07/05/2015 - 17:30

“Grillo e i suoi cercano di capovolgere la realtà. I deputati M5S sospesi sono stati sanzionati perché hanno tenuto nell’Aula della Camera un comportamento inaccettabile. Se il M5s vuole far diventare la Camera un palcoscenico per le continue gazzarre o addirittura un ring dove accendere risse, si sbaglia di grosso. La democrazia è un’altra cosa, anche se spesso dimostrano dimenticarlo. Chi siede nelle istituzioni dovrebbe essere di esempio anche per chi sta fuori, non abbiamo certo bisogno di cattivi maestri”. Lo dichiarala vice presidente del Gruppo Pd della Camera Alessia Morani.

 

07/05/2015 - 16:38

"È necessario che le imprese italiane possano avvalersi del Brevetto Unitario dell'Ue, un progetto che coinvolge 25 paesi dell'Ue e prevede una protezione europea uniforme per tutti gli stati dell'Unione, in modo da garantire alle imprese la possibilità di depositare, tramite un'unica procedura, una proprietà intellettuale valida in tutti i paesi membri. Questo comporterebbe per le aziende un risparmio di circa il 70 per cento dei costi attualmente richiesti per la validazione di un brevetto per 20 anni nel singolo paese. Il Brevetto Unico inoltre prevedrebbe un'unica Corte per la risoluzione delle controversie brevettuali a livello europeo, il che eviterebbe alle aziende costose e lunghe procedure giurisdizionali presso i singoli stati. L'adesione al nuovo sistema rafforzerebbe anche il contrasto alle contraffazioni, importante per la tutela del Made in Italy e renderebbe più attrattive le Pmi italiane per gli investimenti esteri e sarebbe un passo in avanti verso l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Chiediamo pertanto al governo che l'adesione dell'Italia alla cooperazione rafforzata sul brevetto unitario europeo diventi una priorità della sua azione, essendosi già espressa la ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi e la sottosegretaria Vicari. Chiediamo anche che venga promosso nell'ambito delle sedi decisionali delle istituzioni europee il multilinguismo in luogo del trilinguismo (inglese, francese e tedesco) e che venga definita, in stretto raccordo con le Camere, una strategia organica per la promozione della lingua italiana nelle istituzioni europee". Lo dichiara la deputata del Pd, Chiara Scuvera, che ha depositato una risoluzione per l'adesione italiana al Brevetto Unitario europeo a sua prima firma e a firma di altri colleghi Pd.

 
07/05/2015 - 14:00

“La recente sentenza della Consulta sul blocco della indicizzazione delle pensioni introdotto dal governo Monti, deve servire da lezione. Agire sul sistema previdenziale richiede la massima attenzione per non creare ai cittadini e ai governi successivi danni più gravosi dei benefici attesi”. Lo dice Marialuisa Gnecchi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.

“La sentenza della Corte - prosegue Gnecchi - pone molti spunti di riflessione: i giudici della Consulta ricordano che fu riconosciuto legittimo il blocco dell'indicizzazione per le pensioni superiori a 8 volte il trattamento minimo, quindi superiori a 3500 euro, introdotto dal governo Prodi sottolineando ‘la ratio redistributiva del sacrificio imposto, a conferma di un principio solidaristico’ in quanto le risorse erano destinate all'interno del sistema previdenziale. Sempre il governo di centrosinistra aveva previsto anche la quattordicesima per le pensioni basse. Personalmente ritengo che la parte più incostituzionale della manovra del 2011, oltre al problema degli esodati che stiamo faticosamente affrontando salvaguardia dopo salvaguardia, sia stato l'innalzamento dell'età della pensione di vecchiaia delle donne senza prevedere nessuna gradualità; tra una donna nata il 31 dicembre del 1951 e una nata il primo gennaio 1952 ci sono più di 4 anni di differenza per accedere alla pensione. Differenza simile anche tra le nate con pochi mesi di differenza all'interno del 1952. Dobbiamo assolutamente correggere queste inique storture del Salva Italia che hanno colpito particolarmente pensionati, pensionandi e soprattutto le donne”.

 

07/05/2015 - 13:56

“Prosegue in Commissione Cultura l’esame del ddl scuola con importanti risultati in materia di edilizia scolastica”. Lo dice Umberto D'Ottavio, deputato Pd componente della commissione Cultura alla Camera.

