Il progetto dell’Einstein Telescope è ad un bivio. Il tempo delle chiacchiere è finito: o la candidatura italiana diventa concreta con finanziamenti dedicati da parte del Governo Italiano oppure prevarranno le due candidature olandesi e tedesche.” Lo dichiarano i parlamentari PD Silvio Lai e Marco Meloni sul dibattito intorno alla candidatura italiana per l’osservatorio sulle onde gravitazionali.
“Purtroppo i tempi stringono e la decisione che sarà assunta entro il 2025 richiede che ci siano sul campo già delle concrete realizzazioni per rendere credibile la proposta. In Olanda ci sono già laboratori operativi con ricercatori impegnati a supporto e oltre 800 milioni di euro, il land sassone ha impegnato già milioni di euro, in Italia occorre implementare rapidamente ciò che c’è.
D’altro canto vanno anche resi evidenti oltre che i finanziamenti nazionali ancora non definiti, che quelli regionali si trasformino in impegni concreti, opere e appalti.
Come per il PNRR è finito il tempo delle chiacchiere, si deve mettere a terra ciò che si promette e il Governo deve passare dalle parole ai fatti.
Oggi conferenza stampa ore 12 a Palazzo Theodoli per raccolta firme lanciata da Marisa Laurito
Oggi, Mercoledì 24 maggio alle ore 12, l’on. Lia Quartapelle (PD) organizza una conferenza stampa in Sala Matteotti di palazzo Theodoli - Bianchelli di presentazione della raccolta firme lanciata da Marisa Laurito per chiedere lo stop alle condanne a morte e il rilascio dei manifestanti arrestati in Iran.
Dopo che la scorsa settimana sono riprese le esecuzioni in Iran, mercoledì 24 maggio verrà rilanciata la raccolta firme, oltre all’on. Quartapelle e Marisa Laurito, saranno presenti anche UIL, CGIL, Amnesty International.
Parteciperanno anche altri deputati e senatori che nei mesi scorsi hanno aderito alla campagna di patrocinio politico dei condannati a morte.
Dichiarazione di Gian Antonio Girelli, deputato Pd
“Noi oggi approviamo una legge importante anche se, e dobbiamo esserne consapevoli, non risolve il problema dei nostri bambini e ragazzi che hanno il diabete di tipo 1 o sono affetti da celiachia ma ci aiuta a intravvedere alcune soluzioni, ancorche’ parziali.” Così Gian Antonio Girelli, deputato Pd, nella dichiarazione di voto finale per conto del suo gruppo al provvedimento sul programma diagnostico per l'individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica.
“Questa legge – ha proseguito Girelli- ci impegna a un grande investimento nella ricerca perché , sia chiaro, quando si parla di queste patologie, senza ricerca si rischia di non ottenere risultati; la ricerca è la vera strada del futuro. E poi, secondariamente, con questa legge introduciamo un grande impegno verso queste persone a cui diamo uno strumento, come quello dello screening, mettendo il paziente e il contesto familiare nelle condizioni di poter conoscere le difficoltà future. A loro lo Stato dice: non ti lasciamo solo nel farlo. E per rispondere a questo fondamentale obiettivo dobbiamo riuscire sempre di più a fare un sistema sanitario di prossimità, ovvero un Snn che ti sta vicino, che ti segue e che ti mette in condizione di non essere abbandonato di fronte alle tue difficoltà. Ma supportato anche da quell’aiuto psicologico che deve accompagnare il ragazzo che vive in prima persona la malattia , così come l’intero contesto familiare. Ecco perché – ha concluso Girelli- il sì convinto del gruppo del Partito democratico: perché alle tante persone coinvolte ora possiamo dire: sappiamo che vivete questa situazione difficile ma noi cercheremo, fino a quando ce ne sarà bisogno, di affiancarvi sempre qualcuno a farsene carico”.
“Oggi è il giorno in cui tutte le istituzioni, il Parlamento, questa Camera si stringe e si stringono intorno alla tragedia grande che ha colpito l'Emilia-Romagna. Il primo pensiero ovviamente va alle vittime, ai loro familiari, alle famiglie colpite, ai cittadini, alle imprese dell'Emilia Romagna, a tutti coloro che ancora soffrono, un pensiero forte va alla Romagna. E un grazie ai volontari, alle donne e uomini e ragazzi che ancora sono lì, ai sindaci, al Presidente della Regione, alla Protezione Civile agli organi dello Stato, le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, alle squadre di pronto intervento agli operai, ai tecnici di tutti gli enti coinvolti pubblici e privati. Grazie per questo moto di civismo solidale e concreto. Grazie al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e grazie alla Presidente del Consiglio Meloni e al governo”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato romagnolo del Pd, Andrea Gnassi, in occasione della commemorazione delle vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna.
