“Con l'approvazione del mio emendamento sui poteri sanzionatori del GSE nel settore delle energie rinnovabili e delle relative incentivazioni, si migliorano sensibilmente le condizioni di lavoro e quelle per uno sviluppo più ordinato del settore”. Lo dichiara Gianluca Benamati, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive.
“L'emendamento – spiega - prevede che si crei una reale corrispondenza fra la tipologia e il peso del l'infrazione commessa e la sanzione applica. Nello schema definitivo della norma, permane la revoca degli incentivi come penalità per la violazioni più gravi ma si introduce una gradualità nella penalizzazione di infrazioni più lievi o semplici difformità. Il ministero dello Sviluppo economico e il GSE verificheranno la natura e gli elementi per una più precisa disciplina di controllo e la rilevanza delle diverse violazioni. Il testo prevede anche forme di cosiddetto ravvedimento operoso, per chi comunica eventuali irregolarità”.
“Un passo avanti significativo, quindi, per chi opera ed investe nel settore delle rinnovabili”, conclude.
Questa mattina in Commissione Bilancio della Camera abbiamo approvato l’emendamento a mia prima firma, sottoscritto da molti colleghi del Pd, con il quale abbiamo finanziato l’aumento delle indennità accessorie relative all’espletamento dei servizi operativi per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, all’interno del riconoscimento della specificità del ruolo e della funzione delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con rivalutazione anche del compenso per il lavoro straordinario.
Questo mio emendamento, scritto a nome del Partito democratico in accordo con il governo, è il nostro regalo di Natale alle oltre 500.000 persone di questi comparti che giornalmente difendono la nostra sicurezza, la nostra vita e la nostra Costituzione; qualsiasi sia lo stipendio, il clima o l’umore. Questo ultimo finanziamento viene dopo circa 7 miliardi di investimenti in 5 anni.
Dal 2013 in avanti noi abbiamo riportato il turn over dal 20 al 100% delle assunzioni. Abbiamo promosso quasi 6000 assunzioni straordinarie anticipate. Abbiamo finanziato lo sblocco del tetto salariale. Abbiamo finanziato il riordino delle carriere. Abbiamo finanziato e reso strutturali gli 80 € nei comparti. Abbiamo finanziato il rinnovo contrattuale che si firmerà a gennaio per 85€ mesi circa pro capite. Abbiamo investito nel rinnovo dei mezzi e degli strumenti. Abbiamo approvato un piano quinquennale di assunzioni per il recupero del deficit di organico.
Dopo anni di manifesti sulla sicurezza e tagli nelle leggi finanziarie, noi abbiamo dimostrato a questi 500.000 concittadini che ci tutelano che è da sinistra che è stata tesa loro la mano, che è il Pd che ha trasformato un titolo da campagna elettorale in azione continua di investimento. La sicurezza è un diritto democratico di cittadinanza, senza sicurezza non c’è libertà, senza investimento non c’è sicurezza.
Lo afferma Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali e responsabile Sicurezza del Pd.
“L’investimento promosso dalla Commissione Europea a beneficio del porto di Civitavecchia testimonia il grande valore strategico del nostro scalo regionale che, anche grazie al progetto ‘BClink: MOS for the future’, ambisce a diventare uno dei punti di forza del comportato portuale internazionale. Con l’obiettivo di integrare le catene logistiche dei porti di Civitavecchia e Barcellona, l’UE ha assegnato un finanziamento fondamentale per rafforzare il ruolo di Civitavecchia nell’abito delle cosiddette Autostrade del Mare. Il progetto ‘BClink: MOS for the future’ e l’investimento promosso da Bruxelles fanno del Lazio una regione ancor più competitiva sia sul piano infrastrutturale che su quello economico. Una vera e propria iniezione di fiducia che ci deve imporre a guardare la nostra regione anche con un occhio più europeista puntando sulle eccellenze imprenditoriali che abbiamo localmente a disposizione. In questo contesto, dopo lo sblocco dei finanziamenti per l’apertura del cantiere della trasversale Orte – Civitavecchia, come ho sempre sostenuto tanto da farne un mio cavallo di battaglia, è necessario spingere sull’acceleratore per il ripristino della linea ferroviaria Civitavecchia – Capranica – Orte che rappresenterebbe un’importante opportunità di collegamento tra il Litorale e il centro Italia”. Lo ha detto il deputato Pd, Emiliano Minnucci, commentando il finanziamento di 2,2 mln a fondo perduto promosso dalla Commissione Europea per il porto di Civitavecchia.