“All'art. 18 – prosegue D'Ottavio - si prevede che entro 60 giorni il MIUR pubblichi un bando per l'elaborazione di proposte progettuali per realizzare edifici scolastici innovativi. Almeno una scuola per Regione sarà realizzata con criteri innovativi capaci di affrontare le novità dal punto di vista tecnologico, dalla sicurezza al risparmio energetico. All'art. 19 oltre a tutte le misure per aumentare la sicurezza degli edifici con il recupero dei fondi ancora non spesi, si rilancia il ruolo dell'Osservatorio per l'edilizia scolastica allargando la partecipazione anche alle organizzazioni civiche (Legambiente, Cittadinanza Attiva). Si prevede anche l'istituzione di una giornata nazionale per la sicurezza delle scuole. All'art. 20 viene previsto un finanziamento di 40 milioni per effettuare indagine diagnostiche sugli edifici, in particolare quelli degli anni 60/70. Sono risultati importanti - conclude D'Ottavio - che potranno aiutare anche Comuni e Province (proprietari degli edifici) ad assolvere il compito di garantire la sicurezza degli edifici scolastici”.

 

07/05/2015 - 13:12
"Ma la famosa riunione sull'indagato grillino a Livorno, Toninelli poi l'ha fatta? E che hanno deciso dal blog? Si caccia o non si caccia? #malgovernoa5stelle". Lo scrive su twitter la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Alessia Morani.
07/05/2015 - 13:08

“Nei prossimi giorni parteciperò con la delegazione dell' Aned alle cerimonie che si svolgeranno al campo di concentramento di Mathausen nel Settantesimo della Liberazione.

Quel campo di concentramento era destinato dai nazisti in particolare ai prigionieri politici ed oggi è divenuto luogo della memoria per tanti paesi che hanno visto loro cittadini subire torture e vessazioni terribili ed in tanti casi trovare la morte, fra loro molti italiani.

Da quel campo, appena liberato, i prigionieri superstiti sottoscrissero un manifesto di grandissimo valore, un testo straordinario di pace e libertà.

Essere lì, a settant' anni dalla Liberazione, sarà una occasione per rendere omaggio a chi ha sacrificato la vita per combattere il nazismo ed il fascismo, per affermare i valori di libertà e democrazia che oggi sono patrimonio comune dei popoli europei e per radicare quei valori, nell' Italia e nell' Europa di oggi, grazie alla forza della memoria”. Dichiara il deputato democratico Andrea De Maria della Segreteria Nazionale Pd.

 

07/05/2015 - 11:37

A proposito dell’assenza dei deputati grillini in Commissione Cultura convocata per esaminare il disegno di legge sulla scuola, la deputata democratica Carla Ascani ha scritto su twitter:

“Riprendiamo i lavori della commissione dell'articolo 18 che tratta di edilizia scolastica. I colleghi del Movimento 5 Stelle purtroppo sono già a casa”.

 

06/05/2015 - 21:30

“Con la mozione sull’Imu agricola approvata oggi, il Partito Democratico ha impegnato il governo a superare l’attuale tassazione sull’Imu agricola al massimo nell’ambito della local tax”. Lo dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera.

“Con il testo approvato oggi – spiega Oliverio – il governo si impegna ad ampliare le esenzioni anche ai terreni situati nelle aree svantaggiate e nelle porzioni montane dei comuni parzialmente montani e a superare al più presto, e comunque al massimo nell’ambito del riordino della fiscalità locale nella local tax, l’attuale sistema di tassazione dell’Imu agricola”.

“Allo stesso modo, la mozione del Pd – prosegue Oliverio – assicura l’impegno dell’esecutivo a considerare l’ipotesi di predisporre eventuali compensazioni per i comuni in relazione alla nuova disciplina impositiva dei terreni montani, e a prevedere per i terreni agricoli colpiti da calamità naturali o fitopatie, sostegni e contributi”.

“Il voto di oggi impegna, infine, il governo ad estendere l'esenzione in materia di imposta municipale propria ai piccoli proprietari di terreni, anche se non coltivatori diretti, che li utilizzino per autoconsumo familiare o che li abbiano ceduti in fitto o in comodato d'uso a coltivatori diretti e/o ad imprenditori agricoli a titolo principale”, conclude Nicodemo Oliverio.

 

06/05/2015 - 21:00

“Il Mipaaf ha rassicurato che il caso di Xylella emerso oggi in Liguria è circoscritto”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico e componente Pd in Commissione Agricoltura.

