Post su Fb di Ettore Rosato, presidente deputati Pd
Servizi a tariffe più basse, maggiore trasparenza del mercato e più tutele per i consumatori.
Con questi obiettivi abbiamo approvato oggi alla Camera la legge sulla concorrenza, che passa ora al Senato per un ultimo e rapido passaggio.
Dai maggiori sconti sulla RC Auto alle norme per evitare il telemarketing in assenza di nostro consenso, dalle nuove norme sull’energia a quelle per le professioni o il trasporto pubblico. Sono molte le innovazioni e novità per i cittadini e le imprese.
"Il governo ha accolto un mio ordine del giorno alla legge che istituisce la Rete nazionale dei registri tumori in base al quale il personale delle Forze militari e di Sicurezza e quello che prende parte alle missioni internazionali verrà monitorato con una specifica attenzione. Si tratta di un aspetto importante di questa legge così tanto attesa: infatti, il tema dei rischi per coloro che lavorano in questi comparti è molto dibattuto, il monitoraggio specifico su chi ne fa parte, o ne ha fatto parte in passato, contribuirà ad una più accurata ricerca epidemiologica”.
Ne dà notizia Maria Amato, deputata del Partito democratico.
“Il provvedimento approvato dall’Aula è molto importante perché interviene su un tema delicato e particolarmente sentito dai cittadini”. Lo dichiara Sara Moretto, deputata del Partito democratico, a proposito dell’approvazione della legge sull'istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e del referto epidemiologico nel controllo sanitario della popolazione.
“Secondo i dati evidenziati dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) – spiega - in occasione della presentazione del Rapporto 'Lo stato dell'oncologia in Italia 2017', nel nostro Paese ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore. Oggi la situazione nel territorio nazionale in tema di Registro tumori è ‘a macchia di leopardo’, con differenze significative di disponibilità dei dati non solo tra differenti province ma anche nell'ambito delle diverse aziende sanitarie della stessa provincia. La legge prevede che la raccolta e il conferimento da parte delle Regioni dei dati dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie rappresentino un adempimento ai fini della verifica della erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Auspico che queste norme agevolino in tutta Italia il monitoraggio di queste patologie per accrescere la qualità delle attività prevenzione”.
“Mi auguro che l’impegno della Camera, assieme agli ultimi provvedimenti ministeriali, faciliti anche in Veneto la copertura territoriale del Registro tumori, inglobando zone oggi tagliate fuori come quella dell'Ulss 4”, conclude.
Il governo ha completato il quadro della riforma approvando i decreti sul 5 per mille, sull’Impresa sociale e sul Codice del Terzo settore. Questa legge, fortemente voluta dal Parlamento e dalla società civile, rivoluziona le relazioni tra Stato ed enti del Terzo settore, si intraprende un percorso con regole chiare ed innovative per un sistema di welfare e di associazionismo virtuoso per l’Italia.
Il governo Gentiloni ha rapidamente mantenuto gli impegni per completare efficacemente quanto già costruito dal governo Renzi, in particolare grazie allo straordinario lavoro del sottosegretario al ministero del Lavoro Luigi Bobba. Confermato anche il finanziamento di 190 milioni di euro.
Il Terzo settore nel nostro Paese conta 300mila associazioni, circa 1 milione di lavoratori e oltre 5 milioni di volontari. Tali realtà sono organizzazioni davvero fondamentali per la coesione sociale dell’Italia e la qualità della vita di tutte le comunità, costituendo un punto di riferimento essenziale soprattutto per chi vive situazioni di difficoltà. Proprio per valorizzarle sono stati stanziati nuovi fondi, maggiori incentivi fiscali, nuovi sistemi di accreditamento ed una normativa severa in materia di vigilanza e controllo. Tutte queste attività ora sono inserite in un registro unico, si agevola fortemente chi vuole investire per il bene comune. Grazie a questi decreti si ridisegna il modello di welfare italiano, che diventa sempre più capace di rispondere alle nuove esigenze della popolazione.
L’erogazione dei servizi è sempre meno direttamente affidata allo Stato, è sempre più condivisa con associazioni e imprese. Sono particolarmente orgogliosa di vedere i frutti dell’importante lavoro che si è svolto per anni nella mia commissione Affari sociali e Sanità alla Camera dei deputati, il governo ha compreso perfettamente l’importanza strategica di innovare velocemente questo settore. Ora al Parlamento e al governo spetta il compito di monitorare l’effettiva applicazione della legge su tutto il territorio nazionale.
Lo afferma Daniela Sbrollini, vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera.
