"Abbiamo preso l'impegno con i sindacalisti e lavoratori dell'Alcoa di scrivere al presidente del Consiglio Matteo Renzi esponendogli il problema dello stabilimento Alcoa di Portovesme. Chiediamo al presidente Renzi un intervento urgente e autorevole affinché si concluda la vertenza Alcoa e venga finalmente riaperto lo stabilimento.
Il fatto che la lettera sia sottoscritta dai deputati sardi di quasi tutti i gruppi parlamentari è un segno di compattezza e di unità nel rivendicare la questione". Lo dichiara il deputato del Pd, Emanuele Cani che, insieme agli altri deputati sardi di quasi tutti i gruppi parlamentari, ha ricevuto alla Camera una delegazione di lavoratori e sindacalisti dell'Alcoa di Portovesme, l'unico stabilimento di alluminio che, se riattivato, sarebbe nelle condizioni di mantenere in Italia la produzione di alluminio primario, attualmente sospesa.
"Chiediamo un intervento urgente di Renzi - prosegue Cani - perché siamo preoccupati per il lavoro di migliaia di famiglie e perché non possiamo far perdere all'Italia l'opportunità di mantenere una forte presenza nel settore dell'alluminio, al pari dei più importanti stati membri dell'Unione europea. Non dimentichiamo infine le nuove opportunità tecnologiche e gli spazi di lavoro che si aprono in vari settori connessi, non ultimo quello della ricerca", conclude Cani.
“Almeno a giudicare dagli stralci riportati dalle agenzie il parere messo a punto dalla sesta commissione del Csm mi suona intempestivo e illogico”. E’ quanto afferma Donatella Ferranti esprimendo “un certo sbalordimento” per quanto scritto nel documento: “E’ intempestivo perché siamo ormai in dirittura d’arrivo in aula con il ddl anticorruzione che sarà legge la prossima settimana, ma soprattutto illogico – replica la presidente della commissione Giustizia della Camera – visto che accusa il Parlamento di disorganicità proprio nel momento in cui stiamo varando una legge organica e di sistema che va a integrare e rafforzare l’altra legge organica e di sistema che è la cosiddetta Severino approvata nel 2012”.
Insomma, “francamente mi sembrano rilievi – conclude Ferranti – del tutto fuori bersaglio. Io sto a quanto in audizione ci ha riferito, e non solo lui, Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, che valuta positivamente l’impianto del ddl anticorruzione e ne chiede l’approvazione immediata”.
Leggo che il segretario della Uil Barbagallo ha detto che a settembre con “la buona scuola” senza consenso, nelle scuole non cambierà nulla. Penso che il sindacato vada ascoltato e che sia importante il suo coinvolgimento per la qualità della democrazia. Ma che i 100 mila 700 insegnanti che entreranno nelle scuola pubblica, dopo i tagli di risorse umane e finanziarie di questi anni, siano “niente” francamente è una affermazione sorprendente.
Lo ha dichiarato l’on.Titti Di Salvo, Commissione Lavoro, Gruppo Partito Democratico, Camera dei Deputati.
Possibile scegliere insegnamenti opzionali alle superiori
“Finalmente viene introdotto un curriculum dello studente di cui si tiene conto nell'esame di Stato. Quel curriculum raccoglierà non solo i dati relativi al percorso di studio, ma anche le esperienze di alternanza scuola-lavoro, le attività culturali, sportive e di volontariato dei ragazzi. In più l'articolo 3 prevede l'introduzione nell'ultimo biennio e nel secondo anno delle scuole superiori di insegnamenti opzionali, così che i ragazzi insieme alle famiglie possano scegliere una parte del proprio percorso, ferme restando le discipline base”.
Lo ha detto Anna Ascani, deputata Pd componente della commissione Cultura durante la dichiarazione di voto sull’art. 3.
“Condanniamo le aggressioni a Salvini senza esitazione. La nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza”. Lo ha scritto su Twitter l’on. Emanuele Fiano, responsabile sicurezza e capogruppo Pd Commissione Affari Costituzionali, Camera dei Deputati.
