“Con il passare dei giorni iniziano a cadere le maschere, e ad emergere le vere intenzioni degli schieramenti in campo, e la destra si dimostra per quello che è: una coalizione pericolosa per il rilancio dell’Italia e in particolare del Sud. Non solo ha votato contro la risoluzione del Next Generation EU e del Pnrr, fondamentale per l’Italia, ma adesso in campagna elettorale sostengono che quel Piano vada addirittura cestinato e riscritto da zero. Forse gli amici della destra non si rendono conto di cosa significhi, non capiscono che con la loro propaganda rischiano soltanto di far perdere ai cittadini italiani miliardi di euro che noi abbiamo ottenuto in Europa per scuole, asili, ospedali, ferrovie, infrastrutture, ambiente e digitale, penalizzando soprattutto il Mezzogiorno”.
Lo dichiara Piero De Luca, vice capogruppo dem a Montecitorio e candidato del Pd alla Camera in Campania.
“Come se non bastasse Salvini oggi al Corriere del Mezzogiorno glissa proprio sulle risorse minime del Pnrr che noi democratici abbiamo difeso per il Mezzogiorno, lasciando intendere scenari disastrosi con possibili revisioni e tagli di questi fondi. Insomma un vero e proprio attacco al Sud. Questa posizione del resto non meraviglia. L'interesse di Salvini per il Mezzogiorno è sempre stato solo utilitaristico, come dimostra anche la sua proposta di autonomia differenziata che rischia di spaccare in due il Paese. La destra - conclude De Luca - dimostra ogni giorno di più di non avere nessuna visione nazionale e oggi gioca col fuoco ai danni del Sud e dell'Italia intera”.
weet di Beatrice Lorenzin, deputata Pd
“Cara Alessia hai tutta la mia solidarietà per le ignobili minacce di morte che hai ricevuto”. Lo scrive su Twitter la deputata del Pd, Beatrice Lorenzin. “È inaccettabile che chi fa politica, con impegno e passione, debba subire tali campagne d’odio.
Gli Italiani meritano un dibattito politico chiaro e franco sui contenuti, spero in una campagna elettorale sui temi senza il veleno di odio e violenza a cui assistiamo quotidianamente .
“Ad Alessia Morani la massima solidarietà e vicinanza mia personale e di tutte le colleghe e i colleghi del Gruppo. Sono certa che le gravi minacce ricevute non fermeranno il suo impegno in rappresentanza della sua comunità”. Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Gravissime le minacce di morte alla nostra candidata Alessia Morani, cui va tutta la solidarietà, e al Partito Democratico delle Marche. Ancora una volta, lanciamo un appello ad abbassare i toni e a un confronto civile. E comunque non ci lasciamo intimidire”. Lo scrive su Twitter il deputato dem e responsabile politiche per la Sicurezza nella Segreteria del Pd, Enrico Borghi.
“Abbraccio grande ad Alessia Morani per le orribili minacce ricevute. Questo è il frutto del clima di odio che si respira. Il momento è difficile servirebbero altre parole e maggiore responsabilità”. Lo scrive su Twitter la deputata dem Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente della Camera.
“A meno di 2 anni dalla vittoria della destra alle elezioni regionali, la giunta Aquaroli vede candidati 4 dei 6 suoi assessori, oltre ad altri esponenti di peso della sua maggioranza. Un esodo biblico che disattende le promesse fatte ai marchigiani e alimenta il discredito di una politica che si allontana dalla coerenza e dalla serietà dei comportamenti. Una pagina nera della destra delle Marche che dimostra di cercare il consenso in modo sfrontato e di usarlo poi senza alcun pudore. La vera ragione di questa migrazione? La consapevolezza che il progetto di governo della destra nelle Marche è già fallito!”. Lo dichiara in una nota il deputato dem Mario Morgoni, eletto nella regione Marche.
“Esprimo la massima solidarietà e vicinanza ad Alessia Morani. Le minacce e le intimidazioni non fermeranno le numerose battaglie di Alessia, a cominciare da quella per i diritti delle donne, e quelle dell’intero Pd. Spero che le autorità competenti individuino quanto prima gli autori di questa vile minaccia.” Così in una nota il deputato dem e Commissario regionale del Pd, Alberto Losacco.
“Ambiguità sui rapporti con la Russia, veto alla tassa minima globale sulle multinazionali, rischi per l’informazione, limitazioni alla libertà di insegnamento, restrizioni di diritti fondamentali, rischio blocco fondi europei per attivazione del meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto. Questo è il modello Orban da importare cui si riferisce Salvini? No grazie. Noi siamo dall'altra parte. Il 25 settembre la scelta tra le proposte in campo è netta”. Lo dichiara il vice capogruppo dem a Montecitorio Piero De Luca, candidato del Pd alla Camera in Campania.
Al grido d’allarme per le gravi conseguenze dell’impennata del costo dell’energia (con il prezzo del gas che ogni giorno tocca record di crescita) che proviene da sindacati, associazioni di categoria e dalle famiglie occorre dare risposte rapide e efficaci. Per questo abbiamo proposto di slegare il costo dell’energia da quello del gas. Collegare il prezzo massimo giornaliero del gas a quello dell'energia elettrica ottenuta attraverso le fonti rinnovabili accresce profitti delle società delle rinnovabili e gonfia le bollette che soffocano imprese e famiglie. Le cupe nuvole che si addensano sul Paese, grazie anche all’irresponsabilità di quelle forze che hanno ritenuto per propria convenienza di far cadere il governo Draghi, vanno allontanate nell’interesse dell’economia, dell’occupazione e della tenuta sociale.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
"Possiamo vincere le elezioni. La campagna elettorale entra ora nel vivo. Dobbiamo mostrare le differenze dei programmi e di visione: la destra ha strizzato l'occhio ai No vax, non ha votato il Pnrr, vuole la Flat Tax, ingiusta e insostenibile, nega i diritti. Noi proponiamo salari minimi, taglio delle tasse sul lavoro, attenzione ai giovani e all'ambiente. Sul Mezzogiorno: la Lega vuole l'autonomia differenziata che nasconde una vera secessione, noi vogliamo un'autonomia che non spacchi il Paese. In campagna elettorale dobbiamo parlare di questi temi", cosi Piero De Luca, vice capogruppo Pd alla Camera in un’intervista a La Stampa.
