“Come sempre quando si parla di credito, i 5 Stelle non sanno far altro che riciclare, in modo quasi pavloviano, la formula dei ‘favori alle banche’. La realtà è ben diversa: nel decreto sulle banche venete gli unici favori sono ai risparmiatori e al sistema economico veneto”. Lo dichiara Giovanni Sanga, deputato del Partito democratico e relatore del provvedimento, in risposta alle dichiarazioni dei deputati 5 Stelle.
“Parlare – spiega – di strage del risparmio è un’assurdità tale che quasi si fa fatica a commentarla. La soluzione messa in campo tutela infatti tutti i risparmiatori: i correntisti, compresi quelli sopra i 100mila euro e tutti gli obbligazionisti, senior e subordinati. Come si faccia a parlare di strage del risparmio quando a essere coinvolti sono solo gli investitori, non è dato sapere. Altrettanto confuse sono le cifre dei costi per lo Stato sparate dai grillini. Lo Stato non fa regali a nessuno, tanto meno a Banca Intesa. Oltre a evitare un tsunami capace di abbattere l’economia veneta, dalla differenza tra gli impegni e gli attivi della liquidazione dei crediti deteriorati lo Stato, come documentato dalla relazione tecnica che accompagna il provvedimento, andrà in attivo di 1 miliardo. Nel confuso mondo Cinquestelle la soluzione sarebbe la nazionalizzazione. Ma Sibilia e Di Battista sanno che nel momento in cui una banca è nazionalizzata lo Stato deve rispondere integralmente anche delle eventuali perdite?”.
“Siamo, insomma, davanti al solito copione. Il Pd ha individuato l’unica soluzione che permette di minimizzare i danni e salvare decine di migliaia di conti e di imprese venete. Se i 5 Stelle ne hanno una migliore, la propongano. Per ora, sono stati capaci solo della solita speculazione”, conclude.
La vice presidente della Camera e prima firmataria della legge approvata a Montecitorio che inserisce la manifestazione tra gli eventi da valorizzare con un finanziamento di un milione di euro all’anno
“Nato nel 1973, con una formula itinerante e totalmente gratuita, Umbria Jazz è senza ombra di dubbio la più importante manifestazione di musica jazz italiana. Ha saputo cambiare nel tempo mantenendo tuttavia uno straordinario connubio tra musica e arte, tra le performance dei più grandi artisti Jazz del mondo e le nostre meravigliose chiese, i piccoli club, le grandi piazze. Per questo sono orgogliosa dell’approvazione a larghissima maggioranza da parte della Camera di una legge - a mia prima firma - che inserisce Umbria Jazz tra le poche grandi manifestazioni culturali di carattere nazionale e internazionale, valorizzandola e sostenendola con un finanziamento di un milione di euro all’anno”.
Lo ha detto la vice presidente della camera e parlamentare umbra, Marina Sereni nell’aula di Montecitorio dove è stata approvata la legge con la sola astensione di Lega e 5S.
“Perugia, Orvieto, Terni, quest’anno di nuovo nell’edizione pasquale e in questi giorni, per la prima volta, Norcia, in segno di solidarietà con le aree e le popolazioni maggiormente colpite dal terremoto… Umbria Jazz ha saputo crescere negli anni e valicare ampiamente i confini della mia piccola Regione – ha continuato Sereni - Umbria Jazz non ha avuto soltanto il merito di proporre buona musica, di fare crescere la conoscenza del jazz in Italia di promuovere il territorio attraverso un turismo culturale e di qualità, ma ha anche contribuito in modo determinante a far sì che il jazz italiano con i suoi musicisti diventasse uno dei principale protagonisti del panorama musicale internazionale”.
La vice presidente ha poi elencato città e continenti dove il jazz italiano è stato esportato: gli Stati Uniti, l’Europa - da Belgrado a Barcellona - Melbourne in Australia, Tokio, Brasilia, Rio De Janeiro, San Paolo, Curitiba in Brasile, Buenos Aires, Soweto, Pretoria…
“E poi nel 2016 in Cina – ha aggiunto - non con un evento episodico ma con un festival strutturato: 69 concerti, sette giorni…. E lo ripeteremo quest’anno in Cina con più di 100 concerti”
“Uno sforzo e un impegno che in tutti questi anni Umbria Jazz ha fatto con i mezzi propri – ha ricordato - le istituzioni locali, gli sponsor, i biglietti venduti, il tanto tantissimo lavoro volontario. Ora tutta questa mole di eventi richiede un adeguamento organizzativo e di governance. Ecco perché lo scorso anno ho ritenuto , abbiamo ritenuto insieme ai colleghi umbri, di raccogliere un appello che ci veniva rivolto da un folto gruppo di artisti italiani e stranieri che chiedeva quel riconoscimento che oggi stiamo dando”.