"L'approvazione della legge che istituisce il Rete nazionale dei registri tumori è un passo fondamentale per implementare le misure di prevenzione. Atteso da tempo, il provvedimento è frutto di una lunga battaglia, iniziata dell’AIRTUM l’Associazione Italiana Registro Tumori, e dell’impegno dell'allora ministro Balduzzi che nel 2012 mise a punto la prima normativa”. Lo ha detto oggi in Aula, durante la dichiarazione di voto per il Gruppo del Pd, Paola Boldrini, la quale sottolinea “il contributo migliorativo da parte, in particolare, della Commissione Lavoro grazie al quale il Registro diventa uno strumento di valutazione dei rischi tumorali nei luoghi di lavoro, mentre spero vivamente che in sede di decreto applicativo sia accolto il suggerimento di comprendere anche i dati sui rischi del personale delle Forze armate e del comparto Sicurezza. Non ultimo, il registro sarà uno strumento per la valutazione degli screening sanitari e degli stili di vita e per misurare l’impatto dell’inquinamento ambientale sull'incidenza delle patologie oncologiche. Ora il Senato approvi prestissimo il testo”, conclude Boldrini.
“La Legge approvata oggi alla Camera per l’Istituzione e la disciplina del Registro nazionale tumori è un passo in avanti importantissimo per la tutela della salute dei cittadini, la comprensione dei dati, la prevenzione. Il testo istituisce infatti il referto epidemiologico per garantire un controllo permanente dello stato di salute della popolazione, oltre a disciplinare la partecipazione delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale all’attività della Rete nazionale. I Registri tumori su scala territoriale rientreranno dunque in un unico palinsesto di monitoraggio, permettendo una comprensione molto più precisa e puntuale della dinamica delle patologie tumorali oltre che una comparazione scientifica grazie ai dati presenti, validati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro L’augurio è che al Senato la Legge venga calendarizzata e approvata quanto prima”. Lo dice il deputato Pd, Salvatore Capone, dopo l’approvazione oggi alla Camera della Legge “Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione”.
“Ampi gli obiettivi verso cui muove la norma: prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell’assistenza sanitaria; messa in atto di misure di controllo epidemiologico delle malattie oncologiche e infettive; studio dell’incidenza e della prevalenza delle malattie oncologiche e infettive, per poterne monitorare la diffusione e l’andamento; sorveglianza epidemiologica per ridurre il rischio di introduzione o reintroduzione di malattie infettive, anche eliminate o sotto controllo; prevenzione primaria e secondaria; studio della morbosità e mortalità per malattie oncologiche e infettive; semplificazione delle procedure di scambio di dati, facilitazione della trasmissione degli stessi e loro tutela; studio e monitoraggio dei fattori di rischio delle malattie sorvegliate; promozione della ricerca scientifica in ambito oncologico, anche nel campo dei tumori rari; monitoraggio dei fattori di rischio di origine professionale, anche attraverso forme di connessione e di scambio di dati con i sistemi informativi esistenti, con particolare riferimento al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro”, aggiunge Capone.
“L’accordo sul biologico raggiunto dall’Unione europea non ci lascia soddisfatti anche se rappresenta un passo avanti rispetto alle posizioni iniziali. L’Italia ha bisogno di promuovere le sue produzioni bio: in questa direzione la legge di regolamentazione del settore approvata alla Camera ed attualmente in discussione al Senato ed il recente decreto del Ministero delle Politiche Agricole sui controlli, rappresentano due strumenti fondamentali per sostenere la crescita e la qualità del comparto, tutelando al tempo stesso i consumatori”: è quanto dichiara Massimo Fiorio, deputato Pd e vicepresidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio.
Sono disponibili da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le graduatorie finali del bando “La Scuola al Centro”, lanciato lo scorso autunno per favorire il potenziamento dell’offerta formativa delle scuole, contrastare la dispersione scolastica e favorire l’inclusione sociale. Il bando era a carattere nazionale. Le scuole finanziate sono 4.633, per uno stanziamento totale di oltre 187 milioni di euro (fondi PON). Di questi, 74,7 milioni vanno alle scuole delle Regioni più sviluppate, dove si è registrato un tasso di adesione all’avviso del 37,38%; 9,5 milioni vanno agli istituti delle Regioni in transizione, con un tasso di adesione delle scuole del territorio al bando del 41,16%; 102,9 milioni vanno, infine, alle Regioni in ritardo di sviluppo, che hanno registrato adesioni oltre l’81%, un numero atteso. Tra gli istituti ammessi al finanziamento ci sono 221 scuole che si trovano nelle aree colpite dal sisma: 47 in Abruzzo, 6 nel Lazio, 84 nelle Marche e altre 84 in Umbria.
Il progetto consente di avere più sport, musica, laboratori di lingue, teatro, innovazione digitale. Per un totale di oltre 1 mln di ore di attività aggiuntive da svolgere in orario extra scolastico, di pomeriggio o nei mesi estivi.
