Post su Fb di Ettore Rosato, presidente deputati Pd
Quando si dice che tra destra e sinistra non c'è più differenza....non è vero. Nè ieri, nè oggi.
Al Senato, esponenti di Forza Italia e di altre opposizioni hanno votato contro la possibilità di esaminare in tempi brevi e direttamente in Commissione la proposta di legge a sostegno degli orfani di femminicidio. Sono i tanti bambini o giovani adolescenti, figli di donne rimaste uccise da mariti e compagni violenti. Sono storie di tristezza e emarginazione a cui la legge provava a dare segni tangibili di vicinanza e aiuto concreto.
Per bloccare tutto hanno usato l'argomento del riconoscimento indiretto dei figli nati dalle unioni civili. Ma il segnale che arriva è ancora una volta la sottovalutazione di un dramma sociale, una visione del mondo egoista e di parte. Ecco noi saremo sempre dalla parte opposta a chi non ha il coraggio di dire basta alla violenza contro le donne. E di dirlo con tutti gli strumenti che la legge ci consente.
“L’enorme numero di domande per il bonus mamme dimostra che l’iniziativa ha colto in pieno e trovato una riposta per un’esigenza molto sentita dalle famiglie italiane”. Lo dichiara Marco Di Maio, deputato e componente dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd alla Camera, per commentare la notizia delle 200mila domande di Bonus mamme pervenute all’Inps.
“La mole delle richieste conferma non solo che la lotta alla denatalità non può prescindere dalla dimensione economica ma anche che la soluzione individuata dal governo Renzi può essere uno spunto importante per ulteriori politiche di incentivo alla maternità. Si è trattato di una misura che ha avuto un indubbio successo”, conclude.
“Dalla risposta del MIT emerge l’impegno del Governo sul TPL a livello nazionale, come la stabilizzazione del Fondo Nazionale per i trasporti destinato alle Regioni". Lo dice Anna Maria Carloni, deputata del Partito Democratico eletta in Campania e componente della Commissione Trasporti della Camera, commentando la risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ad una sua interrogazione sullo stato di crisi dell’Azienda Napoletana Mobilità (ANM).
“Tuttavia l’ANM - spiega la deputata - è in uno stato di crisi profonda, come dichiarato anche dal nuovo amministratore delegato, Ciro Maglione, in un’intervista comparsa oggi su Repubblica. Pertanto, partendo da quanto il Governo sta facendo, è necessaria una collaborazione vera e profonda fra le istituzioni locali, in particolare con il Comune di Napoli, che è chiamato ad assumersi le sue responsabilità”.
“Il Partito Democratico, che ha responsabilità di governo nazionali e locali in Regione Campania, è pronto a fare la sua parte con impegno e serietà. Ora è tempo che De Magistris batta un colpo, prima che sia davvero troppo tardi", conclude Anna Maria Carloni.
“Si dava per certo quello che tale non è: che al Senato tutti gruppi politici fossero d’accordo a dire sì al ddl sugli orfani del femminicidio, il provvedimento, già approvato alla Camera, che vuole aiutare quei figli che subiscono il trauma di perdere la madre per una violenza domestica prevedendo una serie di strumenti per permettere loro di vivere la condizione di orfani nel modo meno drammatico possibile. Invece no. La destra, non ci sta e FI-Gal-e Lega non hanno votato la deliberante in commissione Giustizia al ddl perché - hanno detto - il testo ‘fa riferimento ai figli delle unioni civili’ . Figli delle unioni civile che evidentemente per loro sono di serie B, non sono degni di aiuto.
Un no. inoltre, che mette seriamente a rischio l’ approvazione del provvedimento prima della paura estiva e che è il frutto di strumentalizzazioni ideologiche. Un espediente meschino di cui Fi-Gal-Lega si assumono tutta la responsabilità, riaprendo un dibattito che era già stato affrontato. Di fronte a questo noi comunque non ci fermeremo. Andremo avanti sulla nostra strada sempre convinti che la cosa giusta da fare è in primis il bene dei bambini. Tutti, senza alcuna distinzione di famiglia o di razza”. Così Sandra Zampa, vicepresidente commissione Infanzia.
