“Grazie ai Ministri Franceschini e Gualtieri siamo passati dal "con la cultura non si mangia" di Tremonti a esser primi in Europa con 7 miliardi di investimenti in cultura nel Pnrr. Al Teatro Vascello per rivendicare insieme una scelta fondamentale. Andiamo avanti, non indietro”.
Lo scrive su Twitter il deputato dem Andrea Casu, segretario romano del Partito Democratico e candidato nel Lazio.
“Con l'approvazione dei pareri in commissione oggi abbiamo concluso il lavoro sulla riforma della giustizia. Il governo può ora adottare i decreti che innovano profondamente il processo civile e il processo penale, e che introducono l'ufficio del processo, mettendo in condizione la nostra giustizia di essere più veloce ed efficiente, nel rispetto delle garanzie e dei diritti delle persone coinvolte. Un grande risultato, al quale il Partito democratico ha contribuito in modo decisivo, accompagnando la ministra Cartabia nel trovare le soluzioni migliori per raggiungere l'obiettivo. Ora inizia una stagione nuova per la giustizia italiana, alla quale mi auguro tutti gli operatori del diritto contribuiranno perché dispieghi tutti i suoi effetti nel modo migliore”.
Lo dichiara Alfredo Bazoli, deputato dem e candidato per il Senato in Lombardia -P03.
Il senatore Urso è negli Stati Uniti come presidente del Copasir e quindi le affermazioni di ieri sui fondi russi a partiti e uomini politici denunciati dall’amministrazione di Wasghinton sono state pronunciate in questo ruolo? Oppure è lì per conto del suo partito e di Giorgia Meloni? Perché sta creando confusione nel suo ruolo che dovrebbe essere di garanzia, su questioni che imporrebbero riservatezza e cautela e in un momento molto delicato? E tutto ciò impone un’altra domanda: Giorgia Meloni ha bisogno di un “tutor” che la legittimi a livello internazionale? Crede di non riuscirci da sola peraltro favorendo un corto circuito politico istituzionale di cui veramente non si sente il bisogno?>.
Così la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani e la capogruppo Pd al Senato Simona Malpezzi.
La Commissione Cultura della Camera ha dato il via libera alla nomina di Salvatore Nastasi come Presidente della Siae, con 30 voti favorevoli e solo 7 contrari. Avremo alla guida della Siae un manager competente e autorevole che conosce in profondità il tessuto e le dinamiche culturali del nostro Paese, con una piena legittimazione parlamentare che ha unito Partito Democratico, Impegno Civico, Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Italia Viva e Azione, un dato che da relatore mi rende particolarmente soddisfatto.
Adesso il Consiglio Siae è chiamato ad affrontare sfide complesse e cruciali per il sistema culturale italiano, a partire dal contrasto del fenomeno del value gap che troppo spesso penalizza i nostri autori rispetto alle piattaforme del web. Il nuovo management saprà valorizzare il prezioso lavoro svolto dal Maestro Mogol e da Gaetano Blandini, offrendo una guida di alto livello per difendere i diritti di autori ed editori grazie al lavoro del Presidente Nastasi e del nuovo direttore Matteo Fedeli. Il voto della Camera a grande maggioranza permette anche di derubricare l’incidente del Senato ad un piccolo pasticcio tecnico condito da dispettucci personali.
Lo afferma il deputato del Pd Paolo Lattanzio, relatore del provvedimento.
La destra è nemica interessi Italia
"Il campanello d'allarme lanciato dall’UE è chiaro: ridiscutere il Recovery Plan mette a rischio i fondi straordinari destinati al nostro Paese. Con le sue proposte, la destra si dimostra ancora una volta nemica degli interessi nazionali. Avanti per un'Italia più giusta e moderna". Lo scrive su Twitter Piero De Luca, vicecapogruppo del PD alla Camera.
“Qualcuno informi Silvio Berlusconi che la legge ‘Dopo di noi’ è in vigore dal 2016 e che da allora sono stati stanziati 465 milioni di euro, trasferiti alle Regioni e ai Comuni, con l’obiettivo di garantire un futuro di possibile vita autonoma, inclusiva, nei luoghi dove le persone con disabilità hanno costruito le loro relazioni sociali, occupazionali, lavorative ed amicali. Una legge voluta e realizzata dal Partito democratico e approvata a larghissima maggioranza, Forza Italia compresa”.
Così la deputata dem e capogruppo Pd in commissione Affari sociali alla Camera, Elena Carnevali.
I DEPUTATI PD ILLUSTRERANNO ALLA STAMPA IL PROGRAMMA PD SU INFANZIA E ADOLESCENZA
Venerdì 16 settembre si svolgerà a Bari, alle ore 9.30 presso Officina degli Esordi, l’iniziativa “L’infanzia al centro della politica" organizzata dai deputati Lattanzio e Nitti.
