" La risposta all'interrogazione data dal sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, a proposito dell'accesso anticipato alla pensione per le nate nel '52 e per i lavoratori che hanno perfezionato Quota '96 entro il 2012, ci conferma che la nostra richiesta di correggere la circolare dell'INPS, che vincola tale diritto all'essere occupati "il 28 dicembre del 2011", è quanto mai giustificata. Si tratta, dunque, di rimuovere una interpretazione dell'INPS arbitraria e limitativa dei contenuti della norma legislativa approvata e finanziata al tempo del Governo Monti". Lo dichiarano Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, Presidente e capogruppo PD della Commissione PD alla Camera.
" I numeri forniti dal Governo - spiegano - parlano chiaro: la norma prevedeva l'andata in pensione di 55.000 lavoratrici e lavoratori, con un impegno di spesa di circa 940 milioni di euro. Ad oggi, i dati del Ministero del lavoro ci dicono che dal primo gennaio del 2012 a ottobre 2016 il numero di persone che hanno usufruito di questo vantaggio è stato di 5.694, per un importo di 229 milioni di euro".
"La nostra richiesta, di fronte a questa situazione, è più ferma che mai: va abolito il vincolo assurdo della presenza al lavoro il 28 dicembre del 2011 e vanno inclusi tutti coloro che abbiano semplicemente maturato il diritto avendo i requisiti anagrafici e contributivi: per questi ultimi dev'essere sufficiente che la loro prevalenza sia di versamenti fatti in quanto lavoratori dipendenti dei settori privati", concludono.
“Molto positive per la competitività dell'industria italiana le misure presentate ieri dal Ministro Calenda”. Lo dichiara Paolo Petrini, deputato del Partito democratico.
“Senza un notevole incremento degli investimenti e senza innovazione le nostre aziende – continua - non riuscirebbero a ridurre la forbice che negli anni di crisi ci ha allontanato dai nostri competitori. Il super ammortamento e l'aumento del credito di imposta per ricerca e innovazione colgono molto bene questa necessità. Rimane, però, ai margini di questa politica, tutto il comparto moda italiano al quale non si applicano le logiche incrementali che connotano il funzionamento del credito di imposta per la ricerca e l'innovazione. Per il tessile, l'abbigliamento e la calzatura l'approccio dell'incentivo deve essere diverso cogliendo le peculiarità di settori costretti ogni anno a rinnovare completamente i loro campionari”.
“Su questo obiettivo insiste da tempo il Parlamento che attraverso una risoluzione presentata nelle Commissioni Finanze e Attività Produttive punta a risolvere questa diversità già nella prossima legge di Bilancio”, conclude.
La Deputata PD all’Istituto italiano di cultura a Berlino, per la 9' edizione della Festa della legalità di Mafia? Nein, Danke!
“Le mafie riescono sempre più spesso a tessere relazioni internazionali, a superare le barriere linguistiche e a mimetizzarsi all’estero, assumendo un volto apparentemente legale, servendosi di imprenditori e professionisti dalla fedina penale pulita.
Inoltre le organizzazioni criminali hanno sempre più frequentemente interessi che si intrecciano con quelli del terrorismo internazionale. Esiste in diversi casi una vera e propria compenetrazione fra mafie e terrorismi”. Lo dichiara Laura Garavini, della Presidenza del PD alla Camera, in occasione del convegno “Contro la criminalità organizzata” tenutosi all’Istituto italiano di cultura a Berlino. La conferenza, organizzata in collaborazione con l’iniziativa della società civile Mafia? Nein, Danke!, ha visto come relatori, accantoalla Garavini, i parlamentari tedeschi Susanne Mittag e Gerhard Schick, entrambi impegnati sul fronte del contrasto al crimine organizzato.
La Deputata PD, coordinatrice del Comitato internazionale all'interno della Commissione Antimafia, ha aggiunto: “Proprio in ragione di questi inquietanti sviluppi nei rapporti fra mafie e terrorismo è ancora più urgente giungere a una maggiore integrazione fra gli stati membri dell’UE in materia di sicurezza e difesa. E’ positivo che in occasione del recente incontro di Ventotene e all’ultimo summit di Bratislava siano stati annunciati passi in avanti in questa direzione. Particolarmente opportuna sarebbe la costituzione di una Procura europea, cui venissero affidate congiuntamente sia competenze in materia di terrorismo che di criminalità organizzata”.
Questa mattina, alle 11,30, presso la Sala Stampa di Montecitorio (via della Missione, 8), si terrà una conferenza stampa per illustrare il testo della legge, votato ierialla Camera, che disciplina la normativa sulla coltivazione vite e della produzione e del commercio del vino.
