Il pluralismo nell’informazione del servizio pubblico non è una gentile concessione di chi vince le elezioni. La decisione di Lucia Annunziata di lasciare la Rai è allarmante e rende sempre più evidente il processo di occupazione dell’azienda da parte dell’attuale maggioranza. Si manifesta sempre più il rischio che professionalità unanimemente riconosciute, culture e letture della realtà, espressioni delle diversità vengano completamente cancellate. E al tempo stesso che venga calpestato un diritto sancito dalla Costituzione.
Oggi nel cda si è cominciato riducendo sensibilmente il numero di donne nei ruoli apicali a ennesima riprova che il tetto di cristallo rotto dalla presidente meloni è ben lungi da riguardare le altre donne.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Salvini e Solinas parlano e promettono ma non producono risultati per i cittadini sardi
“Caro ministro Salvini, Il livello di sopportazione dei sardi sulla continuità territoriale ha superato il limite di guardia e non si può accettare nulla di più” così la lettera che il deputato sardo del PD Silvio Lai scrive al vicepremier Salvini accompagnando la copia della interrogazione depositata sui costi dei biglietti delle navi da e per la Sardegna per i residenti e i non residenti.
“Se il 5 agosto, per una settimana di meritate ferie, un sardo volesse partire per Genova pagherebbe un posto ponte in nave più di un viaggio aereo su Milano. È uno scandalo continuo con i sardi che a luglio e agosto sono sequestrati nella propria isola, dovendo pagare solo il trasporto in posto ponte, senza poltrona a 210 euro o un posto letto in cabina condivisa a 460 euro.
Ma anche il sistema turistico è lesionato se per un posto ponte un non residente ad agosto arriva a pagare 280-300 euro. E poiché non si può arrivare a nuoto o in auto ecco che l’economia dell’isola non è nelle condizioni di competere con altre regioni e si trova agli ultimi posti nelle graduatorie di competitività delle regioni europee.”
“Per questo ho chiesto con una interrogazione al ministro Salvini quali siano le condizioni operative della convenzione per la continuità territoriale, se ritiene che siano accettabili questi costi per i residenti e se non ritenga di intervenire in qualità di autorità responsabile della continuità territoriale marittima.”
“Anche la Regione Sardegna ha un ruolo per quanto minore nella continuità marittima ma Presidente e assessore ai trasporti si occupano di altro evidentemente più interessante per loro. E così si avventurano in nuove future norme che (se approvate) si applicheranno nel 2026 o in poco probabili battaglie sulle società di gestione degli aereoporti, senza fare bene i conti della proprietà pubblica. Qualunque cosa pur di non occuparsi dei problemi veri e di oggi, pur di non dare risposte e di non disturbare il manovratore e il decisore.
Non vediamo iniziative politiche verso governo e compagnie contro il caroprezzi dei biglietti sia marittimi che aerei. In nessuna direzione. Una sola conclusione possibile: non sono interessati ai servizi ai cittadini ma solo ai posti in cda.”
“Dopo Fazio, anche le dimissioni di Lucia Annunziata confermano il clima da liste di proscrizione in Rai, che perde l’ennesima professionista di prestigio. La destra, che usa il potere come arma di imposizione politica e culturale, dimostra tutta la sua insicurezza”. Lo scrive su Twitter il deputato dem e responsabile diritti della segreteria nazionale del PD Alessandro Zan.
Governo e maggioranza hanno il dovere di prestare grande attenzione alle parole del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo e di altri giuristi ascoltati in Commissione Giustizia sulle ipotesi di depotenziare o cancellare il reato di abuso d’ufficio. Secondo il procuratore Melillo infatti, il venir meno della possibilità di sanzionare le condotte abusive “rappresenterebbe un vulnus agli obblighi internazionali in materia di corruzione con la convenzione di Strasburgo”, tra l’altro proprio alla vigilia del varo di una direttiva anticorruzione dell’Unione, con il rischio di apparire “come fonte di indebolimento del sistema di incriminazione” proprio ora che ci si appresta ad utilizzare le “ingenti risorse” del Pnrr. Importante anche il riconoscimento che la riforma della norma fatta nel 2020 abbia agito con efficacia sui “rischi di espansione di una discrezionalità giudiziaria rispetto all’attività amministrativa”. Una maggioranza profondamente divisa al suo interno, anche su questo punto, non può fare finta di nulla. Auspichiamo che si possa ragionare anche sulle nostre proposte per rispondere alle legittime richieste dei sindaci e degli amministratori.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd.
