" I temi della diseguaglianza sociale, che stiamo sollevando da tempo, sono finalmente balzati agli onori delle cronache. Le questioni da risolvere sono almeno due: fare le scelte giuste e trovare le risorse adeguate."
Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano.
" L'elenco dei problemi è purtroppo lungo - spiega Damiano - e comprende: nuova indicizzazione delle pensioni, dopo la sentenza della Consulta (il costo, secondo la CGIA di Mestre, ammonterebbe a 16 miliardi di euro); reddito minimo o di cittadinanza ( se si volesse dare un assegno di 600 euro al mese ad un milione di persone senza lavoro, la spesa strutturale annua ammonterebbe a 7 miliardi e 200 milioni di euro e attualmente i disoccupati superano quota 3 milioni); adeguamento delle pensioni "incapienti", quelle che arrivano fino a 600 euro al mese e che riguardano circa 6 milioni di pensionati; soluzione del problema degli "esodati" non compresi nei 170.000 salvaguardati (le risorse in questo caso ci sono per una soluzione, anche se parziale, utilizzando i risparmi del Fondo appositamente costituito); introduzione di un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico per consentire, soprattutto a chi è rimasto senza lavoro, di poter andare in pensione a partire dai 62 anni di età (anche in questo caso sarebbero necessari alcuni miliardi di euro)".
" La massa e l'urgenza dei problemi sociali irrisolti è enorme e richiede risorse attualmente non disponibili. Occorre una attenta regia da parte del Governo con il pieno coinvolgimento del Parlamento e delle parti sociali per l'individuazione di priorità condivise. Scegliere da soli sarà moderno, ma si commettono troppi errori" conclude il Presidente.
Lotta alla violenza diventi priorità del Governo
“Una vicenda orribile. Vogliamo abbracciare la donna vittima di questo brutale episodio di violenza, colpita mentre svolgeva il suo lavoro. Siamo certe che le forze dell’ordine stiano facendo del tutto per identificare il responsabile e speriamo che presto potremo sentirci sollevate almeno dal fatto che sia assicurato alla giustizia”.
Così Fabrizia Giuliani, deputata del Pd, dopo aver appreso dello stupro avvenuto oggi a Roma di cui è stata vittima un taxista.
“La lotta alla violenza contro le donne deve diventare una priorità del Governo. E’ quanto mai importante – aggiunge Giuliani - dare seguito concreto e rapido alle misure previste per il contrasto alla violenza, a cominciare dalla prevenzione. E’ necessario che tutte le figure istituzionali che hanno il compito di affrontare il fenomeno della violenza sessuale, cioè polizie, prefetture e presidi medici, siano in grado di coordinarsi tra loro e ricevano una adeguata formazione professionale. Questa è la risposta che ci sentiamo chiamati a dare come Istituzioni il cui impegno, anche attraverso il contributo delle associazioni, è cruciale per impedire che una donna possa essere vittima di stupro”.
Sono intenti comuni rivolti alla valorizzazione della via Francigena quelli emersi dall’incontro che ieri i rappresentanti dell’Intergruppo parlamentare hanno avuto con il ministro Dario Franceschini. Per i parlamentari Alessandra Terrosi, Giuseppe Romanini, Susanna Cenni, Serena Pellegrino, Paolo Gandolfi, Massimo Caleo, Giorgio Pagliari, Mario Catania, Maria Stella Bianchi si è trattata di una occasione per illustrare l’attività avviata da questa nuova realtà che vede insieme 43 deputati e senatori e che mira a incrementare l’interesse intorno all’antico cammino, coinvolgendo le amministrazioni locali e regionali nel progetto complessivo di valorizzazione della “Francigena”, oltre che a produrre un impegno particolare verso iniziative legislative o parlamentari atte a favorire investimenti.
Un Intergruppo che lo stesso ministro ha salutato con favore confermando ai parlamentari presenti l’importanza di questo cammino nei piani del ministero per il Turismo in quanto strumento utile per lavorare come sistema Italia e incrementare l’offerta “classica” con aree interne interessantissime.