Interverranno Ettore Rosato, presidente del Gruppo Pd alla Camera, Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura, Massimo Fiorio, deputato Pd e segretario della Commissione Agricoltura, Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd presso la stessa commissione.
“Grande soddisfazione per il lavoro svolto: la legge aumenta la competitività delle aziende italiane e consente di puntare al superamento del valore record del 2015, 5,4 miliardi di euro. L'obiettivo è 6,5 miliardi di euro per il 2017” commenta Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera.
“Per la prima volta nella sua storia – aggiunge il capogruppo Nicodemo Oliverio - a cinquant’anni dalla nascita della prima Doc e a trent'anni dallo scandalo del metanolo, il Parlamento ha approvato un Testo Unico sul vino che aggiorna e razionalizza la normativa vigente. In questo modo, il settore vitivinicolo italiano potrà contare su una strategia che ne rafforza la competitività sui mercati internazionali”.
Fabrizia Giuliani, deputata Dem, è “soddisfatta per quanto emerge dal rapporto approvato oggi dalla commissione salute dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa contro la pratica dell’utero in affitto. Le colleghe hanno fatto davvero un buon lavoro. E’ importante, a questo punto, che l’Europa parli con una sola voce, visto che il Parlamento europeo si era già espresso in questa stessa direzione”.
“Per la prima volta nella sua storia, a cinquant’anni dalla nascita della prima Doc e a trent'anni dallo scandalo del metanolo, questo Parlamento approva oggi un Testo Unico sul vino per aggiornare e razionalizzare la normativa vigente, fornendo, così, una strategia per il rafforzamento della competitività del vino italiano nei mercati internazionali”. Lo ha dichiarato Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione agricoltura della Camera, durante la dichiarazione di voto in Aula sul ddl relativo che disciplina la produzione e il commercio del vino.
“Il primo obiettivo della legge – ha spiegato - è dare un taglio netto a tutti gli appesantimenti burocratici che tolgono energie alla produzione e determinano inutili oneri a carico delle imprese agricole, già afflitte da un decrescente margine di reddittività. La semplificazione non implica, tuttavia, nessun arretramento sul fronte della qualità. Gli strumenti di vigilanza sono rafforzati, a dimostrazione che la semplificazione aumenta l’efficacia del sistema di controllo. La pubblica amministrazione riceve nuovo impulso alla sua azione, vedendo meglio delineate le proprie competenze. Il consumatore, inoltre, si avvantaggia di un sistema più semplice che lo rende capace di essere facilmente edotto delle caratteristiche della qualità della produzione.
“L'Italia è il primo Paese al mondo per produzione del vino, primo anche nella qualità. L’obiettivo è che l’Italia possa arrivare a vantare un ulteriore primato: quello relativo al valore commerciale del vino prodotto”, ha concluso.
“Il Testo Unico del vino era un provvedimento atteso da tempo: è finalmente arrivato”. Lo dichiara Sabrina Capozzolo, responsabile Politiche agricole del Partito democratico.
“Si tratta – continua – del risultato di un lavoro attento e meticoloso portato avanti, con passione, in particolare, dal relatore Massimo Fiorio, cui va il ringraziamento mio e del Pd. Il provvedimento risponde alle esigenze di alleggerimento burocratico, riduzione degli adempimenti per i produttori, adeguamento dei processi di produzione enologici agli standard europei e prevede il riconoscimento del vitigno autoctono nazionale e del patrimonio nazionale del vino. Uno strumento fondamentale per rafforzare la filiera vitivinicola nazionale e tutelare la straordinaria qualità del prodotto italiano. Un passo in avanti importante a supporto di un comparto che è uno dei fiori all'occhiello del nostro agroalimentare”.
“Il Pd ci ha creduto, ci ha lavorato e oggi esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto", conclude.
Proseguire impegno dell’ultima Legge di Stabilità su sostegno alla maternità
“Il Fertility Day promosso dalla ministra Lorenzin dal punto di vista comunicativo è stato un errore. Le 2 campagne sono state sbagliate, e risultano offensive e discriminatorie . Un intento certamente non voluto ma ciò non toglie che quello sia stato l 'effetto finale. Gli errori, tuttavia, si possono correggere”. Lo afferma la deputata Dem Titti Di Salvo, vicepresidente del Gruppo del Pd alla Camera, la quale aggiunge: “nel merito la questione è molto seria e merita un confronto pubblico, visto che nel nostro Paese nascono bambini meno che in altri. Secondo noi bisogna proseguire lunga la strada tracciata: dagli investimenti per gli asili nidi da incrementare , alle politiche di conciliazione del Jobs act, al sostegno alla genitorialità e alla maternità dell'ultima Legge di Stabilità. Solo così si può parlare correttamente di un problema serio come la fertilità".
