che le informazioni date da Delmastro all’onorevole Donzelli erano coperte da segreto ed erano riservate e torto il Ministro Nordio che ha sostenuto invece non esserlo. Delmastro però, laureato in legge, avvocato penalista e sottosegretario alla Giustizia con deleghe al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, non conosce la legge, oppure la conosce ma non è consapevole dell’uso che può farne. Apprendiamo altresì che il sottosegretario rifarebbe tutto e non ritiene di scusarsi con il Pd per le gravi e intollerabili accuse che ci ha rivolto. Forse è il caso che il sottosegretario, e con lui il Ministro riflettano, visto che oggi la Procura di Roma conferma la totale inadeguatezza del sottosegretario allo svolgimento dei compiti affidatigli.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd.