“In questi anni abbiamo visto il proliferare di canali e strumenti diversi per riconoscere i bonus. Una complessità molto gravosa per le amministrazioni, e dispersiva per le persone. Ogni volta un’amministrazione si vede costretta a costruire un meccanismo specifico di erogazione, e ogni volta le persone sono obbligate a districarsi tra le diverse modalità, spesso farraginose, per poter esercitare un diritto. Con un emendamento del Partito democratico all’attuazione del Pnrr, abbiamo approvato la realizzazione di un sistema digitale semplificato per l’erogazione e la gestione dei programmi di welfare che prevedano il bonus per l’acquisto di beni e servizi. Oggi in Aula durante il question time abbiamo chiesto al ministro per l’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, di illustrare i tempi entro i quali la piattaforma sarà sviluppata e messa in esercizio. La sua risposta, la quale prevede una serie di passaggi decisivi già nel mese di marzo, con una prima messa a punto entro la fine dell’anno, ci ha soddisfatto. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione delle amministrazioni e dei cittadini la possibilità di utilizzare una piattaforma digitale che permetta in modo semplice di erogare e accedere ai programmi di welfare. E siamo convinti che un lavoro congiunto di Parlamento e governo sia la strada giusta per migliorare la digitalizzazione di questo Paese, e raggiungere l’obiettivo che, entro il 2026, l’80 per cento degli italiani sia nelle condizioni di utilizzare i servizi online della pubblica amministrazione”.
Lo dichiara Vincenza Bruno Bossio, deputata del Partito democratico e componente della commissione Trasporti, a margine del Question time.
“Le dichiarazioni del Ministro Franco chiariscono la tempistica della presentazione del disegno di legge di ratifica della riforma del Trattato Mes. Noi abbiamo sempre chiesto e continuiamo a chiedere a tutte le forze politiche grande serietà e attenzione al merito, mettendo da parte totem ideologici puramente demagogici”. Lo dichiara il vice capogruppo democratico alla Camera Piero De Luca.
“Anzitutto va chiarito – spiega De Luca - che ratificare il Trattato di riforma non implica nessuna decisione sull'utilizzo di questo strumento, che non è assolutamente all'ordine del giorno. Nel merito, va precisato poi che la riforma migliora l’impianto iniziale del Mes, strumento che ricordiamo esiste già da tempo, e non ci sono rischi di ristrutturazione del debito o di sorveglianza rafforzata dei conti pubblici italiani: ci sono, in altri termini, solo benefici per la stabilità dell'Unione economica e monetaria, come in particolare il c.d. backstop al Fondo di Risoluzione Unico per il salvataggio delle banche, e nessuno dei pericoli che vengono evocati in modo strumentale da qualche forza politica”.
“Soddisfazione per la scelta di Calogero Mauceri, già commissario per la Tav, nominato dal Consiglio dei ministri Presidente dell’Osservatorio relativo alla realizzazione dell’asse ferroviario Torino-Lione ed apprezzamento per il lavoro svolto dal ministro Giovannini per garantire la realizzazione dell’opera nei tempi stabiliti. La professionalità e l'esperienza accumulata dal commissario Mauceri nella gestione di rilevanti progetti infrastrutturali gli consentirà di operare al meglio anche nella progettazione della tratta nazionale della Torino Lione, sviluppando un proficuo confronto con le amministrazioni comunali e metropolitane coinvolte nel progetto”.
Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Davide Gariglio.
"Il lavoro compiuto in Commissione Giustizia sulla riforma dell'ergastolo ostativo è stato un fatto rilevante. Nella riforma è necessario innanzitutto rispettare i contenuti della sentenza della Suprema Corte, che ha ribadito fondamentali principi costituzionali della pena come recupero e reinserimento, dei percorsi trattamentali finalizzati alla rieducazione e del diritto di tutte le persone - condannate anche alle pene più dure - di sperare in una nuova vita fuori dal carcere.
Ugualmente da tutelare è la sicurezza dei cittadini, della società, l'esigenza che persone condannate per gravissimi reati di associazione mafiosa (anche se non collaboranti) possano accedere ai benefici con la certezza, tra l'altro, che non mantengano legami associativi, non continuando - dentro e fuori gli istituti di pena - a praticare attività e far parte della criminalità organizzata. Tutto questo per rispettare i principi dello Stato di diritto e insieme per rafforzare e non indebolire il contrasto alle mafie, sempre più pericolose e invasive.
Così, oltretutto, non si rischia di banalizzare e minimizzare il principio della collaborazione, che ha contribuito negli anni a grandi risultati e si rafforza la collegialità del lavoro degli stessi magistrati. Il lavoro svolto (per il PD in particolare da Carmelo Miceli) è per questo un risultato importante".
Lo afferma il deputato del Pd Walter Verini, componente della commissione Giustizia della Camera.
“L’intitolazione dell'ex parco dell'idroscalo di Orbetello a Italo Balbo è inammissibile e violerebbe palesemente la legge che vieta l’apologia del fascismo. Il Ministro dell’Interno deve intervenire”: è quanto chiede Luca Sani in una interrogazione parlamentare depositata a Montecitorio sulla mozione di maggioranza presentata nel Consiglio Comunale della cittadina in provincia di Grosseto. L’atto di sindacato ispettivo a Montecitorio è stato sottoscritto anche dai colleghi del Partito Democratico Emanuele Fiano, Laura Cantini, Susanna Cenni, Lucia Ciampi, Rosa Maria Di Giorgi e Filippo Sensi.
“Italo Balbo fu un grande aviatore ma fu soprattutto uno degli ispiratori e capi dello squadrismo fascista nella pianura padana ed uno dei quadrumviri della marcia su Roma. Non si può quindi scindere la responsabilità politica e storica dall'impresa eroica della trasvolata, giustificando la retorica che il fascismo ha fatto anche cose buone. Ci aspettiamo una presa di posizione del governo”: conclude Luca Sani.
"Ieri la portavoce della Commissione europea per il mercato interno, Sonya Gospodinova, ha espresso posizioni discutibili sulla riforma delle concessioni balneari, dichiarando che non dovranno esserci ‘preferenze per i concessionari uscenti’. Qui non si tratta di preferenze ma del legittimo riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti, delle professionalità, della storia, della cultura e di tutto ciò che ha fatto del turismo balneare in Italia un'eccellenza. Se l'esigenza di tutelare la specificità delle nostre concessioni demaniali marittime viene derubricata a tentativo di privilegiare pochi, è meglio fermare tutto. La necessità di una riforma organica non può essere trattata in questo modo, altrimenti sarebbe bene fermarsi alla mappatura e prendere tempo per un ripensamento sul resto della materia”. Lo dichiara in una nota il deputato dem, Umberto Buratti.
“Gli investimenti in innovazione – prosegue l’esponente Pd - sono stati fatti seguendo le procedure previste dal codice della navigazione: la modernizzazione sta già avvenendo da anni e ha fatto del nostro settore balenare uno dei migliori in Europa e unico nel suo genere. A questo punto, bisognerebbe definire un'uniformità a livello europeo prima di esprimere certe valutazioni. Il comparto del turismo balneare non è costituito solo dai concessionari degli stabilimenti ma da tutto l'indotto a partire dal ruolo strategico svolto dalle diverse imprese delle comunità costiere che vivono di turismo balneare e che hanno saputo mantenere in questi anni un giusto equilibro, rappresentando un asse portante del rilancio dell'economia del nostro Paese”.
Se non procediamo in modo ragionato alla riforma del settore – conclude Buratti - corriamo il rischio di vedere compromessa la ripresa. Questo sarebbe imperdonabile. E' il caso di riflettere molto attentamente sui passi che si faranno".
“L’abbattimento delle liste di attesa è un obbiettivo fondamentale per recuperare diagnosi, visite, terapie, screening, soprattutto per le patologie - tra cui le oncologiche - che possono determinare esiti di aggravamento severo. Fin qui tutto bene. Corretto anche l’obbiettivo del 110 per cento rispetto a due anni fa previsto dal piano lombardo. Ma la Regione Lombardia può fare un piano di 84 milioni di euro solo grazie alle risorse stanziate con la legge di Bilancio 2022. Non un euro di più di risorse proprie.
