26/09/2018 - 11:46

“Vorrei ricordare che il contratto di servizio prevede che, entro sei mesi dalla sua approvazione la Rai deve predisporre un piano industriale coerente con la riorganizzazione delle news e delle reti”. Lo dichiara Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Partito democratico e componente della Commissione Vigilanza Rai, a proposito dell’ipotesi di un’accelerazione nelle nomine dei vertici delle strutture Rai.

“Tale riorganizzazione, che può prevedere un numero diverso da oggi di rete e testate, non è stata ancora attuata e dunque la Rai ha già commesso una violazione. Se il Cda procederà dunque a effettuare le nomine senza prima di aver portato a termine il lavoro di riorganizzazione, lo farà, di nuovo, in aperta violazione del Contratto”.

“Ciò significherebbe che ha evidentemente deciso a prescindere dal piano di mantenere lo stesso numero di reti e testate”, conclude.

26/09/2018 - 09:15

Oggi 26 settembre, ore 14.30 - Sala Stampa di Montecitorio

Partecipano: Gian Mario Fragomeli, Michele Anzaldi, Giacomo Portas

Oggi, mercoledì 26 settembre, alle ore 14.30, presso la Sala Stampa della Camera, si terrà la presentazione della proposta di legge dei deputati Dem “Disposizioni per l’introduzione della quota 100 quale requisito per l’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico e istituzione del fondo di solidarietà intergenerazionale”.

Con questa iniziativa si intende introdurre, per la prima volta, un meccanismo solidaristico attraverso il quale costruire un patto tra coloro che chiedono un’anticipazione pensionistica (rispetto alle attuali condizioni) e coloro che dovranno garantirne l’erogazione. In concreto, verrà applicata ai soggetti titolari del diritto pensionistico, rispondente ai requisiti della presente quota 100, una riduzione del trattamento finalizzata alla costituzione di un apposito fondo presso l’Inps. Un fondo in grado di finanziare le misure previdenziali per i giovani, in un nuovo contratto pensionistico tra padri e figli.

La proposta di legge è stata sottoscritta dai deputati Dem: Fragomeli, Portas, Anzaldi, Bazoli, Benamati, Bruno Bossio, Ferri, Gariglio, Lacarra, Miceli, Pagani, Ubaldo Pagano, Pellicani, Prestipino, Sensi.

A delinearne i contenuti nella conferenza stampa saranno: Gian Mario Fragomeli, Michele Anzaldi, Giacomo Portas.

25/09/2018 - 20:14

“L’incompetenza gialloverde se non fosse grave e reale sarebbe assurda.  Continuano a fare promesse ai cittadini, ma fanno solo danni e con il decreto Genova la dimostrazione è sotto gli occhi di tutti”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del partito Democratico.

“Dopo 42 giorni dal crollo del ponte, ripetuti annunci, promesse di ricostruzione in otto mesi, uno scaricabarile tra ministeri e con la ragioneria dello Stato, oggiannunciano che il decreto Genova arriverà al presidente della Repubblica. Finalmente, verrebbe da dire se non fosse che non ha le coperture economiche. Da Palazzo Chigi fanno sapere che il decreto sarà finanziato in parte con la legge di bilancio, contravvenendo non solo alle norme ma anche al buon senso”.

“La manovra può coprire solo quei provvedimenti che entreranno in vigore il 1 gennaio 2019 e quindi sarebbe paradossale per un decreto legge che, per sua natura, entra immediatamente in vigore. Il dilettantismo del governo – conclude Rotta - sta mortificando i genovesi e l’Italia tutta”

25/09/2018 - 18:34

“Nonostante Genova attenda disperatamente l’inizio dei lavori di ricostruzione, Di Maio e Toninelli si preoccupano unicamente di trovare qualcuno a cui addossare il totale vuoto in cui consiste la loro azione politica”. Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito delle precisazioni del Mef sull’iter del dl Genova.

“Dopo ben 42 giorni di attesa – spiega – Toninulla ha giustificato l’assenza del testo di un decreto di cui parla da un mese facendo l’unica cosa che ha dimostrato di saper fare: dare la colpa a qualcuno. Purtroppo per lui e per Di Maio il Mef ha chiarito che il problema sono le coperture, di cui i due ministri si erano dimenticati”.

“Non pensavamo che due persone a cui è stata affidata la responsabilità di tre ministeri, potessero raggiungere un tale grado di cialtroneria e incapacità. Alla Liguria non servono i ‘puntini’ o bugie, ma decisioni e soldi veri. Tutto questo è inaccettabile e vergognoso”, conclude.

25/09/2018 - 18:09

“La denuncia del presidente della Regione Piemonte Chiamparino sul Terzo Valico, conferma l’idea che il vero piano dei 5 Stelle per le infrastrutture italiane sia bloccare in modo scientifico ogni progetto di sviluppo”. Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata del Partito democratico, a proposito delle parole di Sergio Chiamparino blocco dei finanziamenti per la realizzazione del Terzo Valico.

“Perché il ministro Toninelli – spiega – non risponde da 113 giorni nonostante i finanziamenti siano stati già addirittura pubblicati in Gazzetta ufficiale? Pensa di erogarli o la tecnica è la stessa del Milleproroghe di far mancare risorse già stanziate? E in quello che sembra un incredibile tentativo di far fallire un’opera semplicemente bloccando i soldi, il ministro Toninelli conta per caso sul fatto che un’intera regione sia popolata da imbecilli?”.

“Purtroppo il tutto lascia pensare che il vero obiettivo dei 5 Stelle sia, non solo nell’economia ma anche nelle infrastrutture, bloccare tutto e tornare indietro. I primi a pagare questa delirante concezione di involuzione economica saranno gli operai del Terzo Valico, giustamente preoccupati per le ricadute occupazionali dei silenzi di Toninelli.  Se non vuole che centinaia di persone rimangano senza reddito, qui non c’è bisogno di nessun fantomatico reddito di cittadinanza: basta che sblocchi i soldi dovuti al Piemonte”, conclude.

25/09/2018 - 18:08

“Ora non ci sono le coperture finanziarie. Ve ne eravate dimenticati. Pensavate fosse una promessa elettorale e bastava annunciarla. Tanto si può scaricare sempre la colpa sui funzionari dello Stato”. Lo scrive su Facebook Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito delle precisazioni del Mef sull’iter del dl Genova.

“Sono passati 42 giorni dalla tragedia  - continua - due settimane dal suo esame in Consiglio dei ministri e ancora il decreto è in alto mare, inesistente ed inefficace. Come il commissario. A noi, opposizione, spetta richiamarvi alla realtà, che ancora una volta non è virtuale, ma fatta di persone e imprese che vogliono capire come Genova si può risollevare”.

“Dopo il crollo del Ponte Morandi vi avevamo offerto disponibilità a lavorare insieme. Avete risposto con supponenza e arroganza, perché sapete fare tutto voi. Si vede”, conclude.

25/09/2018 - 18:07

"Ciò che sta avvenendo in queste ore è veramente sconvolgente. Si tratta di uno schiaffo alla città di Genova, ai suoi cittadini e a tutti gli italiani. Presentare a 40 giorni dalla tragedia un provvedimento privo delle coperture finanziarie necessarie fa urlare di rabbia. Siamo di fronte a un pericoloso dilettantismo. Se non sono capaci di scrivere un decreto legge, chi e quando ricostruirà il Ponte e come potranno mai trovare le risorse per aiutare la città? Si facciano da parte. Il ministro dei Trasporti Toninelli non si sta più soltanto coprendo di ridicolo, sta umiliando un Paese intero ancora in lutto per la sciagura”.

Così la capogruppo Dem in commissione Ambiente, Chiara Braga.

25/09/2018 - 18:06

“La Ragioneria dello Stato non ha bloccato il decreto Genova ma lo sta sbloccando poiché è stato inviato dal governo senza nemmeno una cifra! Cari Casalino e Di Maio tenetevi stretti i funzionari del Mef che’ senza non sapete fare neppure uno 0 con un bicchiere!”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle precisazioni del Mef sull’iter del dl Genova.