Con questa piccola legge - ha concluso - facciamo un gesto di apertura di una pagina nuova per Umbria Jazz, ma anche un gesto di grande riconoscimento verso questo genere musicale, che proprio nel 2017 celebra la ricorrenza dell'incisione del primo disco, guarda caso per iniziativa di Nick La Rocca, siciliano emigrato a New Orleans. Una musica che, dall’America e anche dall’Italia,ha parlato e sta parlando a tante generazioni in tutto il mondo”.
“Sul fenomeno dei flussi migratori, bene il cambio di passo dell’Unione europea sul programma di lunga strategia: puntare su una cooperazione più organica ed efficace con l’Africa, infatti, significa affrontare il tema alla radice; cioè relazionandosi con i Paesi da cui fuggono i migranti o con quelli che vengono attraversati da queste carovane della speranza. Resta invece un deficit molto forte di assunzione di responsabilità nel gestire la fase attuale dell’emergenza. L’Ue non può essere più l’occhiuta vigile degli zero virgola sui conti economici degli Stati dell’Unione e non intervenire con sanzioni e infrazioni nei riguardi dei Paesi membri che si rifiutano di collaborare con l’Italia che ha già dato prova di grande impegno in termini di risorse e solidarietà umana”.
Così la capogruppo Dem in commissione Politiche europee, Marina Berlinghieri.
“Per tanti motivi sono felice che la Camera abbia approvato la proposta, a prima firma Sereni e sottoscritta da tutti i parlamentari umbri, di cui sono stata relatrice in Aula, che prevede di includere Umbria Jazz nel novero delle manifestazioni musicali d’interesse internazionali. Sono felice perché Umbria Jazz è la quintessenza dell’orgoglio umbro, segno distintivo del nostro territorio nel mondo, ed è giusto riconoscergli lo status che si è guadagnato con anni d’impegno ai massimi livelli. Sono felice perché, come il Pd sostiene, investire in sicurezza sarebbe inutile se non s’investisse, come stiamo facendo, anche in cultura: è fondamentale supportare ciò che ci distingue e crea la nostra identità. Infine, sono felice perché credo sia importante aiutare in tutti i modi una terra bellissima, la mia Umbria, che col terremoto ha subito un colpo molto duro anche dal punto di vista turistico ed economico. La proposta di legge approda adesso al Senato che auspico e confido sia altrettanto celere”.
Così la deputata Dem, Anna Ascani, commenta l’approvazione alla Camera della proposta di legge che include Umbria Jazz tra le manifestazioni musicali d’interesse internazionale, riconoscendovi un finanziamento annuale di 1 milione di euro.
“Sono molto utili e importanti i chiarimenti forniti oggi dal Presidente dell’Inps, Tito Boeri, sulla spesa previdenziale e assistenziale, a cominciare dal reale impatto sui conti pubblici del fenomeno migratorio. Ritengo tuttavia necessario precisare alcuni punti in merito al Reddito di inclusione (Rei) di prossima attivazione. E’ certamente vero, come specificato da Boeri, che la platea raggiunta dallo stanziamento sino ad oggi previsto non è completa e che l’importo, in prospettiva, dovrà essere aumentato. Ma è noto che la necessità di incrementare gradualmente i beneficiari e il beneficio deriva proprio dall’esigenza di rafforzare il sistema dei servizi territoriali, per renderlo capace di accogliere le richieste di tutte le persone in povertà assoluta e per non ridurre il Rei a un mero trasferimento economico”.
