"I dati presentati oggi a Expo e l'indagine della commissione Bicamerale per l'infanzia delineano uno scenario preoccupante sul fronte della povertà alimentare minorile nel nostro Paese: non è solo un problema di malnutrizione, ma anche una condizione che è legata all'accesso al cibo, sempre più difficile e precario". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori.
"Una delle soluzioni che possono essere messe in campo per fronteggiare questo fenomeno è quello di dare vita a reti solidaristiche territoriali che mirino a costruire una sinergia tra la grande catena di distribuzione alimentare e le associazioni che si occupano di famiglie e minori indigenti sulla scorta di quanto stanno già facendo realtà come le Coop alimentari", aggiunge Iori.
"Tonnellate di cibo vanno ogni giorno perdute a fronte di circa 1,7 milioni di bambini che vivono in una condizione di povertà: si può e si deve intervenire sia sul breve periodo, per i cibi freschi e deteriorabili, sia sul lungo termine, per i prodotti a lunga conservazione: occorre destinare questi alimenti, che altrimenti andrebbero perduti, a chi ne ha più bisogno", spiega la deputata del Pd. "Attraverso la creazione di questa sinergia tra le eccedenze dei grandi supermercati e le famiglie che versano in condizioni di povertà si può dare vita a uno strumento concreto ed efficace volto ad alleviare la povertà alimentare nei minori", conclude la responsabile nazionale del Pd per l'infanzia e l'adolescenza.
''Anche questa volta le primarie saranno il volano per vincere. Tifo per un centrosinistra largo e un Partito democratico ambiziosi nel darsi un percorso aperto e trasparente''. Lo afferma la deputata del Pd, Barbara Pollastrini.
''Le primarie non sono un dogma ma una scelta politica di fiducia nella partecipazione e nella democrazia - prosegue l'esponente della componente cuperliana di SinistraDem-. Penso a regole trasparenti che contengano l'albo dei partecipanti e, io dico anche con un patto pubblico tra i candidati: chi vince chiede agli altri poi di stare in squadra e chi perde sta in squadra'', conclude.
“La vicenda del voto sullo staff comunicazione dimostra che Casaleggio e Grillo confondono la democrazia interna con il cinema. Non essendo buona la prima, stasera si gira di nuovo: per cui fanno rivotare i loro parlamentari”. Lo dichiara Marco Di Maio, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito del voto su Ilaria Loquenzi a capo dello staff comunicazione del gruppo Cinquestelle.
“Non essendo riusciti a imporre una persona di loro gradimento a capo della comunicazione – spiega Di Maio – Grillo e Casaleggio, da monopolisti della trasparenza e della democrazia, non si sono scoraggiati e hanno organizzato un secondo voto, nella speranza che questa volta i loro parlamentari rinuncino al loro diritto di esprimersi e assecondino i piani dei vertici M5S”.
“Il problema è che Grillo e Casaleggio in questo modo rischiano di trattare i loro deputati alla stessa stregua di comparse. Il modo peggiore, insomma, di rispettare i principi più elementari della democrazia”, conclude Marco Di Maio.
''Bene sostegno del Commissario Europeo Hogan al lavoro che portiamo avanti un’ etichetta di origine trasparente ai prodotti Made in Italy''. Lo ha affermato il capogruppo Pd commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio presente oggi in Senato all'audizione del Commissario Europeo all'Agricoltura, Philip Hogan, sull’l'iniziativa dell'Italia che consente ai singoli Stati di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti.
Oliverio spiega: “Nel corso dell'audizione ho avanzato alcune domande che sono passaggi fondamentali da chiarire in sede Ue. La prima riguarda la Pac, in particolare la sua necessaria semplificazione. Ho ricordato che fino ad ora su questo tema non sono stati fatti passi significativi e chiedo: si può ipotizzare una Pac con due sole tipologie di pagamenti, un pagamento disaccoppiato, finalizzato alla produzione di beni pubblici ambientali, e un pagamento accoppiato, finalizzato a motivazioni di natura economica, sociale e ambientale? Il pagamento disaccoppiato potrebbe essere deciso a livello comunitario, mentre il pagamento accoppiato potrebbe prevedere una gestione sussidiaria con gli Stati membri. Secondo punto importante: sulla volatilità dei prezzi, quali passi in avanti sono stati compiuti e la Commissione come vuole assicurare la trasparenza dei prezzi? Come migliorare le relazioni tra agricoltura e primi acquirenti?
