La vice presidente della Camera: "Dalle ‘Unioni civili’, al ‘Dopo di noi’, dai 'Minori non accompagnati' al 'DAT', il Parlamento - con il Pd sempre in prima fila - ha saputo interpretare il presente e immaginare un futuro migliore
"Finalmente! Con l’approvazione definitiva da parte del Senato della legge sul Testamento biologico, la XVII legislatura potrà essere ricordata per lo straordinario passo avanti sul terreno dei diritti civili e della cura delle persone".
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo l'ok alla legge sul Biotestamento
"Dalle ‘Unioni civili’, al ‘Dopo di noi’, dai 'Minori non accompagnati' alle 'Dichiarazioni Anticipate di Trattamento' (DAT), il Parlamento - con il Pd sempre in prima fila - ha saputo interpretare il presente e immaginare un futuro dignitoso per ogni persona, a cominciare da quelle più fragili - aggiunge - La legge sul cosiddetto Testamento biologico non ha nulla a che fare con l'eutanasia ma permette a ogni individuo - in rapporto con i suoi cari e con il medico di fiducia - di poter indicare anticipatamente, in caso di malattie gravi che possono comportare la perdita delle facoltà di esprimersi, le terapie e i trattamenti ai quali intende o non intende essere sottoposto".
"Una legge mite, che scommette sulla relazione medico-paziente, che non abbandona nessuno ed evita ogni forma di accanimento terapeutico. Ora non resta che attuarla con intelligenza ed equilibrio - conclude - senza polemiche assurde e calcoli politici sulla pelle dei malati o sul dolore di chi li ama".
"Con l'approvazione del biotestamento il Governo manda un messaggio molto chiaro al Paese. Abbiamo mantenuto nei tempi previsti l'impegno rilanciato di recente alla Leopolda dallo stesso segretario Renzi. Il PD conferma ancora una volta il suo forte impegno sui diritti civili. Il testo garantisce un giusto equilibrio tra diritto alla salute e libertà personale, senza prevedere nessun abbandono terapeutico del paziente”. Lo dichiara Federico Gelli, responsabile Sanità del Partito democratico.
“ Non si parli strumentalmente – aggiunge Gelli - di eutanasia. Anche nei casi riguardanti la possibile scelta da parte dei pazienti di interrompere le proprie terapie, non siamo in presenza di un intervento eutanasico. Si prevede infatti solo la possibilità da parte della persona di opporre il suo rifiuto a forme di accanimento terapeutico. Un Paese civile – conclude Gelli - non poteva mantenere un vuoto normativo su un tema così delicato. Dopo un decennio di dibattiti, questo Governo ha dato ancora una volta una risposta concreta al Paese”.
"Oggi giunge finalmente all'approvazione una legge importante, che è attesa da tanto tempo e da tante persone.
Dietro il Biotestamento ci sono storie di sofferenze e i nomi propri di tutte quelle persone che sono inchiodate a un letto di dolore, senza una speranza scientifica di rialzarsi. E' una legge che rende il nostro un Paese più civile e che insieme a quella sulle Unioni Civili e sul Dopo di Noi, tra le tante cito queste due, ci fa dire che questa legislatura ormai agli sgoccioli, è davvero stata una legislatura storica per quanto riguarda i diritti. Questo è avvenuto grazie al Pd", così in un post su Fb la vice capogruppo dem alla Camera Alessia Morani.
"Ricordo ancora con orrore il caso Englaro e le dichiarazioni dell’allora presidente del consiglio Berlusconi "Eluana potrebbe generare un figlio" durante la conferenza stampa dopo il varo del decreto per impedire lo stop dell'alimentazione alla donna. Quella vicenda ed oggi l’approvazione della legge sul fine vita segnano la distanza abissale tra noi e loro, tra chi rispetta la libertà di scelta delle persone e chi fa battaglie ideologiche sulla pelle dei malati senza nessuna speranza di guarigione", scrive ancora la parlamentare del Pd.
“Altro tassello della legislatura per i diritti umani”
“Oggi è una grande giornata. L’approvazione definitiva della proposta di legge sul testamento biologico è un altro tassello della legislatura dei diritti umani. Questa è una legge mite, umana, che non vuole togliere nulla ai malati ma riconosce a loro possibilità di essere persone capaci di decidere fino all’ ultimo.
Grazie ai senatori del Pd per il loro forte impegno”. Così Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali
“I nostri Governi di centro sinistra, susseguitisi in questa legislatura, hanno riservato grande attenzione agli italiani nel mondo. Lo dimostra anche l’ultima legge di Bilancio, che giá nella sua formula iniziale ha previsto numerosi aumenti nei capitoli di spesa dedicati agli italiani all’estero”.
