“Il Movimento 5 Stelle ha sostituito in commissione Affari sociali tutti i suoi deputati che avevano espresso dubbi sul decreto legge Sicurezza, su cui la commissione dovrà esprimere il suo parere. Si tratta di coloro che avevano sottoscritto il documento che chiedeva sostanziali modifiche ad un testo che, contrariamente al titolo, renderà l’Italia più insicura. Sono queste le modalità con cui i grillini rispettano il dissenso al loro interno? Con le epurazioni? Dove è finita la retorica dell’uno vale uno, della trasparenza, dello streaming, del No ai capibastone? E’ giunta direttamente dall’Elevato, Beppe Grillo, questa decisione?”.
Così in una nota le deputate e i deputati del Pd in commissione Affari sociali della Camera.
“Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha appena detto che la bocciatura della Commissione europea si riferisce al ‘debito del 2017, quindi quello del precedente governo’. Il premier italiano, con queste sue sconcertanti parole, o mente sapendo di mentire, poiché i rilievi dell’Unione europea riguardano le previsioni per gli anni 2019-2020, oppure dimostra in modo evidente la sua assoluta incompetenza e improvvisazione. Se prima eravamo preoccupati per le sorti dell’Italia, dopo queste affermazioni siamo terrorizzati. E’ dicendo queste falsità che Conte intende sedersi a cena con il presidente della Commissione europea, Juncker, per spiegare le ragioni del governo italiano?”.
Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee della Camera.
A maggior ragione dopo l’elezione della senatrice della Lega Stefania Pucciarelli a presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, serve un’Autorità nazionale per i diritti umani che sia realmente indipendente.
Con l’istituzione di una Commissione nazionale indipendente tutte le persone che vivono in Italia avranno la possibilità di ricorrere a un organismo internazionalmente legittimato a riconoscere la violazione di diritti fondamentali individuali. Un vero e proprio strumento di protezione che opererà con indipendenza di giudizio, e che si adatta finalmente agli standard europei ed internazionali.
Per questo insieme ai deputati Migliore e Pollastrini, abbiamo chiesto al Presidente Fico una rapida calendarizzazione della proposta di legge a nostra prima firma, confidando che un tema così importante per la protezione degli individui in Italia, nonché per la proiezione internazionale del nostro Paese, sia capace di raccogliere un consenso trasversale tra le forze politiche.
Lo affermano in nota congiunta Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera e Alessandro Fusacchia, deputato di +Europa.
“Di quali notizie dispone il ministro degli Affari esteri riguardo il rapimento di Silvia Romano? E, se confermata l’ipotesi di rapimento da parte di un gruppo jihadista, quali iniziative intende intraprendere per liberare tempestivamente la nostra concittadina?”.
Sono le domande alle quali intende dare una risposta l’interrogazione rivolta al ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, dalle deputate Dem Lia Quartapelle e Alessia Morani e sottoscritta da numerosi deputati del Pd.
“I sospetti - si legge nel testo dell’interrogazione a Moavero - si sono concentrati da subito sugli islamisti somali shebab, terroristi passati dall’affiliazione ad al Qaeda alla compagine Isis, che avevano intensificato gli attentati sul territorio kenyano dopo l’offensiva militare lanciata da Nairobi in territorio somalo nell’ottobre 2011, mirata proprio contro di loro”. E si ricorda anche al ministro che “la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione al rapimento, nel quale si ipotizza il reato di sequestro di persona per finalità di terrorismo”.
“La bocciatura della manovra di bilancio da parte della Commissione europea conferma purtroppo le nostre forti preoccupazioni e critiche. Le misure previste sono irresponsabili e pericolose per i cittadini italiani. Il governo sta mettendo in pericolo la stabilità finanziaria del Paese e quindi i risparmi delle famiglie e delle imprese italiane, a fronte di provvedimenti inefficaci per realizzare crescita, sviluppo ed occupazione. Da oggi il Paese rischia l’interruzione dei finanziamenti Bei, il taglio dei fondi strutturali e l’obbligo di un deposito cauzionale immediato pari allo 0,2% del Pil, in attesa della conclusione della procedura di infrazione che potrebbe portare sanzioni fino allo 0,5% del Pil. Insomma, un disastro. Il governo si fermi e cambi rotta, se vuole tutelare e difendere davvero il nostro Paese”.
Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee della Camera.
OGGI CONFERENZA STAMPA CON IL CAPOGRUPPO DELRIO - ORE 13 SALA STAMPA DI MONTECITORIO
Mercoledì 21 novembre, alle ore 13.00 , presso la sala Sala Stampa di Montecitorio, l’on. Debora Serracchiani presenterà due proposte di legge, di cui è prima firmataria, a favore delle persone colpite da amianto. La prima riguarda l’ erogazione del beneficio assistenziale in favore dei malati di mesotelioma di origine non professionale o degli eredi per gli anni 2019-2020, mentre la seconda intende riaprire i termini per la presentazione delle domande al fine del riconoscimento delle prestazioni pensionistiche per quei lavoratori che devono ricostruire la propria carriera lavorativa.
Alla conferenza stampa interverrà anche il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio e saranno presenti i rappresentanti dell’Aiea, dello Sportello Nazionale Amianto e dell’Ona.
"La maggioranza si sfalda sull'anticorruzione. La Lega rivendica il segnale dato ai 5S accusando un gruppo di cosiddetti fichiani dentro la maggioranza, mentre già in 18 in queste ore avevano scritto contro il Decreto Salvini. Governo in confusione, Paese a rischio". Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito del Ddl Anticorruzione.
“Quello che non era riuscito alla Lega in Commissione è riuscito oggi in Aula: un vero colpo di spugna. E la Lega se ne vanta pure”. Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito del Ddl Anticorruzione.
“Il voto di oggi – continua – , che ha precisi beneficiari, è anche il segno che le divisioni tra Lega e M5S sono in parte enormi e in parte finte. E il Paese, i cittadini e la giustizia pagano il prezzo più alto”.
“Quello che è certo è che il ministro Bonafede esce sconfitto e umiliato. Altro che spazza corrotti, siamo di fronte allo spazza processi, però solo per gli amici”, conclude.
“Lega e M5s con il voto segreto hanno appena approvato una legge ad personam per salvare da processi in corso alcuni esponenti della maggioranza e del governo #vergogna”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito del Ddl Anticorruzione.
La maggioranza è allo sbando. Su un tema delicatissimo come quello della legge sulla corruzione, il cosiddetto contratto è miseramente naufragato. La Lega usa la clava di questa legge per regolare conti con 5 Stelle, i quali a loro volta brandiscono il randello della sicurezza contro i leghisti. E' una vergogna e un danno per il Paese, si usa la giustizia come terreno di volgarissimo scontro politico all'interno del Governo.
Così il Responsabile Giustizia Pd, Walter Verini
Una maggioranza divisa e pasticciona boccia il provvedimento bandiera del movimento 5 stelle. Il governo sfiduciato dai suoi deputati risulta sempre più debole e confuso.
Lo dichiara Graziano Delrio, Presidente del Gruppo Pd.
“10 euro per gli statali (contro 117 rinnovo contratto governi Renzi-Gentiloni), 14 per gli insegnanti (contro 96 rinnovo governi Renzi-Gentiloni) e, a conti fatti, 128 per il reddito di cittadinanza (invece di 780 promessi fino a ieri). Ecco le cifre con cui il governo gialloverde vorrebbe far crescere il Pil aumentando gli stipendi”. Lo scrive su Facebook Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito della legge di Bilancio.
“Sono gli stessi che – continua - chiamavano ‘mancia elettorale’ gli 80 euro al mese che il governo Renzi diede a 10 milioni di cittadini dopo una delle crisi economiche più difficili del dopoguerra. Un po’ non sanno far di conto, più facilmente pensano di prendere in giro gli italiani, come sulla Fornero e sulle accise. Non è una manovra del popolo, è uno schiaffo alle persone perbene che hanno dato loro fiducia”.
