"E’ una legge di bilancio inadeguata e per molti versi pericolosa. Emerge dalle audizioni in corso alla Camera sulla manovra presentata dal governo.
A muovere le critiche più feroci Bankitalia, Corte dei Conti, Cnel e Confindustria che, di certo, non possono essere catalogati come pericolosi sovversivi.
D’altronde le norme presentate tentano di parare il colpo della crisi energetica per il primo trimestre ma non incidono sulle leve dello sviluppo del Paese per rimontare lo stato di recessione nel quale stiamo precipitando. E’ una legge che redistribuisce verso l’alto, promuove l’evasione fiscale e colpisce le fasce più deboli della popolazione tanto che fa cassa con i pensionati, riduce l’assistenza sanitaria pubblica, non interviene se non marginalmente sul cuneo fiscale.
Con questa manovra il governo Meloni e la maggioranza che lo sostiene si assumeranno la responsabilità di scatenare un conflitto sociale di cui non si sentiva davvero il bisogno".
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera.
“La relazione del dottor Balassone di Banca d’Italia ha messo a nudo tutta l’inadeguatezza della manovra messa in campo dal governo. In particolare, vorrei segnalare tre aspetti finiti sotto la lente d’ingrandimento di BankItalia: il taglio dell’Iva orizzontale su alcuni prodotti, che provoca una importante riduzione delle entrate dello Stato e che favorisce anche famiglie benestanti, le quali non avrebbero bisogno di queste facilitazioni; la cancellazione del reddito di cittadinanza, rivolta a nuclei segnalati in base all’età e alle condizioni di salute, che mette a rischio famiglie che con grande difficoltà potrebbero rientrare nel mercato del lavoro, viste anche le previsioni di rallentamento o addirittura contrazione dell’economia nel prossimo anno; l’innalzamento dei tetti per l’uso del contante e nell’obbligo di utilizzo del Pos, che senza ombra di dubbio favorisce l’economia sommersa e aumenta l’evasione fiscale. L’allarme lanciato oggi dalla Banca d’Italia è preciso e circostanziato. Ci auguriamo che la maggioranza di destra non faccia orecchie da mercante e corregga il tiro. Il tempo c’è e la nostra disponibilità anche”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.
Risposta dell'on. del Pd Luciano D'Alfonso al Commissario del Porto di Pescara Guerino Testa.
“Caro Guerino, facciamo chiarezza”.
Così Luciano D'Alfonso, deputato Pd, in replica al Commissario straordinario emerito del Porto di Pescara, on. Guerino Testa.
“A Testa – scrive D'Alfonso- che prova a maneggiare argomenti che non conosce, ricordo che la velocizzazione del tracciato ferroviario trova la sua iniziale copertura nel contratto di programma RFI Regione Abruzzo Mit nel 2016/2017 per 1556 milioni di euro e che
i tracciati delle grandi infrastrutture sono definiti dalla Regione in coerenza con il dettato della Carta Costituzionale.” “Più Comuni della nostra regione – scrive ancora D'Alfonso- sollevano problemi per la selezione dei sedimi terrieri che hanno evidenziato modificazioni rispetto alle ipotesi risalenti e giacenti presso gli uffici tecnici comunali e
i Comuni -sottolinea il deputato dem- hanno la prevalente competenza urbanistica, almeno nell’Italia del Testo unico delle autonomie locali, varato nel 1990 con la legge 142/90 e confermato nel 2001.” Inoltre, “le osservazioni dei Comuni vanno riscontrate e, se compatibili, vanno accolte, soprattutto quando gli spazi lo consentono e le risorse presentano adeguatezza (di recupero) dai quadri economici approvati”.
D'Alfondo aggiunge anche che “le traverse non c’entrano nulla e Testa lo dovrebbe sapere, poiché è stato anche Commissario Governativo di un’opera pubblica necessaria. Volendo fare un riassunto – conclude D'Alfonso- la Pescara Roma ferroviaria si può velocizzare, senza il bisogno di problemi da inventare e si può anche entrare nel merito delle esigenze sollevate dai Comuni, proprio perché ci sono Poteri speciali e Procedure dedicate e, almeno per una delle osservazioni comunali, c’è anche abbondanza di spazio terriero e compatibilità con l’andamento del sistema delle acque giustamente analizzato. Questa e’ la verità – puntualizza D'Alfonso- e naturalmente sono pronto ad un confronto pubblico da video trasmettere e registrare”. Infine, “quanto alla A14, Testa dovrebbe sapere, nella sua veste di Segretario della Commissione Finanze della Camera, che il Progetto della “terza corsia” sarà definito dal soggetto gestore autostradale nei tempi che potremo anche divertirci a immaginare. Adesso, però, quello che serve è che la richiamata opera autostradale rientri con il suo studio di prefattibilita’ nella convenzione quinquennale da “risottoscrivere” da parte del soggetto Gestore e del Ministero vigilante. Insomma – conclude la sua risposta D'Alfonso- è tutto più complesso del foglietto ricevuto e diramato dall’Autorevole Commissario Straordinario emerito del Porto di Pescara.”
Dichiarazione di Stefano Graziano, deputato Pd
“Partecipando stamane a Bari, all'iniziativa dell'europarlamentare Pd Pina Picierno, “l'Europa presente”, ho rimarcato la necessità di avere oggi molta più Europa che in passato.” Cosi il deputato Dem Stefano Graziano , secondo il quale “questo rappresenta una necessità ineludibile perchè l'Europa ci ha garantito 70 anni di pace ed è ancora oggi una “istituzione” irrinunciabile, a maggior ragione dopo la pandemia e dopo la drammatica guerra in Ucraina e mi auguro – ha aggiunto il parlamentare Dem- che per dare all'Europa ancora più stabilità ed autorevolezza, il prossimo presidente della Commissione venga scelto direttamente dai cittadini europei”. Nel corso dell'iniziativa , alla presenza del ministro per gli Affari Europei, il Sud e le politiche di coesione Raffaele Fitto, “ho sollecitato il ministro – ha proseguito Graziano- che per dover fare l'autonomia differenziata, la proposta di Calderoli, così com'è, è sbagliata e divisiva. Se vogliamo affrontare questa questione ho fatto presente a Fitto che serve innanzitutto realizzare il Fondo di perequazione , assicurare i livelli minimi di prestazione (Lep) e superare la spesa storica. Fondamentale inoltre – ha concluso Graziano- che per trovare un giusto equilibrio è che il presidente della Commissione per gli affari regionali sia un parlamentare meridionale dell'opposizione”.
“Il ministro Giorgetti sostiene che la manovra tutela deboli e vulnerabili. Ma quando toglie a chi prende 1.500 euro netti di pensione sta togliendo ai più forti? Quando allarga l’uso del contante a 5mila euro serve per chi guadagna mille euro al mese? Quando toglie il reddito di cittadinanza da settembre lo fa per riequilibrare le disuguaglianze o a favore dei vulnerabili? Quando elimina il credito d’imposta al Sud lo fa per aiutare la crescita della parte più debole del Paese? Quando taglia i fondi per la sanità pubblica lo fa per chi dovrà attendere mesi per una visita specialistica non potendo permettersene una privata? Ministro Giorgetti, parlano i fatti e con questa manovra di bilancio si colpiscono ancor di più deboli e vulnerabili e anche quelle fasce medie che avevate annunciato di voler aiutare”.
Così il deputato del Pd della commissione Bilancio della Camera, Silvio Lai.
“Occorre reintrodurre il credito d’imposta per le imprese del Mezzogiorno. Parliamo di una misura che ha avuto fino ad oggi un effetto moltiplicatore altissimo degli investimenti. Per ogni euro speso dallo Stato, infatti, si producono investimenti che valgono circa tre euro. Un intervento che non serve solo a dare una mano alle imprese del Sud, ma consente una ricaduta virtuosa anche per il tessuto economico del Nord che realizza macchinari per il Mezzogiorno. Non inserirlo in Legge di bilancio è stata una scelta sbagliata e miope. Il governo riconosca subito questo errore e lo corregga in fase di approvazione della manovra. Il Partito Democratico presenterà emendamenti ad hoc per sanare questa grave stortura”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.
“Per il ministro Salvini, chi paga con la carta di credito ‘è un rompipalle’. Non oso immaginare cosa pensi il ministro di chi usa Satispay. D'altra parte, con 5mila euro in contanti nel portafoglio, ci stanno circa 4.500 caffè. Comunque, per favorire i ‘furbetti’, hanno tagliato su sanità, scuola e pensioni e ora le parole di Salvini ci offrono l’esatta cifra della pochezza di questo governo”.
Così la deputata del Pd, Ilenia Malavasi.
“Le audizioni dei sindacati e di Confindustria confermano le nostre preoccupazioni e critiche. Questa Legge di bilancio è senza visione, è iniqua e non affronta la crisi economica con misure anticicliche. Il taglio del cuneo fiscale previsto è di una dimensione assolutamente impercettibile. In parallelo ci sono misure che aumentano le diseguaglianze sociali e che hanno chiari effetti elusivi sul fronte della contribuzione. Il colpo di spugna in alcune tipologie delle cartelle esattoriali, dal costo di un miliardo e cento milioni di euro per l’erario, e l’aumento della aliquota della ftat tax da 65mila a 80mila euro, che ne sottrae ulteriori 900 milioni di euro, toglie dalle casse dello Stato ben due miliardi che invece avrebbero potuto abbassare di un punto percentuale il costo del lavoro, permettendo cioè buste paga più pesanti per le lavoratrici e i lavoratori. Una miopia che non è frutto di un destino cinico e baro, ma che disvela a tutto tondo la matrice di destra di questa maggioranza e del suo governo”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.
L'avvio ieri del lavoro del Comitato costituente servirà a fare un tagliando dopo 15 anni al Partito democratico, che ha certamente bisogno di aggiornarsi rispetto alla propria identità e al proprio modo di essere partito in questo momento e in questa società così profondamente cambiata. Personalmente penso che non sia da buttare ciò che ci ha condotto fin qui e in particolare quel Manifesto dei valori del 2007 e il discorso del Lingotto di Walter Veltroni. Credo infatti che lì ci sia stata una profonda innovazione politica che ha portato, per esempio, anche il Partito socialista europeo a correre in qualche modo ai ripari e a dover cambiare il proprio nome di gruppo parlamentare proprio quando entrò il Partito democratico e quindi diventammo i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. Quell'innovazione politica non può essere messa da parte, deve certo continuare ad aggiornarsi, ma non può essere buttata via come magari qualcuno pensa.
Così la capogruppo dei deputati Pd Debora Serracchiani ai microfoni di Radio Immagina.
“Nel giorno in cui il Censis lancia l'allarme sull'aumento del tasso di povertà tra i lavoratori dipendenti, le audizioni svolte alla Camera dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl e dal presidente di Confindustria Bonomi, confermano come nella manovra sia contenuto un attacco di fatto al lavoro subordinato. Tutte le sigle sindacali ritengono inadeguato il taglio del cuneo fiscale previsto, il quale resta di fatto uguale alla misura prevista dal precedente governo, mentre vi è uno sproporzionato aiuto al lavoro autonomo e non per quella fascia di partite Iva che più ne avrebbe bisogno. Come infatti afferma il presidente di Confindustria i beneficiari dell'estensione della Flat tax sono una pletora di circa il 13% dei contribuenti autonomi, che rappresentano lo 0,1% dei contribuenti Irpef totali, e riceveranno un abbattimento della tassazione di circa il 50% con un costo per le casse dello Stato di 900 milioni di euro. In un Paese in cui, ricorda sempre Bonomi, già adesso un autonomo con circa 50mila euro di reddito già paga un terzo di tasse in meno di un dipendente con lo stesso reddito. Si capisce quindi come questa legge di bilancio non faccia nulla a favore del lavoro subordinato, ma apra un divario inaccettabile che va contro i dettati costituzionali di una tassazione che deve esser giusta e progressiva”.
Così il deputato dem della commissione Bilancio della Camera, Claudio Mancini.
“La montagna che partorisce il topolino. L’analisi della Legge di bilancio, giorno dopo giorno, consolida sempre più questa sensazione. Un esempio tra molti, il Fondo per i Piccoli Comuni ‘a vocazione turistica’ con meno di 5mila abitanti (art. 105): una dotazione di 10 milioni di euro per il 2023 (12 M€ sia per il 2023 che per il 2024). Secondo la Classificazione Istat, la platea di potenziali beneficiari del sostegno somma ben 4mila comuni. Pertanto, il contributo medio teorico spettante a ciascuno, ammonterebbe ad appena 2.500 euro. Con questa cifra gli Enti dovrebbero attuare ‘interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale’. E' chiaro che, attraverso la tagliola dei bandi, il Ministero sarà costretto a discriminare un numero enorme di progetti, nel vano tentativo di rendere minimamente credibile la misura. I Piccoli Comuni rappresentano un patrimonio formidabile, dal punto di vista dello sviluppo turistico. Per poterlo capitalizzare, tuttavia, c'è bisogno di risorse e non di proclami”.
La manovra del governo è davvero piccola e peraltro anche dal centrodestra qualcuno l'ha definita una tisana calda. Negli incontri che abbiamo fatto in questi giorni con le parti sociali, sia con le associazioni datoriali che sindacali, sono stati tutti concordi nel ritenerla deludente e soprattutto iniqua.