Quindi la scelta che Regione Lombardia fa è quella di limitarsi a ridistribuire i fondi ricevuti dalla Legge di Bilancio, presentandoli come propri ma senza aggiungere un centesimo. E questo proprio nella regione italiana più colpita dall’emergenza Covid”.
Lo dichiara la capogruppo democratica in commissione Affari sociali alla Camera Elena Carnevali.
Dichiarazione di Carla Cantone, deputata Pd
“Il Partito democratico sostiene convintamente il decreto milleproroghe perché pensiamo che tali norme ci consentano di gestire le situazioni più esposte e più in crisi.” Così la deputata dem Carla Cantone nella sua dichiarazione di voto al decreto Milleproroghe.
“Il nostro obiettivo –ha proseguito Cantone- deve essere quello di superare la precarietà e privilegiare la stabilità del lavoro e in questo senso vanno considerate la proroga per la validità delle graduatorie dei vigili del fuoco, per i lavori socialmente utili, quella per i lavoratori dei trasporti e aeroportuali, tutti lavoratori che hanno attraversato molti momenti di crisi e che ora giustamente si interviene per non lasciarli in ulteriore difficoltà.” Per Cantone “nel decreto ci sono proroghe e interventi che riguardano la cultura e la scuola , la sanità e il personale sanitario e ospedaliero , un punto questo fondamentale perché a due anni dalla pandemia dobbiamo intensificare gli interventi a favore di tutto il comparto sanitario e dei suoi operatori, medici e infermieri che hanno e avranno sempre la nostra totale immensa gratitudine.” Infine, Cantone si è soffermata sugli aspetti legati alla sicurezza del territorio, affermando che “essendo il nostro un paese sottoposto sempre più spesso a calamità naturali e disastri ambientali che provocano vittime e degrado per mancanza di interventi preventivi e continui, è molto importante aver riconfermato gli sgravi alle imprese sull’impegno della salvaguardia ambientale per le necessarie bonifiche, in particolare nelle aree che hanno subito ingenti danni, come Taranto e non solo. Non c’è stato alcun braccio di ferro , nessuna disobbedienza – ha concluso Cantone- ma il prevalere , sicuramente per Taranto, della volontà di risanare un territorio martoriato e disastrato”.
Comprendo le difficoltà che il Ministero della Salute sta attraversando in questi mesi così convulsi, ma non possiamo ignorare il grido dall'arme che arriva dal mondo della ricerca e dalla Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi. Il Governo promulghi i decreti attuativi sulla sperimentazione clinica. Non c'è più tempo.
L'Italia corre il rischio di perdere la possibilità di continuare a fare ricerca, in un settore così strategico per il nostro Paese. Se si continua a temporeggiare la sperimentazione clinica, come sta già accadendo, non verrà più svolta da noi. Questo comporterà sia che i pazienti non avranno più l'opportunità di far parte di studi clinici ad alto tasso di innovazione, sia che depaupereremo strutture di ricerca, ospedali e personale.
Secondo i dati forniti da Fondazione The Bridge, per ogni 1.000 euro investiti dalle aziende farmaceutiche nei trial clinici, il Servizio Sanitario Nazionale risparmierebbe 2.200 euro per il minore uso di farmaci con un vantaggio economico complessivo che supererebbe i 700 mln di euro l’anno. Tutto questo non deve accadere.
Lo afferma la deputata del Pd Beatrice Lorenzin, già ministro della Salute e presidente dell'intergruppo parlamentare sulla sperimentazione clinica.