“Sarà l’occasione per continuare il confronto fra i due parlamentari pugliesi e le organizzazioni e gli addetti ai lavori, così come già fatto a Roma e Napoli, con l’obiettivo di creare un momento di ascolto e condivisione dal basso delle proposte che possa diventare stabile e individuare, sulla base dei contributi del territorio, l’indirizzo per le politiche su infanzia e adolescenza da portare in Parlamento”. Lo dichiarano Paolo Lattanzio, Capogruppo Pd in Commissione Infanzia e Michele Nitti, membro commissione Cultura.
“Il metodo della partecipazione, la coprogrammazione e l’incrocio fra lotta alla povertà minorile e costruzione di un futuro che faccia della cultura la propria base, rappresentano le basi indispensabili del nostro agire politico. Soprattutto per i bambini e le bambine che dall’emergenza covid e dall’impoverimento delle famiglie sono già i più colpiti”, concludono i deputati baresi.
A margine di questo momento di confronto si svolgerà un punto stampa, per illustrare le proposte emerse e i punti principali del programma nazionale del PD sull’infanzia e adolescenza.
"Credo sia importante convocare un Tavolo di confronto con le associazioni che si occupano di contrasto alla violenza di genere e che supportano le donne nel percorso di fuoriuscita. Le questioni presenti nel documento sui requisiti minimi previsti per i C.U.A.V (Centri per Uomini Autori o potenziali autori di Violenza di genere) vanno condivise per evitare che si rischi di contravvenire alle disposizioni della Convenzione di Istanbul e dunque alla reale protezione delle donne e dei minori coinvolti in caso di violenza.
Il grido di allarme arrivato dalle realtà impegnate sul campo va ascoltato per sfatare ogni dubbio ed evitare che si possa surrettiziamente introdurre la mediazione familiare. La violenza di genere è tema centrale e va affrontato con grande competenza e attenzione." A dichiararlo in una nota è Cecilia D'Elia, deputata PD e candidata capolista al collegio plurinominale Lazio 1, in merito al documento sui requisiti minimi C.U.A.V (Centri per Uomini Autori o potenziali autori di Violenza di genere) in approvazione alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
“La Metro 2 di Torino raggiungerà Settimo e San Mauro”. È quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio e candidato al collegio uninominale di Collegno alla Camera, incontrando oggi, mercoledì 14 settembre, il sindaco del capoluogo piemontese Stefano Lo Russo e gli altri primi cittadini della zona nord est di Torino.
“Apprendiamo con soddisfazione che il sindaco Lo Russo ha confermato la volontà della Città di Torino di predisporre la progettazione definitiva della tratta, fino a Pescarito, polo industriale strategico della città Metropolitana. Lo Russo ha inoltre garantito il suo impegno per recuperare gli 8 milioni di euro necessari per la progettazione della tratta a nord di Torino fino a Pescarito. L'opera - conclude Gariglio - servirà un vasto bacino territoriale, riducendo notevolmente il traffico veicolare privato, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica”.
"Il tema della sanità pubblica, e la rimozione del tetto sulla spesa del personale sanitario, è un pilastro del nostro programma. Investire nel personale sanitario deve essere la nostra priorità, ne va della vita del nostro Paese. In questo percorso è necessario anche promuovere la presenza delle donne nei ruoli di responsabilità. E non si tratta di una concessione, ma di un dovere da perseguire a vantaggio della collettività". Lo ha detto Angela Ianaro, deputata uscente del Pd e candidata democratica nel collegio plurinominale Campania 2, a margine dell'openday promosso da Confprofessioni 'I Professionisti dell'Italia'.
"Credo che l'introduzione delle quote di genere nei ruoli apicali sia l'unico strumento veramente efficace per promuovere la leadership femminile, l’obiettivo è raggiungere il 40% entro i prossimi 5 anni" ha spiegato ancora Ianaro. "Per farlo, e per avere una vera parità di genere nell’accesso ai gradi più elevati delle carriere è necessario garantire uguali opportunità nell’educazione e nella formazione alle donne che operano nella sanità, e anche la parità delle condizioni nelle selezioni per i posti di top e middle management che, attualmente, non sono premianti per la nostra categoria. Una via da seguire potrebbe essere quella di una presenza paritaria di donne nelle giurie di selezione, e una presenza paritaria di donne, e dove questo non fosse possibile, una presenza congrua di donne, nelle liste dei candidati che vengono esaminati per i posti apicali" ha concluso Ianaro.
"Presentiamo in commissione un emendamento al dl aiuti bis soppressivo della norma che ha introdotto la deroga al tetto di 240 mila euro agli stipendi dei dirigenti della Pa e approviamo la decisione del governo di intervenire subito".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
“Arrivati al dunque, Isabella Rauti scappa! A meno di due giorni dal confronto tra candidati al Senato a Sesto San Giovanni, promosso da La Repubblica, l'esponente di Fratelli d'Italia con un monologo sul quotidiano Libero ci fa sapere che non si presenterà”.
Lo dichiara Emanuele Fiano, deputato dem e candidato per il Senato nel collegio uninominale di Sesto San Giovanni.