La Via Francigena, alla quale il ministro ha già dedicato un primo incontro sei mesi fa, è al primo posto del progetto “percorsi” del Mibact che ha come tema proprio i percorsi di turismo sostenibile. Nel decreto “art bonus” sono fra l’altro stati introdotti gli strumenti normativi per renderlo operativo prevedendo la possibilità di conferenze di servizi con enti e realtà interessati, così come la messa a disposizione di beni demaniali (Case Cantoniere in disuso, Stazioni Ferroviarie e linee ferroviarie dismesse).
La Via Francigena avrà anche un ulteriore strumento di promozione attraverso “www.italia.it” e verrà inserita fra i punti del piano strategico per il turismo in Italia che il ministero sta predisponendo. Nel corso dell’incontro si è ragionato anche del tema delle risorse con particolare attenzione alla disponibilità di Fondi europei e a eventi come il prossimo Giubileo. La prossima iniziativa parlamentare dell’Intergruppo gruppo è rappresentata da una mozione particolarmente interessante in quanto sottoscritta trasversalmente da tutti i gruppi della Camera in cui si impegna, tra l’altro, il governo a sostenere il percorso di iscrizione del cammino nella lista del patrimonio Unesco.
"Nell'Italia della disoccupazione galoppante manca un sussidio universale per tutti coloro che perdono il lavoro, per tutti coloro che hanno perso il diritto all'indennità o non l'hanno mai acquisito, e sono poveri sia come famiglia sia come membri della famiglia stessa. In Europa il reddito minimo è una realtà così ovvia che è l'Italia ad essere l'eccezione. Dobbiamo solo farlo. Oggi è il tempo giusto". Lo ha dichiarato Enza Bruno Bossio, deputata democratica eletta in Calabria e prima firmataria della proposta di legge per l'introduzione del reddito minimo in Italia, che a Cosenza ha presentato il progetto lanciato da Area Riformista e appoggiato da tutto il Pd.
"Oggi il Pd, partendo da Area Riformista sposa la nostra battaglia. Oggi possiamo dare al paese il reddito minimo", ha aggiunto Enza Bruno Bossio.
"L'Unione europea boccia il welfare italiano, e denuncia la mancanza di un reddito minimo, di una reale assistenza agli indigenti. Nel periodo 2008-2015 la crisi in italia e in Europa ha raddoppiato i numeri della povertà. Oltre 16 milioni di persone vivono in condizione di indigenza. Nel mezzogiorno la situazione è ancora più grave. La disoccupazione è oltre il 22 per cento, con un picco di oltre il 60 per cento tra i giovani. In Italia su 22 milioni di lavoratori, solo 12 milioni hanno un lavoro stabile. Questa situazione ha creato un mostro: gli ammortizzatori sociali", ha concluso la deputata.
“Il Giro d’Italia il cui via è previsto domani è una delle manifestazioni sportive più popolari del nostro Paese. Quest’anno tuttavia nella sua articolazione la corsa a tappe esclude quasi completamente il Mezzogiorno e le Isole. La tappa più meridionale è quella il cui arrivo è previsto a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento. Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono completamente escluse. Parliamo nel complesso di 12 milioni di abitanti esclusi dal passaggio della carovana rosa. Considero questa una vera anomalia e una penalizzazione per il sud nell’anno dell’Expo. Il Giro d’Italia non è solo un evento sportivo che coinvolge milioni di tifosi ma anche uno strumento straordinario di promozione del territorio in chiave turistica e culturale. Per queste ragioni ho inviato una lettera al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, per farsi parte attiva con gli organizzatori del Giro per evitare che possano verificarsi nelle prossime edizioni esclusioni così evidenti e mortificanti; altrimenti avrebbe ancora senso chiamarlo proprio Giro d’Italia?”.
Lo ha detto Giovanni Burtone, deputato del Pd componente della commissione Affari sociali.
