17/02/2023 - 18:06

“A Maurizio Scaparro dobbiamo un enorme grazie: per le tante meravigliose pagine di teatro che ci ha regalato come regista e come critico, e anche per un’idea di cultura come servizio pubblico aperto a tutti, fondamentale per il benessere della società. Questa visione democratica di politiche culturali, specie in un tempo come il nostro, in cui teatro e industrie creative faticano a trovare investimenti pubblici adeguati, resta un’eredità da custodire con cura e una missione decisiva per il Paese. Alla famiglia e a tutti i suoi affetti un grandissimo abbraccio”.

Così Nicola Zingaretti, deputato del Partito Democratico della commissione Cultura.

17/02/2023 - 17:17

Il blocco immediato e improvviso del superbonus è una decisione scellerata che produce disastri enormi alle imprese e ai cittadini italiani. In un colpo solo, infatti, si interrompono dall’oggi al domani - e senza alcuna concertazione con le parti - la cessione del credito e lo sconto in fattura per i prossimi interventi. Per il pregresso, inoltre, non sarà più possibile la cessione al credito alle Pubbliche amministrazioni e agli Enti locali. Questo significa incagliare 15 miliardi di euro, mettere a rischio fallimento 25mila imprese, bloccare 100mila cantieri e creare almeno 130mila disoccupati. Un accanimento ingiustificato. Come Partito Democratico ci opporremo in maniera chiara e netta contro questo provvedimento che mostra la vera faccia di un governo di destra incapace, che aggrava la crisi sociale ed economica del Paese”. Così Piero De Luca, vicecapogruppo PD alla Camera.

17/02/2023 - 16:12

“Non si tratta solo della cancellazione del Superbonus: vietando agli enti locali e alle altre P.A. di acquistare i crediti incagliati il governo sta portando alla chiusura decine di migliaia di imprese, fermando almeno 100mila cantieri, mandando sul lastrico migliaia di famiglie e facendo perdere il lavoro a centinaia di migliaia di persone occupate nel settore edile e in tanti altri comparti. Senza cessione del credito il bonus, strumento che certamente poteva ancora essere migliorato, diventa davvero una misura per pochi (e anche molto ricchi): per evitare l’incapienza fiscale servono redditi imponibili molto alti, mentre la cessione del credito consentiva che la misura fosse alla portata di tutti indipendentemente dalle possibilità economiche. In questo Paese abbiamo un tema serio di efficienza della residenzialità ed entro il 2030 tutti i nostri edifici dovranno andare in classe D, sia per direttiva europea sia per abbattere la carbon footprint dell’edilizia: se lo potranno permettere tutti? Secondo i sindacati sono a rischio 100mila posti di lavoro: che ne sarà di quelle persone? Con questo decreto rischiamo una crisi sociale: ci opporremo con forza”.

Così la deputata del Partito democratico, Rachele Scarpa.

17/02/2023 - 15:39

“Eccola qui la destra che parla di patria e poi punisce famiglie, piccole e medie imprese, professionisti italiani. Lo stop all’acquisto dei crediti da parte degli enti locali deciso dal governo produrrà una tragedia sociale ed economica”.
A dirlo è Emiliano Fossi, deputato Pd e candidato alla segreteria dei Democratici toscani, commentando la decisione del governo sul superbonus.
“Il ministro Giorgetti - dice Fossi - definisce ‘scellerato’ il superbonus, ma scellerata e cialtronesca è la mossa del governo, che mette a rischio migliaia di posti di lavoro e migliaia di imprese. Le famiglie meno abbienti non saranno in grado di pagare, ma questo pare non interessare ad un governo che liscia i ricchi e punisce i poveri”.

17/02/2023 - 15:37

“La programmazione del governo in merito di personale docente e Ata mette a rischio in modo molto serio la qualità didattica delle scuole in Emilia-Romagna e a Bologna. La Regione ha già giustamente assunto una forte iniziativa istituzionale in merito. Per quanto mi riguarda presenterò un’interrogazione parlamentare al governo. Si tratta di difendere la Scuola pubblica ed il diritto alla studio”.

Così il deputato del Pd, Andrea De Maria.