“Mi auguro che, nonostante le ristrettezze di Bilancio, nel passaggio parlamentare alla Camera, in queste ore, sia possibile apportare ulteriori ritocchi al rialzo. Soprattutto per quanto riguarda l’esonero dell’Imu sull’abitazione posseduta in Italia. Ma anche per sostenere la internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, l’insegnamento della lingua e cultura italiana e il funzionamento delle rappresentanze di base”.
“La Legge di Bilancio 2018 accresce la dotazione degli Istituti di cultura di 3,5 milioni di euro per il 2018 e di 8,5 milioni per gli anni successivi, aumenta il sostegno ai corsi degli enti gestori di 2,1 milioni e il contributo aggiuntivo alla Dante Alighieri di 2,6 milioni. Investe 170mila euro per la formazione a distanza del personale scolastico e, per le cattedre di italianistica, prevede una spesa di 1,9 milioni per il 2018 e di 2,3 per gli anni seguenti. Anche il contingente scolastico beneficerà delle misure messe in campo dal Bilancio 2018, grazie all’incremento di 50 unità. Inoltre sono stanziate risorse per la assunzione di 100 unita di contrattisti”.
“Misure di grande spessore che dimostrano un cambio di passo nelle politiche per gli italiani nel mondo. Da parte mia, massimo impegno nelle prossime ore per migliorare ulteriormente questi importanti risultati”.
È quanto ha dichiarato Laura Garavini, deputata PD eletta nella circoscrizione Estero-Europa, dell’ufficio Presidenza PD alla Camera, intervenuta a Bruxelles all’incontro organizzato dalla Federazione del Pd Belgio, alla presenza di tutti i circoli, dei consiglieri CGIE, delle Associazioni regionali. All’incontro hanno preso parte il Capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato e il Segretario di Federazione, Lanfranco Fanti, promotore dell’iniziativa, oltre che gli eurodeputati Isabella Da Monte, Nicola Danti e Michela Giuffrida.
“L'opportuna richiesta di approfondimenti e le parole di monito rispetto alle ingerenze russe, pronunciate in seno al Copasir dall’autorevole collega Calipari, sono un ulteriore, importante tassello delle contromisure da adottare per fronteggiare eventuali minacce in vista delle elezioni”. lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, per commentare le dichiarazioni di Rosa Calipari a proposito dell’audizione al Copasir del direttore dell’Aisi Mario Parente.
“Insieme all’articolo pubblicato da Joe Biden, alla successiva intervista dell’ex vice assistente segretario alla Difesa Usa Michael Carpenter e agli incontri tra il premier Gentiloni e il ministro Alfano, l'intervento di Calipari fa sperare che si possa trovare una risposta, quanto meno attraverso un monitoraggio, ai rischi di intromissioni russe in vista delle elezioni politiche”, conclude.
"La precarizzazione del lavoro va affrontata intervenendo sul tempo determinato ma anche sull'indennità di licenziamento individuale”. Lo dichiara Antonio Misiani, deputato Pd e membro della Commissione Bilancio.
"La proposta di riduzione da 36 a 24 mesi della durata dei contratti a termine – continua - è un primo passo, ma ne servono altri. Il primo è la riduzione del numero di proroghe da 5 a 3. Si possono poi prendere in considerazione anche altri strumenti. Penso innanzitutto al contributo aggiuntivo sui contratti diversi da quello a tempo indeterminato, oggi pari all'1,4 per cento, che potrebbe essere incrementato rendendo il lavoro precario meno attrattivo anche dal punto di vista economico. Come già prevede la normativa, il contributo aggiuntivo verrebbe restituito all'impresa in caso di stabilizzazione del lavoratore. Un ulteriore punto su cui si potrebbe intervenire è il tetto quantitativo dei lavoratori a termine sul complesso degli occupati: oggi è prevista una sanzione amministrativa per chi lo supera, ripristinare la conversione obbligatoria a tempo indeterminato renderebbe più stringente questo ‘paletto’. Una questione cruciale, su cui il governo dovrebbe riflettere ulteriormente, è infine l'entità dell'indennità di licenziamento individuale, sollevata dalla commissione lavoro della Camera. La maggiore convenienza del licenziamento rispetto all'attivazione degli ammortizzatori sociali è un rischio concreto. Rendere più ‘pesante’ l'indennità di licenziamento aiuterebbe a scongiurare questa eventualità e avrebbe senso anche in relazione al generoso incentivo per l'assunzione stabile dei giovani previsto nel disegno di legge di Bilancio”. “Tutte queste misure permetterebbero di migliorare senza alcun stravolgimento il quadro normativo definito dal Jobs Act, rafforzandone la capacità di restituire centralità al lavoro a tempo indeterminato", conclude.
