21/09/2018 - 15:59

Ecco i dati, regione per regione, dello 'scippo del Governo' ai fondi per le periferie italiane. Una mannaia da 1,6 miliardi di euro che compromette circa 100 progetti già finanziati e pronti a partire.

Con una perdita di oltre 200 milioni di euro è la Sicilia la regione più penalizzata ma la scure dell'esecutivo tocca tutta Italia. Seguono: la Toscana, che perde oltre 147 milioni; l'Emilia Romagna -138milioni, il Veneto -114 milioni, il Piemonte -109milioni, la Calabria -103 milioni, la Liguria -92 milioni, il Lazio - 90 milioni, la Campania -75 milioni, il Friuli Venezia Giulia -71 milioni, la Lombardia -63 milioni, l'Abruzzo -59milioni, le Marche -50 milioni, la Puglia -44milioni, la Sardegna -42milioni, il Trentino Alto Adige -36milioni, la Basilicata -31milioni, il Molise -28milioni, l'Umbria -26milioni e la Valle d'Aosta -12milioni.

Ecco tutte le città colpite:

    SICILIA: Palermo, Messina, Catania, Trapani,   Siracusa, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Agrigento;

    TOSCANA: Firenze, Arezzo, Siena, Lucca, Pistoia, Livorno,   Pisa, Carrara, Massa;

    EMILIA ROMAGNA: Bologna, Forlì, Reggio Emilia, Ravenna,  Piacenza, Cesena, Rimini, Ferrara, Parma;

    VENETO: Venezia, Treviso, Verona, Padova, Rovigo, Belluno;

    PIEMONTE: Torino, Biella, Vercelli, Alessandria, Cuneo,  Novara, Verbania, Asti;

    CALABRIA: Reggio Calabria, Crotone, Cosenza,  Catanzaro, Vibo Valentia;

    LIGURIA: Genova, Imperia, La Spezia, Savona;

    LAZIO: Roma, Frosinone, Rieti, Viterbo;

    CAMPANIA: Napoli, Caserta, Benevento;

    FRIULI VENEZIA GIULIA: Trieste, Pordenone, Udine, Gorizia;

    LOMBARDIA: Milano, Cremona, Varese, Monza, Pavia, Sondrio;

    ABRUZZO: L’Aquila, Pescara, Teramo, Chieti;

    MARCHE: Ancona, Macerata, Pesaro, Urbino, Fermo;

    PUGLIA: Brindisi, Foggia, Taranto;

    SARDEGNA: Sassari, Nuoro, Carbonia, Tempio Pausania;

    TRENTINO ALTO ADIGE: Trento, Bolzano;

    BASILICATA: Potenza e Matera;

    MOLISE: Isernia e Campobasso;

    UMBRIA: Perugia e Terni;

    VALLE D’AOSTA: Aosta.

21/09/2018 - 14:13

“Sulla gestione migranti, il governo Conte tocca il fondo. Isolato e inconsistente in Ue, abbandonato anche da Orban e dagli alleati di Visegrad. Diviso e confuso in Italia. Fuori dai social, quando bisogna risolvere i problemi reali del Paese, Lega e M5s sono assenti!”.

Così su Twitter il capogruppo del Pd in commissione Politiche europee, Piero De Luca.

21/09/2018 - 13:02

"Anche per il Pd è necessario e urgente formare la  nuova Commissione Antimafia e metterla subito nelle condizioni di lavorare, come hanno sollecitato tante associazioni e personalità impegnate contro le mafie e la criminalità organizzata e per l'affermazione della cultura della legalità. Il Pd - che ha presentato la proposta di legge poi approvata per l'istituzione della Commissione in questa legislatura - è pronto a dare il suo contributo, a impegnare la Commissione nel solco del lavoro svolto nella precedente legislatura, a partire dall'applicazione del nuovo Codice Antimafia e di riforma dei beni confiscati, che deve essere attuato e non snaturato. Per questo è necessario procedere alle designazioni ed evitare che i vertici della Commissione vengano mercanteggiati tra i partiti e le correnti della maggioranza e 5Stelle, in competizioni di basso profilo."

