“La Legge delega sulle Direttive europee, votata oggi dalla Camera, dà finalmente il via libera alle norme sulla creazione delle squadre investigative comuni. Uno strumento importante per la lotta alla criminalità organizzata ed al terrorismo internazionale, che più volte avevamo chiesto di recepire nel nostro ordinamento senza essere ascoltati. Finalmente, anche grazie all'attento lavoro del sottosegretario Sandro Gozi, anche l'Italia potrà far parte di queste squadre ed utilizzarle nelle indagini sul territorio europeo. In particolare potremo dare un nostro importante contributo di conoscenza nel settore del contrasto alle mafie, ma anche acquisire nuove competenze dai partner europei”.
Così Laura Garavini, deputata del Pd, componente della Commissione Antimafia.
Soddisfazione per il sì dell’aula all’odg che impegna il governo a riconoscere sussidi sociali diretti per gli operatori e le maestranze del comparto della pesca produttiva soggetti al fermo biologico. E’ stata espressa dai deputati Laura Venittelli, responsabile nazionale del settore Pesca e Acquacoltura del Pd, proponente e firmataria dell’odg, insieme al deputato Piergiorgio Carrescia, che definiscono questa approvazione “un passo avanti decisivo per andare incontro alle esigenze delle categorie ittiche e armatoriali, che ogni anno incontrano difficoltà di carattere economico per l’osservanza del fermo pesca.
“Si tratta – ha spiegato Venittelli – di un impegno mirato a modificare il contenuto del ddl di conversione in legge del decreto (n. 65) che prevede disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR. Il comparto ittico sta ricevendo un’attenzione specifica che in passato ha avuto pochissimi riscontri, frutto senza dubbio del dialogo costruttivo instaurato con le parti interessate e soprattutto per la chiarezza d’idee della maggioranza di governo che punta a rivitalizzare i settori dell’economia del Paese, permettendo attraverso l'accesso ad opportuni ammortizzatori sociali che anche queste imprese e i loro dipendenti non siano più discriminati”.
“E’ importante che le forze dell’Ordine abbiano reagito, dopo l’orribile episodio di violenza contro una ragazzina appena sedicenne, con azioni e indagini efficaci. Ora attendiamo di conoscere le decisioni definitive della magistratura in merito all’uomo fermato, ma è un segnale importante di rigore la preventiva sospensione dal suo servizio presso il ministero della Difesa. La tolleranza zero vale per tutti, ancora di più per chi veste una divisa”.
Così Rosa Calipari, vice presidente della Commissione Difesa della Camera.
Attenzione anche su Porto Marghera
“Il sequestro di alcune aree dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone mette nuovamente alla ribalta la necessità di ricercare un giusto equilibrio tra lavoro e tutela dell’ambiente. La sospensione dell'attività lavorativa di tutto il personale coinvolto nel ciclo produttivo del cantiere rischia di mettere a repentaglio il futuro dell’impianto”. Lo dichiara Andrea Martella, vice presidente del gruppo Pd alla Camera, che sulla vicenda ha presentato oggi un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico.
“E’ fondamentale – continua Martella - che, nel più assoluto rispetto dell’autonomia dell’azione della magistratura, il governo intervenga per scongiurare il blocco evitando così conseguenze irreparabili alla capacità competitiva dei cantieri navali friulani e tutelando i cinquemila lavoratori e le loro famiglie”.
“Il tutto tenendo alta l’attenzione anche sulla salvaguardia ambiente-lavoro anche negli altri siti Fincantieri, a cominciare da quello di Porto Marghera”, conclude Andrea Martella.
Grazie al nostro governo durante il semestre europeo abbiamo avviato un nuovo corso, un nuovo linguaggio. Si è passati dall'austerità alla crescita ed al lavoro". Queste le parole del componente della Commissione Affari Europei alla Camera Antonino Moscatt, ieri durante il suo intervento in aula in linea con la relazione consuntiva dell'Italia all'UE per il 2014.
"C'è da fare ancora molto - spiega Moscatt - ma è innegabile il cambio di marcia. Sul tema immigrazione chiediamo all'Europa di essere più coraggiosa e solidale anche se dopo tanti anni, sempre grazie al nostro governo, questo tema è diventato centrale nel dibattito politico. Stiamo alzando la voce su tanti temi che ci riguardano, tra i tanti i sistemi di lotta alla contraffazione, ed il 'made-in' per rilanciare i nostri - conclude Moscatt - prodotti".