Le riforme vanno avanti, non ci faremo fermare
“Sono sorpreso, anzi sconcertato. Il giudizio proposto al vaglio del Plenum dalla sesta Sezione del CSM è incomprensibile e va in senso contrario a quello espresso da magistrati in prima linea, come Raffaele Cantone e Francesco Greco, e da associazioni autorevoli come Libera e Transparency International che ne sollecitano una rapida approvazione. Tutto è migliorabile ma il testo che sarà legge la prossima settimana contiene norme rigorose, efficaci e di sistema contro la corruzione, a cominciare dal ripristino del falso in bilancio. Non esagero parlando di un vero cambio di rotta. Tutti lavoriamo perché questo Paese esca dalla palude, ognuno faccia la sua parte: ad esempio, dal Csm ci aspettiamo solerzia, a quasi un anno dall’approvazione della Legge Madia, nella deliberazione e pubblicazione dei bandi per la copertura degli incarichi direttivi che rimarranno scoperti il 31 dicembre 2015. Insomma, in appena due anni di legislatura molto abbiamo fatto – autoriciclaggio, voto di scambio, ecoreati - e molto c’è da fare. E una cosa è certa, noi andiamo avanti sulla strada delle Riforme e non ci faremo fermare”.
Così il relatore del provvedimento anti-corruzione, David Ermini, responsabile Giustizia del Partito democratico.
Conferenza stampa di Ferranti, Ermini, Verini, G. Guerini, Fissore. Montecitorio, lunedì 18, ore 11, 30
Il Partito democratico presenta lunedì 18 maggio, con una conferenza stampa indetta alle ore 11, 30 presso la Sala Stampa di Montecitorio, le rilevanti novità del testo di legge sulla Class Action (AC 1335) approvato dalla Commissione giustizia dopo un ampio e costruttivo confronto tra tutte le forze politiche. Il testo potenzia lo strumento dell’azione di classe allargandone il campo d’applicazione soggettivo (cioè dei soggetti che possono utilizzare questa azione), attualmente circoscritto alla tutela dei diritti di consumatori e utenti, e oggettivo, cioè delle situazioni giuridiche che possono essere fatte valere in giudizio. Intervengono: Donatella Ferranti, presidente dalla Commissione Giustizia, David Ermini, responsabile Giustizia del Pd, Walter Verini, capogruppo in commissione Giustizia, l’on Giuseppe Guerini e la senatrice Elena Fissore.
"Apprendo con soddisfazione la notizia dell’elezione all’unanimità di Achille Variati a Presidente nazionale dell’UPI. Un grande risultato frutto di molti anni di ottima amministrazione sul territorio; è un grande orgoglio che dimostra ancora una volta la qualità della politica vicentina che si dimostra competente e concreta meritandosi importanti incarichi nazionali”. Lo dice Daniela Sbrollini, deputata del Pd, vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera.
“Questo risultato - prosegue Sbrollini - è il frutto di un percorso nato a livello amministrativo dal 2008 che ha portato grandi cambiamenti positivi nella città e poi nella provincia berica. Ho avuto la fortuna, nel mio ruolo di deputata, di poter collaborare con il Sindaco Variati fin da allora e sempre siamo riusciti a collaborare in sintonia e con sensibilità sui tanti importanti temi: lavoro, ambiente , salute , cultura. Sono certa che lo faremo sempre più in futuro garantendo al nostro territorio attenzione e collaborazione. Questo nuovo incarico è una grande opportunità: far sentir la voce di Vicenza nei palazzi romani sarà ancora più semplice, non per un semplice interesse campanilistico ma perchè, e ne sono fermamente convinta, a Vicenza c’è davvero tanta buona politica che sa ascoltare il territorio ma poi sa anche rispondere con scelte rapide e concrete. Molto più spesso la politica romana dovrebbe imparare dalle buone pratiche della politica locale. Sono certa che il Presidente Variati saprà interpretare al meglio quest’incarico sapendo trasformare le province italiane nel rispetto della legge Delrio. Una delle priorità è certamente quella della tutela dei posti di lavoro di migliaia di dipendenti degli enti provinciali, tema sul quale mi sono impegnata molto nei mesi scorsi, e continuerò a farlo. Nella mia esperienza di consigliera provinciale, infatti, sono entrata in stretta contatto con dipendenti e dirigenti di grande qualità e competenza che sono assolutamente necessari per la garanzia delle fondamentali funzioni che gli enti provinciali continueranno a svolgere”.
