“Stupisce la superficialità con cui Di Maio e i 5 stelle affrontano il tema pensionistico giocando con la vita delle persone”. Lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico. “Pensano di essere al luna park, tre palle un soldo: se va male il primo tiro ci riprovano, ma sbagliano ancora. Sciatti al punto da dover smentire il loro presunto candidato premier, però finiscono con l'aggiungere imprecisione a imprecisione e dopo aver sbagliato sparano numeri a caso. Lo stesso triste copione visto sui vaccini lo replicano sulle pensioni. Parlano a caso e - conclude Di Salvo - appena scoperti si arrampicano sugli specchi”
"Sul tema della governance di Internet De Lorenzo sbaglia due volte". Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato e responsabile Innovazione del Partito democratico, in risposta alle dichiarazioni di deputato di M5s Diego De Lorenzis.
"Sbaglia in primo luogo - continua - perché, al contrario di quanto sostiene, il governo italiano sarà presente al forum di Ginevra con una delegazione del Mise. E sbaglia soprattutto quando accusa i governo Renzi e Gentiloni di essersi disinteressati della questione. Come ha fatto a non accorgersi della convocazione, durante il semestre di presidenza Ue, della convocazione del Consiglio proprio sul tema della Governance di Internet? Una decisione che ha fatto sì non solo che i paesi europei abbiano affrontato per la prima volta questo tema ma siano anche giunti a una posizione comune, poi sostenuta anche nei vari incontri con Obama, la Fcc e la Icann".
"L'Italia, insomma, ha svolto un ruolo decisivo nel processo di riforma della Rete. Spiace che De Lorenzis non se ne sia accorto", conclude.
“Mirella Liuzzi entri nel merito su Radio1Rai e ci dica se, da Commissaria in Vigilanza Rai, ritiene corretto invitare per due puntate di seguito ospiti che ribadiscono la stessa tesi. Questo per lei è pluralismo? E visto che parla di ‘giornalisti piazzati’, faccia i nomi”. Lo scrive su Twitter Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico e componente in Commissione Vigilanza Rai, in risposta al tweet della deputata di M5S Mirella Liuzzi a proposito di Radio 1 Rai.
“Anche dall’audizione di oggi emerge un ruolo di Bankitalia che inquieta”. Lo dichiara Franco Vazio, deputato del Partito democratico e componente della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, dopo le odierne audizioni della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario.
“Bankitalia – spiega - non solo non avrebbe esercitato i poteri di intervento a essa attribuiti dall’art. 53 bis del Testo unico bancario, non solo avrebbe omesso di comunicare dati ritenuti da Consob decisivi ma addirittura avrebbe esercitato pressioni per favorire l’aggregazione di Veneto Banca e Banca Etruria con la banca Popolare di Vicenza; un istituto che, come poi è emerso, era sull’orlo del baratro. Insomma, con interventi appropriati di Bankitalia e una vigilanza attenta ed efficiente i risparmiatori avrebbero potuto essere molto probabilmente salvati”.
“Queste sono le cose che contano. Queste le cose su cui dobbiamo lavorare”, conclude.
“Le parole di apprezzamento del presidente Mattarella sul lavoro svolto da governo e Parlamento per ridare stabilità al sistema bancario, ci riempiono d’orgoglio”. Lo dichiara Giovanni Sanga, deputato del Partito democratico e componente della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, per commentare le parole del presidente della Repubblica sul tema.
“L’autorevolissimo riconoscimento del presidente della Repubblica rafforza in noi la convinzione che il nostro intervento sia stato decisivo nel salvare migliaia di posti di lavoro e i conti correnti di milioni di persone, aver limitato i danni agli obbligazionisti ed evitato la catastrofe per l’intero sistema economico”, conclude.