“I tecnici della Camera confermano quanto il Partito Democratico aveva denunciato in ogni modo durante la discussione in commissione. Non si può, con una furbizia nel merito, trasformare una proposta di legge calendarizzata in quota opposizione in una delega in bianco al governo. Ribadiamo con forza che la maggioranza deve consentire un serio e approfondito dibattito per poter giungere all’approvazione di un testo che permetta il voto dei fuorisede già alle prossime elezioni europee”.
Lo dichiarano la vicepresidente della commissione Politiche europee, Marianna Madia, e la capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali alla Camera, Simona Bonafè.
Resta da capire cosa rimane del servizio pubblico
“Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai e dalla conduzione di “Mezz’ora in più”. Nella lettera indirizzata ai vertici dell’azienda scrive di essere arrivata a questa decisione perché “non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”.
Adesso il governo e i nuovi potenti del servizio pubblico radiotelevisivo avranno di che rallegrarsi: una poltrona in più a loro disposizione.
Resta solo da capire se questo sia un governo degno della qualifica e cosa rimanga (pro tempore) del servizio pubblico radiotelevisivo.”
Così il deputato del Pd Gianni Cuperlo.
“L’arrivo della destra al governo ha prodotto lo smantellamento di Rai 3. Questo è il frutto di una modalità di gestione del potere che vive con l’ossessione di occupare ogni spazio disponibile e che non si pone il problema del futuro del servizio pubblico televisivo. La Rai, dopo gli addii di due professionisti del calibro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è un prodotto culturale ancora più debole e politicamente più allineato”.
Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano.
Dichiarazione di Irene Manzi, Mauro Berruto, Matteo Orfini, Roberto Speranza e Nicola Zingaretti, deputati Pd commissione Cultura
La drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna non ha solo messo in ginocchio migliaia di famiglie , danneggiato gravemente paesi, strade, ferrovie e colpito duramente le attività produttive di una parte rilevante del paese. L’alluvione ha anche terribilmente colpito uno straordinario patrimonio culturale di cui la Romagna può vantare. Il Pd ha già chiesto una audizione in commissione Cultura del ministro Sangiuliano per sapere come ci si sta muovendo al fine di far fronte all’emergenza e, soprattutto, come si intenda agire per mettere in sicurezza le migliaia di opere d’arte e l’intero patrimonio culturale presente nei territori colpiti. Anche il ministro Musumeci , nella sua informativa al Parlamento , ha evidenziato questo tema, mettendo l’accento sull’urgenza di preservare e tutelare il nostro patrimonio artistico. I deputati Pd della commissione Cultura vogliono ribadire la necessità e l’urgenza di individuare subito le misure di intervento al fine di mettere in sicurezza un patrimonio artistico e culturale tra i più importanti del paese e di restituirne al più presto la piena fruibilità all’intera collettività.
“Esprimo piena vicinanza e solidarietà al sindaco di Nola Carlo Bonauro per il grave atto intimidatorio subito nelle ultime ore. Mi auguro che venga fatta piena chiarezza sui fatti da parte delle forze dell’ordine e degli organi giudiziari competenti già impegnati, per individuare quanto prima i responsabili di questo
vile gesto. I sindaci e gli amministratori locali vanno sostenuti al massimo da tutte le istituzioni nel loro lavoro, ogni giorno in prima linea, sul territorio”. Lo ha dichiarato in una nota il deputato Dem Piero De Luca.