La Commissione Bilancio ha finalmente approvato l'emendamento a mia prima firma che, dopo anni di attesa, mette la parola fine all’odissea dei precari delle istituzioni AFAM. Queste istituzioni includono Conservatori, Istituti musicali pareggiati, Accademie di belle arti e l'Accademia nazionale di danza.
Da lungo tempo numerosi docenti svolgono il loro incarico con contratti rinnovati di anno in anno, ricoprendo cattedre che sarebbero destinate a personale di ruolo. Purtroppo, in assenza dei concorsi per l'assunzione di nuovo personale, questa situazione si è cronicizzata con docenti precari che occupano la stessa cattedra da 8 o 10 anni. Come Partito Democratico ci eravamo presi l'impegno di salvaguardare il personale insegnate precario che di fatto ha permesso che gli AFAM continuassero a preparare i giovani che si dedicano alle diverse discipline culturali e artistiche. Oggi finalmente, con l'emendamento votato in legge di bilancio, si è provveduto a regolare la loro stabilizzazione restituendo dignità a chi si è tanto speso per la cultura italiana.
Lo afferma Filippo Crimì, deputato del Pd.
"Pierluigi Bersani l’ha sparata grossa, ha offeso ingiustamente il segretario e tutti quanti si riconoscono nel Pd ed è inaccettabile da chi nel passato recente ha guidato questa comunità". A dirlo è il deputato Pd Antonino Moscatt, “ che - spiega - da siciliano sono stanco di sentire la parola mafia utilizzata solo per battaglia politica. Gli atteggiamenti mafiosi sono altro ed i tanti amministratori e militanti che ogni giorno li combattono subendone le minacce e mettendo a rischio se stessi non meritano di veder sminuita la loro di battaglia".
"Ho visto per la prima volta Renzi e Bersani insieme a Palermo, sul palco allestito davanti al teatro Massimo - continua l'esponente dem - per la campagna elettorale di 'Italia giusta'. Renzi aveva perso le primarie, ma era lì per il Partito e per l’Italia. Capisco che da allora ad oggi siano cambiate tante cose, che gli 'interessi' siano diventati diversi, ma non per questo si può arrivare ad accuse del genere contro una persona ed un mondo con cui fino a qualche giorno fa si condividevano spazi e idee. Mi auguro che questa uscita 'infelice' sia isolata e che la imminente campagna elettorale non si trasformi in un campo di battaglia di basso profilo. Dal canto nostro continueremo a dare agli italiani una proposta per il Paese, conclude Moscatt".
“Mai più truffe a danno delle lavoratrici e dei lavoratori, mai più false buste paga. Ora abbiamo uno strumento per contrastare la pratica diffusa tra alcuni imprenditori scorretti di corrispondere ai lavoratori una retribuzione inferiore a quanto previsto dalla busta paga, sotto il ricatto del licenziamento o della non assunzione”. Lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e prima firmataria dell'emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio.
“Stop al pagamento in contanti, dunque. I datori di lavoro avranno l’obbligo di pagare lo stipendio tramite strumenti tracciabili, sarà così impedito ogni abuso futuro attraverso la prevenzione. L’emendamento, approvato questa notte dalla Commissione Bilancio, riprende il testo dalla mia proposta di legge, approvata in prima lettura alla Camera e di cui era relatrice Valentina Paris. È una norma – spiega la deputata Dem - a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche delle imprese corrette che devono combattere contro la concorrenza sleale di chi, scaricando falsi costi per il personale, accumula utili extra bilancio. Ancora una volta il Partito Democratico si è impegnato a migliorare le condizioni esistenti – conclude Di Salvo - salvaguardando le persone e la loro dignità, a partire da quelle più fragili come Paola Clemente ci ha insegnato”.
Recepito emendamento Moretto, Ginato, Sanga: “Con arbitrato Anac allargata platea beneficiari”
Un grande risultato per i risparmiatori truffati dalle banche: il Fondo per le vittime dei reati finanziari sale, nel passaggio alla Camera, dai 50 milioni, inizialmente previsti, a 100 milioni. La scorsa notte infatti è stato approvato in V commissione un emendamento alla Legge di Bilancio che recepisce quanto proposto dai deputati Pd presenti in commissione Finanze, Sara Moretto, Federico Ginato e Giovanni Sanga.