“Mi hanno detto – ha concluso Gnassi - dillo a Roma. I Romagnoli non amano la retorica. Hanno scritto su un telo ‘Non chiamateci Angeli del fango, ma chi burdel de paciug’. Il fango, mentre si spala, è già stato nel suono, in qualche modo bonificato, quasi sdrammatizzato e questo per darsi forza, per tornare a lavorare . L'Emilia-Romagna è una terra che ha dato, ma adesso ha bisogno. Ricordo due parole, la prima è ‘amarcord’: non dimentichiamoci in quest'Aula quando magari saremo di nuovo nell’agone del confronto politico dei morti delle famiglie, delle case perse, delle imprese. L’altra è ‘amaracmand ’: vuol dire mi raccomando. Non è un richiamo, non è una richiesta, non è una lamentela, è quello che ci hanno detto le nonne, i padri e le madri. Fai quello che devi fare. Amaracmand al Parlamento, alla Camera, al governo. Oggi il decreto del governo va nella direzione giusta. Servono risorse e un modello per la ricostruzione, erano 12 i miliardi per il terremoto dell’Emilia e il modello ha funzionato. Serve un pensiero sul tempo che viviamo. Servono procedure semplificate. Senza magliette politiche. Le uniche medaglie se le intesteranno l’Italia, L’Emilia Romagna e la Romagna, che speriamo torni di nuovo in fior”.
Dichiarazione di Federico Fornaro, deputato Pd-Idp
“Chiediamo alla maggioranza di fermarsi a riflettere, visto che c'è tempo, perché l'obiettivo dovrebbe essere quello di arrivare a una Commissione di inchiesta condivisa negli obiettivi, nel perimetro e negli strumenti.” Così Federico Fornaro, del gruppo Pd-Idp, intervenendo in aula sulla costituzione della Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emerga sanitaria causata dal Covid. “Questa maggioranza non può pensare di usare la Commissione di inchiesta come un randello contro le opposizioni – ha proseguito Fornaro- secondo il quale “la si smetta di dire che noi non siamo per la verità. La si smetta di continuare a pensare, allo stesso modo, che le Commissioni di inchiesta si fanno di maggioranza, poi si va avanti e non si ascoltano le opposizioni. C'era tutto il tempo per provare a discutere sul merito, ha concluso Fornaro. Io invito a rileggere, a chi dice che non vogliamo la verità, alcuni nostri emendamenti che danno un perimetro largo, perché larga è la necessità di riflessione. Insomma, la maggioranza si fermi finchè è in tempo”.
La destra ha paura del voto degli studenti #fuorisede?
Sembrerebbe di sì. Oggi non ha voluto che si approvasse - in tempo per le elezioni europee - la proposta di legge del PD “voto dove vivo”.
Negata un’opportunità a cinque milioni di giovani.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
Dichiarazione di Virginio Merola e Marco Simiani , deputati Pd
“Il governo decida in fretta la scelta del Commissario per la ricostruzione dell’Emilia Romagna evitando di litigare sulle nomine come ha fatto fino ad oggi su tutte le partecipate.
Quello che non deve assolutamente permettersi la maggioranza è gettare discredito sull’operato del governatore Bonaccini: la sua regione, secondo i dati Ispra, visto l’ultimo rapporto del ReNDiS, con 4,4 anni, è infatti la prima, nelle regioni del nord in Italia per i tempi di l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, a dispetto del Veneto che è l’ultima con 6,8 anni. Le fake news, in questo contesto, rilanciate dal Capogruppo di Fdi Foti a Montecitorio su presunte inadempienze, si commentano da sole e hanno come unico scopo quello di giustificare i ritardi del governo sulla nomina del Commissario”: è quanto afferma una nota congiunta di Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente e Virginio Merola Capogruppo Pd in Commissione Finanze di Montecitorio.
“Chiediamo al governo di informare il Parlamento su quale sia lo stato e la portata effettiva della trattativa sul Tribunale unificato dei brevetti e quali iniziative il Ministro Tajani intenda mettere in campo per assicurare rapidamente l’assegnazione alla città di Milano della sezione centrale del TUB nella pienezza delle competenze, come originariamente previste per la sezione di Londra, scongiurando così il rischio di un ridimensionamento della sua operatività e del suo ruolo”. È la richiesta contenuta nell’interrogazione al ministro degli Esteri presentata dai deputati dem Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri, e Piero De Luca, capogruppo del Pd della commissione Politiche Ue.