Sull’etichettatura, poi – prosegue Oliverio – quali azioni intende proporre il commissario in sede comunitaria e internazionale per evitare il furto di identità dei prodotti italiani? Anche il tema dell’embargo russo ha bisogno di misure di sostegno per far fronte alla sua prosecuzione per l’agroalimentare; in particolare sulla frutta di stagione e' opportuno valutare anche per quest’ anno, ed in tempi utili, misure di compensazione nell'ambito dell’ OCM ortofrutta. Sul riso – conclude il capogruppo Pd - la contrazione della superficie di coltivazione nel nostro Paese e la contrazione dei prezzi, rende opportuno una valutazione relativamente alla possibilità di ripristinare i dazi all'importazione di riso dai paesi Eba”.
Esprimo apprezzamento per l’audizione del Commissario Hogan, per l’ attenzione e sensibilità da lui dimostrate verso le peculiarità della nostra agricoltura. Positivo è l'impegno della Commissione sul versante della semplificazione della PAC, della tutela della qualità e dello sviluppo rurale. Significativo l'impegno sul versante delle risorse, teso a indirizzare fondi aggiuntivi della BEI alla PAC rivolti soprattutto ai giovani agricoltori con l’ obiettivo di stimolare il ricambio generazionale su interventi di innovazione del sistema agricolo e agroalimentare europeo. Queste azioni possono accompagnare e sostenere quelle politiche nazionali che individuano nel settore primario l'occasione di investimenti per crescita e occupazione. Durante audizione al Commissario sono state rappresentate le criticità del sistema agricolo che, se non affrontate adeguatamente, potrebbero acuire la fase di difficoltà che stanno vivendo le imprese agricole italiane, con particolare riferimento agli effetti dell'embargo russo, alla crisi dell'ortofrutta, alla volatilità dei prezzi”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Agricoltura Luca Sani.
Morra ha perso occasione per tacere
“Povero Morra ha perso una occasione per tacere. Il ritorno in edicola de L'unità è una bella notizia non solo per il Pd ma per il pluralismo dell'informazione nel nostro Paese. Del resto cosa ci si poteva aspettare da chi si fa scegliere lo staff della comunicazione da Casaleggio, che addirittura obbliga i parlamentari a rivotare quando le loro scelte non sono gradite? È la differenza tra libertà e omologazione”.
Lo ha detto Giovanni Burtone, deputato del Pd.
“Il ritorno in edicola de L’Unità è una buona notizia per tutti. I commenti acidi di molti esponenti dei 5 Stelle lasciano sconcertati. Rivelano il loro animo ‘fascistoide’. Ben lavoro al direttore e a tutta la redazione”.
Così Gero Grassi, vice presidente dei deputati del Pd.
"E' tornata in edicola L'Unità! Una bella notizia non soltanto per i giornalisti, non tutti purtroppo, che sono tornati al lavoro, ma anche e soprattutto per i suoi lettori, vecchi e speriamo nuovi. E' una bella notizia per il pluralismo dell'informazione sulla carta e in rete (www.unita.tv) perché, nonostante le tante offerte, la sua voce ci è mancata in questi mesi difficili ma costruttivi. Il cambiamento che abbiamo avviato con tante riforme in questi mesi ha bisogno di un luogo di confronto e di dibattito come solo l'Unita' potrà essere, Per questo una esortazione a tutti noi: compriamola, leggiamola, regaliamola ad amici e circoli Pd e rinnoviamo una bella pratica come quella della diffusione domenicale! Buon lavoro e in bocca al lupo al direttore Erasmo De Angelis, al suo vice Vladimiro Frulletti e alla redazione tutta". Lo dichiara Marina Sereni, vicepresidente della Camera.
“Sono certa che il futuro dell’utile e dettagliato rapporto ECOMAFIA di Legambiente, sebbene descriva, da Nord a Sud nella sua edizione 2015, dati allarmanti sulla diffusione delle ecomafie, con circa 80 reati al giorno e un giro di affari di 22 miliardi di euro l’anno, potrà vedere significativi spazi di miglioramento grazie alla recente approvazione della legge sugli ecoreati che introduce nel codice penale nuove norme che puniscono i delitti contro l’ambiente. D’ora in avanti la pericolosa eco-criminalità o tristi vicende come quelle di Eternit o di Bussi sul Tirino saranno più efficacemente e duramente perseguite. Sarà infine combattuta la concorrenza sleale di chi inquinando sfrutta una sorta di dumping ambientale verso i competitori che invece rispettano le norme di tutela dell’ambiente. Il PD, assieme a molte associazioni e alla società civile, ha sempre sostenuto l'urgenza di adeguare la normativa che introduce dopo decenni finalmente i delitti ambientali nella legislazione nazionale. La determinazione dei colleghi del Partito Democratico, così come del Governo, hanno permesso di segnare un questo storico risultato. Ora abbiamo avanti altri importanti traguardi, a partire dalla legge sul sistema delle "Agenzie ambientali" che potrà rafforzare gli strumenti di prevenzione e controllo e garantire un'efficace applicazione della stessa legge sugli ecoreati”. Così Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del PD oggi in occasione della conferenza di presentazione del Rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente.