“Accertare la natura della violenta aggressione ai danni di un ragazzo avvenuta lunedì scorso a Polignano a mare, chiarendo se si tratti di un episodio di omofobia”. Lo chiede il deputato del Partito Democratico Alberto Losacco al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno con un’interrogazione scritta.
“Su alcuni siti di informazione locale – spiega Losacco - è stata riportata la notizia di una violenta aggressione ai danni di un ragazzo avvenuta lunedì scorso a Polignano a Mare. Vi è anche un video, rilanciato dai social network, in cui si vedono due ragazzi che in Piazza Moro hanno minacciato e massacrato di botte la vittima inseguendola fino all’interno di un negozio di calzature, coinvolgendo anche del negozio e un anziano passante”.
“Il ragazzo aggredito – continua il deputato democratico - ha dovuto far ricorso alle cure del 118 e sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine. Durante l’aggressione nei confronti del ragazzo sono state pronunciate parole offensive di matrice omofoba”.
“Qualora fosse chiara la matrice omofoba, chiedo al governo di rafforzare azioni di contrasto contro l’omofobia e di promuovere una più profonda cultura anti discriminazione, supportando anche l’azione degli enti locali”, conclude Alberto Losacco.
“Il decreto in materia di pensioni va nella giusta direzione anche se non prevede tutti gli interventi che avremmo voluto. Per questo il Pd vota favorevolmente invitando tutti a collaborare per risolvere i problemi della manovra Salva Italia che sono aperti e che hanno bisogno di correzioni”. Lo ha detto Maria Luisa Gnecchi, capogruppo Pd in commissione Lavoro durante la dichiarazione di voto sul decreto pensioni approvato stamani dall’Aula di Montecitorio.
“La legge Fornero – ha proseguito Gnecchi – è stata una manovra per salvare l’Italia dalla bancarotta e non una riforma delle pensioni. Abbiamo previsto sei salvaguardie per gli esodati e possiamo dire ai colleghi delle opposizioni, che ci accusano di aver votato quella manovra, che abbiamo la coscienza a posto per le correzioni fatte fin da subito alla legge Fornero; dobbiamo andare avanti pensando anche alle pensioni dei giovani. Già nel decreto è previsto che la rivalutazione del montante contributivo, quindi dei propri contributi versati nell'arco di tutta la vita lavorativa, debba sempre essere positivo, almeno l'1% indipendentemente dall'eventuale pil negativo. Dobbiamo tutti insieme Camera, Senato e Governo correggere le attuali distorsioni del sistema che, senza nessun intervento, permetterebbe a quasi tutte le donne di andare in pensione solo a 70 anni, perchè la manovra prevede che per andare prima si debba avere un calcolo di pensione superiore a 600 euro mensili. La sentenza della Consulta che ha reso necessario questo decreto deve essere letta tutta e non presa a pezzi; in essa c’è un invito chiaro a tenere presente i più poveri. Invece durante la discussione del decreto sono stati presentati emendamenti per restituire la indicizzazione anche alle pensioni più alte, alle famigerate pensioni d'oro”.
“L’approvazione in Aula del decreto pensioni è un buon risultato dell’azione del governo e del lavoro parlamentare”. lo ha dichiarato la deputata Pd Anna Giacobbe, commissione Lavoro, che spiega: “Il provvedimento, che la Camera ha contribuito a migliorare, definisce un nuovo meccanismo per il parziale recupero della perdita di potere d’acquisto, negli anni 2012 e 2013, delle pensioni che avevano importo superiore a 1443 euro lordi (le pensioni più basse avevano avuto già allora la rivalutazione al 100%). Le risorse sono limitate, per la necessità di conciliare il riconoscimento di un diritto dei pensionati con le esigenze che derivano dai vincoli di finanza pubblica".
“Per questo – prosegue Giacobbe – abbiamo scelto di indirizzare quelle risorse soprattutto ai pensionati con meno di 2000 euro lordi circa, e a scalare per le fasce di reddito pensionistico superiori. Sarà necessario destinare risorse anche ad altri obiettivi di revisione del sistema previdenziale, alcune cose, pur limitate, si fanno con questo provvedimento. In particolare, il provvedimento contiene un’importante correzione del meccanismo di rivalutazione dei contributi per il calcolo delle pensioni, per non scaricare le difficoltà della fase di crisi che abbiamo attraversato sulle generazioni dei lavoratori più giovani e sul loro futuro previdenziale".