“Il primo giugno entrerà in vigore, dopo più di dieci anni dalla firma, l'Accordo istitutivo del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), consentendo l’avvio della nuova disciplina del brevetto unitario europeo. In ragione dell’opportunità di rivedere, per effetto della Brexit, l’assegnazione delle controversie previste per la sezione di Londra, la città di Milano è stata da tempo ufficialmente candidata ad ospitare la terza sezione della divisione centrale. Tuttavia, nella riunione dell’8 maggio il Praesidium del TUB ha deciso che, a partire dal 1° giugno, le azioni pendenti dinanzi alla sezione di Londra relative a una parte dei brevetti saranno assegnate alla sede di Parigi e le altre alla sezione di Monaco. Il governo italiano ha reso noto di aver concordato con Francia e Germania di istituire a Milano una sezione distaccata della divisione centrale del TUB e che tale intesa sarà sottoposta agli altri Stati contraenti del TUB nel corso della prossima riunione del Comitato Amministrativo.
Ricordiamo che l'Italia si conferma all'11° posto nella classifica dei primi 50 paesi per domande di brevetto presentate all’EPO nel 2022, e tra i primi in UE, otto sono le regioni italiane presenti tra le prime cento europee, e la Lombardia (12° posto) è la regione italiana che registra più domande nel 2022. Tali dati costituiscono un importante indicatore degli investimenti delle aziende in ricerca e sviluppo, e della necessità di assicurare in Italia un’adeguata partecipazione al sistema europeo di protezione della proprietà industriale, evitando il rischio di avere processi all'estero, non in lingua italiana e con un notevole incremento dei costi di difesa. Ma nonostante lo sforzo diplomatico portato avanti dai precedenti governi sin dal 2020 per la candidatura di Milano, al di là delle dichiarazioni del governo, non vi è alcuna certezza dell’assegnazione della terza sezione centrale a Milano né, tantomeno, dell’assegnazione completa di tutte le controversie originariamente previste per quella di Londra, con particolare riferimento al settore chimico-farmaceutico”.
“Ricordo all'Aula che questo è un provvedimento in quota delle opposizioni. C'è già stata nella discussione sugli emendamenti una scelta di svuotamento e di cambiamento radicale del contenuto. Il provvedimento è stato trasformato in una legge delega. Era all'ordine del giorno e, quindi, non è una novità, né un provvedimento che è stato inserito all'ultimo momento. Che il governo chieda una settimana di tempo è veramente uno schiaffo nei confronti delle opposizioni. Ad esse sono già concesse pochissime possibilità di iniziativa parlamentare. Se poi, nei fatti, tali possibilità vengono destrutturate e portate a lungo nel tempo, è evidente che viene meno anche la logica che, a livello regolamentare, presiede al fatto che alle opposizioni viene dato uno spazio. Del nostro profondo disagio deve essere informato il presidente della Camera”.
Lo ha detto il deputato del Gruppo Pd-Idp, Federico Fornaro, intervenendo nell’Aula della Camera per contestare la decisione di rinviare la Pdl Voto ai fuori sede.
“Noi abbiamo presentato una pregiudiziale di merito per ragioni che riteniamo oggettive, ma per voi queste ragioni sono state carta straccia. Perché volete circoscrivere l’inchiesta solo all’operato di un governo? Quelle di inchiesta non sono mai state commissioni di una parte contro un'altra, tranne in un caso: la commissione di inchiesta Mitrokhin, che è stata la peggiore delle commissioni e voi vi apprestate a prenderne l'eredità. Sono le comunità scientifiche che devono assumersi le responsabilità, non le associazioni ‘No vax’, non i politici che gli lisciano il pelo”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Nico Stumpo, durante l'esame delle questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni alla proposta di legge sulla istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza da Covid-19.
Dichiarazione di Anthony Barbagallo, deputato Pd e segretario della commissione Antimafia
“Oggi non potrò essere a Palermo all’albero Falcone per ricordare il giudice e le vittime della strage di Capaci. Sono infatti a Roma poiché si è insediata la commissione nazionale antimafia, di cui faccio parte e nella quale sono stato chiamato a svolgere il ruolo di segretario. Inoltre , sono l’unico siciliano presente nell’ufficio di presidenza. Un incarico che, ancora di più e oggi in particolare, sento la responsabilità”. Lo dichiara Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD Sicilia e deputato alla Camera durante una pausa dei lavori della commissione nazionale antimafia.