“Un ricordo non formale, vogliamo la verità”
“Domani andrò in via Caetani a rendere omaggio ad Aldo Moro a nome del Partito Democratico. La figura del presidente della Democrazia cristiana è ancora oggi ricordata e amata da migliaia di cittadini, come posso testimoniare dai miei numerosissimi incontri in ogni città dove associazioni e partito continuano ad organizzare dibattiti approfondimenti sul ruolo di Moro, la sua azione politica e sulla verità negata degli ultimi 55 giorni della sua vita. Non sarà dunque un omaggio formale quello di domani e non solo perché l’Italia non ha affatto dimenticato Aldo Moro, ma perché non intende affatto rinunciare a capire i retroscena della sua morte. La Commissione parlamentare sta svolgendo con impegno il proprio compito e molto c’è da fare, ma si può già fare un primo bilancio: qualcuno impedì le trattative per salvare Moro, la dinamica dell’agguato così come ci è stata raccontata è fasulla, un killer sparò da solo 48 colpi e ancora non sappiamo chi sia, le tracce di sangue sulla Renault 4 in cui fu ritrovato il cadavere non coincidono con la descrizione della morte fatta dai brigatisti. Sapevamo già che Moro, insieme agli uomini della sua scorta - Leonardi, Ricci, Iozzino, Rivera, Zizzi, - è stato vittima di una strategia, anche internazionale, che volle interrompere la stagione del dialogo moroteo e la rinascita dell’Italia. Oggi vogliamo sapere chi operò perché l’assassinio fosse portato a termine”.
Lo dice il vice presidente del Gruppo Pd alla Camera, Gero Grassi.
“Bene Italia con Expo e Carta Milano”
“Al ministro Martina un augurio di buon lavoro al G20 dei ministri dell'Agricoltura che si è aperto questa mattina ad Istanbul. Con questo G20, dopo quello di Parigi, l’agricoltura si conferma per la seconda volta tema globale da affrontare tutti insieme per trovare strategie comuni e concordi. Un tema che invece troppo a lungo è rimasto relegato a un livello territoriale ed emarginato dai confronti internazionali.
Oggi questo non è più possibile. Il mercato globale, i trattati intercontinentali, la necessità di preservare le specificità dei prodotti nazionali e la disparità alimentare inaccettabile tra paesi poveri e paesi ricchi, ci portano inevitabilmente a uno sguardo globale, a 360 gradi, anche sull’agricoltura. Comparto vitale per tutto il pianeta.
Siamo soddisfatti che il ministro Martina abbia potuto portare sul tavolo del G20, l’Expo e la Carta di Milano, due obiettivi importanti raggiunti per l’impegno di governo e Parlamento italiani e le sue dichiarazioni sul comunicato finale del G20 con il quale verrà riconosciuto il ruolo fondamentale dell'Expo e della Carta di Milano ci conferma nella giustezza del nostro operato e delle scelte intraprese”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Agricoltura Luca Sani.
“No all’istallazione di pale eoliche nei pressi della città di Tuscania e sul monte Peglia, vicino ad Orvieto”. Lo chiedono i deputati del Pd Alessandra Terrosi e Walter Verini che spiegano: “Orvieto si identifica con il suo Duomo, esempio di arte Gotica conosciuto in tutto il mondo, così come Tuscania con la Chiesa di San Pietro. E’ impensabile che simili gioielli della nostra arte, patrimonio della Comunità, possano essere compromessi e ieri a Montecitorio abbiamo presentato il documento sottoscritto da ben tredici associazioni che, insieme al sindaci di Orvieto e di Tuscania, chiedono al Mibact e alle regioni Umbria e Lazio di porre un veto alla realizzazione dei Parchi eolici rispettivamente sul Monte Peglia e nel comune di Viterbo, a 6 km dalla città di Tuscania. Sono progetti previsti in aree di elevato pregio naturalistico-ambientale e, soprattutto, prossimi a due monumenti di grande rilevanza per i rispettivi territori: la Chiesa di San Pietro in Tuscania e il Duomo di Orvieto.
I due Parchi eolici, contro la cui realizzazione si sono espressi i territori interessati attraverso i loro amministratori e varie associazioni, pregiudicherebbero l'orizzonte prospettico dei due monumenti, alterando per sempre il legame tra le due Chiese e i territori in cui rispettivamente troneggiano da secoli.
