Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd commissione Bilancio
“Non avevamo grandissime aspettative ma nemmeno che il Ministro Fitto mancasse di rispondere a pressoché tutte le domande che gli abbiamo posto.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio, a margine dell’audizione del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in merito alla Relazione sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale - Programmazione 2014-2020.
“Abbiamo fatto semplici domande su aspetti fondamentali delle politiche di coesione e il Ministro che ne è responsabile e che oggi vuole stravolgerne la Governance non ha saputo dare nessuna puntuale risposta. Come ad esempio sapere che fine faranno le risorse già destinate alla realizzazione di tanti progetti al Sud che non saranno impegnate entro fine anno o cosa si intende fare con gli investimenti per le grandi imprese che danno i risultati maggiori in termini di più occupazione e ricadute per i territori su cui si attuano, ed in particolar modo nel Mezzogiorno, se è vero che il Ministro ha ricevuto risposte negative nelle sue recenti visite a Bruxelles per presentare la sua riforma che accentra a livello nazionale la gestione dei fondi strutturali. Abbiamo infine chiesto come si concilia la centralizzazione voluta da questo Governo, se i dati ci dicono esattamente l’opposto, ossia che le Regioni sanno spendere molte più risorse (e meglio) di quanto non facciano le amministrazioni centrali. Ed ultimo, quando porterà in CIPESS la delibera della quota FSC 2021/2027 delle Regioni meridionali, già pronta ed approvata in Conferenza delle Regioni lo scorso giugno.”
“Troviamo stucchevole – conclude Pagano – che Fitto si lamenti del malfunzionamento delle politiche di coesione degli ultimi tre cicli di programmazione quando lui stesso ha contribuito, da Ministro in passato, alla situazione attuale. Oggi ci aspettavamo risposte che non sono arrivate e non può che restare amarezza per i tutti i nodi e le contraddizioni che restano da sciogliere. Speriamo sia stata solo una falsa partenza.”
Dichiarazione di Nicola Zingaretti, deputato Pd
Al fianco dei ragazzi e delle ragazze della Rete degli Studenti Medi sotto il Ministero della Salute. C'è bisogno di politiche per il benessere psicologico. Basta pacche sulle spalle. Raccoglieremo la voce di questa piazza e la porteremo in Parlamento.
Ancora una grave mistificazione della realtà sul Mes da parte della premier Meloni. Nessuno ha mai chiesto di utilizzare le risorse di questo Fondo. Si sta discutendo semplicemente della ratifica di una riforma del suo Trattato istitutivo, che migliorerà profondamente questo strumento e che il nostro Paese ha già sottoscritto in Ue. L'Italia è l'unico Stato che ancora non ha operato questa ratifica. Basta demagogia. Ne va della credibilità del nostro Paese. Ma soprattutto ne va della stabilità dell'economia europea e del sistema bancario, anche alla luce del recente crollo della Silicon Valley Bank. Il Governo e la maggioranza calendarizzino ed approvino subito la legge di ratifica della riforma del Trattato Mes che noi abbiamo già depositato da tempo, a mia prima firma, alla Camera.
Così Piero De Luca, vicepresidente dei deputati del Pd.
“Finalmente l’ufficio di Presidenza della commissione Lavoro ha deciso di calendarizzare per la prossima settimana l’esame in sede referente e la discussione delle proposte di legge sul salario minimo. Si tratta in particolare della C.210 a prima firma Serracchiani, della C.216 a mia prima firma e della c.306 sottoscritta da Conte. Anche in questa legislatura il Partito Democratico è stato tempestivo nel presentare le sue proposte. Adesso è giunto il momento della chiarezza e delle scelte politiche conseguenti. I Gruppi parlamentari non potranno più fare ammuina. Dobbiamo dare al Paese un quadro legislativo degno che salvaguardi i lavoratori dal rischio di un vero e proprio sfruttamento”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Mauro Laus.
Per il question time di oggi alla Camera il Gruppo del Pd ha presentato un'interrogazione sull’introduzione del salario minimo e sul tema dell’ampliamento del congedo paritario. Il testo sarà illustrato dalla segretaria Elly Schlein, che interverrà anche in replica dopo la risposta della presidente del consiglio Giorgia Meloni.