''Sono al Pantheon ad ascoltare. La vicinanza alle persone e' la mia concezione della politica''. Lo dichiara la deputata del Pd, Barbara Pollastrini. ''Ho sottoscritto e sostengo emendamenti per correggere alcune storture e ingiustizie della riforma. In commissione la proposta iniziale e' stata migliorata. Tuttavia non basta, bisogna fare passi in avanti in piu'. In particolare su cinque per mille, dirigenti scolastici, precari e superiori parificate. A dircelo e' una grande parte del mondo della scuola. Non credo che le centinaia di migliaia professori e personale scolastico in sciopero, e i tantissimi studenti e genitori, fossero tutti conservatori, disinformati o manipolati da sindacati corporativi. Il governo non alzi muri''.
''Questa volta il premier ci stupisca col coraggio dell'apertura a modifiche che renderebbero piu' forte la riforma'', aggiunge la rappresentante di SinistraDem, la componente cuperliana del Pd. ''Il passato dovrebbe insegnare a tutti che il riformismo dall'alto finisce per rallentare le innovazioni. C'e' ancora uno spicchio di tempo, alla Camera e poi al Senato. Ma serve la volonta' politica. Non sciupiamo la possibilità di riannodare i fili con una parte del nostro popolo'', conclude.
“La novità più importante introdotta dall’art. 2 riguarda il Piano dell’Offerta Formativa. Nella prima versione del ddl si prevedeva che fosse definito dal dirigente, sentendo gli organi collegiali. La Commissione ha introdotto una nuova procedura confermata dal voto in aula: il dirigente formula gli indirizzi, ma è il Collegio docenti ad elaborare il POF ed il Consiglio di Istituto, nel quale siedono insieme studenti, famiglie, docenti e personale Ata, ad approvarlo. Il piano triennale dell’offerta formativa, inoltre, è rivedibile annualmente ed il POF dell’anno scolastico 2015-2016 non confluisce in quello del triennio successivo, trattandosi di anno di transizione”.
Lo ha detto Mara Carocci, deputata del Pd componente della commissione Cultura durante la dichiarazione di voto all’art. 2 del ddl ‘La buona scuola’.
La differenza che l’Inps oggi registra tra le pensioni delle donne e quelle degli uomini rispecchia più cose:
- un mercato del lavoro da cui le donne escono per poi rientrare con fatica per occuparsi di figli e genitori;
- una condizione di lavoro che penalizza la maternità e determina differenze salariali che si riflettono sulla misura della pensione;
- la segregazione professionale delle donne.
D’altro canto è ormai certo e misurabile l’aumento del Pil con l’aumento dell’occupazione femminile. Il decreto sulla conciliazione su cui ieri la Commissione lavoro della Camera ha espresso, a larga maggioranza, un parere positivo compie un primo passo nella direzione giusta. Bisogna continuare su quella strada, accompagnarla con interventi selettivi che incentivino l’occupazione delle donne e prevedere che le assenze dal lavoro per curare figli e genitori siano coperti da contributi figurativi così come avviene in altri paesi.
Lo ha dichiarato l’on.Titti Di Salvo, Commissione lavoro Gruppo Partito Democratico, Camera dei Deputati
"Gasparri non ce la fa proprio ad accettare l'idea che la sua pessima legge possa essere modificata. E alla prospettiva di un intervento su di essa, si rifugia in un mondo fantastico in cui anche la sua é una legge perfetta. Si rassegni: la determinazione del Pd a modificarla é massima". Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai.