"Inoltre, un miliardo e 335 milioni di euro, che sono stati incrementati in misura significativa nel corso dell’iter parlamentare, vengono destinati al rifinanziamento di vari strumenti degli ammortizzatori sociali, in una fase – conclude - ancora difficile per il lavoro e di transizione verso un sistema nuovo di tutele previsto dalla delega lavoro”.
“Quali iniziative il governo intende adottare con la massima urgenza per attivare un tavolo di confronto con la Telint Sud, azienda che opera nel settore dei call center, e le organizzazioni sindacali per scongiurare il licenziamento di 85 unità lavorative e consentire la prosecuzione dell’attività?”. È la richiesta al centro dell’interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro presentata dalla deputata del Pd Stefania Covello.
“La società, con sede legale in Piemonte, opera a Rende dal 2003 e svolge attività di telemarketing per una importante industria di cosmetici. La vita di questa azienda è sempre stata molto complicata e i lavoratori, pur di mantenere il posto di lavoro, hanno già affrontato forti riduzioni di salario a fronte della identica quantità di ore lavorate. Ciononostante la società ha dichaiarato di voler cessare la propria attività, preannunciando 85 licenziamenti. Il Parlamento ha concluso lo scorso dicembre una indagine conoscitiva sui rapporto di lavoro presso i call center presenti sul territorio italiano e ha evidenziato la necessità di un intervento del legislatore per regolamentare in maniera più efficace le tutele per i lavoratori.
Incontro promosso dal gruppo Pd
Venerdì 3 luglio ore 9.30 – Sala del Refettorio, San Macuto – Camera dei Deputati
Venerdì 3 luglio alle ore 9,30 presso la sala del Refettorio della Camera dei deputati in via del Seminario 76, verrà presentata l’inchiesta video “Un paese per donne e uomini. Maternità libera scelta?” di Silvana Maja e curata da Sofia Sabatino.
Parteciperanno Luisa Pronzato, giornalista della 27 ora del Corriere, Titti Di Salvo dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd alla Camera, Teresa Bellanova sottosegretario al ministero del Lavoro, Ernesto Carbone relatore della legge delega sulla Pubblica amministrazione, Ileana Piazzoni deputata Pd in commissione Affari sociali e Ettore Rosato presidente dei deputati Pd.
Per accrediti: pd.ufficiostampa@camera.it
“Il Ministro del Turismo intervenga con urgenza, al pari di quanto è avvenuto in Francia, per vietare le clausole vessatorie imposte dalle multinazionali della intermediazione online, considerato che i tempi tecnici di definizione del ricorso presentato da Federalberghi al Tar non saranno immediati”. Lo dice Tiziano Arlotti, deputato del Pd componente della commissione Attività produttive della Camera che ha presentato una interrogazione al ministro del Turismo, Dario Franceschini, su questo tema.
“Federalberghi ha presentato un ricorso al Tar del Lazio – si legge nella interrogazione - per chiedere la definitiva abolizione dei patti di parity rate, clausole contrattuali imposte dalle multinazionali dell'intermediazione che non consentono all'albergo di pubblicare ‘in chiaro’ sul proprio sito alcune soluzioni che sarebbero molto più vantaggiose per la clientela. Le imprese ricettive oggi pagano ai portali di prenotazione commissioni che possono arrivare anche oltre il 30%. Quando un portale promette il miglior prezzo, in realtà sta dicendo che ha proibito all’albergo di offrire un prezzo più conveniente sul proprio sito internet. Nel maggio 2014 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se le agenzie turistiche online Booking ed Expedia limitino, attraverso gli accordi con le strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita, ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare sul mercato offerte più convenienti. Sulla scorta di quanto finora sancito dall'Antitrust a partire dal 1º luglio chi viaggia per vacanza o per lavoro in Italia potrà beneficiare di una importante opportunità: in applicazione delle nuove regole gli alberghi italiani, se contattati direttamente, potranno offrire condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali. In Francia sono state recentemente vietate le clausole che impongono agli hotel di non pubblicare in chiaro sui propri siti tariffe inferiori a quelle concordate con le multinazionali dell’intermediazione”.
dichiarazione dei deputati Anzali e Oliverio
“Sulla richiesta dell’Ue all’Italia di permettere la produzione di formaggio e yogurt utilizzando anche il latte in polvere emerge una verità pesante: a tradire i produttori italiani, mettendo a rischio un mercato che vale 15 miliardi di euro di fatturato, non è stato qualche euroburocrate ma la Lega Nord”. Lo dichiarano i deputati del Pd in commissione Agricoltura Michele Anzaldi e Nicodemo Oliverio,capogruppo.