“Sono stato contattato – spiega Anzaldi – dagli uffici del Ministero dell’Agricoltura, che mi hanno rassicurato sul fatto che il caso ligure è relativo a un pianta in vivaio, e non all’aperto, subito intercettata e distrutta. La propagazione del flagello in Liguria sarebbe quindi per il momento scongiurata”.

“Detto questo, al netto dell’episodio di oggi, rimane il fatto che la minaccia portata dal batterio della Xylella è tale da costituire un’emergenza non solo italiana ma europea: invitiamo per questo la Commissione Ue a dare quanto prima una risposta per aiutare i produttori e i vivaisti colpiti, e a predisporre tutte le misure necessarie per circoscrivere il contagio”, conclude Michele Anzaldi.

 

06/05/2015 - 20:35

“Se anche il Senato approverà la legge già approvata in prima lettura alla Camera la legge sullo ius soli sportivo, casi come quello della giovane campionessa di taekwondo Alessia Korotkova non si verificheranno più”. Lo dichiara Mara Carocci, deputata del Partito Democratico.

“Il testo già approvato alla Camera – spiega Carocci – sull’integrazione sociale dei minori residenti in Italia tramite l’ammissione nelle società sportive, garantisce anche ai giovani atleti, che pur risiedendo in Italia non sono in possesso della cittadinanza italiana, di poter partecipare allle gare di livello agonistico”.

“Per questo continueremo a impegnarci per far sì che anche il Senato approvi quanto prima il testo sullo ius soli sportivo, colmando una lacuna che è al momento fonte di discriminazione”, conclude Mara Carocci.

 

06/05/2015 - 20:17

Il Corriere della Sera pubblica con grande evidenza una corrispondenza da Brisbane sullo sfruttamento dei giovani che entrano in Australia con un visto di vacanze-lavoro. Si tratta di vicende riguardanti non pochi dei circa 150.000 giovani che nel 2014 hanno usufruito di questo particolare visto, tra i quali circa 15.000 italiani, vicende portate alla luce da un noto programma televisivo australiano. La decorrenza del visto, come è noto, è di un anno e può essere prorogata di un altro anno a condizione che il lavoro si svolga per almeno tre mesi in zone rurali abbastanza disagiate. Nel programma si parla di prevaricazioni riguardanti l’orario e le condizioni di lavoro, di inadempienze e sfruttamento salariali e addirittura di abusi anche di carattere personale, resi possibili dalla necessità di ottenere un’attestazione delle prestazioni lavorative effettuate in zone rurali ai fini del prolungamento della permanenza nel Paese.

Nella stessa corrispondenza si riporta la testimonianza della presidente del Comites di Brisbane che afferma di avere ricevuto molte denunce dello stesso tenore e di avere constatato la reticenza degli interessati a denunciare l’accaduto, a causa del timore di dover lasciare il Paese.

Le autorità dello Stato del Victoria hanno aperto un’inchiesta sul caso e quelle federali hanno deciso che la permanenza “volontaria” nelle farm non sarà più una condizione per il rinnovo del visto vacanze-lavoro. Diamo atto alle autorità australiane, dunque, di una capacità di reazione pronta e ci auguriamo efficace. Una decisione in linea con la richiesta formulata dalle rappresentanze di base. Insieme alla esigenza di una maggiore informazione al fine di inquadrare il visto vacanze lavoro nel filone delle opportunità formative, di studio e lavoro, e non tra le scelte di vita legate alle migrazioni, per le quali esistono prassi, categorie di visti e procedure chiarissimi!

Si pone, tuttavia, per noi italiani, che esprimiamo uno dei maggiori contingenti delle richieste di visti in Australia, il problema di cosa le nostre rappresentanze vogliano e possano fare per seguire, sostenere e tutelare i nuovi emigranti che lasciano il Paese in cerca del lavoro che non trovano in Patria.

Si tratta di una questione che evidentemente trascende le vicende portate alla luce in Australia e che riguarda la maggior parte dei Paesi verso i quali si dirigono i protagonisti delle nuove mobilità. A differenza di altre fasi emigratorie, quando gli accordi bilaterali incanalavano i flussi entro regole abbastanza definite, questa nuova emigrazione in larga misura si svolge in assenza dell’intervento pubblico e di sostegni operativi. Eppure, per quanto riguarda i giovani, il fenomeno ha raggiunto dimensioni allarmanti, che si attestano oltre la soglia delle centomila unità ufficialmente censite, nei fatti più alta almeno di un terzo.