La Scuola al Centro è stato un bando molto innovativo, lanciato dal governo Renzi e perfezionato dal governo Gentiloni per rafforzare la scuola quale punto di riferimento delle comunità territoriali, a partire naturalmente dalle ragazze e dai ragazzi e dalle loro famiglie, che in molti progetti saranno protagoniste attive della realizzazione delle attività proposte. Particolarmente significativi i finanziamenti alle scuole dei comuni del cratere considerando la gravità della situazione. Accanto ai decreti terremoto già approvati che finanziano la ricostruzione, questi ulteriori contributi riaffermano la centralità di guardare al futuro, in particolare dei giovani.
Lo afferma Emanuele Lodolini, deputato del Pd.
“Sul clima l’Europa è dalla parte giusta”. Lo dichiara Stella Bianchi, deputata del Partito democratico e componente della Commissione Ambiente della Camera, per commentare le dichiarazioni rilasciate dai leader europei nel corso della conferenza stampa preliminare al termine del pre-vertice in vista del G20.
“La determinazione con cui oggi Gentiloni, Merkel e Macron – spiega - hanno ribadito l’impegno dell’Europa nell’attuare gli accordi di Parigi per fermare il riscaldamento globale ben al di sotto di due gradi rispetto al periodo pre-rivoluzione industriale e di puntare a un grado e mezzo, è fondamentale. Ribadire questo impegno la prossima settimana nel G20 ad Amburgo, e dunque con i nuovi giganti economici come Cina e India, darà uno slancio importante alle politiche di trasformazione delle economie in modo che le emissioni di gas serra possano rapidamente iniziare a scendere. L’impegno del G20 mostrerà con ancora maggiore evidenza quanto sbagliata e ideologica sia la scelta del presidente Trump che ci auguriamo ancora possa essere corretta. Altrettanto importante è l’impegno espresso da Germania e Francia, nel contribuire ad affrontare l’accoglienza degli immigrati. Non dimentichiamo mai che l’aggravarsi del riscaldamento globale determinerà enormi flussi migratori nel futuro fino a 250 milioni di persone al 2050 secondo le stime dell’alto commissariato dei rifugiati delle Nazioni unite. E per chi non riuscisse a vedere la concretezza di queste minacce, ricordiamo che già ora, proprio in questi giorni in Italia stiamo subendo gli impatti dei cambiamenti climatici con la siccità e i danni all’agricoltura che ne derivano”.
“È ora di impegnarsi con grande determinazione nell’azione fermare le emissioni di gas serra abbandonando al più presto carbone, petrolio e da ultimo il gas”, conclude.
“L’approvazione, all’unanimità, del provvedimento per l’Istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori è un messaggio molto importante che il Parlamento manda al Paese”. Così il deputato Pd Federico Gelli sull'approvazione all’unanimità del provvedimento per l’Istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori.
“Nel testo vi è un esplicito richiamo alla partecipazione delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale, attive da anni su questi temi. Viene inoltre istituto il referto epidemiologico per garantire un controllo permanente dello stato di salute della popolazione. Un passo in avanti che permetterà di migliorare ancor di più la fondamentale attività di prevenzione”, conclude.
“La priorità è procedere spediti alla realizzazione di una recinzione imponente in grado di separare l'esterno dagli spazi interni del centro di accoglienza”. Lo dichiara Federico Gelli, presidente della Commissione Inchiesta migranti, al termine dell'incontro con il Prefetto Maria Tirone, il questore Antonio Piernicola Silvis e il Comandante provinciale dei Carabinieri Marco Aquilio dopo il sopralluogo ispettivo della Commissione ieri al Cara di Foggia.
“Paradossalmente – continua - è infatti proprio da fuori che il pericolo arriva e noi abbiamo il dovere di tutelare chi sbarca nel nostro Paese impedendo la commistione con la criminalità diffusa presente sul territorio. All'esterno della struttura c'è un vero e proprio ghetto, popolato da chi il permesso di soggiorno lo ha ottenuto e che si trova alla mercé delle organizzazioni criminali del luogo. Per quello che riguarda invece la struttura interna ci troviamo di fronte ad un grave problema di sovraffollamento con oltre 1.300 ospiti presenti rispetto ai 700 che il centro può contenere con ripercussioni inaccettabili sul fronte del mancato rispetto delle condizioni igienico sanitarie”.
“Ci auguriamo che il processo di messa in sicurezza della struttura rispetti i tempi annunciati oggi dal Prefetto e che entro la fine del 2017 siano migliorate le condizioni di ospitalità oggi non accettabili”, conclude.