“L’indagine della Ue – spiegano i parlamentari dem – nasce, infatti, dall’interrogazione del gennaio 2013 di un europarlamentare della Lega Nord, Oreste Rossi. Dopo lo scandalo delle quote latte, ancora una volta i leghisti hanno voluto difendere gli interessi di qualche lobby, penalizzando tutti i produttori italiani. Come ha detto il commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, l’indagine è stata originata da una segnalazione arrivata dal nostro Paese. Alle chiacchiere di Matteo Salvini nei talk show corrisponde una realtà nelle istituzioni ben diversa, fatta di pasticci e difesa di interessi particolari”.
“Il blocco dei cantieri di Monfalcone rappresenta un problema che deve trovare una soluzione. Se necessario, anche una soluzione legislativa di interpretazione per dare certezza a tutti: l’impresa, i lavoratori, la magistratura”. Lo dichiara il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Guglielmo Epifani.
“Un Paese moderno – prosegue Epifani - deve poter risolvere un problema come questo con rapidità, nell’interesse di tutti. D’altra parte, le dimensioni occupazionali coinvolte, circa cinquemila lavoratori, a cui va assicurata l’integrazione salariale, che deve riguardare anche i dipendenti delle imprese d’appalto, richiede di fare presto”.
“Difendere il settore lattiero caseario italiano è un impegno che dovrebbe riguardare tutte le forze politiche con i fatti e non a parole come pretendono di fare certi esponenti della destra a partire dalla Lega.
A questi politici amanti dallo slogan facile, ricordiamo che è stata proprio un’interrogazione scritta alla Commissione europea da un noto esponente della Lega nord, poi passato in Forza Italia, che nel 2013 ha sollecitato l’Ue a procedere contro l’Italia. In quell’atto, infatti, veniva invocato l’uso del latte in polvere per gli yogurt e si chiedeva di modificare la legge italiana.
Ecco come la destra difende con i comunicati stampa il Made in Italy e gli allevatori, salvo poi appoggiare le lobby del tanto peggio quanto meglio con atti ufficiali. Consigliamo alla Lega di stare lontano dal tema del latte, visto che gli italiani a causa sua hanno dovuto pagare 4 miliardi di euro per le multe delle quote. Il Pd in Parlamento e nel Governo continuerà a impegnarsi per tutelare gli allevatori, i produttori nazionali, salvaguardare i consumatori e allo stesso tempo evitare penalizzazioni da parte dell’Europa”.
Così i deputati Pd della commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio, capogruppo e Michele Anzaldi commentano il fatto che fu un europarlamentare eletto nella Lega Nord, Oreste Rossi, a presentare un’interrogazione scritta alla Commissione europea a gennaio 2013 chiedendo all’Europa di intervenire per eliminare il divieto di detenzione di latte in polvere nei caseifici.
"In questi giorni l'Istituto superiore di Sanità ha detto tutto e il contrario di tutto sulla situazione della qualità dell'aria dell'aeroporto di Fiumicino. Credo sia opportuno che la commissione Trasporti della Camera valuti una convocazione d'urgenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, affinché possa fare chiarezza, come chiesto anche dal presidente dell'Enac Vito Riggio che, altrimenti, si è detto costretto a chiudere totalmente lo scalo". Lo chiede il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi.
"Solo per fare un esempio – spiega Anzaldi – oggi 'Il Messaggero' titola, riferendo le parole della direttrice del dipartimento Ambiente dell'Iss, Loredana Musmeci: 'Al T3 di Fiumicino non sono aumentati i rischi per la salute'. Nel pomeriggio di oggi, la stessa Musmeci va in audizione in Senato e il messaggio è: diossina 30 volte oltre i limiti. Quale delle due versioni è quella giusta? Ancora nei giorni scorsi, lo stesso Riggio aveva fatto sapere di non aver capito se le indicazioni dell'Iss richiedessero una chiusura totale fino alla bonifica o una riapertura parziale".
"Non è più possibile, né accettabile – aggiunge Anzaldi – che si possa andare avanti con i condizionali, le raccomandazioni, gli equivoci delle relazioni su quali parametri debbano essere presi a riferimento. Il primo aeroporto d'Italia non può rimanere in balia delle burocrazie che non si assumono responsabilità, dei rimpalli. Serve una parola chiara".