“Con ritardo questa Commissione - aggiunge - si sta avviando ai lavori ed ora bisogna mettersi sotto. La mafia non è per nulla sconfitta: lo è certamente quella militare, dei corleonesi, il cui ultimo esponente di spicco, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato nei mesi scorsi. Ma restano i tanti “misteri” sulle coperture di cui ha potuto godere Messina Denaro durante una latitanza lunga 30 anni. O le ombre – lunghe – sui tanti depistaggi, da Capaci a via D’Amelio. La mafia non spara ma si insinua nella pubblica amministrazione, drena i grossi capitali, è più impalpabile. E dunque – credo – più insidiosa. Mi metterò al lavoro – conclude - col pensiero e l’azione , lo dobbiamo alla nostra terra, la Sicilia, e ai nostri martiri che hanno immolato la loro vita per un futuro migliore senza la mafia”.
“Il Governo Meloni ancora contro i giovani. Oggi la destra ha rinviato di nuovo il voto sulla proposta di legge delle opposizioni per dare il diritto a 5 milioni di studenti fuori sede a votare nel comune dove studiano”.
Lo scrive su Twitter il deputato del Partito Democratico, Nicola Zingaretti.
“Il nostro impegno sull’insieme delle missioni internazionali e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione è puntuale, come si evince dal testo della Risoluzione che questa mattina ho depositato a nome del mio Partito”, così il deputato dem Fabio Porta, a margine dell’intervento svolto a nome del PD nell’ambito della discussione generale sulle missioni internazionali avviata oggi a Montecitorio.
“Per quanto riguarda la Libia, il Partito Democratico ha espresso la sua contrarietà sul punto riguardante il rifinanziamento della missione di supporto alla guardia costiera libica. Lo ha fatto proponendo degli emendamenti che sono stati respinti dal governo nel corso della seduta congiunta delle Commissioni Esteri e Difesa di ieri. Voglio ricordare che già lo scorso anno il PD chiese un cambiamento di approccio nella gestione di questa missione da inquadrare in una cornice europea e non più solo bilaterale. A distanza di anni dal Memorandum Italia-Libia, infatti, c’è la concreta necessità di un cambiamento di strategia che tenga insieme la difesa degli interessi italiani e il rispetto dei diritti umani".
“La posizione critica del PD sul rifinanziamento della Guardia costiera libica non significa, però, abbandonare le altre missioni bilaterali in Libia. Il PD sostiene quelle per la formazione, per lo sminamento, a difesa degli interessi strategici nazionali. Quello che chiediamo al governo è un impegno concreto presso le sedi europee e bilaterali con la Libia, finalizzato alla chiusura immediata dei centri di detenzione, promuovendo forme di assistenza ai migranti e rifugiati che vi sono rinchiusi attraverso una nuova policy che poggi sostanzialmente su tre pilastri: il rafforzamento delle procedure di reinsediamento così come promosso dalla UHNCR; il rafforzamento dei corridoi umanitari verso i paesi che diano disponibilità per l’accoglienza; il sostegno a progetti di inclusione alternativi già sperimentati in altri contesti”.
Il Dl enti pubblici non ha nulla di urgente se non la volontà della destra di azzerare i vertici di Inps, Inail e San Carlo. Commissariare Inps e Inail è una decisione gravissima, immotivata e senza precedenti, che rischia di minare, oltre che l’autonomia e l’indipendenza degli Istituti coinvolti, anche la qualità dei servizi erogati. L’altra scelta vergognosa è quella che abbassa il limite di anzianità a settanta anni per i direttori stranieri degli enti lirico-sinfonici: una vera e propria norma ‘ad personam’ finalizzata a liberare la carica di sovrintendente al Teatro lirico San Carlo di Napoli. Un’altra scelta ideologica, che dimostra la volontà della destra di mettere le mani ovunque e di fare dello spoil system selvaggio la normalità ovunque, anche dove mai era arrivato”.
Così la deputata Silvia Roggiani, intervenendo in Aula sulla pregiudiziale presentata dal Partito Democratico al DL enti pubblici.
"L’insediamento della commissione antimafia nel giorno in cui cade la 31 ricorrenza dell'assassinio per mano mafiosa di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro sarebbe dovuta essere nella scia di un impegno univoco e riconosciuto da tutti, senza divisioni. Così invece non è.
Una presidente del consiglio che dopo tanti anni ha un mandato politico, e non subisce un governo tecnico, dovrebbe riservare particolare attenzione all’unità del Paese piuttosto che a suddividere piccole spoglie di potere. Onorare la memoria del martirio per mano mafiosa richiederebbe scelte condivise, per non abbassare la guardia nella lotta alle mafie, per costruire e accrescere la cultura della legalità, per mantenerla come patrimonio comune di tutto il Paese. Le divisioni nelle istituzioni fanno il bene delle mafie e il male del Paese. Ne vale la pena presidente Meloni?". Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai.