“Noi siamo accanto a Luciana Alpi che ha reso noto di volersi opporre, tramite il suo avvocato Domenico D’Amati, alla richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma. L’inchiesta sull’assassinio di Ilaria e Mira Hrovatin, e quella sui depistaggi di questi anni, è ancora tutta da fare e fa bene una donna coraggiosa e indomita come Luciana Alpi a ricordarci che non si può smettere di cercare la verità”.
Così Walter Verini, capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera.
Apprezziamo la serietà delle parole del ministro Minniti, che corrisponde alla serietà del tema trattato e alle serietà con cui questa maggioranza ha fino ad oggimesso in pratica diversi provvedimenti sull’immigrazione. Noi condividiamo il suo appello al Parlamento per un’unità di intenti e di coesione nazionale su questo tema. Abbiamo sostenuto in questi anni la linea espressa dal governo, a partire dal decreto Minniti- Orlando che ha investito sulla semplificazione del periodo di permanenza dei richiedenti asili, sul rafforzamento delle commissioni di asilo, sulla creazione di sezioni specializzate dei tribunali per l’esame dei ricorsi.
L’Italia affronta un fenomeno che non è più emergenziale, ma storico e che nessuna nazione può affrontare da sola. Su questo tema si misura contemporaneamente lo spessore di umanità di una comunità e la sua capacità politica. In questo ore anche dalle parole del ministro, cogliamo i primi fondamentali segnali positivi che provengono dall’Europa. Sulle soluzioni che l’Unione europea sarà capace di mettere in campo, misureremo il grado di salute dell’Europa stessa che nasce su valori di cooperazione e di solidarietà tra le nazioni, valori in cui ancora noi crediamo. Questa è forse la prova più difficile che l’Europa affronta dalla sua fondazione e noi siamo ancora convinti che solo insieme la supereremo.
Lo afferma Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera, intervenendo in Aula durante l’informativa del ministro dell’Interno.
"Poche legislature come la presente hanno lavorato per sostenere le potenzialità dell’agricoltura, in particolare dell’agricoltura di qualità e a forte valorizzazione territoriale. Il nostro impegno affinché siano riconosciuti, affermati, tutelati e valorizzati i nostri prodotti a denominazione d’origine, a indicazione geografica, prodotti nel rispetto dell’ambiente, perseguendo obiettivi di qualità, trasparenza, sicurezza e salubrità per i consumatori, è stato una costante di questi quattro anni di lavoro, ed ha portato a risultati importanti e concreti.
In merito all’accordo CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), l’accordo economico e commerciale globale tra il Canada e l'Unione europea arrivato alle Camere nelle passate settimane, e alle analisi che stanno circolando su questo tema in questi giorni, ritengo sia importante creare occasioni di approfondimento sui contenuti, perché troppi di coloro che commentano lo stanno facendo senza verifiche puntuali sui documenti. Anche se l’esame in Commissione sarà di competenza della XIV Politiche dell’Unione europea, sarà comunque massima l’attenzione della commissione Agricoltura per i temi di nostra competenza per un trattato di tale importanza per il nostro Paese”.
Lo afferma Mino Taricco, deputato del Pd in commissione Agricoltura della Camera.
“Ci apprestiamo a votare questa legge perché, finalmente, dopo 30 anni, nel nostro ordinamento ci sarà anche il reato di tortura. Questo è il risultato al quale teniamo e che rivendichiamo. Certo, il testo sarebbe stato più incisivo se non fosse stato modificato quello che approvammo qui alla Camera ben due anni fa. Ma davvero si pensa che un altro passaggio parlamentare sarebbe stato possibile? Ovviamente no. Se avessimo cambiato di nuovo il testo questa legge non sarebbe mai nata”. Lo afferma il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Walter Verini, il quale aggiunge: “E’ una legge che colpisce i comportamenti violenti degli appartenenti alle forze dell’ordine, cioè coloro che commettono abusi e che disonorano i corpi di sicurezza ai quali noi tutti dobbiamo essere grati. Non dobbiamo mai dimenticare il compianto Capo della Polizia Antonio Manganelli il quale, dopo le violenze alla scuola Diaz di Genova, disse : ‘ora è il momento di chiedere scusa’. Lo disse per difendere l’onore della Polizia. Questa legge colpisce solo chi non onora la propria divisa e al contempo rende giustizia alle vittime degli abusi”.
Considerare tutti i professionisti
“Il tema dell’equo compenso è arrivato all’analisi della Commissione Lavoro del Senato, ma con un vulnus gigantesco: la proposta Sacconi parla solo dei professionisti organizzati in ordini e collegi e si dimentica del mondo delle nuove professioni cresciuto in questi anni, che non può assolutamente essere messo da parte” dichiara Chiara Gribaudo, vice capogruppo PD alla Camera.
“Con la legge 81, il Jobs Act dei lavoratori autonomi, abbiamo voluto dare risposte a tutti i professionisti: la stessa filosofia dovrà valere per l’equo compenso. Le decine di migliaia di partite iva che in questi anni hanno conquistato il mercato con la loro professionalità e competenza non possono essere escluse dall’applicazione dell’articolo 36 della Costituzione - continua la deputata dem -. Lavoreremo in Parlamento per una legge inclusiva, partendo dal coinvolgimento di tutte le associazioni, degli ordinisti e dei non ordinisti. Come per la legge 81, ci sarà bisogno del maggiore confronto possibile per costruire una grande misura di equità e di restituire diritti universali ai lavoratori” conclude Gribaudo.
“Dopo l’appello che abbiamo rivolto al Presidente Gentiloni, sono positive le novità per la Commissione Adozioni Internazionali”. Con queste parole i deputati dem Tonino Moscatt e Chiara Gribaudo esprimono soddisfazione per la nomina dei vertici della commissione e la riattivazione dei canali di comunicazione. “Oggi, finalmente, a distanza di quasi un anno si ritorna ad avere uno strumento diretto di dialogo e corrispondenza. Abbiamo subito sposato – continuano Moscatt e Gribaudo - la causa della velocizzazione delle adozioni internazionali per chi ha ottenuto un decreto di idoneità alle stesse, perchè la riteniamo una scelta di grande altruismo; pertanto siamo soddisfatti degli ultimi risultati raggiunti".
"Stiamo lavorando su questo testo da tempo con Ispra e la rete nazionale dei siti minerari che si è costituita all'Expo a Milano. Siamo partiti da lì, costituendo questa rete ed oggi questo testo raccoglie tutto quello che viene dal territorio. L'idea è quella di valorizzare quei siti dismessi che sono un patrimonio del nostro Paese, sono tantissimi; alcuni stanno funzionando bene altri hanno bisogno di una cornice normativa che possa finalmente dare il via ad un recupero serio su tutto il territorio nazionale". Lo ha detto la deputata del Pd, Maria Iacono, che ha presentato in conferenza stampa la proposta di legge “Tutela e valorizzazione dei siti minerari dismessi e del loro patrimonio storico, archeologico, paesaggistico, ambientale”.
"L'obiettivo della rete nazionale dei siti minerari è quello di mettere in collegamento permanente tutti i siti che già sul territorio operano per il recupero delle aree minerarie dimesse, molto importanti anche ai fini della riqualificazione culturale e turistica di molti territori. Nell'ambito di questa rete una delle istanze che ci è stata posta è stata proprio quella di un riordino normativo. La proposta di legge ha recepito le varie istanze ed è già stata condivisa dai vari soggetti e ci auguriamo che possa aiutarli ad operare dentro un quadro normativo chiaro". Lo ha aggiunto Agata Patanè, coordinatrice generale rete nazionale siti minerari nell'ambito dell'Ispra.
"Definire ‘bambinata’ lo stupro di gruppo ai danni di una quindicenne è inaccettabile. Le scuse presentata dal sindaco di Pimonte, Michele Palummo, non possono essere certo sufficienti; si deve dimettere. Ho inviato una lettera al presidente dell’Anci perché si attivi, per quanto è nelle sue competenze, per stigmatizzare la gravità di quanto accaduto nel comune campano. Sottovalutare un fenomeno gravissimo come quello della violenza sulle donne, in particolare se avviene tra adolescenti, non è degno di un essere umano. Questa vicenda dimostra, ancora una volta che non sono sufficienti le pene, le punizioni o altro; si rende ancora più necessario un cambio di prospettiva per far comprendere alle nuove generazioni il valore delle donne, della loro presenza nella società e del rispetto, a iniziare da quello per il corpo”.
Lo afferma Daniela Sbrollini, deputata del Pd e vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera.
Le scuse del sindaco di Pimonte Michele Palummo non possono bastare. Nessuno può permettersi di definire "bambinata" lo stupro di gruppo a danno di una quindicenne. Nessuno può, tanto meno un sindaco chiamato a guidare una comunità intera. Fino a quando tutti non avranno compreso il valore del rispetto del corpo femminile, non avremo fatto davvero un passo avanti. Non basteranno le leggi, non basteranno le punizioni, occorre far maturare una cultura nuova e una coscienza collettiva che faccia comprendere a tutti e in particolare ai giovani quanto sia grave e ripugnante la violenza sessuale. Per queste ragioni sono di estrema gravità atteggiamenti come quello del sindaco Palummo, che farebbe bene a dimettersi.
Lo afferma Sandra Zampa, deputata del Pd e vicepresidente della commissione Infanzia e Adolescenza.
“I cittadini che intendono ristrutturare la propria abitazione o effettuare interventi che ne migliorino l’efficienza energetica hanno diritto ad una serie di agevolazioni fiscali, da cui sono esclusi, però, i proprietari di immobili residenti all’estero ed iscritti all’AIRE non assoggettati al pagamento dell'IRPEF”. Lo afferma Alessio Tacconi, deputato del Pd eletto nella Circoscrizione Estero, annunciando che sull’argomento ha presentato oggi un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia e delle Finanze.
“L’agevolazione – continua il deputato – consiste in una detrazione dall’Irpef prevista dall’articolo 16 bis del Testo Unico delle Imposte sui redditi, che, inizialmente determinata nel 36% delle spese sostenute per un ammontare non eccedente i 48.000 euro, è stata successivamente aumentata al 50% per interventi di ristrutturazione e al 65% per interventi di riqualificazione energetica entro limiti di spesa di 96.000 euro”.
“La legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016), ha prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno questi maggiori benefici fiscali, mentre sono state previste detrazioni nella misura del 70% o dell’80% della spesa sostenuta per l’adozione di misure antisismiche a seconda che, con gli interventi effettuati, si ottenga il passaggio ad una o a due classi inferiori di rischio sismico”.
“Tuttavia – prosegue ancora Tacconi – trattandosi di agevolazioni che vanno ad incidere sulla dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazione dall’imposta dovuta, ne sono automaticamente esclusi da un lato i cosiddetti “incapienti”, i contribuenti cioè il cui debito nei confronti dello Stato è inferiore all’importo della detrazione, dall’altra i cittadini Italiani residenti all’estero ed iscritti all’AIRE che, nella maggior parte dei casi, non sono assoggettati all’Irpef”.
“Molti nostri connazionali emigrati posseggono in Italia un considerevole patrimonio immobiliare a cui annettono un enorme valore affettivo nonostante che la pesante tassazione e lo spopolamento di interi paesi, ne abbiano pressoché azzerato il valore di mercato. Proprio in virtù del legame che ancora li unisce al paese d’origine molti di loro, come ho spesso avuto modo di constatare nei miei frequenti incontri sul territorio, sarebbero interessati ad effettuare su tali immobili interventi di varia natura per il ripristino, la ristrutturazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria e per la riqualificazione energetica, ma sono scoraggiati dalla mancanza di qualsivoglia incentivo fiscale”.
“Partendo da queste considerazioni – prosegue il deputato – ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze per sollecitare qualche altra forma di incentivo fiscale non collegato all’Irpef, e ho suggerito, in particolare, che per i cittadini “incapienti” e per quelli non soggetti all’Irpef, quali sono i cittadini AIRE, si preveda che le spese da essi sostenute per interventi di ristrutturazione, ripristino, e riqualificazione energetica siano esentate dall’IVA: a trarne beneficio non sarebbero solo i diretti interessati ma l’intera struttura produttiva del Paese con la sua industria delle costruzioni e delle attività connesse, che, come noto, rappresentano la filiera economica più importante sia per il contributo al PIL sia per il numero di soggetti occupati. Quale risultato non secondario - riflette infine Tacconi – si rinsalderebbe il legame che unisce le nostre comunità d’oltre confine al Paese a cui hanno dato molto e da cui hanno ricevuto poco”.
