“La destra parla esclusivamente di pensioni e di ridiscutere con l’Ue il Pnrr, proprio quei fondi pensati per i giovani e che sono rivolti alla transizione digitale ed ecologica. Io credo che sarebbe un grande errore rinegoziare quelle risorse per coprire le spese correnti, sarebbe una nuova ipoteca sul futuro dei nostri ragazzi, un grande torto nei confronti delle nuove generazioni. Il rischio è che si inneschi un nuovo circolo vizioso: molto debito, poca formazione, poca crescita e poco lavoro. Il Partito Democratico è tra i pochi partiti a essersi messo realmente dalla parte dei giovani, è con loro che dobbiamo sottoscrivere un patto intergenerazionale, su di loro che dobbiamo investire anche le risorse del Pnrr per permettere all’Italia di risollevarsi dalla crisi e ritornare a essere competitiva”. Lo scrive, in un post su Facebook, Angela Ianaro, deputata uscente del Pd e candidata nel collegio plurinominale Campania 2.
“Scandaloso il silenzio della destra e di Meloni sugli extraprofitti. Gratta gratta alla fine stanno sempre coi potenti. Il popolo lo abbindolano con le parole. Le aziende rispettino le decisioni del Governo. Non può essersi chi specula e chi paga”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“Sugli extraprofitti non c’è tempo da perdere. E’ necessario un intervento immediato del governo rispetto alle imprese che stanno eludendo il versamento alle casse dello stato dei loro extraprofitti sull’energia. L’esecutivo utilizzi ogni atto o dispositivo utile al recupero di queste risorse fondamentali per ristorare le famiglie italiane e sostenere il sistema produttivo italiano. Le imprese che stanno attuando questo comportamento mettono a rischio le opportunità di fuoriuscita dalla crisi dell’Italia”.
Così Beatrice Lorenzin, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“L’intervento del governo per fermare il caro bollette che sta strangolando famiglie e imprese è una priorità assoluta. Da questo punto di vista, è necessario recuperare subito per le casse dello Stato gli importi non ancora versati della tassazione sugli extraprofitti delle aziende, così da avere le risorse adeguate da destinare a misure in grado di mettere in sicurezza gli italiani in difficoltà e il nostro sistema produttivo che sta pagando costi altissimi a causa degli elevati prezzi energetici. Il governo utilizzi ogni strumento a disposizione per evitare che il mancato pagamento delle imposte dovute sugli extraprofitti possa provocare un grave danno al futuro dell’Italia”.
Così Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.
“La Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti locomotiva d'Italia nella battaglia contro il #Carobollette. Fino a dicembre nessun aumento di bollette di luce e gas nelle case Ater grazie all'intervento della Regione che coprirà gli aumenti nelle case popolari. Un esempio da seguire”. Lo scrive sul suo profilo Twitter Andrea Casu, deputato dem e segretario romano del Partito Democratico.
"In Europa si fa strada la scelta del tetto al prezzo del gas. Sta crescendo il consenso alla linea che il governo Draghi ha suggerito e difeso dall'inizio e che, se Conte Berlusconi Salvini e Meloni non avessero irresponsabilmente affondato l'esecutivo, oggi avrebbe più forza sui tavoli internazionali. Servono decisioni tempestive ed efficaci anche sul piano interno sul caro bollette per rispondere all"allarme dei sindacati e delle associazioni di categoria ed alle preoccupazioni crescenti delle famiglie".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
Le deputate e i deputati del Pd sono accanto a Marianna Madia insultata da un consigliere comunale di Cerveteri di Fratelli d’Italia durante la campagna elettorale a Civitavecchia. Un episodio che la dice lunga sul rispetto delle donne che c’è in quel partito. Ci aspettiamo le parole di scusa della leader del partito, on. Meloni.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“La convocazione del vertice straordinario europeo sul tema dell’energia è una buona notizia. Il Partito Democratico lo chiede con forza da mesi. Affrontare i costi energetici elevati per famiglie e imprese è infatti urgente e necessario. Siamo convinti che questa sia un’occasione unica per giungere a un’intesa a livello Ue proprio sulla prima delle nostre cinque proposte contro il caro bollette: quella sulla necessità di porre un tetto al prezzo del gas. Von der Leyen ha annunciato di lavorare a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell'elettricità. Il Pd non si sottrarrà a questa sfida e porterà come sempre il suo contributo. Fanno sorridere le richieste della destra nostrana, e non solo, che oggi chiede a Draghi un intervento autorevole dopo averlo però costretto alle dimissioni. Ancora una volta confidiamo che dall’Europa, quell'Europa che la destra vuole invece indebolire, arrivi una risposta efficace alla nuova emergenza che tocca in modo drammatico le nostre famiglie e imprese”.
Così il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Piero De Luca.
“Ogni giorno una conferma dell’alto livello della classe dirigente di Fratelli d’Italia e della loro considerazione delle donne. Il campione di oggi si chiama Gianni Moscherini ed è consigliere comunale a Cerveteri. Il prode Moscherini non trova niente di meglio da fare che insultare Marianna Madia impegnata in quel territorio per la campagna elettorale. Le parole usate “bambola pechinese” rendono bene l’idea della sua cultura. Che fai Giorgia ti scusi per questa ennesima vergogna?”. Così Cecilia D’Elia, candidata pd a Roma e portavoce della conferenza delle donne democratiche.