“Non chiedetevi come mai in Europa li considerino dei dilettanti inadeguati e parolai”, conclude.
“Qual è la posizione del Governo, di fronte all'indebolimento del tradizionale settore delle Tlc? E quali le sue intenzioni rispetto alla potenziale creazione, a seguito dello scorporo della rete di Telecom Italia, di una nuova società, a controllo pubblico, per la gestione della rete unica?”. Lo chiedono Francesco Boccia, Gianluca Benamati, Ettore Rosato, Ubaldo Pagano, Marco Di Maio, Vito De Filippo, Susanna Cenni, Francesca Bonomo, Enrico Borghi, con un’interpellanza al Mise a prima firma Boccia.
“Il 18 novembre – spiegano - il consiglio di amministrazione del gruppo Telecom Italia ha nominato Luigi Gubitosi nuovo amministratore delegato. Al centro del cambio al vertice vi è lo scontro tra i due principali azionisti sul progetto di scorporo della infrastruttura di rete di Telecom e di separazione societaria, che vede contrario il gruppo Vivendi e favorevole il fondo Elliott, sostenuto da Cassa Depositi e Prestiti. Tale progetto contemplerebbe tra le varie ipotesi quella dell’integrazione tra la rete di Telecom Italia e quella di Open Fiber, eventualmente con la fusione in una nuova società, finalizzata alla creazione di una infrastruttura statale unica per internet. Il nuovo amministratore delegato ha dichiarato che intende esaminare con attenzione e velocità il progetto per la costituzione di una rete unica. Di Maio ha manifestato l’intento del Governo di trasformare Telecom in un player unico che consenta di fare arrivare la connessione a tutti gli italiani. Il solo paese al mondo che ha fatto uno scorporo senza alcuna strategia industriale sull'effetto del capitalismo digitale del campione nazionale delle telecomunicazioni è la Nuova Zelanda, e i pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti. In Italia appare sempre più evidente il rischio dello spezzatino del complesso aziendale di Telecom Italia con la partecipazione passiva della Cassa Depositi e Prestiti”.
“Le incertezze sul futuro, come testimoniano le turbolenze sul mercato azionario, possono danneggiare la società stessa. A giugno 2018 è stato concluso l’accordo per la gestione dei 4.500 esuberi individuati da Telecom Italia, evitando la Cassa integrazione straordinaria a circa 30 mila lavoratori”, concludono.
“Gli autori dell’incendio doloso alla Palestra Popolare Valerio Verbano, nel quartiere Tufello di Roma, avevano un obiettivo chiaro: colpire uno spazio aggregativo, sportivo e culturale, fondamentale per il quartiere Tufello e l’intero III Municipio. Ho piena fiducia che l’attività investigativa porterà ad individuare al più presto i responsabili di un gesto così vigliacco. Agli attivisti della Palestra Popolare Verbano vorrei esprimere la massima vicinanza mia e della comunità del Partito democratico”.
Così la deputata Dem Marianna Madia.
“Sulla presenza della fascia tricolore del sindaco alla Manifestazione No Tav in programma l'8 dicembre prossimo Chiara Appendino è stata chiaramente sfiduciata dalla sua giunta e dal suo consiglio comunale”. Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata del Partito democratico.
“La retromarcia del primo cittadino – continua - che ha concesso al vicesindaco del M5S Montanari di sfilare con il simbolo del comune è un oltraggio alle istituzioni, al buon senso e l'ennesima testimonianza di una amministrazione allo sbando. La fascia tricolore non è un semplice ornamento ma sottolinea l'impegno che il sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunità locale e deve essere utilizzata nelle celebrazioni ufficiali e non nelle manifestazioni di partito”.
“Se l'uso del tricolore verrà confermato chiederemo l'intervento del Prefetto”, conclude.