"I lavori in Commissione al Senato - spiega Peluffo - procedono con speditezza, e siamo nelle condizioni di poter finalmente cambiare i meccanismi di nomina e di governance della Rai".
"A Gasparri - continua il capogruppo Pd - suggeriamo di leggere meglio il ddl del governo, specie gli articoli che preservano le indicazioni della Corte costituzionale, mantenendo un ruolo centrale del Parlamento, cui spetta la nomina quattro membri del Cda su sette, e quelli che prevedono l'elezione di un componente del Cda da parte dei lavoratori Rai".
"Quanto alla figura dell'amministratore delegato - aggiunge Peluffo - essa consente di avvicinare l'azienda Rai al codice civile, di semplificare la governance, di individuare con chiarezza le responsabilità e di liberare le scelte aziendali dalle pressioni della politica".
"Certo, l'unità di intenti che, partendo da presupposti diversi, accomuna Gasparri e Fico nel difendere la legge in vigore é stupefacente ma ormai siamo abituati a tutto", conclude Vinicio Peluffo.
La comunità internazionale impedisca altre violenze, appello di parlamentari italiani e Ue su change.org
Le deputate del PD Lia Quartapelle e Francesca Bonomo, insieme ad altri parlamentari italiani ed europei, hanno promosso un appello per la pace in Burundi a cui è possibile aderire sul sito change.org. “Dopo il fallimento del golpe con cui si voleva impedire la ricandidatura di Pierre Nkurunziza e la resa della parte dell’esercito che lo aveva sostenuto - spiegano le due deputate - il presidente e il governo in carica hanno la piena responsabilità di ristabilire la pace e un clima adeguato allo svolgimento di elezioni libere e trasparenti. Da ormai quasi tre settimane il popolo burundese subisce violenze che hanno provocato decine di morti e messo in fuga più di centomila persone verso i Paesi confinanti. In tutta la Regione, infatti, è ancora vivo il ricordo dei terribili conflitti etnici tra hutu e tutsi e dei milioni di morti che ne furono la conseguenza. La comunità internazionale ha il compito di sostenere gli sforzi di mediazione e di tenere monitorata la situazione per impedire con ogni mezzo una spirale di violenza che rischia di trasformarsi in una catastrofe”.
Approvato art. 1 del ddl ‘La buona scuola’
“Via libera dell’aula all’art. 1 del ddl ‘La buona scuola’ così come è stato riscritto dalla commissione Cultura. Vengono chiariti gli obiettivi del ddl e l’impianto pedagogico e posti al centro l’autonomia, così come definita dalla legge Berlinguer del 1997, l’apertura delle scuole al territorio, il coinvolgimento pieno della comunità scolastica nella definizione del piano dell’offerta formativa e l’apprendimento per competenze”.
Lo ha detto Maria Grazia Rocchi, deputata del Pd componente della commissione Cultura durante la dichiarazione di voto sull’art. 1 del ddl.
A Pescara, sabato 16 maggio
Sabato 16 maggio, a Pescara, il convegno organizzato dai Deputati Pd della Camera “L’economia che viene dal mare”. Un incontro sul futuro della pesca nel medio Adriatico e sulla sostenibilità ambientale, un binomio ormai inscindibile per la salute del nostro paese sempre più attento all’uso delle risorse naturali nel rispetto dell’ecosistema, una ricchezza da preservare e recuperare.
Partecipano: i deputati Pd Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura, Vittoria D’Incecco, commissione Affari Sociali, Gianluca Fusilli, commissione Difesa, Tommaso Ginoble, commissione Ambiente; Laura Venittelli, responsabile nazionale Pd Politiche per la Pesca; Marco Rapino, Segretario regionale Pd; Francesca Ciafardini, Segretario provinciale Pd; Riccardo Rigillo, Direttore generale pesca marittima Ministero politiche Agricole e Forestali; il Sindaco di Pescara Marco Alessandrini; il Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura; il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso; il Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco. Saranno presenti gli operatori e i rappresentanti del mondo ittico. Il convegno si svolgerà nella Sala Consiliare del Comune di Pescara, piazza Italia 1, ore 15.30.