17/02/2023 - 15:35

“Come per tutti i bonus anche per quello del 110% era naturale pensare ad un rientro graduale alla normalità per evitare contraccolpi negativi,
Il Governo Meloni invece ha approvato un decreto legge che cancella immediatamente lo sconto in fattura e la cedibilità dei crediti d'imposta legati al Superbonus e ai bonus edilizi.
E come se non bastasse si stabilisce anche il divieto per le pubbliche amministrazioni ad acquistare crediti di imposta incagliati derivanti dai bonus. Una scelta che annulla le decisioni prese da diverse regioni e province comprese quelle di centrodestra. Nessuna risposta anche al tema dei crediti di imposta che sta bloccando la gran parte del settore edilizio.
Come denunciato dalle associazioni del settore e dai sindacati le conseguenze di queste decisioni saranno drammatiche per le famiglie, per le decine di migliaia di persone che perderanno il lavoro e per gli effetti di una crisi che investirà tante piccole e medie imprese.
Bisogna assolutamente cambiare in Parlamento questo decreto per evitare una crisi economica e occupazionale drammatica di cui non si sentiva certamente il bisogno”.

Lo scrive in una nota l’on. Federico Fornaro, dell’ufficio di Presidenza del gruppo PD Italia Democratica e Progressista alla Camera

17/02/2023 - 11:42

Con il decreto licenziato ieri dal governo Meloni si blocca definitivamente e con effetto immediato ogni buon effetto dei Bonus edilizi che abbiamo introdotto in questi anni e che hanno contribuito in modo significativo alla crescita del PIL di cui la destra oggi si vanta. Non solo. Vietare agli enti locali e alle altre PA di acquistare i crediti incagliati vuol dire condannare alla chiusura decine di migliaia di imprese, fermare almeno 100 mila cantieri, mandare sul lastrico migliaia di famiglie e far perdere il lavoro a centinaia di migliaia di persone occupate nel settore edile e in tanti altri comparti. In una parola, non soltanto è stato affondato il Superbonus, ma anche la possibilità di veder risolto il problema dei crediti incagliati. E per di più, lo si è fatto ai danni delle imprese e delle persone meno abbienti, visto che la cessione del credito consentiva che la misura fosse alla portata di tutti indipendentemente dalle proprie capacità economiche. Un’altra retromarcia della presidente Meloni che in campagna elettorale aveva promesso il contrario. Un altro decreto che va contro i più deboli generando disoccupazione, aggravando la crisi sociale e colpendo il prodotto interno lordo del Paese. Per questi motivi faremo tutto quanto possibile per modificarlo profondamente e comunque bloccarne gli effetti.
Così in una nota la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani, i componenti dell’ufficio di presidenza del Gruppo e tutti i capigruppo Pd delle commissioni.

 

17/02/2023 - 11:24

Il deputato del Partito Democratico presenta un’interrogazione al Ministro delle Imprese e a quello del Lavoro: “Senza investimenti e un piano industriale si rischia un disastro sociale”

C’è grande incertezza sul futuro delle acciaierie di Piombino, i sindacati chiedono risposte, a distanza di oltre 4 anni dall’arrivo del gruppo indiano siamo ancora in attesa di investimenti per rilanciare Jsw. Il Governo deve dare un segnale perché senza investimenti e un piano industriale si rischia un disastro sociale nel Comprensorio”.
A dichiararlo è il deputato del Partito Democratico Emiliano Fossi, componente della Commissione Lavoro della camera, che ha presentato insieme ai colleghi Marco Furfaro e Marco Simiani un’interrogazione al Ministro delle Imprese ed al Ministro del Lavoro.

“I sindacati hanno chiesto un incontro al governatore Eugenio Giani, noi solleciteremo un intervento urgente dei ministeri competenti. Stupisce invece - sottolinea Fossi - che l’amministrazione di centrodestra di Piombino non lanci appelli ai parlamentari, sottosegretari e ministri del suo schieramento. Si continuano ad annunciare investimenti ma senza dare tempi e cifre. E’ importante la proroga della cassa integrazione per 12 mesi per i lavoratori, ma non basta: serve un piano industriale preciso, che invece slitta sempre e non viene presentato. Ed è tutto da decifrare il presunto interesse di altri gruppi per lo stabilimento piombinese”.