“Esprimiamo enorme preoccupazione per quello che sta avvenendo lungo il confine orientale dell’Ucraina, la decisione di Putin di riconoscere le due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk e l’invio di truppe nel Donbass spingono l’Europa sull’orlo della guerra. In queste ore tutte le iniziative diplomatiche sono indispensabili per scongiurare l’aggravarsi della situazione, così come le sanzioni che l’Europa e gli Stati Uniti riterranno utili applicare. In questo contesto, anche il mondo dello sport da sempre portatore dei valori di pace e fratellanza si interroghi sul prossimo futuro. Riteniamo opportuno prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di spostare in altra sede la finale di Champions League, prevista a San Pietroburgo. Uno degli eventi sportivi più importanti dell’anno, con un seguito e un’attenzione mondiale, difficilmente potrebbe svolgersi come se niente fosse in un contesto come quello che si va delineando. Del resto fu avanzata una proposta simile anche nel 2020, quando chiedemmo lo spostamento da Istanbul in nome dei diritti civili. Lo sport è partecipazione, è fratellanza, è competizione nel rispetto reciproco. Tutti valori incompatibili con i venti di guerra”.
Così in una nota i deputati del Partito democratico Andrea Rossi, Luca Lotti e Patrizia Prestipino, insieme al responsabile nazionale Sport Pd Mauro Berruto.
"Quasi due anni fa, dopo lo scoppio della pandemia, Governo e Parlamento, con la spinta e il sostegno del PD, per evitare sovraffollamento nelle carceri con conseguenti rischi altissimi di contagio, stabilirono che i detenuti e le detenute che godevano di regime di semilibertà, uscendo la mattina per lavorare, potessero la sera tornare a dormire in altro domicilio. Ciò per evitare di far rientro in carcere, dopo essere stati tutto il giorno fuori, anche per frenare appunto il contagio da Covid.
Questa norma aveva scadenza il 31 marzo 2022. Per questo abbiamo presentato un emendamento al dl Milleproroghe per allungare il termine fino al 31 dicembre di quest’anno. Senza il nostro emendamento queste persone, tra qualche settimana, avrebbero dovuto tornare a dormire in carcere. Tale misura, invece, consente anche ai detenuti in regime di semilibertà di poter proseguire percorsi di recupero per il loro reinserimento nel contesto sociale e va nella direzione di carceri più umane, che mettano al centro non solo la pena ma anche la rieducazione dei detenuti. E' un passo significativo rispetto ai molteplici, gravissimi problemi che attanagliano le carceri italiane, per i quali ci aspettiamo ora ulteriori, rapidi interventi (anche con lo strumento del decreto)".
Le riforme sono uno dei due pilastri fondamentali per raggiungere gli obiettivi fissati e condivisi con l'Europa ai fini della corretta attuazione del Pnrr. Sono essenziali dunque per ottenere i pagamenti delle importanti rate semestrali rispettando gli impegni assunti, ma sono anche indispensabili per rendere il nostro Paese più moderno, equo e competitivo. Come ha chiarito il Segretario Letta, il Partito Democratico è schierato convintamente al fianco del Premier Draghi nel sostenere con responsabilità il percorso di adozione dei provvedimenti sulla concorrenza, sul fisco, sugli appalti pubblici ed anche il completamento delle misure relative alla riforma della giustizia. Tutte le forze politiche di maggioranza assicurino lo stesso impegno e la stessa serietà, senza nessun passo indietro. Sono in gioco la credibilità ed il futuro dell'Italia.
Lo afferma Piero De Luca, vicecapogruppo del Pd alla Camera.
"L'emergenza sanitaria si è rivelata da subito anche emergenza economica per le imprese italiane, soprattutto quelle medie e piccole. Il Governo, perciò, è intervenuto, dal decreto "Cura Italia" al decreto "Sostegni bis", con una moratoria per le PMI sui prestiti bancari e sui contratti di leasing.
Oggi la ripresa è frenata dal caro bollette. Le imprese si trovano davanti costi più pesanti a causa dei rincari dell’energia e dei ritardi nelle forniture delle materie prime. La mancata proroga (oltre il 31 dicembre 2021) delle misure di sospensione delle rate (quanto alla quota capitale) non favorisce la ripartenza economica delle PMI.
Ho deciso quindi di presentare un Ordine del giorno al DL Milleproroghe impegna l'esecutivo a valutare di prorogare, nel primo provvedimento utile, le misure di sostegno. Il governo ha recepito il mio OdG, che chiede di aiutare ancora degli attori fondamentali del tessuto economico del Paese come le PMI verso il ritorno alla normalità”.