I consolati, ridotti all’osso e oberati da impegni crescenti, si limitano a raccogliere richieste e proteste, a cose fatte. Gli stessi COMITES, dove ancora ci sono, intervengono per dare indicazioni e consigli se sono contattati dai nuovi arrivati, non avendo poteri e risorse per iniziative autonome.

Il vero problema è dunque questo: come assumere urgentemente le nuove emigrazioni nelle politiche pubbliche sia dello Stato che delle Regioni. Solo a titolo di esempio, si potrebbero tentare alcune soluzioni, come creare un sistema di coordinamento dell’attività dei soggetti che operano nei luoghi di destinazione, (i patronati, le associazioni, gli istituti di rappresentanza), con l’obiettivo di costituire una rete di riferimento e di servizio; attivare nei consolati corsie preferenziali di contatto e dialogo con i nuovi migranti; organizzare un sistema permanente di informazione, articolato per area e per paese e istituire un portale pubblico interattivo a loro destinato, nel quale per ciascuna area indicare le regole di ingresso e di permanenza, le qualifiche professionali richieste, e altre cose di diretto interesse; aprire tavoli di collaborazione con le autorità dei paesi nei quali si dirigono i flussi più consistenti, e così via.

Insomma, non possiamo attendere le corrispondenze dall’Australia o da qualche altra parte del mondo per giustificare un nostro ritardo e allontanare delle responsabilità precise di intervento che al nostro sistema pubblico toccano qui e ora.

 

06/05/2015 - 19:59

"Iniziamo a costruire l'olivicoltura del futuro partendo dall'unanime volontà del Parlamento di concentrare risorse ed energie su questo settore strategico del Made in Italy". Lo affermano Nicodemo Oliverio e Colomba Mongiello, rispettivamente capogruppo del Pd e componente della Commissione Agricoltura della Camera, commentando l'approvazione all'unanimità della risoluzione proposta dalla stessa Mongiello e integrata con i testi dei gruppi di minoranza.

"L'emergenza Xylella e le calamità naturali dello scorso inverno -- spiegano Oliverio e Mongiello - hanno messo a nudo tutta la debolezza della filiera olivicola, soprattutto della parte agricola, colpita dalla peggiore crisi dell'ultimo ventennio. Il Parlamento si è fatto carico delle difficoltà unitariamente denunciate dalle organizzazioni di rappresentanza dei diversi segmenti e ha deciso di offrire al Governo un contributo strategico fondato sull'intensificazione produttiva, la promozione della qualità e dell'origine, il sostegno alla commercializzazione; e che tiene in gran conto la valorizzazione della funzione ambientale e paesaggistica degli uliveti, come individua nei frantoi storici importanti presidi culturali e attrattori turistici da tutelare”.

“Ciò che bisogna definire con il Governo – continuano i due deputati democratici - è la quantità di risorse necessarie a tradurre il Piano Olivicolo Nazionale in azione operativa. Ci auguriamo che il Governo riesca a stanziare più dei 20 milioni di euro di cui si è parlato nei giorni scorsi, magari destinando a questa strategia ulteriori fondi della Politica Agricola Comunitaria con la collaborazione operosa delle Regioni”.

“L'unanimità ottenuta in Commissione Agricoltura della Camera deve tradursi nella produzione di uno sforzo amministrativo rapido, efficiente ed efficace indispensabile ad affrontare con la necessaria serenità la prossima stagione olivicola", concludono Nicodemo Oliverio e Colomba Mongiello.

 

06/05/2015 - 19:30

“Con il ddl concorrenza governo e maggioranza arrivano puntuali all’impegno di prevedere norme in grado di dare impulso alla crescita”. Lo dichiarano Andrea Martella e Silvia Fregolent, vicepresidenti dei gruppo Pd alla Camera e relatori del provvedimento rispettivamente per la commissione Attività produttive e Finanze.

“Nelle relazioni illustrate oggi nelle Commissione riunite Attività produttive e Finanze – continuano Martella e Fregolent – sono stati illustrati i contenuti e le principali finalità del provvedimento. I settori interessati sono i servizi postali e bancari, le assicurazioni, le farmacie, l’energia e le professioni”.

