“ L'intervista del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini al Messaggero, consolida la scelta del Governo sul tema della flessibilità delle pensioni. Per noi, che abbiamo sollevato il problema nel 2013 con una proposta di legge, si tratta di una vittoria. Dall'Aula della Commissione lavoro il tema della flessibilità è diventato argomento centrale della discussione politica”. Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
“ Adesso – prosegue - è necessario aprire il confronto tra le proposte in campo. Noi puntiamo ad un anticipo fino a 4 anni con una penalizzazione dell'8% e alla fissazione a 41 anni di contributi del limite per la pensione di anzianità per i lavoratori "precoci".
“Nannicini, per l'anticipo della pensione – spiega Damiano - propone di individuare tre platee: lavoratori occupati, disoccupati ed in esubero, per ciascuna delle quali andrebbero individuate soluzioni ad hoc. Discutiamone.”
“L'importante è che il 2016 diventi l'anno della flessibilità e della correzione della "riforma" Fornero e che accanto a questo tema centrale siano risolti i numerosi problemi ancora aperti: lavoratori precoci, ottava salvaguardia degli esodati, monitoraggio di opzione donna, lavori usuranti e ricongiunzioni”, conclude.
Decisione che viola trattati e diritto internazionale
"Che una grande nazione come la Gran Bretagna sbarri l'accesso a 3000 minori stranieri non accompagnati è davvero il segno dello smarrimento non solo di ogni solidarietà ma anche e soprattutto del rispetto dei diritti e delle norme internazionali. Mai ci si sarebbe attesi che nella patria dei diritti si violasse la Convenzione ONU per la protezione dei minori. Apprendiamo infatti con sgomento che la Gran Bretagna ha cambiato idea e deciso di non accogliere, come annunciato, 3000 minori profughi già approdati in Europa compresi quelli che da mesi si trovano a Calais. Inquieta anche la ragione del rifiuto finalizzato a scoraggiare i viaggi dei minori soli verso l’Europa. Viaggi che certamente non si fermeranno nemmeno dopo l'intervento inglese, deciso ieri, di prelevare lo stesso numero di minori dai campi di Giordania e Libano. Siamo di fronte ad una decisione che viola tutti i trattati sui diritti dei minori e che sembra voler ignorare il diritto alla mobilità di questi bambini in fuga da fame, malattia, guerra e violenze inaudite ad opera delle organizzazioni terroristiche". Così Sandra Zampa, vice presidente della Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza del Pd, commenta la decisione del governo inglese.
"È inaccettabile - prosegue Zampa - che proprio oggi, quando assistiamo ad una crisi umanitaria che si aggrava a causa della continua minaccia della violenza terroristica, un governo europeo possa pensare di scoraggiare l'emigrazione dei minori, quando invece tutte le associazioni umanitarie chiedono che siano creati corridoi umanitari che consentano a questi bambini di mettersi in salvo prima di arrivare ai porti e cadere vittime dei mercanti di vite umane. Solo così, con un'azione comune che veda impegnata l'Europa e tutti i paesi uniti si può davvero cercare di tutelare la vita dei minori esposti a guerre e violenze nel rispetto di tutti i trattati internazionali che ne tutelano i diritti. E' grave questa retrocessione sui diritti dei minori che risponde a logiche di politica interna dei singoli paesi e non tiene conto della fragilità di questi migranti ‘speciali’ e del loro diritto di mettersi in salvo. È grave dover constatare che la violenza subita dai bambini uccisi dal terrorismo, sepolti vivi, trucidati solo qualche tempo fa sembri oggi già dimenticata".
“Stessa direzione nostra Pdl per più contrasto a frodi”
"Bene l'impegno del governo contenuto nel Def per un piano nazionale Anticontraffazione. Il Pd sostiene, anche attraverso l'opportuno riferimento contenuto nella risoluzione di maggioranza sul Def, la priorità di una più forte azione di contrasto alla contraffazione e di sostegno alle imprese del Made in Italy.