Intervento ai seminario Intergruppo Parlamentare Amici del Bio
“Nonostante la crisi economica, la domanda di prodotti biologici è cresciuta in tutta Europa. Il settore biologico conta oltre 250mila produttori in agricoltura e 455 nell'acquacoltura: l'Italia è il paese con il più elevato numero di produttori bio (46mila), seguita dalla Spagna (30mila) e Polonia (26mila), la Germania è il mercato europeo più grande (7,6 miliardi di euro nel 2012), seguita dalla Francia (4,4 miliardi) e dal Regno Unito (2,1 miliardi). L'Italia è quarta con 2 miliardi di euro.
Nonostante questi dati rilevanti e un trend incoraggiante il nostro paese importa però ancora notevoli quantità di prodotti. Con la nostra proposta di legge sull’agricoltura biologica ( approvata alla Camera e in discussione al Senato) che ne sottolinea il valore economico-sociale e prevede incentivi per le organizzazioni interprofessionali e le intese di filiera, vogliamo portare il mercato nazionale ai livelli di Germania e Francia.
Il provvedimento infatti riconosce l’agricoltura biologica attività di interesse nazionale con funzioni sociali ed economiche rilevanti, capace di promuovere sicurezza alimentare e benessere degli animali, e ridurre emissioni nocive. Presenti anche norme che stanziano risorse per l’apposito fondo, rafforzano la ricerca, promuovono l’aggregazione imprenditoriale della filiera e disciplinano la vendita delle sementi biologiche”. Così il deputato Pd Massimo Fiorio, vicepresidente commissione Agricoltura, intervenuto oggi al seminario dell’Intergruppo Parlamentare Amici del Bio, alla Camera dei Deputati. Presenti anche la relatrice del provvedimento sul biologico, Alessandra Terrosi, la presidente Intergruppo Parlamentare Amici del Bio Silvia Fregolent.
“Non possiamo che accogliere con parziale soddisfazione l'impegno dimostrato oggi dall'Ue. Dopo mesi in cui l'Italia svolge pressoché in solitudine un servizio di accoglienza che ha messo a dura prova l'intero Paese, l'Europa è stata costretta a prendere in carico il problema ma senza affrontarlo in modo risolutorio. Se da una parte infatti è determinante prevedere risorse da destinare ai Paesi da cui parte l'afflusso, si tratta comunque di uno stanziamento insufficiente. Inoltre la scelta di non aprire nuovi porti rischia di isolare in modo irreversibile la posizione del nostro Paese. Gli accordi di oggi siano soltanto l'inizio di una reale collaborazione, necessaria per affrontare il fenomeno migratorio, in cui ogni stato membro deve svolgere la sua parte. È per questo che è nata l'Unione Europea”.
È quanto dichiarato da Federico Gelli, deputato Pd e presidente della Commissione Inchiesta Migranti.
“Oggi scopriamo che oltre al garantismo selettivo (per gli indagati 5 Stelle valgono i principi la Costituzione, per gli altri la giustizia sommaria del blog), per i grillini esistono più tipo di giornalismo: quello che porta acqua al loro mulino è al di sopra della legge, quello critico va messo alla gogna”. Lo scrive Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera, in risposta alle dichiarazioni dei deputati M5S sugli sviluppi dell’inchiesta Consip.
“Le stesse persone – spiega – capaci di compilare liste di proscrizione per i giornalisti non allineati con le tesi di Grillo, gli stessi che hanno chiesto le dimissioni di Mario Calabresi perché il suo giornale aveva pubblicato una notizia, oggi, pur di difendere un giornalista non proprio ostile con il Movimento, attaccano di fatto addirittura la magistratura, colpevole di svolgere il proprio lavoro nel far luce su un grave caso di fuga di notizie. Dunque, per i grillini non solo esistono giornalisti buoni e giornalisti cattivi ma i giornalisti buoni sono al di sopra della legge e comunque più importanti del lavoro della magistratura”.
“Oggi abbiamo avuto la conferma che M5S plaude solo a quelle inchieste che sono funzionali alla loro propaganda politica. Le altre, invece, sono da fermare. E’ ormai chiaro che i grillini usano le inchieste in modo strumentale. Usano, cioè, un metodo che contraddice in modo clamoroso il senso più profondo della giustizia”, conclude.