25/09/2018 - 17:57

“Davanti a dati come quelli diffusi oggi dall’Ecdc, chi presiede il dicastero della salute, come la ministra Grillo, dovrebbe decidersi a una seria azione di contrasto attraverso l’obbligo vaccinale e non a prendere in giro gli italiani con l’ennesima giravolta”. Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle parole del ministro della Salute Grillo sui vaccini.

“Basta giocare – continua – con le parole. In questo modo si sono già creati troppe confusione e incertezza, Non si può essere per la vaccinazione quando di mezzo ci sono i propri figli mentre con quelli degli altri, si decide di annacquare l'obbligo vaccinale con la proroga delle autocertificazioni. La ministra della Salute ha condotto una vera e propria battaglia di religione l'obbligo vaccinale, introdotto dalla legge Lorenzin proprio per rispondere all'elevato numero di contagi - in particolare per il morbillo e la rosolia. Ora che l’ultimo aggiornamento dell’Ecdc dimostra quanto elevato sia ancora il loro numero,  dovrebbe mostrare segni di ripensamento se non un sussulto di coscienza, rispetto alle scelte operate con il decreto Mille proroghe e alla proposta di legge  depositata  dai suoi ‘emissari’ al Senato che supera l'obbligo, prevedendolo  solo nei casi di ‘scostamenti significativi’  dei dati epidemiologici”,

“Quando questo Paese non sarà più in cima alle classifiche internazionali per scarsa copertura vaccinale, allora potremo dire che le raccomandazioni sono lo strumento più utile per proteggere la salute non solo dei propri figli, ma della collettività”, conclude.

25/09/2018 - 17:39

“Il movimento 5 stelle, incapace di mantenere comportamenti corretti oltre che di governare seriamente, continua a minacciare la libera informazione”.

- Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -

“È vergognoso che si parli di abolizione dell’Ordine dei giornalisti proprio dopo che l'Ordine della Lombardia ha segnalato al Consiglio di disciplina territoriale la vicenda del portavoce del premier Conte  per verificarne la correttezza dell’operato. Un atto necessario – spiega Rotta - alla luce della verifica del rispetto delle norme deontologiche, a tutela innanzitutto dei citttadini.  Quella del sottosegretario Crimi è  una ritorsione inaccettabile che ha il sapore della minaccia in stile mafioso”.

“Compito dei giornalisti è informare i cittadini, anche quando questo può infastidire la politica. Ma ancora una volta – conclude Rotta - abbiamo la dimostrazione che la gestione pentastellata non prevede il rispetto della democrazia e della Costituzione”.

25/09/2018 - 17:10

Condanna in commissione Lavoro

“Un ministro non può definire gli avversari degli “assassini politici”. Ho pertanto chiesto che  le parole inaccettabili e intollerabili oltrechè irresponsabili del ministro Di Maio, fossero condannate anche dalla  commissione  Lavoro della Camera, che nella seduta odierna ha preso atto della nostra richiesta. Si può condividere o non condividere il jobs act e si può contrastare una riforma senza insultare gli avversari.  Abbiamo ricordato inoltre al ministro Di Maio che le parole hanno un peso e che per il lavoro alcuni uomini hanno perso la vita. Su questi argomenti il confronto deve essere più corretto e più rispettoso delle idee degli altri.”

Lo dichiara Debora Serracchiani.