"I Rapporti non dovrebbero essere clave da brandire nell'arena partitica, perchè rappresentano, più concretamente e nobilmente, stimoli e indirizzi per l'azione politica. Utilizzare quindi il ‘XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola’ al solo fine di interrogare il ministro Giannini, come ha oggi fatto il M5S, è certo legittimo, ci mancherebbe, ma è azione di corto respiro, che peraltro tradisce lo spirito del Rapporto stesso che si mette a servizio - anno dopo anno - per indicare la strada da percorrere nel migliorare le nostre scuole”. Lo dichiara Manuela Ghizzoni, deputata del Partito democratico.
“Nell'assolvere alla propria missione di informazione civica, il Rapporto – spiega - illustra molte ombre del sistema: patrimonio vetusto, mancata certificazione antisismica e di agibilità, diffuse lesioni strutturali, carenza di manutenzione. Ma rispetto ai rapporti precedenti ci sono anche luci, relative all'operatività dell'Anagrafe (che però deve essere implementata da province e comuni, titolari delle scuole) e dell'Osservatorio dell'edilizia, alla programmazione triennale 2015-2017 degli interventi, che è in via di attuazione. Programmazione condivisa con gli enti territoriali e susseguente attuazione: azioni che per il nostro Paese rappresentano una ‘straordinaria’ normalità. Ecco, sull'edilizia scolastica è stata finalmente imboccata la strada giusta, come peraltro riconosce il Rapporto nella sua introduzione: ‘Dal 2014, come è noto, il Governo Renzi ha riconosciuto centralità alla scuola e all'edilizia scolastica in particolare, come non avveniva da decenni, a cui è seguito un piano triennale di investimenti per gli anni 2015-2017 e di recupero di risorse importanti’.
“Andiamo avanti su questa strada, già a partire dalla prossima Legge di bilancio, facendo tesoro degli indirizzi di Cittadinanzattiva”, conclude.
La vice presidente della Camera: mi auguro che questo passaggio renda possibile raggiungere nel Pd il più alto livello di unità
“Come abbiamo più volte detto e scritto l'Italicum non è la legge elettorale perfetta, che probabilmente non esiste, ma è una buona legge poiché restituisce agli elettori il potere di scegliere i propri rappresentanti e garantisce la governabilità. Tuttavia in queste settimane in modo più o meno strumentale in tanti hanno sollevato dubbi su questa legge elettorale e dunque credo sia stato un gesto di buon senso e di responsabilità da parte del Pd e della maggioranza che sostiene il governo approvare una mozione che apre esplicitamente e alla luce del sole un confronto nelle sedi parlamentari proprie”.
Così la vice presidente della Camera dopo il voto a Montecitorio.
“In questo modo si toglie da tavolo della campagna per le riforme costituzionali un argomento improprio, che rischiava di creare confusione nella campagna referendaria – continua - Si apre un dibattito per migliorare la legge elettorale, uscendo dalle dichiarazioni di stampa e affidandosi ad un percorso corretto e tutto istituzionale. Mi auguro che questo passaggio renda possibile raggiungere nel Pd il più alto livello unità – conclude - nel rispetto delle opinioni di tutti ma anche nel segno delle responsabilità che ci spettano”.
“Vogliamo dare una valutazione indipendente, fino ad ora testimonianze non concordanti”
“Dalle audizioni di oggi registriamo una sostanziale discrasia tra quanto raccontato dall’inchiesta dell’Espresso e dal giornalista Fabrizio Gatti, ascoltato ieri, e le testimonianze delle autorità audite nella giornata di oggi: molte valutazioni sullo stato delle cose all’interno del Cara non concordano affatto. Per questo abbiamo deciso di programmare al più presto una missione ufficiale della Commissione presso il Centro foggiano”
E' quanto dichiara Federico Gelli, presidente della Commissione d'Inchiesta sui migranti, al termine delle audizioni tenute oggi con il Procuratore della Repubblica, Leonardo Leone de Castris, il Prefetto Maria Tirone e il Questore di Foggia Piernicola Antonio Silvis sulla situazione del Cara dopo l'inchiesta pubblicata dall'Espresso.
"Dalle testimonianze raccolte oggi – spiega Gelli - emerge che lo Stato è presente e consapevole della situazione. Questore, Prefetto e il Procuratore della Repubblica hanno confermato che le istituzioni sono a lavoro per rafforzare le misure di sicurezza e aumentare il personale di polizia in un contesto certamente molto problematico. Da parte nostra, siamo impegnati a fare tutto il necessario per impedire atti criminali e lesivi della dignità umana di chi è ospite del Centro", conclude Gelli.
"Dov'è finito il Referendum sulle Olimpiadi annunciato il 15 giugno via Twitter da Raggi?”. Lo chiede la vice capogruppo Pd alla Camera Alessia Morani.