Così la deputata Dem Ileana Piazzoni, che poi aggiunge: “La volontà del Parlamento e del Governo infatti è sempre stata quella di attuare una vera e propria presa in carico, che realizzi effettivamente inclusione lavorativa e sociale. Così del resto funzionano tutte le misure di contrasto alla povertà negli altri Paese europei, che ne sono dotati da decenni. Ulteriore precisazione inoltre, merita la scelta della platea inizialmente prevista: la scelta delle priorità - perché di priorità si tratta, in quanto la legge prevede chiaramente universalità della misura - può anche essere considerata arbitraria, ma deriva da un’approfondita consultazione delle organizzazioni maggiormente impegnate nel campo della lotta alla povertà, che hanno tutte segnalato (anche sulla base dei dati Istat) l’urgenza di un intervento immediato sulle famiglie con figli minori, le più colpite dalla crisi economica. Mentre, per quanto riguarda le persone ultra 50enni disoccupate, in condizione di povertà assoluta, ricordo - conclude Piazzoni - la proposta elaborata dallo stesso Presidente Boeri indirizzata a tale categoria, individuata come prioritaria proprio perché considerata come emergenza reale, su cui intervenire, la condizione di chi resta senza lavoro in età anziana ma è ancora lontano dalla pensione”.
“Parteciperò a presidio di protesta Coldiretti”
"La ratifica del CETA nell'attuale versione infliggerebbe un duro colpo all'agroalimentare made in Italy. IL Parlamento farebbe bene ad ascoltare chi protesta e ad approfondire una materia complessa". Lo afferma Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione sulla contraffazione, che parteciperà al presidio di protesta della Coldiretti, CGIL, Slow Food, associazioni dei consumatori e movimenti ambientalisti, di mercoledì in piazza Montecitorio.
"Le trattative tra UE e Canada per proteggere da imitazioni e usurpazioni il made in Italy – spiega - puntano a determinare vantaggi commerciali reciproci, anche grazie alla crescita della domanda di prodotti di alta qualità. Ma questo obiettivo è contraddetto dal testo dell'accordo che prevede la tutela di 69 DOP e IGP sulle 367 registrate in Italia. Ancora più penalizzante l'effetto per il Sud. Sono appena 5 i prodotti certificati inseriti nell'accordo bilaterale: 3 quelli siciliani, 1 a testa per Campania e Puglia, nessuno della Basilicata e della Calabria. Ratificare questo testo trasformerebbe un'opportunità di sviluppo e di commercio in una penalizzante discriminazione tra prodotti e aree produttive, tra Nord e Sud Italia. Governo e Parlamento – conclude Mongiello - intervengano a tutela del nostro patrimonio e hanno il dovere di farlo promuovendo scambi commerciali fondati sulla qualità e salubrità delle merci e non sulle aree geografiche di provenienza dei prodotti".
“Mi complimento con il governo italiano che oggi è intervenuto presso l’Unione Europea riguardo la grave crisi che affligge il comparto risicolo chiedendo un intervento urgente alla Commissione europea per aiutare il settore le cui quotazioni sono in caduta libera ormai da diverso tempo.
La commissione Agricoltura della Camera è da tempo molto attenta a tutte le problematiche che in questo momento i produttori del comparto riso si trovano ad affrontare e da tempo chiedeva con forza al governo di salvaguardare il nostro riso e all’Europa l’etichettatura di origine del prodotto italiano.
Con la nota congiunta che oggi il ministro delle politiche agricole Martina, dello Sviluppo economico Calenda e del sottosegretario alle Politiche europee Gozi hanno inviato a Bruxelles si è finalmente sottolineata l’urgenza di affrontare la causa principali di questa crisi senza precedenti dovuta in gran parte al regime troppo favorevole previsto per i Paesi Meno Avanzati (accordo EBA), che possono esportare verso la Ue riso a dazio zero.
Questa notizia ci rende molto soddisfatti e dobbiamo essere intransigenti nel trovare soluzioni per aiutare il nostro comparto risicolo”. Così il deputato Giovanni Falcone, commissione Agricoltura.
“La Ministra Fedeli, nel corso della conferenza stampa sull'avvio del prossimo anno scolastico, ha garantito che esso avverrà in modo ordinato grazie all'impegno del MIUR, degli uffici scolastici regionali e delle scuole. La notizia più importante è che entro il 14 agosto - e cioè un mese prima rispetto allo scorso anno - saranno assunti 52 mila nuovi insegnanti. Anche sul fronte delle supplenze la Ministra ha assicurato che i docenti saranno in cattedra in tempo e che anche le operazioni più complicate come quelle dell’assegnazione delle supplenze annuali, avverranno entro l'inizio dell'anno scolastico”. Lo dice la deputata del Pd, Simona Malpezzi.