“Mercoledì scorso – spiega Moretto - insieme ad alcuni deputati veneti e al capogruppo Pd Ettore Rosato abbiamo incontrato una delegazione di risparmiatori. In quella sede ci eravamo impegnati a provare a intervenire sulle modalità di accesso al fondo, poiché la richiesta di una sentenza come requisito avrebbe reso inaccessibile il ristoro alla maggior parte dei risparmiatori traditi dalle banche venete”.
“Con questa sostanziale modifica – aggiunge - le vittime potranno accedere al fondo anche attraverso una procedura di arbitrato presso l'Anac, strumento gratuito e che ha già dimostrato la propria efficacia in precedenti casi. Con questo emendamento diamo un segnale concreto ai tanti risparmiatori che mi contattano per chiedere risposte e dei quali comprendo la tragedia . Il Partito Democratico – conclude - con questa misura dimostra che sta dalla parte di chi ha subito la truffa, contro manager bancari che hanno lucrato sui risparmi di tanti cittadini mettendo in crisi il loro futuro”.
“Alle zone logistiche semplificate del Centro Nord non vengono applicati i vantaggi fiscali del credito d’imposta che, invece, sono previsti esclusivamente per i porti del Sud, così come in merito alle zone economiche speciali riservate al Sud i vantaggi fiscali sono solo per i porti meridionali Ten-T ed i retro porti.
Posso dunque tranquillizzare tutti coloro che mi hanno sollecitato chiarimenti in merito all’emendamento alla Legge di Bilancio approvato ieri sera, che prevede la possibile istituzione di zone logistiche semplificate (zls), con l'obiettivo di creare condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti, nei porti Ten-t delle regioni del centro nord, che questo non costituisce alcun elemento di svantaggio o concorrenza per il Sud”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Ludovico Vico che aggiunge: “I benefici sono solo per il Sud. Quello che dunque mi permetto di suggerire è di accelerare le procedure per la costituzioni delle zone economiche speciali meridionali”.
"Approvati dalla Commissione Bilancio gli emendamenti che consentono di estendere i benefici della legge sullo spreco anche ad altri prodotti oltre al cibo e i farmaci, proseguendo sulla strada della semplificazione burocratica e fiscale". Lo dichiara la deputata del Pd Maria Chiara Gadda, firmataria degli emendamenti e promotrice della legge sullo spreco.
"Le modifiche - spiega - estendono i benefici fiscali della legge alla donazione di beni di fondamentale importanza come i prodotti destinati all'igiene e alla cura della persona e della casa, gli integratori alimentari, i biocidi, i presidi medico chirurgici e i prodotti farmaceutici, i prodotti di cartoleria e di cancelleria. Per quanto riguarda i farmaci, viene allargata la platea dei donatori, includendo le farmacie, le parafarmacie, i grossisti, le aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio di farmaci. La legge è stata peraltro pienamente coordinata con la recente riforma del Terzo Settore e i decreti emessi dal governo nei mesi scorsi estendono i benefici fiscali della legge 166 anche agli enti del terzo settore che si iscriveranno nell’istituendo registro unico nazionale. Ho voluto lanciare la piattaforma #iononsprecoperché per divulgare le potenzialità di una legge che oggi ciascuno può applicare con grande semplicità"
"Promuoveremo inoltre campagne di educazione, formazione e sensibilizzazione sui benefici della legge per raggiungere il maggior numero di imprese ed esercizi che oggi possono donare con più agevolazioni rispetto al passato, e un supporto alle tante associazioni di volontariato impegnate su questo fronte”, conclude.
“L'emendamento approvato questa mattina è un fatto importantissimo: prevede infatti controlli più efficaci e misure più severe per contrastare la cooperazione spuria”. Così il deputato Pd Davide Baruffi, tra i promotori dell'emendamento e di una analoga proposta di legge.
“ Contro le false coop - dice Baruffi - è stata la cooperazione stessa a mobilitarsi, raccogliendo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare. Analoghe proposte erano state depositate al Senato e alla Camera. Inutilmente fino ad oggi. Con alcuni colleghi, in primis Lorenzo Basso e Paolo Beni, con cui presentammo una pdl , ci siamo riproposti questo estremo tentativo di fine Legislatura, perché questo lavoro non andasse completamente disperso. E oggi - conclude - il nostro emendamento è finalmente stato approvato e potrà così, attraverso la Legge di bilancio, entrare nell'ordinamento”.