Nonostante si sia alla vigilia di Natale e alla fine della legislatura, il lavoro per terminare le riforme previste per lasciare i tribunali italiani con l’organico previsto e quindi con una conseguente accelerazione delle procedure non si è interrotto. In pochi giorni arriveranno 1600 giovani nei tribunali italiani, in Sicilia 122 di cui 44 a Palermo, 47 a Catania, 6 a Caltanissetta, 25 a Messina.
Questo importante risultato acquisito dal ministro Orlando permetterà nei prossimi giorni agli 800 vincitori del concorso per assistenti giudiziari di scegliere la sede, seguirà un primo scorrimento di graduatoria per 600 unità di personale e altri 200 nuovi funzionari sceglieranno la sede.
Sono inoltre previste, nella legge di Bilancio, risorse per nuove assunzioni che porteranno a 2800 i nuovi arrivi negli uffici giudiziari all’interno di una programmazione per il triennio 2015-2018 che ne prevede 5400.
In sintesi il ministro Orlando e il Governo Gentiloni hanno realizzato il primo concorso importante in magistratura dopo anni di stallo.
Lo afferma Gea Schirò, deputata del Pd.
Oggi, insieme al collega Maurizio Bernardo, ho presentato una mozione per chiedere al governo di fare le verifiche sull’assegnazione di Ema alla città di Amsterdam, tenendo conto degli impegni assunti sulla disponibilità e i tempi della sede presi da ogni Paese all’atto della candidatura. Chiediamo inoltre al governo di esercitare le dovute pressioni in sede europea perché il Paese vincitore adempia a questi impegni o in caso contrario si riconsideri la candidatura di Milano. Come abbiamo sempre detto durante la campagna per Ema, lo spostamento non deve pregiudicare il diritto alla salute dei cittadini europei, e quindi deve essere assicurata la continuità operativa di Ema. In questo momento, più di un elemento trapelato fanno dubitare che la città di Amsterdam sia in grado di tenere fede agli impegni presi e questo è motivo di grande preoccupazione.
Lo afferma Lia Quartapelle, coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare a sostegno della candidatura di Milano per Ema.
"Dopo la mia proposta per la riduzione da 36 a 24 mesi del tempo massimo dei contratti a termine, si è creato in questi giorni un consenso diffuso nel Partito Democratico per una norma che includa anche il passaggio da 5 a 3 proroghe, assieme a una disciplina che non danneggi i contratti in essere. Si tratta di una buona sintesi che riduce sensibilmente la precarietà di questi contratti." Lo afferma la Responsabile Lavoro del Pd, Chiara Gribaudo, torna sul dibattito inerente il suo emendamento alla legge di bilancio.
"So che il governo – prosegue la deputata del Pd - sta valutando la questione, anche alla luce dei preoccupanti dati sull'aumento del tempo determinato. Credo che si debba arrivare fino in fondo, in tanti ci stanno scrivendo per appoggiare la proposta e per chiederne l'approvazione, che avrebbe un impatto positivo sulle vite di molti."
lunedì 18 dicembre conferenza stampa Pd a Montecitorio
Lunedì 18 dicembre, alle ore 11.30, presso la sala stampa della Camera dei deputati (via della Missione, 4) si terrà la conferenza stampa intitolata “Spreco alimentare e farmaceutico, donazioni e Terzo Settore”. In quest’occasione verrà lanciata la piattaforma web #iononsprecoperchè e si discuterà di recupero delle eccedenze e della donazione di beni alla luce delle più recenti novità normative e della riforma del terzo settore. Meno burocrazia, regole più semplici e vantaggi fiscali più chiari per chi dona, minori oneri e maggiori opportunità per gli enti no profit che rivestono un ruolo chiave nella risposta a un bisogno sociale attraverso il recupero e la distribuzione di beni.
Promotrice dell’iniziativa Maria Chiara Gadda, deputata Pd, relatrice della legge contro gli sprechi alimentari. Interverranno Gabriele Sepio, Esperto di fiscalità, Lisa Casali, scienziata ambientale ed esperta di sostenibilità del cibo, Laura Mongiello, Presidente Ordine Tecnologi Alimentari di Basilicata e Calabria, i principali enti caritativi nazionali, le imprese e le associazioni della filiera agroalimentare.