“Ma a settembre ci saranno novità significative anche sul fronte della ripartizione dei fondi destinati allo 0/6, sull'avvio dei Poli ad orientamento artistico e performativo e sul nuovo portale per l'alternanza scuola lavoro e la carta dei diritti e dei doveri in alternanza”, aggiunge Malpezzi.
“I prossimi mesi saranno fondamentali per portare a compimento il processo riformatore avviato con la Buona Scuola nel 2015 per dare ai nostri bambini e ragazzi una scuola migliore che guardi al futuro”, conclude la deputata dem.
"L'Italia ha fatto molto bene in questi anni a fare pressioni per un impegno europeo nel Mediterraneo, le frontiere italiane sono frontiere europee e la gestione dell'accoglienza dei profughi deve riguardare tutti i Paesi Ue.
Sul fronte della Lega Nord, invece, assistiamo solo a slogan vuoti, sono le stesse persone che hanno fallito quando avrebbero dovuto governare questi processi e da loro non accettiamo lezioni.
Un plauso spetta invece al governo Gentiloni e al ministro dell'Interno Marco Minniti per la proposta di condivisione vera con i Paesi europei in materia di immigrazione. Noi non molleremo e insisteremo con queste richieste, che sono serie e motivate, nonostante il tradimento degli italiani da parte di Salvini che, ormai è chiaro a tutti. Non ha a cuore l'interesse generale dell'Italia ma spera solo, con le sue uscite becere, di recuperare qualche punto in più nei sondaggi".
Lo afferma Khalid Chaouki, deputato del Pd e coordinatore dell’Intergruppo immigrazione.
“A due anni dalla presentazione della Strategia per il Mercato Unico della Commissione europea, l’ostacolo principale alla piena attuazione della strategia, risulta ancora essere la difficoltà ad omogeneizzare le normative nazionali". Lo dichiara Francesca Bonomo, deputata del Partito Democratico, aprendo i lavori, quest’oggi, del secondo incontro dei tavoli dell’Intergruppo innovazione per il Mercato Unico Digitale. “Si rendono sempre più necessari interventi che consentano ai consumatori di fruire dei contenuti online, oltre i confini nazionali, e di permettere alle aziende tecnologiche di operare sull’intero territorio Ue, ampliandone il loro potenziale di crescita.
“Questa possibilità – aggiunge Bonomo – rappresenterebbe una strategica occasione per le imprese di espansione del proprio business, raggiungendo un numero totale dii consumatori, che acquistano online da altri Paesi dell’UE, fino a 70 milioni”.
“Per questo – conclude Bonomo – è mia ferma convinzione che il nostro Paese e l’Unione nel suo complesso, necessitino urgentemente dell’impianto di un ambiente condiviso e sicuro per l’archivio; per la condivisione e il riutilizzo di dati scientifici; per la rimozione delle barriere tecniche e legali alla circolazione di dati e servizi sui dati nel Mercato Unico; nonché per il supporto all’espansione del business delle imprese, grazie all’e- commerce. La realizzazione di un mercato unico digitale, non potrà che rappresentare l’evoluzione da una Democrazia di pochi ad una Democrazia condivisa e partecipata”.
“Delusione e amarezza. Queste sono le mie prime reazioni davanti alla notizia della richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma, battuta poco fa dalle agenzie, in merito all’uccisione della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin avvenuta 23 anni fa a Mogadiscio. Dopo la sentenza della Corte di Appello di Perugia, a mio modo di vedere c’erano, e ci sono, tutte le condizioni per dare nuovo impulso alle indagini per cercare di trovare le prove di quella che tutti sappiamo essere la verità. Ilaria e Miran furono uccisi perché avevano scoperto responsabilità di faccendieri, affaristi, pezzi deviati dello Stato all’ombra della cooperazione internazionale e traffici di rifiuti e di armi con relativi depistaggi. Per questo la richiesta della Procura di Roma lascia amareggiati e delusi”.
Lo ha detto Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.
“Siamo davvero grati alle forze dell'ordine e alla magistratura, che insieme hanno inferto un durissimo colpo all'ndrangheta. E' una giornata importante per lo Stato e per quanti combattono ogni criminalità senza sosta ogni giorno”. Lo scrive su Facebook Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera.