In questa direzione va anche la nostra proposta di legge che intende rafforzare il sistema complessivo di contrasto alle frodi, coordinando con gli strumenti più adeguati le azioni di tutti i soggetti già in campo, nazionali e locali”. Lo ha dichiarato la deputata Susanna Cenni, capogruppo Pd in commissione d’indagine sul fenomeno della contraffazione.
“Per il trasferimento alla Città Metropolitana delle competenze che erano affidate all’ex Magistrato alle Acque, siamo finalmente giunti alla fase finale”.
A dirlo il deputato veneziano e vice presidente del gruppo PD alla Camera, Andrea Martella, riportando i contenuti della risposta del Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie ad una sua sollecitazione di inizio marzo.
“Dal Ministro Enrico Costa è arrivata la rassicurazione che le amministrazioni interessate per la redazione del testo di Decreto che il governo dovrà adottare per rendere esecutivo il trasferimento delle funzioni, si sono già riunite e che il provvedimento è di imminente definizione. Il tutto facendo riferimento alla legge 114 dell’11 agosto 2014 (provvedimento di conversione del decreto-legge del 24 giugno 2014, n. 90 recante ‘misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari’ e pubblicato sul Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 2014) che fa proprie anche le modifiche indicate da un emendamento che allora ho presentato come primo firmatario”.
L’emendamento ha di fatto modificato il comma 3 dell’articolo 18 che in origine prevedeva di trasferire ogni funzione del soppresso Magistrato alle Acque al Provveditorato territoriale per le opere pubbliche, articolazione periferica del Ministero per le Infrastrutture. Con l’approvazione dell’emendamento si stabilisce l’attribuzione alla Città Metropolitana delle competenze in materia salvaguardia e di risanamento della città di Venezia e dell’ambiente lagunare, di polizia lagunare e di organizzazione della vigilanza lagunare, nonché di tutela dall’inquinamento delle acque. Si assegnano inoltre alla Città Metropolitana le risorse umane, finanziarie e strumentali legate a queste funzioni e che erano nella disponibilità dell’organico del Magistrato alle Acque.
“Il Ministro ha definito l’iter del provvedimento come questione che rientra tra le sue priorità. Ritengo importante questo segnale di attenzione: siamo di fronte ad un passaggio conclusivo - conclude Martella - da compiere in tempi stretti per rafforzare i poteri di governo del territorio della Città Metropolitana”.
“Raggi ci ricasca, la biografia sul suo sito tace di Previti e azienda Alemanno boys, un minimo di trasparenza no? #omertàomertà”.
Così in un tweet la deputata Dem, Alessia Rotta, Responsabile nazionale Comunicazione del Pd.
“Ancora omissioni da Raggi, nel cv sul suo sito silenzio su Previti, niente su Hgr e Panzironi #omertàomertà”.
Così in un tweet la deputata Dem romana, Lorenza Bonaccorsi.
“Il Governo cerchi di accelerare i tempi per attuare il prima possibile il Piano nazionale vaccinazione. Il costo che il nostro Paese è costretto ad affrontare a causa delle complicanze che si stanno manifestando nei pazienti che rinunciano al vaccino non è più sostenibile. E’ evidente che le campagne di comunicazione non stanno producendo i risultati sperati ed è chiaro che serve intervenire subito. A tutto questo dobbiamo aggiungere che, nel frattempo, le Regioni stanno approvando nuovi calendari vaccinali, tutti diversi, accentuando le difformità delle offerte”. Così Federico Gelli, responsabile sanità Pd commenta gli ultimi dati del Rapporto Osserva Salute 2015 sul benessere e sulla qualità dell'assistenza medica nelle diverse Regioni.
“E’ prioritario investire in prevenzione. Attualmente siamo il fanalino di coda del mondo e iniziamo a vederne i primi effetti. Come Governo abbiamo aumentato il budget in questo ambito e chiesto alle Regioni di spendere il 5% per sostenerla. Altro aspetto di fondamentale importanza è quello degli screening oncologici. Infine, c’è il grande tema che riguarda la sostenibilità dei farmaci innovativi. Da tutto ciò, e dalle risposte che riusciremo a mettere in campo nei prossimi anni, dipenderà la futura sostenibilità economica del nostro Sistema sanitario nazionale”, conclude Gelli.