“Aumenta il personale per un sistema giustizia più equo, rapido e efficiente”. Così Anna Rossomando, deputata del PD componente della commissione Giustizia alla Camera. “Nei prossimi giorni – prosegue la deputata piemontese - arriveranno nei tribunali italiani 1600 tra assistenti, che hanno vinto il concorso, e funzionari. In particolare, in Piemonte arriveranno 162 nuovi assistenti, 81 a Torino e l'altra metà nel resto della Regione (1 a Acqui, 1 a Alba, 17 a Alessandria, 6 a Aosta, 15 a Asti, 5 a Biella, 8 a Cuneo, 11 a Ivrea, 1 a Mondovì, 4 a Novara, 1 a Saluzzo, 4 a Verbania e 7 a Vercelli), oltre a 14 funzionari. Si tratta di un provvedimento che fa parte di un piano triennale che prevede 5.400 nuove assunzioni in tutto il Paese nel periodo 2015-2018. Un passo concreto – sottolinea Rossomando - che, accanto alle numerose riforme approvate in questa legislatura, testimonia l'impegno che il Governo con il ministro Andrea Orlando e questo Parlamento hanno dedicato al mondo della giustizia, uno dei settori che più aveva bisogno di interventi dopo oltre vent'anni di stallo politico. Nel nostro territorio in particolare, quest'immissione di personale, giovane e altamente qualificato, rappresenta anche un'occasione di crescita e sviluppo di cui potranno beneficiare tanto i cittadini quanto il settore economico. Tempi e efficienza del sistema giustizia – conclude Rossomando - sono la prima condizione per accedere e esercitare i propri diritti”.
"Rabbia e vergogna per i fatti e le parole emerse dalle intercettazioni. Il sistema mafioso dei rifiuti e' una realtà in Toscana come in tutta Italia e in pericolo e' la salute pubblica, soprattutto dei più piccoli e vulnerabili.
Come evidente si rendono necessari e urgenti controlli più rigidi e un monitoraggio costante del territorio per non lasciare spazio alle organizzazioni di criminalità, che maturano proprio lì dove c'è scarsa attenzione. Confidiamo nella giustizia e nelle chiusura veloce delle indagini". E' il commento di Federico Gelli, responsabile Sanità del Pd, in merito all'inchiesta sul traffico illecito di rifiuti pericolosi
“Faccio i miei complimenti a Valerio Giardina, colonnello dei Carabinieri di Bologna e alla sua squadra per aver dato, con il lavoro investigativo, la loro costanza e grande competenza, un contributo decisivo alla cattura del latitante Norbert Feher, meglio conosciuto come Igor”. Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico.
“Quello raggiunto in collaborazione con i colleghi spagnoli, è un risultato che mette fine alla fuga di un uomo che, la preparazione militare e la totale assenza di scrupoli, rendevano un terribile pericolo per l’ordine pubblico di tutto il continente”, conclude.
Il Governo risponde a interrogazione presentata da Garavini
“Tranquillizza sapere che già da alcune settimane sono regolarmente riprese le lezioni presso la Scuola italiana Leonardo da Vinci di Parigi. Da parte della direzione didattica si è infatti opportunamente proceduto alla sottoscrizione di specifici contratti temporanei con il corpo docente, onde consentire l’inizio dell’anno scolastico con il minor numero di disagi possibili. Adesso, al fine di regolarizzare correttamente la situazione contrattuale, sono in corso le selezioni per i dieci posti da insegnante (+2 di supplenza)”.
È quanto dichiara Laura Garavini, deputati PD eletta nella circoscrizione Estero-Europa, componente della Presidenza del PD alla Camera, commentando la risposta del Governo a un’interrogazione scritta, da lei presentata in commissione Esteri, sulle disfunzioni riscontrate all’inizio dell’anno scolastico presso l’istituto comprensivo di Parigi.