Totale solidarietà e vicinanza al sindaco di Nola, Carlo Buonauro, da parte del Partito Democratico. Siamo dinanzi ad un ennesimo atto inquietante su cui va fatta piena luce. I nostri sindaci, troppe volte, conducono in solitudine battaglie complesse in territori difficili. Occorre garantire loro la piena sicurezza nello svolgimento del proprio mandato". Così il deputato dem Marco Sarracino, responsabile Sud e Coesione della Segreteria nazionale del Partito Democratico.
Presentata interrogazione a ministro Istruzione, Valditara
“Chiedere a quale ‘gruppo etnico o razza’ appartiene un bambino in un questionario scolastico sui comportamenti, come segnalato oggi dal Corriere della Sera, è inaccettabile. E il tentativo dei dirigenti dell’Ics G. Borsi A. Saffi, del quartiere romano di San Lorenzo, di derubricare la vicenda a ‘scivolone lessicale’ non rende certamente meno grave l’utilizzo di queste espressioni, ma anzi ancor più odiosa perché avvenuta all’interno di una scuola. A maggior ragione dopo il recente e inequivocabile monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato come la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948, nata ‘dopo gli orrori della Seconda Guerra mondiale, individua la persona umana in sé, senza alcuna differenza, sbarrando così la strada a nefaste concezioni di supremazia basate sulla razza’”.
"Serve un Commissario che conosca il territorio e che sia riconosciuto dal territorio. Lo dicono tutti, anche i presidenti delle regioni governate dal centrodestra. Sarebbero incomprensibili altre scelte se non dettate da ragioni elettorali e politiche. Non serve questo all'Emilia-Romagna". Così sui social il deputato dem Stefano Vaccari, richiamando le dichiarazioni dei governatori di centrodestra Luca Zaia, Giovanni Toti e Roberto Occhiuto favorevoli alla nomina di Stefano Bonaccini a Commissario per l'emergenza maltempo e la ricostruzione.
Continuano in Iran le impiccagioni di giovani che hanno manifestato pacificamente in nome della libertà e della democrazia.
È per condannare questi metodi sanguinari che siamo qui, davanti all’Ambasciata dell’Iran a Roma, e anche per rinnovare la nostra vicinanza al movimento “Donna Vita Libertà”.
Il governo italiano alzi la voce nei confronti dell’Iran e faccia pressione affinché cessino queste condanne a morte.
Nel frattempo non lasciamo sole le coraggiose donne iraniane e chi combatte contro la dittatura di Teheran.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
"Anche dall'Ue arriva una bocciatura sull'autonomia differenziata. Vediamo se adesso la destra parlerà di complotti, nemici, manine. Il report sull'Italia della Commissione Europea è chiaro. Forse Calderoli dovrebbe prendere atto che la sua proposta spacca l'Italia e rende impossibile assicurare gli stessi livelli essenziali di servizi nelle regioni che partono già da condizioni svantaggio. Ma c'è di più. Si "rischia di mettere a repentaglio la capacità del governo di indirizzare la spesa pubblica". Insomma siamo dinanzi ad un vero e proprio pasticcio, ad una riforma che spacca anche i conti pubblici. Speriamo che finalmente Calderoli lo abbia capito e che lo abbiano capito i suoi colleghi di Governo e che agiscano di conseguenza ritirando una proposta antistorica e sbagliata. Il Partito Democratico continuerà ad opporsi, tutelando l'unità e la coesione del paese". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della Segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
È morto oggi il detenuto che quattro giorni fa ha tentato il suicidio nel carcere di Santa Bona. Nell’attesa che vengano fatti i dovuti approfondimenti sulla dinamica del fatto credo che sia doveroso inquadrare questa vicenda nel contesto complessivo, devastante, del tema della qualità della vita e della tutela della salute mentale delle persone detenute. Ogni anno i numeri preoccupanti dei suicidi in carcere e i rapporti di autorevoli associazioni come Antigone confermano una realtà diffusa in tutta Italia: il sistema penitenziario è in profonda sofferenza, e il tema ormai è strutturale. A pagarne il prezzo sono le persone detenute, così come spesso il personale penitenziario, che meriterebbero dalle istituzioni più ascolto e maggiore dignità.