25/09/2018 - 16:56

 “Ancora una volta, in questo caso utilizzando il drammatico episodio di cronaca dell’aggressione a due anziani a Lanciano, Salvini e Meloni assumono l’atteggiamento degli sciacalli del dolore. Anziché cavalcare e strumentalizzare la paura, in particolare il vice presidente del Consiglio e ministro degli Interni, dovrebbero rassicurare i cittadini dicendo quali atti concreti il governo intenda compiere, ad esempio quante assunzioni nel personale delle forze dell’ordine e dei vigili urbani. I governi del centrosinistra, da questo punto di vista, hanno fatto molto sbloccando il turn over e investendo ingenti risorse. Salvini e Meloni, invece, usano questa tragedia per continuare a favorire la lobby delle armi e promuovono un triste ritorno alla legge del taglione e al Far West. Per la sicurezza degli italiani, degli abruzzesi, pensano veramente che la soluzione possa essere armare i nostri anziani genitori ed i nostri bambini?”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

25/09/2018 - 16:18

“Savona in contraddizione con il governo. Da un lato, rievoca in modo nostalgico il mercato comune contro il progetto di un’Unione politica. Dall’altro, parla da semplice ‘tecnico’ dell’esigenza di assicurare maggiori risorse al bilancio europeo, conferendo più poteri ad organismi di controllo sovranazionali. Il Pd auspica e condivide l’esigenza di un budget europeo più ampio e ambizioso. Il primo nodo critico della relazione del ministro riguarda però gli alleati con i quali ritiene che il suo esecutivo debba dialogare per raggiungere questo obiettivo: con i governi ungheresi e polacchi che vogliono meno Europa e più sovranità agli Stati nazionali? Savona su questo non risponde”.

Così in una nota congiunta il senatore del Pd della commissione Politiche dell’Ue, Gianni Pittella, e il capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca.

“Il secondo aspetto controverso - aggiungono Pittella e De Luca - concerne le modalità di utilizzo delle risorse dell’Unione. Il Pd sostiene l’esigenza di prevedere maggiori fondi Ue per la gestione comune delle frontiere e per attuare politiche sociali, di crescita e di coesione più efficaci. Nell’audizione, il ministro non fa alcun accenno a questi temi e rilancia solo la proposta di maggiori investimenti nelle infrastrutture trans-europee. Peccato non lo abbiano informato del fatto che il suo governo ha bloccato da subito grandi opere strategiche in corso, quali la Tav e la Tap. Nessuna risposta, per il resto - concludono i due parlamentari Dem - alle richieste di chiarire la posizione dell’Esecutivo sul rafforzamento della zona euro o sulla riforma del regolamento di Dublino”.

25/09/2018 - 16:12

Il M5S, guidati da ‘l’avvocato del popolo’, dice che faranno ‘la manovra del popolo’, e che è finita l’epoca del ‘tutto rigore e niente sentimenti’”. Lo dichiara Luigi Marattin, capogruppo Pd in Commissione Bilancio alla Camera, a proposito delle dichiarazioni dei vari esponenti 5 Stelle sulla Legge di Bilancio.

“Quando questi ci porteranno al default - il default ‘del popolo’, ovviamente - con la loro cialtronaggine e incompetenza, vedrai quanti bei sentimenti ci saranno, specialmente tra i più deboli”, conclude.

25/09/2018 - 15:30

“Il governo si attivi per mettere a disposizione strumenti straordinari per le aziende agricole le cui attività rischiano di essere compromessa per anni dal fuoco”. Lo dichiarano Susanna Cenni, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, e Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd della stessa commissione, a proposito dell’incendio che da ieri sera sta colpendo alcuni comuni del Pisano.

“Stiamo seguendo – spiegano – il drammatico tentativo di domare l’incendio che ha distrutto frazioni, case e tantissime aziende agricole. Secondo una prima stima dei danni, al momento sarebbero circa 600 gli ettari di terreno percorsi dal fuoco, tra cui uliveti di pregio, e altre colture che saranno compromesse per molti anni. L’incendio sta provocando dunque una perdita gravissima anche per la produzione agricola locale. La Regione Toscana ha già deliberato lo stato di calamità. Chiediamo per questo al ministro dell’Agricoltura di attivarsi, di concerto con la Regione Toscana, per individuare prima possibile strumenti straordinari di sostegno all’attività del territorio”.

“Esprimiamo la nostra solidarietà alle persone, alle aziende e alle comunità colpite, e garantiamo attenzione affinché questi territori non vengano dimenticati. Ringraziamo i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i tantissimi volontari peri il loro difficile lavoro“, concludono.

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