“La scelta di dedicare a Grosseto due vie vicine accostando Giorgio Almirante e Luigi Berlinguer in nome di una strumentale pacificazione nazionale è l’ultima provocazione del sindaco Vivarelli Colonna. Una operazione che si è palesemente rivelata una forzatura e che non tiene conto della storia del territorio. Nella nostra provincia Giorgio Almirante non è soltanto il fondatore del Msi, è soprattutto il Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura Popolare che nel 1944 proclamò un ignobile bando pubblico per la immediata fucilazione di chi non collaborava con il regime nazista. Un atto riconosciuto veritiero anche da una successiva inchiesta giudiziaria. Ancora una volta il sindaco dimostra di non conoscere gli eventi passati e di non avere alcuna sensibilità politica e istituzionale necessaria per rappresentare l’intera comunità. Ci opporremo con forza a questa decisione”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd Marco Simiani ed Emiliano Fossi.
“Oggi si celebra la XII Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. Ci sono ancora troppa poca consapevolezza e troppa disinformazione: i DCA non hanno un’unica fisicità e possono essere vissuti in una miriade di forme diverse. Spesso non li riconosciamo, talvolta le sottovalutiamo, altre volte ancora inconsapevolmente le promuoviamo, con discorsi dannosi e una cultura del rapporto con nostro corpo che andrebbe assolutamente messa in discussione.
Gli ultimi dati a disposizione, frutto di una ricerca finanziata dal Ministero della Salute, ci parlano di una vera e propria epidemia nascosta, che colpisce in particolare donne e giovani e che purtroppo è sempre più in aumento. La stessa ricerca sottolinea come ci siano delle forti difficoltà di accesso alle cure in molte regioni relativamente a tali disturbi e questa situazione necessita di azioni nazionali forti, oltre che di un grande lavoro culturale.
Per fare prevenzione e sostenere chi oggi soffre di un disturbo alimentare serve anche una politica che dica “io ti vedo”.
Per questo ho proposto al gruppo del Partito Demcoratico alla Camera, su mia iniziativa, di indossare un fiocchetto lilla: siamo sensibili a questo tema, che, come tutto l’ambito del benessere psicologico, merita consapevolezza e responsabilità da parte di tutta la politica”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.
Ancora quattro edizioni? Misura è colma. Rispetto per valori sport
“La Lega serie A di calcio rilancia e comunica che per altre quattro edizioni la Supercoppa Italiana si disputerà in Arabia Saudita, Paese con evidenti problemi di violazione dei diritti umani. Ci chiediamo fino a che punto questo calcio si spingerà, vendendo la sua anima, mercificando la passione dei tifosi e prestandosi a squallide operazioni di sportwashing. La misura è davvero colma, chiediamo un passo indietro nel rispetto dei tifosi e di chi ancora crede nel valore educativo e sociale dello sport”.
Lo dichiarano i deputati Mauro Berruto ed Anna Ascani del Partito Democratico.
“Accogliamo con grande soddisfazione l'esito del voto finale dell'aula della plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo che ha approvato la direttiva sulle case green per l'efficienza energetica degli edifici. Grazie anche ai nostri eurodeputati che hanno fatto approvare un emendamento proposto dalla delegazione del Partito Democratico che vincola la Commissione a presentare una relazione sullo stato dell'avanzamento della direttiva e presentare strumenti aggiuntivi, tra cui sufficienti risorse finanziarie, per facilitare la transizione e attenuare eventuali incidenze socioeconomiche negative”. Lo dichiarano i deputati dem Piero De Luca, vicecapogruppo del Pd, e Marco Simiani, capogruppo in commissione Ambiente, alla Camera dei Deputati.