Così il deputato Walter Verini, responsabile Giustizia del Pd, a margine delle manifestazioni a Vico Equense in ricordo del giornalista Giancarlo Siani, ucciso trentatré anni fa dalla camorra.

20/09/2018 - 19:47

“In che modo il governo e il sottosegretario Crimi intendono tutelare e garantire la libertà di stampa?”. Lo ha chiesto Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Partito democratico, al sottosegretario all’Editoria Vito Crimi nel corso di una serie di interrogazioni in Commissione Cultura alla Camera.

“Noi – ha spiegato - consideriamo la libertà di stampa non un requisito bensì un prerequisito della democrazia. Nella scorsa legislatura abbiamo per questo lavorato per costruire una legge di tutela dell’informazione, con particolare attenzione alle realtà editoriali presenti sui territori. Sono quelle che più soffrono il momento di difficoltà dovuto alla convivenza di digitale e analogico. Per mettere i posti di lavoro in sicurezza, abbiamo lavorato per sostituire i prepensionamenti con un nuovo tipo di contratto per i giornalisti giovani. E i risultati ci sono stati, con circa 500 nuove assunzioni”.

“Il governo Lega-M5S, da parte sua, oltre a evocare in modo generico gli sprechi del sistema editoriale, si è limitato a minacciare ritorsioni nei confronti della stampa critica con l’esecutivo. Intende tutelare il sistema editoriale razionalizzandone i meccanismi o solo punire le voci meno allienate?”, conclude.

20/09/2018 - 19:12

“Hanno preso in giro 22 milioni di cittadini di aree urbane difficili e coinvolti nei piani di recupero periferie. La cosa più grave è che lo ha fatto il presidente del Consiglio che aveva promesso una soluzione che non c’è. Vicino a Anci in questa sacrosanta battaglia”. Lo scrive su Twitter Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito della decisione dell’Anci di sospendere le relazioni istituzionali sul tema  dei bandi per le periferie.

20/09/2018 - 18:29

Abbiamo alla fine capito che il ministro Fraccaro è il portavoce dei gruppi parlamentari di maggioranza sulle riforme costituzionali, per cui la mancata iniziativa del governo è solo un fatto formale. Il punto politico è però che una grande democrazia come l'Italia non può essere governata a colpi di referendum come la Svizzera, ma solo con una rinnovata democrazia rappresentativa che non si intravede nelle proposte della maggioranza che eludono il problema della riforma del bicameralismo e della scelta diretta del Governo.

Lo afferma Stefano Ceccanti, deputato del Pd in commissione Affari costituzionali della Camera.

20/09/2018 - 18:28

“Non partecipando deliberatamente alla dichiarazione congiunta di Germania, Canada, Stati Uniti e Francia in solidarietà con il Regno Unito sul caso Skripal del 6 settembre, il governo sposta le alleanze internazionali dell’Italia. È gravissimo quanto dichiaratooggi in commissione Esteri dal sottosegretario Picchi e cioè che il governo abbia deciso di non sottoscrivere la dichiarazione riservandosi di valutare ‘nuovi elementi’. L’Italia si è sottratta al dovere di solidarietà nei confronti di un Paese alleato; ha incrinato il fronte occidentale eretto in risposta a un attacco chimico portato avanti su suolo europeo; lo ha fatto sulla base di non meglio specificate valutazioni su ‘nuovi elementi’. Invece di nascondersi dietro formule burocratiche il governo abbia il coraggio di dire agli italiani e al Parlamento che sono più attenti a fare i fantocci della Russia che a sostenere i nostri alleati; che sono più determinati a fungere da schermo per le manovre oscure della Russia in Europa che a difendere i cittadini europei dalla minaccia dell’uso di agenti chimici. È un chiarimento necessario e dovuto perché chi governa in nome e per conto del popolo italiano deve farlo nella trasparenza senza abusare della fiducia accordata con il voto”.