Via libera all’unanimità in commissione Affari sociali a mozione Pd
“Passo fondamentale per l’avvio di politiche concrete a sostegno della salute dei cittadini, la maggioranza della popolazione vivrà sempre più nelle aree urbane ed è necessario ora avviare politiche mirate al sostegno della salute e a garantire spazi per uno stile di vita sano ed attivo. Stile di vita sedentario, obesità, crisi economica, sono elementi che caratterizzano già oggi la nostra società e mettono da tempo in serio rischio la salute dei cittadini del nostro Paese, penso in particolare per le fasce di popolazione più disagiate. Se a questo si unisce la carenza di spazi e strutture per il tempo libero e lo sport a causa di ragioni ambientali e urbanistiche ecco che appariva necessario che il Parlamento, insieme ai comuni, intervenisse su questo tema. Vogliamo garantire in tutto il Paese standard di vita più elevati ai cittadini di oggi e di domani. Questo documento sancisce finalmente le linee di una visione complessiva della questione per salute e lo sport nelle città. Questo provvedimento è un altro tassello per la riforma del nostro sistema di welfare: stiamo sostituendo pian piano una forma assistenziale di welfare, con un welfare invece generativo e partecipativo che si pone alla base di un nuovo patto sociale”.
Lo ha detto Daniela Sbrollini, deputata del Pd e vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera commentando l’approvazione all’unanimità in commissione della mozione di cui è prima firmataria. La mozione, impegna il Governo ad adottare diverse misure per sviluppo di politiche per la salute nelle aree urbane.
“E’ una scelta cinica quella fatta dalle forze politiche, FI-Gal-Lega, che si sono opposte alla sede deliberante per il disegno di legge che tutela gli orfani di femminicidio. Non sappiamo quali calcoli politici abbiano portato a questa decisione che è, in ogni caso, incomprensibile. Infatti, quelle norme tutelano le vittime in assoluto più deboli del femminicidio, cioè i minori che restano soli dopo l’assassinio della madre”.
Così Walter Verini, capogruppo Pd della commissione Giustizia di Montecitorio.
“La legge in favore di orfani vittime di crimini domestici approvata all’unanimità in Aula alla Camera dei Deputati, ha conosciuto oggi una pagina tristissima. La Commissione Giustizia del Senato aveva deciso di accelerare l’iter con l’approvazione in sede deliberante. Oggi veniamo a conoscenza della decisione dei senatori di Forza Italia, Lega, Gfl e Gal - Palma, Giovanardi, Caliendo, Stefani, Di Maggio e Cardiello - di ritirare il proprio assenso. Una decisione molto grave che tenta di affondare una legge che affronta e risolve le criticità e le aberrazioni di una legislazione penale e civile a cui sono sottoposti gli orfani vittime di crimini domestici” così afferma l’on. Franco Vazio, Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera e relatore del provvedimento alla Camera, che aggiunge “Pensavo che anche al Senato tutte le Forze politiche fossero d’accordo sul fatto che non fosse più possibile che l’omicida godesse della pensione di reversibilità del coniuge ucciso e che si intascasse, anche temporaneamente, parte della sua eredità. E’evidente che si vuole far naufragare tutto questo, nonché di porre fine ad una aberrazione, anche culturale: fino ad oggi chi uccide il proprio coniuge può cavarsela con una pena di soli 11 anni. Il testo approvato alla Camera prevede invece la pena dell’ergastolo.” “Sono senza parole, è una fatto di una gravità assoluta” prosegue il deputato PD che conclude “Mi appello al Presidente della Commissione Giustizia e al Presidente del Senato affinché la Legge non venga affossata. Le donne e gli orfani non si tutelano a parole nei convegni e nei dibattiti televisivi, ma attraverso atti concreti e comportamenti coerenti nelle sedi istituzionali”.
“Quella svolta stamani da Raffaele Cantone è stata un’ottima relazione, con un attento esame dell'applicazione di alcuni provvedimenti approvati nel corso di questa legislatura.
Con il nuovo Codice dei contratti pubblici, ad esempio si è scelto di superare il previgente sistema che lo stesso presidente dell’Anac ha definito "complicato e farraginoso" attribuendo delle nuove normative il compito di regolare l'affidamento pubblico di lavori servizi e forniture”. Lo dichiara la deputata dem Raffaella Mariani.
“Anche le misure adottate per rafforzare la struttura dell'Autorità, i cui compiti si sono ampliati sia in materia di vigilanza che di regolazione – prosegue -, sono state dirimenti, così come la funzione consultiva attribuita all'Autorità. L'analisi dei molti problemi verificatisi nel settore dei servizi e delle forniture, di cui si è avuta ampia cronaca sugli organi di stampa, permette inoltre agli organi istituzionali di individuare i provvedimenti da correggere. Puntuale è stata la valutazione della dimensione eccessiva dei lotti per l'affidamento di servizi in palese contraddizione con le regole ribadite dalle direttive comunitarie in materia di concorrenza e di partecipazione delle piccole e medie imprese alle gare, con indicazioni molto chiare nel nuovo codice dei contratti.