“È una buona notizia per la cooperazione sana che anima il nostro territorio e per tanti lavoratori. Ed è un brutto giorno per chi, al contrario, ha fatto dell'illegalità, dell'elusione e del raggiro delle norme il proprio modo di operare, tradendo i principi della mutualità e della condivisione. Naturalmente una norma da sola non risolve tutti i problemi, ma quel che è certo è che da oggi disponiamo di uno strumento in più per fare chiarezza, intervenire e fare pulizia”. Così il deputato modenese Pd Davide Baruffi, tra i promotori dell'emendamento e di una analoga proposta di legge.
“E’ stato approvato in commissione Bilancio mio emendamento che prevede un incremento delle assunzioni nel Corpo dei Vigili del Fuoco e un'anticipazione del turn over da ottobre a maggio 2018 per 400 persone – con il conseguente scorrimento della cosiddetta graduatoria degli “814”. Il testo prevede anche il potenziamento delle assunzioni straordinarie per 300 persone, sempre nel 2018, in aggiunta alle 50 già previste dalla legge di bilancio, attingendo al 70% sempre dallo scorrimento della graduatoria “814” e al 30% dal personale discontinuo - senza limiti di età ma valorizzando le effettive giornate di servizio e la verifica dei requisiti di idoneità psicofisica richiesti per l'accesso al Corpo. Sono molto soddisfatta di questo risultato che arriva a conclusione di diverse iniziative intraprese in questi anni a favore di questo prezioso Corpo, grazie al costante lavoro dei colleghi Rosato e Fiano: in questa legislatura, infatti, abbiamo ottenuto il potenziamento straordinario del corpo, anche con questo Emendamento, per oltre 3600 vigili del fuoco, il ripristino al 100% del turn over (sotto il centrodestra bloccato al 25%), investimenti per oltre 450 milioni di euro (di cui 120milioni da ripartire con le forze di polizia) per l'acquisto e l'ammodernamento dei mezzi, delle dotazioni strumentali e dei dispositivi individuali di protezione e sicurezza dopo tagli di risorse negli anni del governo Berlusconi. Grazie all’impegno del Partito Democratico viene data un’importante e doverosa risposta agli idonei della graduatoria 814 e ai tanti lavoratori precari del Corpo dei Vigili del Fuoco che ogni giorno lavorano, con spirito di abnegazione, per la sicurezza e l’incolumità della collettività, e trovano in questa norma un importante tassello per un loro riconoscimento”.
Lo rende noto Marilena Fabbri, deputata del Pd.
"Questa mattina la commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, presieduta dall'onorevole Chiara Braga, ha approvato all'unanimità la relazione su Roma Capitale e regione Lazio. Il testo, di circa 450 pagine, sarà disponibile sul sito della Camera dei Deputati.
La relazione – presentata dalle senatrici Laura Puppato e Paola Nugnes – è il frutto di un lavoro di inchiesta durato circa due anni, basato su decine di audizioni (le Procure del Lazio, la Direzione distrettuale antimafia, le prefetture di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti, le forze di Polizia, la giunta regionale, l’Arpa Lazio, le amministrazioni di Roma capitale e dei principali comuni della regione, le associazioni e i comitati di cittadini, per citare i principali soggetti auditi), l’acquisizione e l’analisi di centinaia di documenti amministrativi e giudiziari e diversi sopralluoghi sugli impianti esistenti. La commissione ha inoltre ascoltato con i poteri dell’autorità giudiziaria alcuni testimoni di fatti illeciti, relativi a sversamenti di rifiuti industriali nel sud del Lazio.
"Con questa ampia relazione la Commissione intende fornire al Parlamento un quadro obiettivo di una situazione complessa. L'attualità delle esigenze e dei rischi per la legalità e per l'ambiente impone ai soggetti pubblici una programmazione del ciclo dei rifiuti legittima, ambientalmente sostenibile e concretamente praticabile nell'immediato" è il commento della presidente della Commissione onorevole Chiara Braga.
La situazione riguardante il ciclo dei rifiuti nella regione Lazio e a Roma si associa a vicende politico-amministrative e giudiziarie che hanno portato alla luce criticità derivanti da scelte compiute – o omesse - per diversi lustri. Il tema centrale affrontato dalla relazione è la criticità del ciclo dei rifiuti di Roma, dove rimane tuttora dirimente la questione impiantistica, aggravata dall’assenza, in concreto, di alternative alla discarica di Malagrotta, che da quattro anni ha cessato di operare.