" Non è in discussione l'uso delle fonti rinnovabili e i benefici che ne derivano rispetto all'utilizzo delle fonti fossili – proseguono i deputati - tuttavia per Parlamento Governo e Regioni è ormai diventato improcrastinabile definire i luoghi per l’istallazione di impianti, che siano geotermici o eolici, fotovoltaici o per l'utilizzo delle biomasse, in modo tale che non arrechino danni al paesaggio, all’ambiente, all’arte, e alla cultura del territorio, né a chi ci vive. Gli impianti devo inevitabilmente rientrare in una programmazione definita".
“Predisporre un piano di sicurezza e di potenziamento della presenza delle forze dell’ordine all’interno delle strutture ospedaliere, specie se metropolitane, in considerazione dell’aumento di fenomeni di violenza ai danni del personale sanitario, al fine di consentire loro di poter svolgere il proprio lavoro senza preoccupazioni per la propria incolumità”. Lo ha chiesto il deputato del Partito Democratico Giovanni Burtone con un’interrogazione ai ministri dell’Interno e della Salute.
“Purtroppo - ha spiegato Burtone – si è registrata ancora una volta una aggressione ai danni del personale sanitario di una struttura ospedaliera di Catania, nella fattispecie il pronto soccorso dell'ospedale Cannizzaro, dove uomo si è scagliato prima contro un'infermiera, colpendola con calci e pugni e poi contro medici e ausiliari intervenuti in difesa della collega. E per bloccare l’uomo è dovuta intervenire la polizia, dal momento che un vigilantes non è stato in grado di bloccare la violenza dell’uomo”.
“Lavorare nei pronto soccorso – continua il deputato democratico - è ormai diventato molto pericoloso e gli operatori spesso sono condizionati dal timore per la propria incolumità. La situazione è sicuramente migliorata con alcune misure di potenziamento dei presidi di sicurezza ma è indispensabile fare molto di più nell’aumentare i servizi di vigilanza coordinandosi con questure e prefetto”, conclude Giovanni Burtone.
“La sospensiva del Tar del Lazio del Piano d’intervento contro la Xylella un serio problema. Essa può tuttavia essere l’occasione per adeguare il Piano contro l’Xylella, recependo le indicazioni comunitarie”. Lo dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera.
“Tale adeguamento – continua Oliverio - deve essere tuttavia fatto immediatamente perché la gravità e la velocità dell’infezione sono incompatibili con i tempi della giustizia amministrativa”.
“Chiediamo per questo al ministro Martina di attivarsi in tutte le sedi per ricreare le condizioni affinché la grave emergenza della Xylella venga contrastata”, conclude Nicodemo Oliverio.
“La delibera che revoca i vitalizi ai parlamentari condannati dimostra l’impegno per affermare una politica trasparente e per eliminare le pratiche di illegalità che hanno creato un grave sentimento di sfiducia da parte dei cittadini. Tutti avranno chiaro ormai che quando si riesce a mettere a segno azioni concrete il movimento di Beppe Grillo si mette sempre sulle barricate e non contribuisce a creare nulla di nuovo per il Paese. Oltre che le chiacchiere e gli slogan, la politica e le istituzioni si rinnovano con azioni reali ed efficaci, di cui questa delibera è un bell’esempio”.
Così Marco Di Maio, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd della Camera.
Esperti e associazioni ne parlano domani in un convegno all’Archivio di Stato
“Ad un anno dalla Direttiva del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha disposto la declassifica e il versamento all’Archivio di Stato dei documenti sulle stragi, il bilancio delle associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo non è positivo. Abbiamo apprezzato la decisione del Governo>>, afferma Paolo Bolognesi, deputato PD e presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto ’80
"La candidatura al terzo mandato per il presidente del Burundi Pierre Nkurunziza è contro la Costituzione che prevede un limite di due mandati e contro gli accordi di Arusha, che nel 2000 hanno posto fine a una guerra civile ventennale e che sono alla base di un fragile equilibrio di tutta la Regione dei Grandi Laghi. Per questo ci uniamo al grido di protesta dei cittadini che dal 25 aprile sono scesi per le strade a manifestare contro una decisione incostituzionale, in vista delle elezioni di giugno prossimo". Lo dichiara la deputata del Pd, Francesca Bonomo, promotrice dell'appello per la pace in Burundi, sottoscritto da altri deputati Pd.