“La decisione del ministro della Difesa di ridimensionare il programma F35 dimezzandone l’impegno di spesa è saggia e tiene conto della volontà espressa a suo tempo dal Parlamento”. Lo dichiara Gian Piero Scanu, deputato Pd e primo firmatario della mozione con la quale fu impegnato il governo a dimezzare il budget originariamente previsto per l’acquisto dei cacciabombardieri, coerentemente con quanto disposto dall’articolo 4 della legge 244 del dicembre 2012 che, dopo più di vent’anni, ha attribuito al Parlamento l’ultima parola in materia di sistemi d’arma. “La scelta del governo, inoltre, costituisce una importante conferma della necessità di sviluppare una presenza nel teatro internazionale più e meglio caratterizzata sul giusto e corretto impiego delle donne e degli uomini delle forze armate, piuttosto che sulla implementazione di modelli erroneamente costruiti sulla potenza e sulla aggressività degli armamenti”.
"L'annuncio che attendevamo dal ministro Poletti è arrivato: il Governo presenterà un emendamento alla Delega sulla povertà, in discussione alle Commissioni lavoro ed affari sociali della Camera, per cancellare ogni riferimento ad interventi sulla previdenza". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
"Era ormai chiaro da settimane - prosegue - che se non ci avesse pensato il Governo, l'emendamento soppressivo sarebbe stato presentato da noi in Commissione. Abbiamo chiuso positivamente un capitolo, quello dell'ipotetico intervento sulle pensioni di reversibilità, che aveva sollevato molte preoccupazioni e proteste. Il Governo, a partire dal Premier Renzi, aveva escluso fin dall'inizio una tale ipotesi, anche se il testo della Delega citava espressamente il tema della previdenza", conclude.
“Bene ministro Pinotti sugli F-35, per riduzione a metà del peso economico del programma, in linea con l’azione parlamentare. Investimento che salvaguarda anche il sentimento popolare, a vantaggio di una diversa e aggiornata idea di sicurezza”. Lo dichiara il deputato del Pd, Giorgio Zanin.
"L'atteggiamento del Nuovo Centro Destra in Calabria è grave e ingiustificato, penalizza la maggioranza di governo, aggrava la situazione politica e la governabilità negli enti locali. Scegliendo di sostenere alle amministrative dei Comuni più importanti della Calabria i candidati a sindaco contrapposti ai candidati ufficiali del Pd, si lede la coerenza e la lealtà che un partito di governo dovrebbe avere verso la maggioranza. Parliamo di un esecutivo di cui fanno parte due sottosegretari calabresi, Gentile e Bianchi, ora tra i principali fautori della linea di rottura in Calabria. Con quale giustificazione si può sedere a Roma su una poltrona di governo e poi in Calabria salire su un palco delle forze contrapposte al Pd? Davvero incomprensibile. Un atteggiamento che necessariamente dovrà aprire una seria riflessione in Calabria come a Roma".
Lo affermano i deputati calabresi del Pd Nicodemo Oliverio, Demetrio Battaglia, Enza Bruno Bossio.
“In un momento storico e sociale così delicato depotenziare la legge Mancino è un atto politicamente incomprensibile, che verrebbe ad affievolire quei valori alla base della Convenzione di New York del 1966 sulla discriminazione razziale oggi più attuali che mai”. Donatella Ferranti esprime “preoccupazione” per il testo sul negazionismo approdato nell’aula del Senato che introducendo l’avverbio ‘pubblicamente’ limita il campo d’azione della legge Mancino: “Il reato di negazionismo, ben delineato nei suoi elementi oggettivi dalla formulazione già approvata dal Senato in prima lettura e integrato dalla Camera, non richiede – sottolinea la presidente della commissione Giustizia a Montecitorio – l’indebolimento del reato di istigazione all’odio, alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi previsto dalla legge Mancino”. Non solo infatti la Convenzione di New York, ratificata nel ’75 e poi modificata dalla legge Mancino, “condanna ogni propaganda che giustifichi o incoraggi forme di odio o discriminazione razziale, ma c’è il rischio concreto – avverte Ferranti – che indagini e processi in corso impostati sull’attuale tenore della norma vengano travolti da una sostanziale depenalizzazione. Non credo sia questa la volontà dei promotori del reato di negazionismo, mi auguro dunque che in aula al Senato ci sia un rapido ripensamento”.