“Già questo basta per capire quanto a lei, comunque eletta grazie a un pesante paracadute di partito nel proporzionale, nulla importi degli elettori del collegio, soprattutto quelli di Sesto San Giovanni, né tantomeno delle pratiche democratiche del confronto elettorale. Ma sono le motivazioni – prosegue Fiano - a rendere espliciti, diciamo così, i suoi ‘principi’: essere chiamata a rispondere di sue stesse dichiarazioni, come quelle sulla Stalingrado d'Italia, non è lecito, valgono solo i suoi monologhi. La libera stampa, se è tale, è faziosa per natura perché non la supporta con fede e abnegazione e, quindi, si presume da censurare negandosi. Che dei programmi non si può discutere, tra 9 candidati, perché per lei è fastidioso dover parlare delle sue radici politiche (e io capisco bene il perché!)”.
“Infine, ciliegina sulla torta, perché io la starei insultando ricordandole la sua storia e, soprattutto, contrastando le sue dichiarazioni attuali, come quelle sul diritto di scelta delle donne e sui cartoni animati da censurare (!). Naturalmente, dimenticandosi volutamente degli insulti e delle minacce che quotidianamente io ricevo anche dai suoi sostenitori, come quella che per inneggiare a lei ha definito me ‘Nasone non italiano’. È la seconda volta che Isabella Rauti scappa dal confronto pubblico con me e con gli altri candidati, adducendo scuse opposte, non rendendo così onore nemmeno agli elettori del centrodestra che non meritano un atteggiamento di questo tipo. Ma per Isabella Rauti, evidentemente, i pronunciamenti pubblici si fanno senza domande dai balconi, pardon, palchi individuali e non su un palco collettivo. Ce ne faremo una ragione. Con l'occasione – conclude Fiano - confermo la mia partecipazione al confronto pubblico con gli altri 7 candidati e candidate”.
“È necessario realizzare il prolungamento della Linea 1 della Metropolitana fino al cuore della città di Rivoli. La nostra priorità per la prossima Legislatura sarà reperire le risorse necessarie per garantire al territorio una infrastruttura attesa da tempo e fondamentale per garantire lo sviluppo sociale ed economico locale e decongestionare gli attuali flussi di traffico degli autoveicoli”.
Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio e candidato al collegio uninominale di Collegno alla Camera, nel corso del sopralluogo che si è svolto oggi, mercoledì 14 settembre, ai cantieri del prolungamento della Metro 1.
Alla visita hanno preso parte, tra gli altri, la Capogruppo del Partito Democratico alla Camera Debora Serracchiani, il sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito, il sindaco di Collegno Francesco Casciano e i consiglieri comunali del Pd di Rivoli Alessandro Errigo ed Emanuele Bugnone. “In questi anni – conclude Gariglio - assieme al Gruppo Pd alla Camera, siamo riusciti a recuperare gli 1,8 miliardi di euro di risorse per realizzare la Metro 2 di Torino; se verrò confermato in Parlamento il nostro obiettivo sarà quello di finanziare completamente la Linea 1 fino a Rivoli”.
“Il tetto dei 240 nella Pa è una norma che ho fatto io durante il Governo di Matteo Renzi. Nonostante molte obiezioni, alcune anche ragionevoli, fu una scelta giusta: occorreva interrompere eccessi, automatismi e tendenze completamente ingiustificate rispetto a risultati e responsabilità. Quello che è accaduto ieri è sbagliato nel merito e molto sgradevole nella forma. Perché nessuno se ne prende la responsabilità! Quella norma, come tutto, può essere riformata e forse è arrivato il momento di ripensare i meccanismi di carriera, di scelta e di remunerazione dei dirigenti e manager pubblici perché le amministrazioni e le società pubbliche possano riuscire ad attrarre e trattenere i migliori di cui abbiamo bisogno. Ma è una riforma che va fatta in modo organico con scelte e criteri collegati ai risultati. Occorre una visione generale, non si fa con un blitz opaco da cui è necessario tornare indietro”.
Lo dichiara la deputata del Pd, Marianna Madia.
"Quello della salute è un tema di sicurezza nazionale. Lo abbiamo appreso durante il covid ed abbiamo il dovere di non disperdere la lezione di questi anni. Per questo
ribadiamo che per il Partito Democratico la sanità è e sarà sempre al centro dell'agenda di governo". Lo ha detto Beatrice Lorenzin, deputata del Pd ed ex ministro della Salute, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al segretario Enrico Letta per la presentazione del programma sulla sanità del Partito Democratico.
"Dobbiamo applicare le riforme per eliminare le diseguaglianze nei territori e garantire l'accesso alle terapie a tutti. Per farlo - aggiunge la Lorenzin - bisogna garantire più risorse, piani diagnostici terapeutici piu omogenei, realizzare nuovi modelli di assistenza e prevenzione, puntando, ad esempio, sulla medicina di prossimità".
"Vogliamo attuare un nuovo piano della salute mentale con diversi livelli di assistenza per recuperare milioni di persone attraverso la prevenzione. Tutto questo sarà possibile investendo su ricerca e innovazione e puntando sulla formazione del personale sanitario".