La storia recente di AMA e l’attuale destinazione itinerante dei rifiuti di Roma Capitale segnalano la mancata chiusura del ciclo dei rifiuti, che genera un saldo ambientale negativo e costituisce il presupposto per un rischio di condotte illecite. La situazione attuale è ancora di forte dipendenza dall’impiantistica extraregionale: a fronte di questi limiti strutturali l’intero territorio regionale e in particolare la città di Roma, risulta condizionato da eventi assolutamente prevedibili, che tuttavia diventerebbero subito ingovernabili. Sino ad oggi il sistema ha retto tra molte difficoltà, con l’aiuto indispensabile di impianti localizzati fuori Roma, con viaggi di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti verso il resto della regione Lazio, verso altre regioni e verso l’estero. Il ridimensionamento, per ragioni materiali o giuridiche, di uno di questi ausili produrrebbe, di riflesso, l’impossibilità della stessa regolare raccolta dei rifiuti a Roma. Né si può dimenticare che gli stessi TMB romani – impianti che a loro volta generano rifiuto - presentano cronici problemi di funzionalità, tali da determinare interventi di controllo da parte di più soggetti istituzionali e reazioni dei cittadini che vivono nelle zone di insediamento degli impianti.
L’eredità del contenzioso di AMA, frutto di una storica mancata definizione giuridica dei rapporti con i privati, collocata in fasi “emergenziali” e solo di recente superata da un contratto-ponte, rischia tuttora di comportare un elevato esborso di risorse economiche da parte di Roma Capitale ossia da parte di tutti i cittadini romani; il contratto-ponte, tuttavia, rappresenta un fattore di superamento di una storica situazione monopolistica con riflessi anche tariffari. L’incremento di efficienza e di presenza avanzata di AMA nel ciclo dei rifiuti può essere una garanzia di legalità, a condizione di una gestione trasparente ed efficiente della società pubblica.
In questa debolezza del ciclo dei rifiuti, ricostruita dalla Commissione, si inseriscono fenomeni illeciti diffusi: dal rovistaggio, ai roghi di rifiuti, alle filiere improprie dell’autodemolizione, all’abbandono di rifiuti di origine edilizia, al degrado ambientale che interessa i campi nomadi, sede di raccolta illecita, abbandono e incendi di rifiuti; fenomeni sui quali sono in corso iniziative investigative, ma che richiamano fortemente la responsabilità dei soggetti pubblici che hanno compiti di amministrazione attiva, di pianificazione e di controllo, non solo per quanto riguarda gli aspetti ambientali ma anche per il governo delle attività economiche e degli insediamenti antropici e per l’azione di contrasto al degrado urbano.
La questione di una corretta chiusura del ciclo dei rifiuti nella regione Lazio, con particolare riguardo all’impatto della produzione di rifiuti a Roma Capitale, rimane dunque centrale. La carenza progettuale e la mancata realizzazione di impianti sono la precondizione per vicende illecite in campo ambientale ma anche per condizionamenti impropri delle politiche pubbliche da parte di soggetti privati.
La commissione ha quindi analizzato – con acquisizioni documentali e audizioni – le inchieste giudiziarie che hanno riguardato, in diversa misura, gli illeciti ambientali o i reati contro la pubblica amministrazione collegati con il ciclo dei rifiuti. La vicenda di "Mondo di mezzo", al di là degli esiti processuali, segnala l'interesse di organizzazioni criminali per la gestione di alcuni segmenti del ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio. Vi sono poi illeciti ambientali che trovano il loro centro nella gestione della discarica di Malagrotta e nella "galassia" di strutture e interessi che da quella realtà si diramano. Su questo punto la commissione ha analizzato in profondità le strutture societarie riconducibili alla famiglia di Manlio Cerroni, evidenziandone l’ampiezza e la pervasività.
La situazione ambientale prodotta dalla passata gestione nella discarica romana costituisce un problema tuttora aperto, come attestato dalle risultanze giudiziarie che rivelano un inquinamento persistente: problema che deve trovare esito nei procedimenti amministrativi pertinenti, ma anche nella valutazione dell’intero sito della Valle Galeria come area di particolare sensibilità ambientale, a causa della presenza di una pluralità di impianti ad elevato impatto antropico.