Dichiarazione di Beatrice Lorenzin, deputata Pd
"Non deve stupire che dopo aver fatto cadere il governo Conte , Salvini abbia scelto di far cadere anche Draghi, salvo poi chiedergli di trovare una soluzione per contrastare l'appuntamento del costo dell’energia.
Lo afferma in una nota Beatrice Lorenzin, candidata al collegio senatoriale Veneto 2 che comprende Verona, Vicenza e Padova.
Le aziende italiane dovrebbero chiedersi se la Lega di Salvini abbia la credibilità per governare e quindi dare risposte in una fase così difficile e delicata per il Paese.
"Il Pd ha già messo sul tavolo, a differenza di altri, proposte concrete contro il caro energia: un tetto nazionale al prezzo del gas, la luce sociale per le fasce di reddito basse, lo scorporo del prezzo del gas da quello dell'energia elettrica, il raddoppio del credito d'imposta per le aziende, ma anche investimenti sugli approvvigionamenti per farci tornare ad essere competitivi".
“Pensano di vincere le elezioni e di tornare a governare l’Italia, ma sono già divisi e non su una bazzecola qualsiasi: lo sono sul tema dello scostamento di bilancio e cioè sulla tenuta delle casse dello Stato e della sua credibilità internazionale. Salvini chiede uno sforamento da 30 miliardi, Tajani nicchia e prende tempo, Meloni frena, tutti e tre però chiedono l’intervento urgente di Draghi. Ciò che lascia l’amaro in bocca è che prima, grazie all’assist di Conte, fanno cadere in piena emergenza energetica proprio l’esecutivo guidato da Draghi e oggi chiedono a quello stesso governo di approvare misure eccezionali per affrontare quell’emergenza di cui negavano l’esistenza e il pericolo per le famiglie e le imprese italiane. Una cosa è certa: sono gli stessi, nonostante il mal riuscito maquillage, che già portarono l’Italia al tracollo economico”.
Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.
“Scostamento di bilancio? Si, no, forse. Lega, FdI e FI hanno 3 posizioni completamente diverse sul deficit. Sarebbe importante che una colazione che ambisce a governare il Paese chiarisse quale è la sua linea sui conti pubblici. Sono divisi su tutto”. Lo scrive in un tweet la deputata del Pd e candidata a Verona, Alessia Rotta.
La realtà è sempre più forte delle chiacchere. Mentre l'on Meloni persegue nel tentativo di accreditare se stessa e l’alleanza che guida all’insegna dell'unita', della responsabilità e della moderazione alle prime curve la macchina sbanda alla grande come è evidente nelle ricette per affrontare la grave crisi prodotta dalla fiammata dei prezzi energetici. Tajani ne ha una, Tremonti un'altra e Salvini chiede a Draghi di pensarci lui. Sono sempre loro, i protagonisti dell'ultimo governo Berlusconi, nel 2011, di cui anche Meloni faceva parte, che ha condotto il paese sull’orlo del tracollo. Per evitare la bancarotta gli italiani hanno dovuto sopportare anni di sacrifici con gravi ripercussioni sull’economia, sull’occupazione, sui bilanci delle imprese e delle famiglie. Naturalmente la colpa non era della destra che governava ma dell’Europa e delle istituzioni internazionali perché nel loro racconto la responsabilità è sempre da ricercare altrove e non nei propri errori.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Meloni sul salario minimo e sul tetto del prezzo dell’energia butta la palla in tribuna, alla faccia del popolo. Un populismo alla rovescia. Dice ‘ni’ e non indica soluzioni perché è condizionata da Confindustria e dalle grandi Aziende energetiche. Per quanto riguarda il tetto del prezzo dell’energia e della scelta a favore delle rinnovabili, che è la cosa più urgente da affrontare, è evidente che ci troviamo una situazikne di ‘transizione nella transizione’. Occorrono i rigassificarori come misura si emergenza ma senza mollare sulle rinnovabili. Così come occorre una decisone rapida sul tetto dei prezzi a livello nazionale in attesa che l’Europa assuma misure efficaci di calmieramento altrettanto rapide”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“La Destra - continua Morassut- su queste grandi scelte non ha una linea e traccheggia. I moderati e Calenda paradossalmente assumono posizioni ideologiche e ben poco pragmatiche mente il ‘riformismo’ impone un altro metodo”.
Dichiarazione on. Debora Serracchiani
Capogruppo Pd
A destra s’è aperta una gara a chi la spara più grossa. Uno, Salvini, vuole la reintroduzione del servizio militare. L’altro, Berlusconi, si vanta di aver abolito il servizio militare. L’altra ancora, Meloni, a cui Salvini e Berlusconi hanno deciso di consegnarsi quando hanno affondato il governo Draghi, vuole portare in guerra l’Italia contro i disperati che fuggono da guerre, violenza, stupri, fame. Qualcuno dovrebbe spiegare alla destra che la campagna elettorale è una cosa seria, che gli italiani meritano rispetto, che non riusciranno a trasformare l’Italia in un Paese da operetta irriso e ridicolizzato nel mondo. Serietà, responsabilità, concretezza, attenzione vera ai problemi ed ai bisogni delle persone, soprattutto quelle più fragili ed in difficoltà, sono nelle proposte del Pd e del centrosinistra.
Così Debora Serrracchiani, capogruppo Pd alla Camera