“La dichiarazione dello stato di calamità naturale firmata questa mattina dal Presidente Zingaretti è un atto importante nei confronti dei nostri territori e delle nostre comunità che devono fare i conti con la grave crisi idrica che sta producendo importanti ricadute ambientali in diverse realtà regionali. Tra le più evidenti, indubbiamente, c’è il Lago di Bracciano che ha subito una variazione negativa del livello delle sue acque tanto da mettere a repentaglio lo stesso ecosistema lacustre. A riguardo, dunque, mi auguro che il Decreto sottoscritto da Zingaretti sia il preludio per un tempestivo stop alle captazioni perpetrate da Acea Ato 2. La chiusura temporanea dei nasoni della Capitale così come la riduzione del volume dei prelievi sono azioni apprezzabili ma, per la situazione in cui oggi versa il bacino, piuttosto pleonastiche. Di fronte al clima torrido della bella stagione, all’evaporazione e all’attuale livello delle acque, l’unica soluzione per contrastare il disastro ambientale, che tra l’altro si sta giorno dopo giorno concretizzando, è imporre ad Acea Ato2 di fermare immediatamente i prelievi al fine di bloccare l’emorragia idrica e contenere i danni ambientali”. Lo ha detto il deputato PD, Emiliano Minnucci, commentando la dichiarazione di calamità naturale emanata questa mattina dalla Regione Lazio.
“Rivendichiamo 5 anni di lavoro in cui l’agricoltura ha vissuto una sorta di ‘risorgimento’: sono cresciuti il Pil agricolo, l’esportazione, l’occupazione in agricoltura soprattutto dei giovani. Tutto questo grazie al lavoro sinergico e alla concertazione con le associazioni di categoria e in particolare con la Coldiretti. Affronteremo in sede parlamentare i contenuti e i temi del Trattato (1.144 pagine di cui tutti parlano, ma che forse in pochi hanno letto). Apriremo un confronto con le organizzazioni di categoria (Coldiretti in primis), perché nel trattato possa essere valorizzato il Made in Italy e tutelate le nostre produzioni. Diffidiamo di alleanze e posizioni politiche che tanto sanno di Ogm. Noi continuiamo ad essere dalla parte di chi difende e tutela nei fatti l’agricoltura italiana”.
Così i deputati Dem Marina Berlinghieri (Capogruppo Pd in Commissione Politiche europee), Nicodemo Oliverio (Capogruppo Pd in Commissione Agricoltura) e Giovanni Falcone (componente della Commissione Agricoltura).
"Circa la notizia che sta circolando in queste ore su alcune agenzie di stampa riguardo ad alcuni emendamenti alla Legge europea 2017 a prima firma del collega PD Francesco Sanna sugli importanti temi di imprese energivore e fonti rinnovabili, voglio chiarire che non è stato espresso alcun parere nel merito, perché i suddetti emendamenti sono stati ritirati. Come gruppo PD stiamo continuando a lavorare su tali importanti questioni dai molti risvolti anche in queste ore". Lo dichiara la deputata Pd, Chiara Scuvera, relatrice della legge europea 2017 in Commissione Attività Produttive di Montecitorio.
“Il Governo ed il Partito Democratico in questi mesi hanno dimostrato un’attenzione concreta e continua nei confronti di Torino: i finanziamenti per la Città della Salute, per le periferie e per la Metropolitana ne sono la prova tangibile. La sindaca Appendino continua però a rivendicare risorse già in parte erogate e la cui differenza è ad oggi non ancora stata quantificata come hanno già ribadito le sentenze di Tar e Consiglio di Stato”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera sui 61 milioni di euro che il comune pretenderebbe dallo Stato con il passaggio dall’Ici a l’Imu ed alla Tasi durante i Governi Monti e Letta.
“Non vogliamo entrare nei dettagli in merito all’apertura del Pd di Torino in consiglio comunale rispetto ai rapporti con la maggioranza; vogliamo però ribadire al M5S – continua Silvia Fregolent – che una opposizione costruttiva deve comunque rispettare le leggi e le sentenze degli organismi competenti. La sindaca deve capire che lamentarsi di tutto e di tutti, sempre e comunque, senza offrire nessuna idea di sviluppo della città sta portando la nostra comunità al disastro”.