Così in una nota Andrea Casu, deputato e segretario PD Roma.
“Chiediamo che il governo si impegni ad adottare iniziative: per reperire ulteriori risorse a sostegno dell'azione di riduzione del carico fiscale e ‘parafiscale’ sui prodotti energetici in favore delle aziende agricole e dell’intero comparto agroalimentare; per facilitare e rafforzare l'approvvigionamento di materie prime nazionali di qualità, attraverso il coinvolgimento del sistema nazionale delle imprese agroalimentari; per sbloccare in tempi brevi le risorse del Pnrr capaci di accelerare il piano di transizione ecologica e alleviare il peso del debito, introducendo premialità per rafforzare le filiere più in difficoltà, rendendo il settore agroenergetico un'opportunità di crescita e di sviluppo per tutte le imprese agricole; e per promuovere, attraverso la convocazione del tavolo di filiera lattiero-casearia, interventi strutturali affinché nei contratti di fornitura fra le industrie di trasformazione e gli allevatori siano concordati compensi equi fondamentali per assicurare la sostenibilità finanziaria degli allevamenti e per evitare il collasso del sistema latte nazionale”.
È quanto prevede la risoluzione depositata in commissione Agricoltura alla Camera che vede come prima firmataria la capogruppo dem, Antonella Incerti, e che è sottoscritta anche dai deputati Pd, Susanna Cenni, Eva Avossa, Francesco Critelli, Santi Cappellani e Andrea Frailis. L’iniziativa parlamentare del Partito democratico intende dare risposte concrete al problema degli aumenti dei costi di produzione che coinvolge trasversalmente tutti i comparti produttivi agricoli.
“Il nostro emendamento al decreto 1/2022, votato ieri, è importante perché finalmente avvia i Ristori Educativi, riconoscendo che i danni della pandemia peggiori li hanno subito soprattutto i ragazzi e le ragazze. La Dad, per quanto fatta con dedizione da alcuni professori, ha comportato perdite educative, culturali e socio-relazionali. La proposta emendativa, costruita con le associazioni che si occupano di infanzia, istituisce presso il ministero dell’Istruzione, a partire dal prossimo anno, un fondo speciale di 2 milioni di euro da destinare a Ristori educativi: attività gratuite culturali, sportive, soggiorni estivi, sostegno sulla base delle ore di insegnamento perse in questi due anni. Nei prossimi mesi si lavorerà per avere una mappatura chiara dei gap e dei territori su cui intervenire. Come richiesto in particolare da Save The Children, non prevede forme di ristoro in denaro ma in opportunità educative e di arricchimento con un coinvolgimento molto alto del Terzo Settore. Il Pd, anche in commissione Infanzia, ha sempre ritenuto necessario mettere al centro l’infanzia per il rilancio del sistema Paese. I Ristori educativi sono quindi un passaggio fondamentale perché incidono direttamente sulla vita dei ragazzi e delle ragazze e non soltanto dal punto di vista emergenziale ma anche in prospettiva”.
Così i deputati del Pd della commissione Cultura, Paolo Lattanzio e Paolo Siani.
“In Italia - ha aggiunto Lattanzio - la dispersione scolastica è risalita al 14%. I ristori educativi non sono solo un intervento riparativo ma servono a costruire senso di comunità e appartenenza e a colmare i più evidenti divari sociali. Un intervento che non è universalistico: noi non daremo 100 euro a chiunque ma compenseremo i giorni di scuola persi con attività formative”.
“Raramente - ha sottolineato ancora Siani - la politica si è preoccupata delle esigenze dei nostri studenti che sono stati costretti a perdere giorni di scuola e di socialità. A loro va assicurato un pieno recupero di ogni attività e un sostegno vero anche nei prossimi anni quando saremo fuori dalla pandemia”.
Lattanzio, infine, ha affermato di voler anche promuovere una call attiva rivolta sia al corpo docente che studentesco. “Un modello di confronto operativo e sano - ha spiegato - con l’obiettivo di raccogliere idee da fornire al ministro dell’Istruzione”.