“La destra italiana con i suoi sterili ‘no’ – hanno aggiunto De Luca e Simiani - si è dimostrata ancora una volta inutile e velleitaria. Al contrario, il nostro incessante lavoro di mediazione e di interlocuzione con le altre componenti politiche europee ha migliorato un testo che servirà ad aiutare le famiglie italiane a ridurre le bollette e a diminuire le emissioni. Sono previste ampie deroghe per gli edifici di valore storico e altri tipi di flessibilità. Noi vogliamo valorizzare il patrimonio immobiliare italiano nella piena consapevolezza che l’obiettivo dell’efficienza energetica, per essere equo e sostenibile, deve essere accompagnato da fondi europei adeguati e proporzionati al traguardo che si vuole raggiungere".
Dichiarazione di Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia
“E’ un fatto positivo che l’impianto della riforma Cartabia sia stato mantenuto. Il disegno di legge sulla procedibilità di Nordio smentisce chi nella maggioranza nelle settimane scorse aveva promesso battaglia per cambiare tutto e rafforza invece una riforma importante, quella Cartabia, che merita di essere sostenuta e attuata.
Tuttavia, dobbiamo registrare la sordità della maggioranza di fronte a qualsiasi proposta migliorativa e di buon senso.”
Così Federico Gianassi, capogruppo del Pd in commissione Giustizia, nel motivare il voto di astensione del suo gruppo al disegno di legge relativo alla procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza.
“Di questa maggioranza fanno parte partiti che ogni giorno richiamano l’attenzione dell’opinione pubblica sull’esigenza di sicurezza. Quelle forze politiche hanno spesso promesso battaglie muscolari. Ma erano tutte chiacchere e distintivo, infatti con questo disegno di legge, che la maggioranza ha difeso nella sua integralità, si è deciso di confermare che i reati contro la persona e i reati contro il patrimonio, quali danneggiamento, truffa, frode, furto aggravato, restano procedibili a querela.
E’ bene aver confermato l’impianto della riforma Cartabia, si sappia però che da oggi in poi difficilmente nei talk show e fuori da lì le forze di governo potranno lamentare che il sistema della giustizia prodotto dalla Cartabia non corrisponde alle esigenze di sicurezza del Paese. Se lo facessero gli ricorderemo la loro incoerenza.”
“Volevamo poi potenziare la previsione della procedibilità d’ufficio quando ricorre la contestazione dell’aggravante per reati di mafia e terrorismo – ha sottolineato Gianassi- aggiungendo che “questa fattispecie andava prevista nel caso, ad esempio, di dissociazione di colui che ha commesso il reato. Una proposta – per il parlamentare Dem- che andava nella direzione di migliorare il contrasto a mafia e terrorismo rafforzando al contempo il ruolo dello Stato”. “Ci dispiace che questi nostri emendamenti di buon senso siano stati rifiutati – ha concluso Gianassi- Anche in materia di arresto obbligatorio in flagranza di reato sono state evidenziate potenziali criticità, soprattutto dalle forze di polizia attraverso le organizzazioni sindacali. Ma ancora una volta si è deciso, a invarianza di risorse, di assegnare nuovi ruoli e nuovi compiti alle forze di polizia che oggi non solo devono eseguire l’arresto, con quello che ne consegue, ma devono anche occuparsi di una ulteriore, difficile e faticosa attività: quella di andare a ricercare la vittima di reato non presente sul luogo per ottenere, entro le 48 ore successive, la querela. Era stato evidenziato un giusto allarme, ma non sono stati ascoltati da maggioranza e governo”.
“Bocciata in commissione al Senato la proposta di un Regolamento Ue che chiede il riconoscimento dei diritti dei figli anche delle coppie dello stesso sesso in tutti i Paesi membri. Nel frattempo il governo fa pressioni sul sindaco di Milano affinché non registri più i figli delle famiglie omogenitoriali. Sembra una gara al regresso: vediamo chi riesce a togliere più diritti, a bloccare, neutralizzare o smontare qualsiasi pezzo di legislazione in favore dell’uguaglianza. Un torto fatto non solo alla comunità LGBTQIA+, ma anche a tutti i bambini che avrebbero il sacrosanto diritto di vedere riconosciuti i loro genitori come tali. Solidarietà alle amministrazioni e alle famiglie che, in questo clima da Ungheria, resistono. Resisteremo anche in Parlamento: non lasceremo che questa destra retrograda, che esce sempre più spesso allo scoperto, ci porti indietro sul tema dei diritti”. Lo dichiara la deputata democratica Rachele Scarpa, della commissione Politiche Ue della Camera.