Domani il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, sarà alla Camera per rispondere durante il question time alla interrogazione del Gruppo del Pd (primo firmatario il presidente Ettore Rosato) sugli sviluppi della crisi greca.
“Auguri a voi e un po’ a tutti noi”
“Tornare a chiedere in edicola l'Unità e poi guardarla, sfogliarla, quasi accarezzarla nella sua nuova veste è stato bello. Un augurio sincero a tutti voi (ma anche un po’ a tutti noi) e a una voce che tenga insieme bisogno di memoria e voglia di futuro”.
Così Walter Verini, deputato del Partito democratico.
“Il leader della Lega nord sa bene come distinguersi. Oggi lo ha fatto con una nuova idea, una vera genialata, quella di dire agli italiani di ritirare i loro soldi dalla banche. Naturalmente nessuno lo seguirà ma è davvero sconcertante una opposizione così distruttiva e propagandistica. Ma per fortuna l’Italia è solida, nonostante Matteo Salvini e la Lega nord”.
Così Emanuele Fiano, della segreteria del partito democratico, replica a Matteo Salvini secondo il quale ‘anche italiani dovrebbero ritirare soldi dalle banche’.
Sicurezza cittadini è una priorità, ma non si difende con trovate populiste come la legge regionale anti-moschee, impugnata dal Governo
“L’ipotesi di chiudere le moschee prospettata dal Presidente della Lombardia, Roberto Maroni, è irragionevole. Tra l’altro, in Italia non sono mai state aperte con regolare autorizzazione, come dovrebbe sapere da ex ministro dell’Interno. Solo la moschea di Roma e poche altre sono state aperte regolarmente sulla base di accordi internazionali. Chiudere le moschee non serve: occorre invece un processo negoziale per concordare l’apertura di luoghi di culto islamici, piuttosto che avere, come accade oggi, centinaia di luoghi clandestini dove i fedeli si recano abitualmente a pregare. Fino ad ora Maroni ha solo avuto trovare populiste: come la Legge regionale sui luoghi di culto, nota come legge anti-moschee, che modifica la legge urbanistica della Lombardia pur di impedire l’apertura di luoghi culto islamici: legge giustamente impugnata da questo governo per il quale la sicurezza dei cittadini è una assoluta priorità ”.
Così Lia Quartapelle, deputata del Partito democratico.
Mozione Mongiello, Bordo, Realacci, Borghi, Giacobbe, D’Ottavio, Ginefra, Vico, Mariano, Capone, Ventricelli, Grassi, Lodolini
“Il governo chiarisca alla Commissione Europea che la normativa italiana in materia di produzione lattiero casearia è tra le più progredite, garantiste e lungimiranti esistenti e che le norme che regolano i divieti di utilizzo dei latti in polvere sono inderogabili per garantire la sicurezza sanitaria e la salute dei consumatori. Ciò non pregiudica in alcun modo la libera circolazione delle merci, anzi ne garantisce la lealtà”. E’ l’ impegno richiesto al Governo dalla deputata Pd Colomba Mongiello, della commissione Agricoltura, in una mozione firmata anche dai deputati Pd Bordo, Realacci, Borghi, Giacobbe, D’Ottavio, Ginefra, Vico, Mariano, Capone, Ventricelli, Grassi, Lodolini, dopo che la Commissione Ue ha avviato la procedura d'infrazione perché considera la legge italiana a tutela della qualità come una restrizione alla libera circolazione delle merci, essendo la polvere di latte e il latte concentrato ampiamente utilizzati in tutta Europa.
“Per impedire le frodi nel settore caseario e del latte per il consumo umano e al fine che in tali prodotti vi potessero essere inseriti anche latti in polvere – spiega Mongiello - con la legge aprile 1974 (n. 138) e successive modificazioni, è stato vietato detenere, vendere, o cedere a qualsiasi titolo o utilizzare: latte fresco destinato al consumo alimentare diretto o alla preparazione di prodotti caseari al quale sia stato aggiunto latte in polvere o altri latti conservati con qualunque trattamento chimico o comunque concentrati; latte liquido destinato al consumo alimentare diretto o alla preparazione di prodotti caseari ottenuto, anche parzialmente, con latte in polvere o con altri latti conservati con qualunque trattamento chimico o comunque concentrati; prodotti caseari preparati con latti in polvere o derivati comunque da latte in polvere. E' impensabile – aggiunge la deputata Pd - che l'Italia abdichi al proprio regime di protezione della qualità dei formaggi e che il Governo consideri l'eventualità di procedere alla soppressione della legge del 1974. Vale qui ricordare – conclude – che il prestigio e la grande reputazione italiana in tema di prodotti caseari la pone al vertice del commercio internazionale”