"’Se dovessi diventare sindaco sarò io stessa a indire un referendum consultivo come è consentito dal regolamento’ diceva la Raggi, allora candidata M5S – ricorda Morani - durante il confronto a Sky con gli altri aspiranti sindaco. E invece, a quanto pare, una volta sindaca la Raggi non vuole più conoscere l'opinione dei suoi cittadini. Questo perché i sondaggi dicono che i Si potrebbero prevalere e quindi a quel punto dovrebbe agire in dissenso dal suo datore di lavoro. Se ne deve concludere che è più forte la volontà di Grillo o il volere dei cittadini romani? Oppure che la sindaca della Capitale deve onorare il suo contratto con la Casaleggio Associati, dal momento che altrimenti paga la penale di 150 mila euro? Quel che è certo è che Grillo comanda, Raggi esegue. Ormai siamo abituati alle giravolte della giunta, in perenne download, della Raggi: oggi l'assessore all'urbanistica Berdini non s'è fatto vedere a palazzo Senatorio, come mai? Avrebbe dovuto esprimere la sua opinione in dissenso con la sindaca sulle Olimpiadi, questo è il punto. E che dire di Di Maio, che ha dichiarato il suo Si alle Olimpiadi in caso di vittoria a Roma? Incoerenza, bugie, omertà e incapacità sono le parole chiave del malgoverno Cinquestelle a Roma”.
“Mettiamoci anche una grave forma di cialtroneria nel mancare gli appuntamenti istituzionali come quello di oggi nei confronti del presidente del Coni Malagò e degli 11 milioni di sportivi e atleti paraolimpici da lui rappresentati", conclude Morani.
“Con il suo no alle Olimpiadi la Raggi umilia Roma”. Lo dichiara Stella Bianchi, deputata del Partito democratico.
“La sindaca – spiega - dice ‘no’ senza chiedere ai romani, come aveva detto e mette nero su bianco che si ritiene incapace di governare. Roma perde una grande opportunità per il suo futuro e per interventi diffusi, finanziati dal Comitato olimpico, su impianti sportivi, infrastrutture, trasporti”.
“Da oggi è evidente che per la Raggi è meglio rispettare gli ordini di Grillo che far crescere la sua città”, conclude.
Preoccupati per ricadute su occupazione in Italia
“Siamo soddisfatti della risposta del ministro Delrio al nostro question time in merito alla crisi della compagnia di container Hanjin shipping. L’incontro che si terrà domani presso il ministero delle Infrastrutture è molto importante e dimostra l’impegno del governo per affrontare le ricadute sui livelli occupazionali e garantire la effettiva consegna delle merci ancora a bordo delle navi”. Lo hanno detto i deputati Mario Tullo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, e Michele Mognato deputato dem nella medesima commissione.
“Il 31 agosto 2016 – hanno proseguito i deputati dem - la compagnia di container Hanjin Shipping, prima della Corea del Sud e settima a livello mondiale, con una flotta di 141 navi portacontainer, ha presentato istanza di fallimento nella Corea del Sud e negli Stati Uniti innescando una crisi nella filiera del sistema mondiale del trasporto marittimo di merci, con enormi ripercussioni anche sul sistema logistico nazionale. Siamo anche interessati alla proposta del ministro di introdurre regole ai fini di garantire ‘protezione legale’ alle merci in caso di nuove crisi di aziende coma la Hanjin”.
"Risorse ed investimenti per l'innovazione tecnologica, nuovi piani di formazione, competenze center e digital innovation Hub. Strumenti concreti e soprattutto un vero lavoro di squadra.
È partito così nel migliore dei modi il Piano Nazionale Industria 4.0 illustrato oggi presso la sede del MISE, in occasione dell'insediamento della Cabina di Regia". Lo dice il deputato Pd, Lorenzo Basso, relatore dell'Indagine Conoscitiva su "Industria 4.0" promossa dalla Camera dei Deputati.
"Il Governo ha recepito integralmente le richieste della nostra indagine su Industria 4.0 e ha realizzato un Piano di azioni coerenti con la strategia proposta dal documento conclusivo approvato dal Parlamento solo pochi mesi fa", aggiunge Basso che oggi ha partecipato ai lavori della Cabina di Regia.
"A partire dalla cabina di regia che si è insediata oggi fino al coinvolgimento di università, centro di ricerca, imprese e rappresentanze sociali per passare al superammortamento e alle azioni per la formazione di competenze, il Piano proposto dal governo viene incontro alle proposte emerse dal lungo lavoro di indagine e confronto con la società italiana che abbiamo realizzato in X commissione Attività Produttive.
Ora è necessario trasformare queste proposte in norme e coperture finanziarie affinché siano il cuore della prossima legge di stabilità", conclude il deputato democratico.