"Abbiamo lanciato questa petizione dietro richiesta di aiuto proveniente da alcuni connazionali presenti in loco e vogliamo rendere consapevoli i nostri concittadini e chiedere alle istituzioni internazionali di intervenire al più presto per scongiurare l’ennesima strage di innocenti. Sappiamo che in queste ore sono stati intrapresi dei negoziati tra il Governo e le opposizioni, quindi è quanto mai fondamentale alzare in queste ore l’attenzione su quanto sta accadendo in Burundi”, aggiunge Bonomo. Anche l'eurodeputato Brando Benifei, membro della commissione Esteri del Parlamento europeo e la deputata della commissione Esteri della Camera Lia Quartapelle si sono uniti all'appello e hanno mostrato preoccupazione per le vicende in Burundi. "Chiediamo - proseguono i deputati - uno sforzo vero del Governo italiano a sostegno delle iniziative di mediazione messe in campo dai paesi vicini, dall'Unione africana e dalle Nazioni Unite".
Da M5S populismo inconcludente
“La delibera che abbiamo approvato oggi sui vitalizi ai parlamentari condannati è positiva e segna una tappa importante per l’affermazione di pratiche giuste ed eticamente corrette. Il populismo inconcludente dei 5 Stelle non smette mai di sorprendere: se fosse stato per loro non avremmo fatto nessun passo in avanti ma rinviato tutto ad futuro indefinito. Mentre governo e parlamento hanno già approvato diversi provvedimenti, dal ripristino del falso in bilancio ai reati ambientali e contro la corruzione, che consentono di far vincere la politica pulita”.
Così Walter Verini, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio.
Dichiarazione delle Deputate e Deputati del Pd Marina Sereni, Roberto Giachetti, Paolo Fontanelli, Anna Rossomando, Margherita Miotto, Caterina Pes, Valeria Valente, Giovanni Sanga, componenti dell’Ufficio di Presidenza della Camera.
"Sulla cancellazione degli assegni vitalizi e delle pensioni a favore dei parlamentari condannati, in via definitiva, per reati di particolare gravità, eravamo già d'accordo, dal punto di vista politico, sin dal luglio 2014, insieme agli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza. Avevamo inoltre convenuto che, data la qualità della scelta, fosse necessario coinvolgere anche il Senato. La nostra è una scelta di forte moralizzazione della funzione politica, che deve poter garantire la dignità del Parlamento e rafforzarne il patto di fiducia con i cittadini. Anche alla luce dei numerosi e non unanimi pareri di qualificati costituzionalisti, ribadiamo la nostra condivisione della proposta di delibera avanzata dai Presidenti Grasso e Boldrini, al cui giudizio ci affidiamo per quanto concerne la costituzionalità e la legittimità del provvedimento, nonché della prevista restituzione dei contributi, detratti gli importi già percepiti come vitalizio e pensione, e della possibilità di tornare a percepire la pensione in caso di riabilitazione che estingua il reato".
Lo dichiarano in una nota congiunta i componenti dell’Ufficio di Presidenza della Camera del Partito Democratico.
"Crediamo che il compimento del complesso ma necessario lavoro svolto per valutare, nel merito e nel metodo, la cancellazione del vitalizio e della pensione agli ex parlamentari condannati per reati così gravi come associazione per delinquere, corruzione, contraffazione, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, rappresenti oggi un netto passo avanti coerente con quel dovere di disciplina, onore e rispetto delle istituzioni che la nostra Costituzione attribuisce all'esercizio delle funzioni pubbliche, e abbiamo insistito affinché Senato e Camera si muovessero in pieno accordo".