Questa manovra interviene sulle fragilità ancora molto forti nel nostro Paese, ad esempio togliendo ai cosiddetti occupabili il reddito di cittadinanza senza dare alcuna alternativa e senza soprattutto aver impostato adeguatamente i fondi del Pnrr sulle politiche attive. È stato fatto un obbrobrio su opzione donna, che è in questo momento una delle pochissime possibilità che hanno le donne di andare in pensione prima, tra l'altro rinunciando già al 30% dell'assegno. L'allungamento dell'età a 60 anni, per di più collegato a situazioni di gravi difficoltà, non fa altro che fare cassa sulle pensioni delle donne e soprattutto non aiuta chi sperava di avere in questo strumento una forma strutturale di fuoriuscita dal mondo del lavoro. Come PD interverremo sicuramente, abbiamo già predisposto emendamenti per rendere strutturale opzione donna e vorremmo addirittura allargare la platea, ma soprattutto cercare di aiutare le donne che hanno un montante contributivo molto basso e fanno fatica ad andare in pensione.
Così la capogruppo dei deputati Pd Debora Serracchiani, ai microfoni di Radio Immagina.
“Dura, seria, intransigente, costruttiva? Su come svolgere opposizione, in questi primi mesi di legislatura, ne abbiamo sentite tante e da tutte le parti. Un dibattito che francamente non ci appassiona: anche perché abbiamo le idee abbastanza chiare e forse chi si affanna a dare consigli lo fa solo per convenienza propagandistica. Per noi fare opposizione seria significa essere intransigenti e ottenere risultati, non per noi ma per cittadini, lavoratori, imprese, insomma per il paese., senza passerelle accompagnate da grancasse mediatiche.
Ed ecco che un esempio che chiunque può capire arriva dalla possibile soluzione del caso Isab-LUKOIL, una questione fondamentale per garantire l’approvvigionamento energetico del nostro paese.
Abbiamo analizzato a fondo la questione, fatto proposte concrete e il Pd, n particolare con il senatore Antonio Nicita, abbiamo proposto misure concrete al governo per individuare la via d’uscita. Se, come appare possibile, il governo procederà su quanto da noi suggerito, avremo dato una dimostrazione semplice ed efficace di come intendiamo fare opposizione”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani
“Negare la possibilità di attingere a risorse derivanti da economie di gara, in questo particolare momento di congiuntura macroeconomica vuol dire perpetuare il blocco generalizzato dei cantieri di edilizia scolastica e mettere in seria difficoltà i bilanci dei comuni interessati. Ho chiesto al ministro del merito di farsi carico di questa responsabilità di dicitura e individuare le risorse per garantire la chiusura dei lavori e la messa in esercizio degli edifici scolastici”. Lo dichiara il deputato dem Luciano D'Alfonso, della commissione Finanze della Camera.
Con una interrogazione inviata ieri al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso, porta in Parlamento le istanze di tutti quegli Enti locali che in questo momento si trovano in una situazione di blocco generale dei cantieri già aperti per la messa in sicurezza e adeguamento sismico degli edifici scolastici. L’interrogazione nasce da una denuncia del Gruppo consiliare di un comune abruzzese, 'Guardiagrele il bene in comune' e dall’ex Sindaco Simone Dal Pozzo che – si legge nell’interrogazione – "vogliono accendere la luce sulla necessità per il governo di trovare una soluzione per tutti quei Comuni italiani, che in questo momento si trovano nella difficoltà derivante dall’applicazione dei preziari medio tempore aggiornati e dalla generale situazione dell’aumento dei prezzi”.
“Assistiamo con grande preoccupazione all’attentato contro la consigliera diplomatica italiana ad Atene, Susanna Schlein, fatto su cui stanno indagando le autorità greche. Un atto gravissimo, su cui ci deve essere la massima attenzione da parte della comunità internazionale e del Governo del nostro Paese. Come gruppo del Partito Democratico alla Camera esprimiamo solidarietà e un forte e sentito abbraccio alla nostra collega Elly Schlein e a tutta la sua famiglia. Dobbiamo tenere alta l’attenzione in questo momento e un ringraziamento va anche ai colleghi e le colleghe degli altri gruppi parlamentari che stanno esprimendo vicinanza e solidarietà per un fatto di una così grave entità”. Lo ha detto il deputato del Pd, Andrea Casu, intervenuto in Aula per esprimere la solidarietà e vicinanza del Pd alla consigliera diplomatica italiana ad Atene, Susanna Schlein.