“Oggi alla Camera abbiamo approvato la proposta di legge che istituisce la rete nazionale dei registri dei tumori. Mi rende orgoglioso essere stato relatore e che sia stato approvato all’unanimità. Ogni anno purtroppo oltre 360mila persone si ammalano di patologie tumorali e ogni anni 180mila persone non ce la fanno a vincere la battaglia contro il ‘male’. Istituire la rete del registri sarà uno strumento utile per il servizio sanitario pubblico per rafforzare la capacità di prevenzione e di presa in carico del malato. Servirà al Sud per migliorare la rete sanitaria e per attenzionare quei territori che spesso presentano situazioni ambientali a rischio. Questo strumento ci consentirà di uscire dalle percezioni e di avere dati scientifici. Aiuterà la ricerca e ad indirizzare le risorse senza sprechi. Ora mi auguro che il Senato lo esamini rapidamente per giungere quanto prima alla sua approvazione definitiva. È stata una bella pagina di lavoro parlamentare”.
Così il deputato Dem Giovanni Burtone, componente della Commissione Affari sociali e relatore della legge che istituisce la rete nazionale dei registri dei tumori.
“L’approvazione della legge per l’Istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori è un passaggio importante per il nostro Paese. Si tratta di un provvedimento delicato, che tocca molte sensibilità, e che completa dopo un ampio e costruttivo dibattito un disegno legislativo più complessivo. Approfondimenti che hanno permesso il miglioramento del testo, come ad esempio il contributo della Commissione Lavoro. E’ uno strumento di raccolta sistematica di dati utile a migliorare l’attività di prevenzione e gli stili di vita della popolazione, che mette a profitto il rapporto con le associazioni che da anni si occupano di questi temi e che permette anche studi integrati in materia di inquinamento ambientale. Speriamo ora in una rapida approvazione del Senato ”.
Così la deputata Dem Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
“Il sistema di accoglienza che abbiamo oggi in Italia non può essere assolutamente in grado di gestire il numero di migranti che cresce giorno dopo giorno. Per fermare questo esodo occorre un impegno immediato e deciso in Libia: sulle coste, incrementando la collaborazione con la guardia costiera libica; e ai confini Sud del Paese africano, anche con interventi mirati sotto l’egida internazionale in grado di evitare ai potenziali migranti di raggiungere i luoghi da cui poi muovono verso l’Italia e l’Europa. In altre parole, serve un controllo preventivo direttamente all’origine del fenomeno e non solo legato alla gestione dell’emergenza”.
Così il deputato Dem Federico Gelli, presidente della Commissione d’Inchiesta migranti.
“Non possiamo pensare - aggiunge Federico Gelli - che il nostro Paese possa svolgere questa attività da solo mentre il resto d’Europa resta a guardare. Ci troviamo di fronte ad un bivio. O l’Unione europea si prende carico realmente del problema e, in sinergia con il nostro Governo, affronta in modo responsabile e autorevole questo fenomeno, così come più volte richiesto, oppure saremo costretti ad interrogarci sulla reale funzione di questo organismo sovranazionale che su questo versante sta attuando un comportamento che tradisce i principi stessi per cui è nato. Nei prossimi giorni - conclude il presidente della Commissione d’Inchiesta migranti - ascolteremo in audizione il ministro dell’Interno Minniti per capire quali sono le intenzioni del Governo”.
"Un testo buono che è stato migliorato in alcuni punti a favore dei cittadini. Le modifiche che abbiamo operato sono molto limitate per consentire un rapido passaggio al Senato. La volontà di una rapida approvazione c'è, come ha espresso il Governo. Se ognuno farà la propria parte al Senato il provvedimento sarà approvato celermente". Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, Gianluca Benamati, intervenendo in dichiarazione di voto finale sul ddl concorrenza approvato a Montecitorio.
"Abbiamo avuto una discussione seria e approfondita. C'era la necessità di un cambiamento, 18 mesi al Senato non sono passati invano; abbiamo presentato proposte emendative che tenevano conto delle reali esigenze dei cittadini. Le due principali modifiche apportate sono state quella di eliminare i commi inseriti al Senato che intervenivano sul codice sulla protezione dei dati personali, intervento necessario per bloccare il telemarketing selvaggio che si sarebbe sviluppato e avrebbe colpito le fasce più deboli della popolazione. Abbiamo poi operato sul passaggio al mercato libero nel settore dell'energia e abbiamo deciso di rimuovere il tema delle aste per chi non sceglie nel passaggio al libero mercato. Il cliente deve essere consapevole non soggetto passivo di una gara fra aziende.
E la chiarezza su questo l'ha fatta quest'Aula, perché 370 persone contrarie a questo meccanismo delle aste e 17 favorevoli, dimostrano che questo non è un tema di interessi di parte ma un problema vero. Noi abbiamo guardato alla sostanza del bene dei cittadini e non ne abbiamo fatto una questione meramente politica", ha concluso Benamati.