“Il disastro dell’amministrazione pentastellata sta raggiungendo livelli intollerabili. Nel XII Municipio i 60 bambini dell’asilo nido Massimina sono al freddo e senza acqua calda da circa quattro settimane e l’amministrazione non dà risposte”. Lo dichiara Ileana Piazzoni, deputata romana del Partito Democratico -
“Cosa ha inaugurato la sindaca Raggi lo scorso 6 settembre – chiede la deputata Dem - se nella struttura mancano le condizioni essenziali per poter accogliere bambini in così tenera età? Evidentemente il lavoro di Virginia Raggi e di Silvia Crescimanno, presidente del Municipio, è solo di facciata e non di sostanza. I bambini, a quanto riportato dalle mamme che hanno manifestato davanti alla scuola, si stanno ammalando perché restano in aule con 16 gradi, senz’acqua calda con cui lavarli”.
“L’incompetenza e l’arroganza degli amministratori del M5S sta portando a danni irreparabili e – conclude Piazzoni -, questa volta, mette a repentaglio la salute dei bambini e delle bambine”.
"Anche oggi va in scena, al Senato, la fragilità dell’alleanza di centro destra. Salvini minaccia di non sedersi più ad un tavolo con Berlusconi. Già alla Camera la riforma del procedimento penale, che impedisce a chi è condannato per gravi delitti, come il femminicidio, di accedere a sconti di pena, ha creato una guerra tra Forza Italia e la Lega. Se le danno di santa ragione. Il fatto è che quell’ alleanza non è credibile e un capo redivivo non basta a tenere insieme chi non ha un progetto comune, come appunto è per il centro destra italiano”.
Lo dice il deputato del Pd Walter Verini, capogruppo dem in commissione Giustizia alla Camera.
“La rapida risoluzione dell’incidente tecnico occorso a Baumgarten che ha interessato il principale flusso di gas dalla Russia all’Italia è certamente una buona notizia. Questo però non può farci dimenticare il rischio sulle forniture di gas che corriamo quotidianamente”. Lo scrive su Facebook Gianluca Benamati, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive della Camera.
“Non possiamo dimenticare, infatti – spiega - che questo incidente, unito ai concomitanti problemi del gasdotto che da nord attraversa la Germania e alla scarsa flessibilità delle forniture da Algeria e Libia, avrebbe potuto avere altri e più severi esiti, se la sua durata fosse stata dell’ordine delle settimane.
Oggi l’Italia, grazie a una politica previdente di stoccaggi e di diversificazione dei fornitori, è in grado di superare molte crisi ma ciò non vuole dire che possiamo arretrare sulla sicurezza degli approvvigionamenti. Nuovi fornitori, come nel caso dell’Azerbaijan mediante Tap, e un uso più efficace del Gnl e dei rigassificatori, sono punti importanti per la nostra sicurezza energetica. Occorre quindi proseguire sulle linee indicate nella Sen, che accanto a una revisione delle fonti energetiche, prevede per il gas l’opportunità di un più ampia diversificazione delle forniture”.
“Compatibilità ambientale, competitività economica ma anche sicurezza degli approvvigionamenti erano e rimangono le nostre priorità in campo energetico”, conclude.
"La minaccia di Ryanair di punire i dipendenti che aderiranno allo sciopero del prossimo 15 dicembre, togliendo loro gli aumenti di stipendio, negando i trasferimenti richiesti e cancellando le promozioni attese, è inaccettabile. In Italia lo sciopero è un diritto costituzionalmente protetto e i lavoratori lo utilizzano per ottenere migliori condizioni di lavoro e di salario". Lo scrive Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro sul suo profilo Facebook.
"Ci troviamo di fronte ad un caso di normale dialettica sindacale - prosegue -come avviene in tanta parte del mondo. E’ sorprendente che una compagnia altamente internazionalizzata come Ryanair assuma posizioni antisindacali più consone a Paesi a libertà limitata che alle democrazie liberali dell’Occidente".
"Invito fermamente i dirigenti a mettere da parte ogni atteggiamento di minacce o di pressioni nei confronti dei dipendenti in sciopero e ad aprire un tavolo di confronto al fine di risolvere i numerosi problemi sollevati dai lavoratori", conclude.