Domani il ministro della Giustizia Andrea Orlando risponderà alla Camera, durante il question time, alla interrogazione che gli hanno rivolto i deputati del Pd chiedendogli come intenda assicurare progressi nella cooperazione con i principali servizi di rete sociale al fine di contrastare la diffusione sul web dei contenuti illeciti e, in particolare, della propaganda terroristica.
Nella interrogazione si fa riferimento all’azione della Commissione europea che ha costruito una prima cornice continentale di cooperazione con le principali società di servizi informatici e varato un codice di condotta per combattere la diffusione dell’illecito incitamento all’odio online. Quest’ultimo impegna le azienda a perseguire l’obiettivo di contrastare lo hate speech, attraverso l’elaborazione di procedure volte a esaminare entro le 24 ore i contenuti d’odio segnalati e a rafforzare il rapporto con la società civile, al fine di sviluppare adeguate contro-narrazioni.
domani mercoledì 5 luglio, ore 13.00, sala stampa Camera dei Deputati
Un punto di riferimento internazionale per chi vuole conoscere da vicino l’artista Antonio Ligabue ( 1899 - 1965) e desidera accostarlo con interesse culturale e scientifico: è la “Fondazione Archivio Antonio Ligabue Parma - Archivio dal 1983”, di Parma, che su iniziativa dei deputati parmensi del Pd Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini sarà presentata a Roma, domani, mercoledì 5 luglio, ore 13, sala stampa Camera dei Deputati. Presenti anche Flavia Piccoli Nardelli, presidente commissione Cultura, Augusto Agosta Tota, presidente Fondazione e Marzio Dall’Acqua direttore comitato di studio della Fondazione.
“La Fondazione – spiegano i deputati parmensi - ha origine dalla pluridecennale attività dell’Associazione “Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue”, realtà che ha coinvolto i maggiori studiosi d’arte, scrittori e uomini di cultura, realizzando un’intensa attività promotrice in Italia e all’estero ed estendendo il proprio interesse anche ad altri artisti italiani del xx secolo, meno conosciuti.
Essenziale l’ attività editoriale dell’Associazione “Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue”, e l’imponente archivio-documentario sulla vita e gli aspetti umani e creativi di Ligabue.
La futura attività della neonata Fondazione continuerà anche a livello internazionale e vogliamo anticipare l’inedita notizia di una due mostre di Ligabue nel 2018, la prima a Mosca, a gennaio e febbraio, e poi a San Pietroburgo, ad aprile e maggio”.
“La disponibilità del ministro Orlando a rivedere la propria posizione e a cambiare le disposizioni contenute nel Ddl penale riguardanti lo stalking è certamente una scelta giusta e apprezzabile”. Lo dichiara Franco Vazio, deputato Pd e vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera” “ “Condivido, infatti - continua - le preoccupazioni espresse da più parti in merito all’applicazione dell’estinzione del reato per condotta riparatoria, sia pure soltanto alle ipotesi meno gravi di stalking: si deve trovare una soluzione chiara che consegni certezza ai giudici e assoluta tranquillità alle vittime. Sono temi così delicati per i quali non è possibile correre sul filo delle interpretazioni. Concordo con quanto affermato da Eugenio Albamonte, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, quando parla di errori causati dalla fretta nell’approvare le leggi. Personalmente avrei evitato di porre la questione di fiducia sul Ddl penale. Non sono contrario alla riforma, che peraltro ho votato, ma esistevano questioni che avrebbero meritato maggior approfondimento. Lo stalking e gli effetti delle condotte riparatorie oggi sono all’indice delle cronache, ma non possiamo tacere il fatto che anche altre norme, come per esempio quelle relative al processo a distanza e alla delega per le intercettazioni, meritassero una lettura più attenta”.
“La disponibilità ad ascoltare e a rivedere le proprie posizioni non è un limite, ma un valore. Certo è che l’attenzione verso gli attori della giustizia, giudici, avvocati e parti non si esaurisce con i convegni e le interviste, ma deve tradursi nei momenti decisivi in un confronto fattivo in grado di fare tesoro delle posizioni altrui. Sul Ddl penale questo purtroppo non è accaduto”, conclude.