“I ritardi nell’assunzione del personale docente alla scuola italiana parigina sono stati causati dal fatto che, per la prima volta, ci si doveva dotare di nuove tipologie di contratto locale, alla luce della riforma dell’insegnamento dell’italiano all’estero, votata solo poche settimane fa in Parlamento. È importante dare tempestiva applicazione a quanto già stabilito nel decreto sull’insegnamento della lingua italiana all’estero”.
“È importante, infatti, garantire l’inizio dell’anno scolastico il più puntualmente possibile, così che le famiglie e soprattutto i ragazzi non subiscano nessun disagio. Tra l’altro - ha concluso la deputati - la nuova legislazione, con il decreto 64 del 13 aprile 2017, all’articolo 37, prevede una serie di misure specifiche, destinate sia all’assunzione di personale in loco, sia all’invio di docenti dall’Italia e disciplina la norma proprio in questa fase transitoria, rendendola attuabile fin da subito”.
Giovedì 21 dicembre Camera dei deputati
“L’ECOSISTEMA CIBERNETICO AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA NAZIONALE” è il titolo del convegno che si terrà giovedì 21 dicembre alle ore 9.00, presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, promosso dalla deputata Dem Rosa Calipari, vicepresidente della Commissione Difesa e componente del Copasir.
Sarà una riflessione sull’utilizzazione dell’ecosistema cibernetico, cioè l’insieme degli attori pubblici, privati e scientifici accademici che operano nello spazio cibernetico, ai fini della sicurezza nazionale.
Dopo i saluti istituzionali di Stefano Dambruoso, Questore della Camera dei deputati, e l’introduzione di Rosa Calipari, interverranno Michele Colajanni,-Universita’ di Modena e Reggio Emilia, Direttore del CRIS e della Cyber Academy, Enrico Prati, CNR Istituto di Fotonica e Nanotecnologie, Roberto Baldoni, Direttore del centro di ricerca Cyber intelligence Università La Sapienza e Laboratorio Nazionale Cyber Security CINI, Carlo Magrassi, Segretario Generale della Difesa, Antonio Samaritani, Direttore Generale Agenzia per l’Italia Digitale, Eugenio Santagata, Vice Direttore Generale ELETTRONICA CEO Cy4Gate (Gruppo Elettronica), Andrea Biraghi, Managing Director, Security & Information Systems Division Leonardo spa, Paolo Ciocca, Vice Direttore DIS. Le conclusioni sono affidate al ministro dell’Interno Marco Minniti. Modera l’incontro Michele Pierri, direttore di Cyber Affairs.
“L’emendamento alla legge di Bilancio per assicurare i 75 milioni di euro già stanziati negli anni precedenti, e assenti in quella attuale, viene fatto proprio dal Governo”. Ne dà notizia Elena Carnevali, deputata del Partito democratico, e firmataria dell’emendamento alla legge di Bilancio in questione.
“L'approvazione dell'emendamento - spiega - permette di dare continuità alla compartecipazione delle spese delle Regioni per garantire il diritto allo studio agli alunni con disabilità, dopo il passaggio di competenza dalle province alle regioni in virtù della riforma Delrio per gli alunni con disabilità delle scuole secondarie. Oltre ad essere diritti fondamentali, l'inclusione scolastica e il diritto allo studio rappresentano uno degli strumenti primari e fondamentali per garantire inclusione e la partecipazione sociale di cui il governo ha dimostrato la piena consapevolezza".
“La scelta del governo di sostenere l'emendamento è quanto più significativa in un momento in cui le disponibilità di risorse finanziare non sono ampie e quelle disponibili destinati a molti settori. Grazie alla disponibilità del governo, si risolve così positivamente una criticità importante, dando un seguito all’attenzione dimostrata in questi anni all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione degli alunni delle secondarie superiori”, conclude.