Inizia oggi in Aula alla Camera la discussione del provvedimento
“L’approvazione della legge sul consumo di suolo rappresenterà il segnale inequivocabile di un reale cambio di passo rispetto alla tutela ed alla valorizzazione dei nostri territori; obiettivi che si possono concretizzare non solo attraverso l’introduzione di vincoli di urbanizzazione, ma promuovendo soprattutto la riqualificazione ed il riuso del tessuto urbano”: è quanto dichiara Massimo Fiorio, deputato Pd, vice presidente della Commissione Agricoltura della Camera e relatore del provvedimento assieme alla collega Chiara Braga, sul provvedimento in discussione oggi, martedì 26 aprile, nell’Aula di Montecitorio.
“L’Italia – continua Massimo Fiorio – ha bisogno di una legge moderna per la tutela delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo senza la quale, ad esempio, ogni intervento di contrasto al dissesto idrogeologico o di promozione delle nostre vocazioni agroalimentari, rischia di essere inefficace”.
“La sola cosa che unisce il M5s è scattare all’attacco del Pd da un improbabile pulpito. Sostengono che la mafia non c’è più; non hanno mai chiarito la vicenda di Quarto; sui loro indagati di Livorno alzano un muro di gomma.
Per non parlare della loro azione amministrativa, ormai sinonimo di malgoverno. E a Roma hanno una candidata vittima di clamorose amnesie sul suo passato. Tutte questioni su cui è meglio alzare fumo con solita tecnica delle urla e degli insulti.
A differenza loro, siamo noi a chiedere chiarezza e confidare in una rapida azione degli inquirenti”.
Lo dichiara la vice capogruppo pd alla Camera, Silvia Fregolent.
Laura Garavini ad Amburgo alla inaugurazione di ID, Punto di incontro italiano in Germania
"Nuova emigrazione fa rima con nuovo associazionismo". Lo ha detto Laura Garavini, dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera dei deputati, presenziando all'inaugurazione ad amburgo della Associazione 'Italienischer Treffpunkt in Deutschland'.
Presente alla festa che ha suggellato il passaggio di testimone dall'Associazione Basilicata, attiva ad Amburgo da oltre trent'anni, ad ID, una nuova realtà fondata da giovani immigrati presenti nella città anseatica da pochissimi anni, la deputata ha proseguito: "Fa piacere vedere come anche da parte dei nuovi italiani all'estero ci sia voglia di associazionismo e di vivere la propria identità italiana all'interno di una comunità, ben integrata in quella tedesca. Dà soddisfazione assistere al passaggio del testimone tra chi è riuscito ad essere punto di riferimento per decenni per la collettività italiana e chi è arrivato da pochi anni, ma sente la stessa voglia di stare insieme e di condividere lingua, cultura, specialità, tradizioni, musica".
In particolare la Garavini ha ringraziato il Presidente uscente, Emanuele Padula, per lo straordinario lavoro promosso con l'associazione negli ultimi decenni in campo sportivo, sociale e ricreativo. E ha rivolto i migliori auguri di buon lavoro alla nuova Presidentessa, Rafaella Braconi e ai componenti del Direttivo, Marco Bertazzi e Marco Fisichella. "C'è una felice intuizione che mi sembra particolarmente di buon auspicio, per la neo costituita ID: una stretta sinergia con i rappresentanti istituzionali della comunità italiana di Amburgo (esponenti del Comites, dell'Interkulturelles Forum, dell'Elternrat). Significa che ID può diventare non solo punto di incontro, ma anche un vero e proprio punto di riferimento per le istanze degli italiani ad Amburgo di vecchia o nuova data"