17/02/2023 - 10:54

Ancora una volta la maggioranza di Governo sferra un colpo fatale ai cittadini. Stanotte, infatti, è stato approvato e subito pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Legge che abolisce tutte le cessioni del credito e lo sconto in fattura, a valere su ogni misura di sostegno all’edilizia. In sostanza, da oggi, una misura cardine come il Superbonus viene sostanzialmente privata di ogni efficacia.

Ritengo però gravissimo che questa misura iniqua, approvata con metodi carbonari, sia stata estesa anche all’Area del Cratere Sismico. Perché, oltre a certificare il crollo di un intero comparto su scala nazionale, nelle zone terremotate, dopo l’accelerazione impressa negli ultimi due anni, assisteremo ad un blocco pressoché totale della ricostruzione.

In sostanza questo Decreto inaugura una “ricostruzione dei ricchi”, in quanto lo svuotamento del Superbonus  costringerà le famiglie ad utilizzare risorse proprie per completare i lavori. Chiediamo dunque al Governo di ritirare questo provvedimento, ripristinando le giuste condizioni per i Comuni del Cratere. Nei prossimi giorni, insieme alle altre forze di opposizione, ci batteremo in Aula affinché le Comunità colpite dal sisma vengano tutelate. Questo biglietto da visita, con cui il nuovo Governo si presenta ai terremotati, ci autorizza ad essere molto preoccupati per il futuro. Cosi il deputato Dem Augusto Curti.

17/02/2023 - 10:02

#superbonus Blitz del #GovernoMeloni che cancella sconto in fattura e cedibilità credito d'imposta. Gravi le conseguenze per famiglie ed imprese. Saranno decine di migliaia i disoccupati e l'edilizia entrerà in crisi. Meloni dalla parte degli extra profitti, non del Paese.

17/02/2023 - 10:00

Di fatto la fine dei bonus senza alcuna prospettiva per il futuro.

Scellerato dietrofront del Governo che approva il decreto che cancella lo sconto in fattura e la cedibilità dei crediti d'imposta legati al Superbonus e ai bonus edilizi. Di fatto la fine dei bonus senza alcuna prospettiva per il futuro.
E come se non bastasse Meloni e Giorgetti stabiliscono anche il divieto per le pubbliche amministrazioni ad acquistare crediti di imposta incagliati derivanti dai bonus. Una scelta che annulla le decisioni prese da diverse regioni e province comprese quelle di centrodestra. Nessuna risposta quindi al tema dei crediti di imposta che sta bloccando la gran parte del settore edilizio.
Le conseguenze saranno drammatiche per le famiglie, per le decine di migliaia di persone che perderanno il lavoro e per la crisi che investirà tante piccole e medie imprese.
D'altronde questo è il Governo che salvaguardia i privilegi e gli extra-profitti delle grandi società energetiche, e colpisce chi ha meno.
Li aspettiamo in Parlamento e condurremo una dura battaglia per fermare il provvedimento.

Lo dichiara il deputato Dem Stefano Vaccari.

17/02/2023 - 09:59

“Sulla cessione dei crediti per la rigenerazione abitativa, il governo si comporta da soggetto canaglia
Non può essere che le leggi dello Stato diano luogo a questa distruttiva inaffidabilità nei rapporti tra le amministrazioni centrali e le famiglie degli italiani, che hanno dato fiducia  alle disposizioni normative votate dal Parlamento e istruite dal Governo.
Sono oltre 900 mila i danneggiati a vario titolo da questa giravolta dispettosa del Governo: parliamo nel complesso della gravità della sofferenza di Imprese, lavoratori e decine di migliaia di proprietari delle abitazioni in procedura contrattuale per il SuperBonus.
Solo la categoria della irresponsabilità può qualificare una condotta così estemporanea e demolitiva.
Così facendo, le amministrazioni centrali dello Stato perderanno ogni capacità di assumere impegni e mantenerli nei confronti dei cittadini, poiché neanche le leggi primarie riescono a promuovere la serietà contrattuale della pubblica amministrazione.
Urge una misura-verità che sblocchi il pregresso e razionalizzi il futuro, contenendo le percentuali di copertura finanziaria a carico della fiscalità, distinguendo la redditività e la datazione delle proprietà e soprattutto decennalizzando  la programmazione dell’innovativo istituto. Il Sistema Paese non può rinunciare a tutta la cantieristica che si è attivata, consapevoli della capacità e della tradizione di cui dispone l’Italia per allontanare definitivamente quelle condotte patologiche rilevate”. Lo dichiara il deputato democratico Luciano D’Alfonso.