Così la capogruppo Pd in commissione Esteri, Lia Quartapelle.

20/09/2018 - 17:50

“Non è accettabile che il governo e i 5 Stelle associno il taglio agli sprechi del sistema editoriale alle minacce nei confronti della stampa critica nei loro confronti”. Lo ha dichiarato Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito delle risposte del sottosegretario all’Editoria Crimi ad alcune interrogazioni in Commissione Cultura della Camera.

“Quello che turba in questo dibattito – continua – è che Crimi, Di Maio e altri 5 Stelle accoppino il taglio di alcuni sprechi del sistema di finanziamento all’editoria alla stampa che parla male del governo. Si tratta di un’impostazione gravissima e inaccettabile. E’ un proposito che non si meritano i giornalisti, non si merita la Repubblica italiana e neanche il lavoro dei ministri e dei parlamentari 5 Stelle. Come ha fatto presente anche il presidente della Repubblica, questa impostazione deve essere corretta”.

“Se il governo andrà avanti su questa linea, noi faremo la più aspra battaglia possibile. Se invece si tratta di razionalizzare il sistema, individuando eventuali sprechi, noi saremo i primi a dare il nostro contributo”, conclude.

20/09/2018 - 17:15

"La morte di Inge Feltrinelli lascia un vuoto nell’editoria e nella cultura. A lei dobbiamo una visione mai provinciale e sempre attenta al mondo dei giovani e alle esperienze internazionali che ha influenzato l’intero settore. Seppe rinnovare davvero non solo i contenuti, ma anche i contenitori trasformando le sue librerie in veri luoghi di cultura accoglienti e mai anonimi".

Lo ha dichiarato il Vice Presidente della Camera Ettore Rosato.

20/09/2018 - 17:07

“Anche l’ultimo velo sull’ignobile scippo perpetrato ai danni delle periferie delle nostre città e delle comunità che vi risiedono è caduto. La rottura delle relazioni istituzionali con il Governo da parte dell’Anci è la tegola definitiva su un provvedimento sbagliato, che toglie le risorse proprio dove ci sarebbe più bisogno e che tradisce le stesse promesse elettorali fatte da M5s e Lega. L’iniziativa del Partito democratico era dunque giusta, stava dalla parte delle amministrazioni comunali, con le quali nella scorsa legislatura avevamo concordato centinaia di progetti che curavano le ferite del territorio e parlavano di un futuro migliore per la socialità, per la vivibilità, e che puntavano ad un rilancio del tessuto economico. Siamo al fianco dei sindaci. La battaglia continua”.

Così la capogruppo del Pd in commissione Finanze, Silvia Fregolent.

20/09/2018 - 17:06

“La scelta dell’Anci - senza precedenti in tempi recenti - di interrompere le relazioni istituzionali con il governo, conferma quello che il Pd diceva la settimana scorsa alla Camera durante la discussione del decreto Milleproroghe: con la promessa di risolvere la questione appena possibile, il governo stava semplicemente prendendo in giro l’Anci, l’opposizione e tutti gli italiani”. Lo dichiara Luigi Marattin, capogruppo Pd in Commissione Bilancio della Camera, a proposito della decisione dell’Anci di sospendere le relazioni istituzionali con il governo per i problemi connessi ai bandi per le periferie.

“A parte far chiacchiere e prender in giro, questi governo non han dimostrato di saper fare molto altro”, conclude.

20/09/2018 - 17:05

“Il sedicente governo del cambiamento vicino ai cittadini ha portato al compimento di uno dei più gravi strappi istituzionali. I sindaci dei Comuni italiani rappresentano i cittadini e non si possono umiliare”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, alla notizia dello stop alle relazioni istituzionali dell’Anci col governo.