Seconda volta che Tajani dopo aver parlato con Al Sisi dice che il Presidente egiziano è pronto a collaborare su Giulio Regeni e Patrick Zaki. Dal ministro parole ingannevoli e offensive verso i famigliari e tutte le persone che chiedono verità per Giulio e giustizia per Patrick”.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
“Il Senato ha appena bocciato il Regolamento UE che chiede il riconoscimento dei diritti dei figli anche delle coppie dello stesso sesso in tutti i Paesi membri. Si trattava di riconoscere uguaglianza e civiltà. Ormai siamo alla destra ungherese”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Alessandro Zan, della commissione Giustizia della Camera.
“La riforma del MES consente di introdurre tra l'altro uno strumento molto importante, come sta emergendo in queste ore dal crollo della Silicon Valley Bank. La modifica del Trattato MES determina infatti l'entrata in vigore del c.d. backstop, ossia di un sostegno economico pubblico alle risorse dell'attuale Fondo di risoluzione unico bancario. Si rafforza dunque la possibilità di intervento e l'efficacia del Fondo stesso in caso di crisi di istituti bancari, riducendo il rischio che la gestione di simili crisi avvenga in maniera disordinata, con impatti drammatici sulla stabilità finanziaria e sui risparmi delle famiglie e delle imprese. Il Governo e la maggioranza di destra mettano da parte una volta per tutte le bandierine ideologiche. Si calendarizzi ed approvi subito la legge di ratifica della riforma del Trattato Mes che noi abbiamo già depositato da tempo, a mia prima firma, alla Camera”. Lo dichiara il vice capogruppo del Pd alla Camera Piero De Luca.
Oggi alla Camera Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali, ha incontrato la Rete dei numeri pari e l’Unione Inquilini, realtà sociali nazionali che si occupano di fragilità e diritto alla casa. La delegazione composta da Walter De Cesaris (presidente di Unione Inquilini), Massimo Pasquini (direttore Ufficio Studi di Unione Inquilini) e Elisa Sermarini (Rete dei numeri pari), ha lanciato un allarme rispetto alla scelta del governo di non rifinanziare il fondo affitti e il fondo contro la morosità incolpevole. Un fondo rivolto alle famiglie sotto sfratto che ha consentito nei due anni più duri della crisi pandemica, di evitare che migliaia di persone perdessero il diritto all’abitare. Famiglie, persone in carne e ossa, che con oscillazioni di reddito imprevisto si sono trovate temporaneamente impossibilitate a far fronte ad esosi canoni di affitto e finire per questo sotto sfratto. In Italia il 20% delle famiglie residenti è in affitto e rappresenta circa la metà dei 5,6 milioni di persone in povertà assoluta. Di queste 1,3 milioni sono minori. Nel 2022 gli sfratti effettuabili in Italia erano circa 150mila, il 90% dei quali per morosità. Le convalide di sfratto sono attualmente 37mila, numeri particolarmente alti anche perché si stanno eseguendo quelli accumulati con il blocco degli sfratti durante il periodo pandemico. In più se associamo a tutto questo l’assenza totale di misure strutturali contro l’emergenza abitativa o di edilizia pubblica sappiamo con certezza che avremo un incremento rilevante di sfratti e di famiglie senza casa. Il fondo ha di fatto impedito e ritardato gli sfratti a circa 600mila famiglie che ora sono senza la minima protezione.
“Questo governo di destra - ha dichiarato Marco Furfaro a margine dell’incontro - si sta accanendo sulle persone più fragili, definanziando la sanità pubblica e i fondi per il disagio abitativo, abolendo il reddito di cittadinanza ed eliminando ogni strumento di protezione sociale. Per questi motivi assieme alle realtà sociali impegnate quotidianamente su questi temi metteremo in piedi, nei prossimi mesi, tutte le azioni possibili per frenare un’insensata guerra agli ultimi di questo Paese”.