“Il richiamo alle norme previste nel Codice dei contratti in materia di gestione delle emergenze attraverso le quali è possibile velocizzare le procedure destinate agli atti per la ricostruzione nella piena legittimità è un altro dei segnali positivi di un sistema complessivo di norme e pratiche che sui temi della organizzazione della spesa pubblica, della efficienza delle procedure e della prevenzione e lotta alla corruzione. Pur nella indipendenza delle funzioni – conclude l’esponente democratica- Governo, Parlamento ed Autorità hanno contribuito a semplificare e organizzare in modo più efficace le decisive questioni della spesa pubblica, degli investimenti e della trasparenza”.
Oggi giornata importante per il nostro comparto lattiero caseario, fiore all'occhiello del nostro made in Italy. Il ministro delle Politiche agricole e forestali Martina ha reso noto che sono state 5667 le domande presentate dagli allevatori per accedere ai contributi previsti dal Fondo Latte e che a queste imprese verrà assegnato integralmente il budget stanziato di 25 milioni di euro.
Questo comparto che da tempo soffre serie e numerose difficoltà potrà dunque ora usufruire di un significativo aiuto ché darà una mano agli allevatori per affrontare con minore difficoltà la grave fase di crisi.
Le numerose domande per accedere ai contributi previsti dal Fondo Latte dimostrano che il settore è più che mai vivo e che gli interventi legislativi e governativi fatti a favore della zootecnia - dalle semplificazioni per l'accesso al Fondo , al taglio delle tasse, all'aumento delle compensazioni IVA, all’etichettatura per i prodotti lattiero caseari – hanno centrato gli obiettivi”. Così Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.
“La Ministra Valeria Fedeli risponda alla protesta dei docenti e ricercatori universitari che hanno proclamato l'astensione dagli esami dal 28 agosto al 31 ottobre.Per quanto la protesta sia discutibile in quanto fa ricadere sugli studenti i problemi contrattuali, il disagio espresso richiede attenzione e soprattutto confronto. Sono già migliaia le adesioni, secondo gli organizzatori, della protesta partita da Torino e che vuole richiamare l'attenzione sulla condizione economica di ricercatori e docenti. Spero si faccia di tutto per scongiurare la protesta per gli studenti e per il bene dell'Università italiana”.
Lo ha detto Umberto D'Ottavio, deputato Pd e componente della commissione Cultura.
Franco Vazio, deputato Dem relatore del testo di legge sulla tortura, approvata in via definitiva dalla Camera, ha preso la parola in Aula per rivolgere un pensiero “a tutte le vittime che in questi 30 anni hanno subito un crimine gravissimo senza vedere i colpevoli assicurati alla giustizia. Da oggi non accadrà più”.
Post su Fb di Ettore Rosato, presidente deputati Pd
Per affrontare l’immigrazione servono coraggio, strategie e buone pratiche.
Serve coniugare una collaudata esperienza nei salvataggi, come nel caso dell’Italia, ad un coinvolgimento vero di tutta l’Europa. Lo abbiamo chiesto con forza in questi anni e ribadito nei vertici dei giorni scorsi. Abbiamo accettato di moltiplicare gli sforzi per identificazioni e rimpatri in cambio di maggiori controlli sulle coste di partenza e finanziamenti a tutte le iniziative che possano arginare il fenomeno, come un piano per l'Africa simile a quello che ha coinvolto con successo la Turchia.
Lo ha spiegato bene in Aula oggi il ministro Marco Minniti: lo facciamo non solo per contenere gli arrivi, ma anche per impedire lo sfruttamento e i rischi di chi attraversa in condizioni così precarie il Mediterraneo. Sappiamo che un'immigrazione incontrollata e cresciuta in modo sensibile spaventa e preoccupa, soprattutto i più deboli. Ma a chi su questo fa solo demagogia alimentando paura e disinformazione - diciamolo, per qualche voto in più - vogliamo rispondere con la forza delle cose concrete.
Quell'etica della responsabilità che chiediamo all'Europa sarebbe bene farla vivere anche in Parlamento. Perché formule magiche non esistono. Il Governo sta agendo e continuerà a farlo con massima fermezza sull’agenda politica europea per cambiare davvero.