“Dopo aver scippato ai cittadini i fondi per le periferie e, grazie alla disponibilità dei sindaci, aver trovato un accordo con i comuni – spiega la deputata Dem  - in cui si prevedeva lo stanziamento dei fondi nell’arco di un triennio da inserire nel primo decreto utile, il governo ha continuato a mentire. Il primo decreto era il milleproroghe e – sottolinea - non vi è stata traccia dell’accordo siglato. Oggi, addirittura, è stato tolto dall’ordine del giorno della Conferenza unificata”.

“Non aver capito che bloccare i progetti di riqualificazione urbana vuol dire togliere risorse alle aree più fragili e abbandonate delle nostre città è di una gravità inaudita, ma, forse, c’è dolo. Il governo gialloverde è allo sbando e invece di ammettere gli errori e porvi rimedio – conclude Rotta -  va avanti con arroganza, a detrimento del Paese, soprattutto dei più fragili”.

20/09/2018 - 17:04

“Il premier Conte ha tradito l'intesa con Anci sulle periferie: saltano dalla Conferenza unificata gli 800 milioni di euro da sbloccare. Di questo governo non ci si può fidare, nemmeno quando si tratta di destinare risorse alla rigenerazione dei quartieri delle nostre città”.

Lo scrive su Twitter Chiara Gribaudo, della presidenza del Gruppo Pd della Camera e responsabile Lavoro del Partito democratico.

20/09/2018 - 16:44

“La rottura delle relazioni tra Anci e governo conferma la giustezza delle nostre posizioni e della nostra battaglia parlamentare. Se fossero state vere le giustificazioni portate dal governo, almeno l’intesa oggi in Unificata sarebbe stata raggiunta. E nel decreto sicurezza in fase di emanazione ci sarebbe stato un articolo che dava seguito agli impegni assunti da Conte coi sindaci. Avevamo ragione noi: quegli impegni sono stati scritti con l’inchiostro simpatico, e ora si sono volatilizzati come i soldi destinati alle periferie. Un’altra conferma della natura del governo, che a parole promette e nei fatti smentisce”.

Lo dichiara il deputato dem Enrico Borghi della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

20/09/2018 - 16:13

“Che Toninelli fosse incapace a gestire il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  era noto. Ora però dimostra di essere anche incauto e addirittura spregiudicato”. Lo dichiara Franco Vazio, Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito della vicenda della nomina dell’avvocato Francesco Cavallo a consigliere di amministrazione delle Ferrovie Apulo Lucane.

“Ai primi di settembre – spiega – Toninelli ha nominato nella commissione ispettiva del MIT l’ing. Bruno Santoro, poi indagato dalla Procura di Genova per il crollo del Ponte Morandi. Poi è stata la volta di Gaetano Intrieri, risultato condannato con sentenza definitiva per Bancarotta Fraudolenta. Oggi è la volta dell’avv. Francesco Cavallo, nominato da Toninelli nel Cda delle Ferrovie Apulo Lucane, rimasto in carica giusto qualche ora: infatti, risultato imputato addirittura in un processo su finte associazioni antiracket, Cavallo ha già annunciato la propria rinuncia. Ora resta da capire quali siano i criteri utilizzati dal ministro nella scelta delle persone da nominare. L’esito delle sue nomine ci pone davanti a un’alternativa secca: o Toninelli viola in modo consapevole il codice etico dei 5 Stelle,  scegliendo figure del tutto incompatibili con esso; oppure è così sprovveduto e superficiale da dimenticare un passaggio elementare come la verifica del casellario giudiziario delle condanne definitive e anche di una semplice rassegna stampa”.

“Nonostante i proclami quotidiani e i toni saccenti, Toninelli non ha ancora fatto nulla per Genova. Ora si è scoperto che le uniche cose che ha fatto, ovvero le nomine, non potevano essere più disastrose. E’ il tragico emblema di questo governo: sotto la demagogia, niente”, conclude.

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