16/02/2023 - 18:09

“Le catastrofi naturali confermano che si deve intervenire subito. Il governo invece di osteggiare le auto elettriche acceleri sulle colonnine, rimoduli gli incentivi alle industrie e sostenga la riqualificazione di chi lavora. Così si mettono in sicurezza occupazione e pianeta”.

Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

16/02/2023 - 16:41

Sulle pagine dei giornali oggi si racconta la storia un ennesimo tentativo che arriva da destra di esercitare una forma di controllo, al di là delle regole. Stavolta tocca a una manifestazione di straordinario valore per la nostra cultura: il Salone Internazionale del Libro di Torino. Una manifestazione che ha saputo diventare un’eccellenza straordinaria per la nostra città e per il nostro Paese.

Potrebbe sembrare che il Salone del Libro di Torino sia nel caos. Non è così: nel caos è quella politica che vuole mettere le mani su un gioiello e considerarlo come un giocattolo di casa. Anche a costo di sporcarlo. A costo di minare ciò che oggi l’Associazione Torino - La città del Libro, che organizza la manifestazione, rivendica in un comunicato: che il Salone resti libero e indipendente.

È incredibile leggere la denuncia di un intellettuale come Paolo Giordano che con dignità, si auto-elimina da un ruolo che avrebbe potuto ricoprire per merito (alla salute di chi si riempie la bocca con questo termine) a causa delle ingerenze di chi voleva imporgli consulenti non sulla base di competenze, visioni, progetti, ma solo perché di area. Area a destra.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino è un patrimonio di tutti. Sotto la guida di Nicola La Gioia e del suo gruppo di lavoro ha raggiunto risultati straordinari rilanciandosi proprio nel momento di difficoltà più estrema, quello della pandemia.

La destra oggi al governo, dovrebbe rispettare regole, competenze, metodi di selezione. Quel merito che è sempre al centro delle loro dichiarazioni, ma che non trova riscontro nella pratica, che si tratti della Rai, del Festival di Sanremo o del Salone del Libro di Torino.

Chiederemo al Ministro Sangiuliano di rispondere su quanto sta avvenendo. Ai cittadini torinesi, agli editori, a chi ama la cultura, a chi ama i libri interessa sapere una sola cosa: servono direttori “bravi” o servono direttori “vostri”?

Lo affermano in una nota i parlamentari torinesi ed eletti a Torino, i deputati Mauro Berruto, Mauro Laus, Maria Cecilia Guerra, Marco Grimaldi, Riccardo Magi e i senatori  Anna Rossomando, Andrea Giorgis, Francesco Verducci.

16/02/2023 - 16:40

 “Non mi ritengo per nulla soddisfatto dalla risposta del governo, in relazione alle modalità e soprattutto ai tempi previsti per colmare il digital-divide tra le zone urbane urbane e le aree interne dove persiste un enorme problema di connettività e di copertura di rete che non interessa solo Internet ma anche la rete telefonica e addirittura il segnale televisivo”. Così il capogruppo del PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, dichiarandosi insoddisfatto dopo la replica del governo all’interrogazione con cui si evidenzia il ritardo dei servizi a banda ultra larga, per le aree interne, i piccoli comuni e le isole minori.

“C’è un paese che viaggia a due velocità – ha detto Barbagallo – mentre per la Costituzione l’Italia è una e indivisibile. E il governo, anche per quanto riguarda le risorse del PNRR stanziate in questo ambito, non ha fornito risposte adeguate. Basti pensare che le risorse per questo obiettivo – ha concluso – coprono solo i settori come sanità e scuola e non sono neanche sufficienti a soddisfare le esigenze delle isole minori: bastano solo per 21 isole minori in tutta Italia ma solo in Sicilia sono 15. Prova evidente che si tratta di uno stanziamento insufficiente”.

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