“Sul tema delle assicurazioni - spiegano i due vice-presidenti del gruppo Pd - sono previste una serie di norme volte a ridurre i costi, promuovere la trasparenza e favorire la mobilità dei consumatori. Nel campo dei servizi postali, viene eliminata la riserva legale sul recapito degli atti giudiziari e delle notifiche di sanzioni. Per quel che riguarda l’energia, invece, viene fissata al 2018 la data della piena liberalizzazione dei mercati retail, con il superamento della ‘maggior tutela’”.

“Sulle banche – aggiungono Martella e Fregolent – si prevedono requisiti di trasparenza più stringenti per la vendita delle polizze assicurative accessorie a contratti di finanziamento e mutui, e sono predisposti strumenti per favorire il confronto sui servizi bancari, in coerenza con la disciplina Ue. Vengono, inoltre, limitati i costi di accesso ai servizi di assistenza per i clienti. Nel settore dei servizi professionali, si interviene sulla professione forense eliminando una serie di vincoli anti-concorrenziali, mentre per la professione notarile, si sancisce la riduzione degli atti che prevedono obbligatoriamente il passaggio dal notaio. Si pongono infine le premesse per modernizzare la distribuzione farmaceutica, con la titolarità delle licenze in capo ai soci di capitale, e rimuovendo il tetto di quattro licenze per titolare”.

“Con questo testo rispettiamo le indicazioni della Commissione Ue e aggiungiamo un importante tassello all’azione riformatrice del governo, in particolare per ciò che riguarda il sostegno alla domanda e alla competitività del nostro sistema”, concludono Andrea Martella e Silvia Fregolent.

 

06/05/2015 - 19:19

Governo intervenga su commissione Ue

“Chiediamo al governo quali azioni urgenti intenda porre in essere per evitare che la Commissione europea assuma la decisione di imporre misure antidumping provvisorie sui prodotti laminati piatti di acciai al silicio detti «magnetici» a grani orientati (GOES), capaci di provocare gravi ed immediate ripercussioni negative su un comparto industriale d'eccellenza per il nostro Paese e per l'Europa tutta. L'introduzione dei dazi proposti dalla Commissione europea potrebbe causare un insufficiente approvvigionamento di lamierino magnetico (e conseguentemente un innalzamento dei prezzi) da parte dell'unico produttore europeo; diretta conseguenza di un simile scenario sarebbe una repentina e proporzionale perdita di competitività sui mercati europei e mondiali da parte della nostra industria dei trasformatori, in quanto i costruttori di trasformatori extra europei potrebbero approvvigionarsi di lamierino magnetico a grani orientati fuori dall'Europa a prezzi decisamente più competitivi e senza l'aggravio dei dazi; questo scenario rischia di condizionare fortemente i produttori europei di trasformatori elettrici spingendoli a delocalizzare la propria produzione in paesi terzi, con ricadute negative sia sul piano occupazionale sia per il ruolo di leader che l'industria italiana ed europea dei trasformatori elettrici riveste sul mercato globale in termini di innovazione e livello tecnologico. Auspichiamo pertanto che il governo tenga conto delle ragioni suesposte legate alle conseguenze che l'introduzione delle misure antidumping paventate dalla Commissione europea potrebbero determinare”. Lo dichiara il deputato del Pd, Marco Donati, che ha presentato una interpellanza urgente al governo.

 

06/05/2015 - 18:56

“Se le notizie dell’allargamento del contagio di Xylella fastidiosa alla Liguria e alla Toscana fossero confermate, la situazione sarebbe gravissima e tale da rappresentare un’emergenza non solo italiana ma europea”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico, e componente in Commissione Agricoltura alla Camera.

“La presenza dell’infezione anche in Liguria e Toscana – spiega Anzaldi – significherebbe che il batterio ha girovagato per tutta la Penisola e che la piaga dell’Xylella sarebbe ormai fuori controllo. A questo punto il rischio di estensione alle colture lungo tutta la fascia litoranea, sia italiana che francese, sarebbe molto alto, con conseguenze di portata potenzialmente devastanti su scala continentale. Tale drammatica situazione renderebbe necessario che il problema della Xylella fastidiosa sia affrontato non attraverso atti unilaterali dei singoli Stati ma con una strategia che coinvolga necessariamente le istituzioni comunitarie”.

“Chiediamo per questo al commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale Phil Hogan di farsi carico nei tempi più rapidi possibili del dramma della Xylella e di assumere a brevissimo tutte le iniziative necessarie a coordinare gli interventi necessari ad arginare un flagello che rischia di mettere in ginocchio una coltura fondamentale per l’economia e per l’identità europee”, conclude Michele Anzaldi.

 

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