"Con un governo di destra il Pnrr rischia di saltare. Fratelli d'Italia non ha mai votato a favore, né in Italia, né in Europa. Con Forza Italia e Lega, nel 2020, ha votato contro la risoluzione che dava mandato al governo di negoziare il Next Generation. Come se non bastasse nel loro programma, nel delirio demagogico, c'è scritto di riscrivere il Pnrr. Fanno propaganda: una cosa è rimodulare alcuni progetti specifici in relazione ai costi delle materie prime e dell'energia, un'altra è quello che è scritto nel loro programma, ovvero rinegoziare il Pnrr. Significherebbe riaprire una discussione all'interno del Paese e un negoziato in Europa con il rischio di non ricevere neppure un via libera. Un rischio enorme soprattutto per il Mezzogiorno. Il Pnrr va accelerato non fatto saltare". Così Piero De Luca, vice capogruppo Pd alla Camera in un’intervista a La Stampa.
“Orban ha fatto leggi per tenere le donne a casa, pensate come angelo del focolare. Piace a Salvini, che oggi lo elogia in un’intervista a La Stampa. A noi invece non piace, e abbiamo fatto altro. Su iniziativa del PD, in questa legislatura abbiamo realizzato una riforma epocale, l’Assegno unico e universale per i figli. Che non disincentiva il lavoro femminile, anzi lo premia. Che sostiene i genitori in base al numero di figli, non del loro stato civile. Che non guarda più se lavori o meno e se sei dipendente o autonomo. Che non disincentiva più, anzi, chi di figli ne fa diversi. Insomma una riforma per tutti, rispettosa delle scelte individuali ma chiaramente orientata a favorire le famiglie, la natalità e la genitorialità. Con l’Assegno unico per i figli abbiamo dunque adottato una misura che ci mette al pari di nazioni come Germania e Gran Bretagna. Altro che Orban”.
Lo dichiara l’onorevole Stefano Lepri, estensore e relatore della relativa legge delega.
"Dispiace che Calenda non raccolga la proposta di anticipare l’obbligo scolastico alla scuola materna. Tutti gli studi internazionali dimostrano quanto siano importanti i primi anni di vita per un bambino.
Ancora più importante è la frequenza dell’asilo nido per lo sviluppo intellettivo dei bambini.
Vogliamo ricordare gli studi di un premio Nobel per l’economia Heckman che ha dimostrato che
più precoce è l'intervento, più alto è il suo ritorno economico".
Così in una nota congiunta Paolo Siani, vice presidente della commissione Infanzia, e Paolo Lattanzio, capogruppo Pd in commissione Infanzia.
"Sempre più numerose sono ormai le evidenze scientifiche sugli effetti positivi dell’intervento precoce, nei primi mille giorni di vita, sui bambini in famiglie svantaggiate, interventi di cui è dimostrato un ritorno economico più alto degli interventi realizzati in periodi successivi della vita adulta. Più bassa è l’età nella quale si interviene, più alto è il ritorno economico dell’intervento. Una priorità della politica dovrà essere quella di investire proprio sull’infanzia".
“Dopo sei mesi di guerra, in marcia per la libertà a Roma al fianco del popolo ucraino nel giorno del 31° anniversario dell’indipendenza. Non arretriamo di un millimetro di fronte ai ricatti di Putin, continuiamo a sostenere insieme la democrazia e la libertà #StandWithUkraine”.
Lo scrive sul suo profilo twitter Andrea Casu, deputato e segretario romano del Partito democratico.
"Oltre 60 milioni di euro nei provvedimenti a sostegno della rete dei servizi socio sanitari residenziali durante il governo Draghi. Ma l’aumento stratosferico dei costi energetici, e la mancanza di personale, le stanno mettendo seriamente a rischio. Tra i tanti contraccolpi dovuti alla caduta del governo Draghi, c'è anche che la mozione Pd che impegnava il governo a sostenere con maggiori risorse le RSA e le unità di offerta socio sanitarie è stata discussa in Aula ma non votata. Quelli impegni sono ancora validi, attuali, imprescindibili".
Lo dichiara Elena Carnevali, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali, firmataria della mozione in questione e candidata al collegio plurinominale 01 Milano.
"Per il Pd - prosegue l'esponente dem - e’ fondamentale garantire la migliore qualità dell’offerta dei servizi erogati dai sistemi sociosanitari accreditati, sostenerli in questa fase di grande difficoltà e considerarli come parte integrante del sistema di welfare. Abbiamo messo in campo grazie al PNRR, e alle ultime leggi di Bilancio, risorse per sostenere la vita domiciliare e le famiglie".
"Accanto a queste azioni - conclude Carnevali - è necessario valorizzare le RSA, la qualificazione del personale e la sostenibilità finanziaria delle stesse, se non vogliamo che l’aumento dei costi ricada sulle rette delle famiglie o su una minor qualità dei servizi".