“Che ne è della promessa di Armao di riaprire l’esterno del Castello Utveggio di Palermo entro Natale?”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico.
“E’ di questi mesi – spiega – la notizia che un altro gioiello del liberty palermitano torna a nuova vita. Mi riferisco al villino Favaloro, che verrà presto destinato a ospitare un museo della fotografia. Di fronte a questa, giusta, tendenza a recuperare e valorizzare gli edifici liberty della città di Palermo, sarebbe davvero un peccato che il suo esempio, se non più bello, più visibile, il Castello Utveggio, rimanesse escluso. Per di più nell’anno di Palermo Capitale della Cultura”.
“Il vice-presidente della Regione Gaetano Armao, il 4 dicembre, si era assunto ufficialmente l’impegno di riaprire, entro Natale, almeno la parte esterna del castello. A circa dieci giorni dalla scadenza annunciata, non se n’è saputo più nulla. Vorremmo dunque capire se per Natale i palermitano potranno tornare a visitare il Castello l’Utveggio o meno”, conclude.
Oggi una delegazione del gruppo Unitiperilfondo costituito da 10 associazioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, attive sul tema dei risparmiatori truffati (Adiconsum, Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Ezzelino III da Onara, Federconsumatori Veneto, Federconsumatori Friuli Venezia Giulia, Lega Consumatori, Unione Nazionale Consumatori) è stata ricevuta dal capogruppo del Pd Ettore Rosato, dal capogruppo Pd in commissione Bilancio Maino Marchi, dal segretario della Bilancio Simonetta Rubinato e dai deputati del Pd Federico Ginato, Alessandro Zan, Daniela Sbrollini, Sara Moretto, Diego Crivellari e Roger De Menech.
“Quello di oggi – commenta la delegazione del Gruppo Pd - è stato un incontro proficuo. I rappresentanti delle associazioni hanno riconosciuto lo sforzo da parte della maggioranza e del Governo di istituire un fondo per ristorare tra gli azionisti delle banche poste in liquidazione, tutti quei risparmiatori che sono stati vittime di una frode finanziaria e ci hanno avanzato delle proposte per rafforzare la loro tutela. Abbiamo sottolineato che l’aspetto più importante è che sia stato introdotto il principio che riconosce che il risparmiatore ingannato venga risarcito. Il fondo ha ora una dotazione pari a 25 milioni sia per il 2018 che per il 2019. Stiamo lavorando con il sottosegretario Baretta per aumentarne la dotazione finanziaria e per almeno dimezzare i tempi di emanazione del decreto con le condizioni per accedere al fondo. Ci stiamo, inoltre, impegnando per semplificare e accelerare il riconoscimento del diritto al ristoro attraverso la pronuncia di un collegio arbitrale, in alternativa al titolo della sentenza passata in giudicato. Cercheremo anche di prevedere la presentazione da parte del Mef di una relazione puntuale al Parlamento per rendere conto, entro un anno, dello stato di attuazione delle misure predisposte per il ristoro e del numero stimato dei risparmiatori che hanno titolo ad accedervi, in funzione dell’adeguamento nei provvedimenti della prossima legislatura di somme adeguate per quanti ne abbiano diritto.
“Il jobs act è una riforma che ha garantito diritti che non erano mai stati riconosciuti ai lavoratori precari, rivitalizzato il mercato del lavoro, introdotto tutele per le donne maltrattate e bloccato l’odiosa pratica delle dimissioni in bianco, che danneggia soprattutto le donne”. Lo dichiara Silvia Fregolent, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico.
“Su alcuni aspetti, come la riduzione dei contratti a termine, stiamo intervenendo – spiega la deputata dem - perché questa, come altre riforme, ha bisogno di una adeguata valutazione. A Susanna Camusso, che ancora oggiesprime giudizi sprezzanti su quanto fatto in questi anni, suggeriamo semplicemente di fare un confronto sui dati dell’occupazione, sulla riduzione delle false partite Iva, sugli interventi fatti in favore degli autonomi, solo per fare degli esempi, fra la situazione attuale e quella precedente. Non riconoscere che oggi abbiamo più lavoro e un mercato più dinamico – conclude Fregolent - significa negare la realtà”.
“Oggi è stata approvata la mia risoluzione per spostare di un anno la terza fase della riforma della #bollette elettriche relative agli oneri generali di sistema.
Maggiore omogeneità nella spalmatura degli oneri fra i clienti domestici e bonus sociale da attivare in fretta!”. Così Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, su twitter.