Altri significativi fenomeni illeciti diffusi e situazioni critiche riguardano poi il Lazio, con attenzione alle presenze criminali nella parte meridionale della regione, territorio particolarmente sensibile. Su questo versante la commissione ha esercitato il potere di indagine soprattutto sul caso della discarica di Borgo Montello, in provincia di Latina, approfondendo la storia degli sversamenti illeciti di rifiuti di origine industriale. Vicende che trovano all’interno della relazione sul Lazio una importante ricostruzione, resa possibile dall’acquisizione di numerosi atti giudiziari e dalle testimonianze raccolte dalla Commissione. L’esame di illeciti nel Basso Lazio da parte della Commissione lega situazioni “storiche” di presenza della criminalità ambientale all’attualità di una situazione nella quale potrebbe esserci l’offerta, da parte di realtà criminali, di “servizi” ambientali illeciti, operativamente contigui ai settori dell’edilizia o del movimento terra. Un contesto in cui il rischio di infiltrazioni di realtà criminali attente alle opportunità offerte dal ciclo dei rifiuti, impone la massima attenzione di tutti i soggetti pubblici".
“Come dobbiamo interpretare il fatto che nel 2013 il governatore della Banca d’Italia Visco abbia incontrato nel 2013 Alessio Villarosa, componente della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario?”. Lo dichiara Franco Vazio, deputato del Partito democratico e componente della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario.
“Oggi – spiega - il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha rivelato di aver incontrato Alessio Villarosa. Ma Villarosa ha lavorato un paio d’anni in una finanziaria del fratello Massimiliano, poi cancellata da Bankitalia per gravi irregolarità e sospetti d’usura. Una società che, pare abbia dato proprie azioni in pegno alla Banca popolare di Vicenza per 550 ila euro. Sono stati restituiti?”.
“Con quale faccia proprio loro vengono a parlarci di conflitto d’interesse e di inopportunità?”, conclude.
''Aderisco alla 'Fiaccolata per la Cittadinanza' promossa per domani dal movimento #Italianisenzacittadinanza, dalle organizzazioni della campagna L'Italia sono anch'io, Rete degli studenti medi e l'Udu. Sono felice di questa mobilitazione che chiede l’approvazione della legge sulla cittadinanza ferma da due anni al Senato. C’è ancora tempo per ottenere una norma di civiltà che il Paese migliore chiede da tempo”.
Così Marilena Fabbri, deputata dem e Relatrice alla Camera della legge sullo ius soli-ius culture.
“Grande soddisfazione: da oggi lo sport italiano ha più diritti, tutele e opportunità di investimento”. Lo dichiara Daniela Sbrollini, deputata e responsabile Sport del Partito democratico, per commentare l’approvazione da parte della Commissione Bilancio di tutti gli emendamenti alla legge di Bilancio da lei presentati sui temi sportivi.
“Le novità introdotte – spiega – sono molte e importanti. Innanzitutto, rispetto alle tipologie contrattuali che regoleranno le prestazioni tecniche e sportive: esse dovranno essere rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con precise definizioni previdenziali e contrattuali. D’ora in poi, dunque, i rapporti di lavoro interni alle società sportive non professionistiche, saranno più chiari e trasparenti. Al tempo stesso, viene innalzato da 7500 a 10000 euro il tetto sui compensi non soggetti a tassazione per le società sportive dilettantistiche non lucrative, cui viene anche garantita una corsie preferenziale per l’accesso e l’assegnazione delle strutture sportive pubbliche in seno agli enti locali. Si è affrontata poi la questione del trattamento previdenziali degli sportivi. Si prevedono maggiori agevolazioni e facilitazioni per l’accesso al trattamento pensionistico. Infine, si ritocca la legge Melandri, ridistribuendo in modo più equo i proventi dei diritti tv tra le società. La quota destinata al radicamento sociale delle società dovrà essere il risultato anche dell’audience televisiva certificata, ovvero il seguito registrato dalle società attraverso gli ascolti televisivi. Voglio ringraziare i colleghi, il Ministro dello Sport Luca Lotti, e tutti coloro che hanno lavorato con me in questi anni. Siamo assolutamente convinti che con questa legge di Bilancio lo sport italiano abbia fatto tanti passi in avanti”.
“Da oggi in poi per lo sport italiano si apre una nuova fase: nuovi diritti per atleti e collaboratori sportivi, nuove e importanti opportunità per i privati di investire in benessere e salute ed una miglior ripartizione dei fondi calcio professionistico. Mai Parlamento e Governo avevano fatto così tanto per lo sport italiano”, conclude.