09/05/2018 - 16:57

“Le parole di Bersani sul Rosatellum sono sorprendenti: sono il frutto di una grave amnesia su quanto accaduto pochi mesi fa?”. Lo dichiara David Ermini, deputato del Partito democratico, in risposta alle parole di Pierluigi Bersani sul Rosatellum.

“Bersani dimentica innanzitutto che il Rosatellum è stato l’approdo obbligato dopo un serie di veti, compreso il suo, rispetto ad altre soluzioni. Allo stesso tempo, l’esponente di Leu dimostra pare aver rimosso anche gli ostacoli da lui opposti in passato per abbandonare il Porcellum”, conclude.

09/05/2018 - 16:30

“A un anno da “Dirty oil”, l’operazione della Guardia di Finanza che ha sgominato un’associazione a delinquere internazionale che riciclava gasolio libico, la situazione sembra non essere cambiata”.

- Lo denuncia Lia Quartapelle Procopio, deputata del Partito Democratico, che sulla vicenda ha presentato una interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale -

“Il petrolio rubato dalla raffineria di Zawyia veniva trasportato in Italia via mare e – spiega - scortato dalle milizie libiche guidate da Ben Khalifa, capo di una di esse sospettata di sostenere l'Isis in patria. Una volta arrivato in Italia veniva immesso nel mercato italiano ed europeo a un prezzo simile ai prodotti ufficiali, pur essendo di qualità inferiore, occultandone la provenienza tramite società schermo a Malta”.

“In questi mesi diciotto testate giornalistiche di tutto il mondo, tra cui “La Repubblica” con il giornalista Carlo Bonini, hanno deciso di dare vita al “Daphne Project” per continuare le indagini della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia sui  legami opachi tra la politica e la finanza nera che avrebbero fatto di Malta lo snodo cruciale del riciclaggio nel cuore dell'Unione Europea. E proprio l’inchiesta collettiva – sottolinea la deputata Dem - riporterebbe come il circuito di contrabbando di carburante della Libia-Malta-Europa sia stata "effettuata sotto il naso delle autorità maltesi".

“Ora – conclude Quartapelle - servono iniziative politiche e diplomatiche per richiedere alle autorità maltesi di fare piena luce sulla vicenda e ottenere maggiori garanzie sulla provenienza del petrolio che Malta esporta”.

09/05/2018 - 16:28

“Quarant’anni fa morivano Aldo Moro e Peppino Impastato, uno ucciso dalle Brigate Rosse l’altro dalla mafia. Quel 9 maggio 1978 lo ricordo bene e a tutti noi italiani fu chiaro da subito che quel giorno sarebbe diventato uno fra i più duri della storia della nostra Repubblica”. Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, deputata del Partito democratico.

Oggi, nella data della loro scomparsa, si celebra il giorno della Memoria in ricordo di tutte le vittime del terrorismo. È questo il miglior modo per rendere omaggio al loro sacrificio, ricordandoci quanto sia importante e necessario continuare a lavorare al consolidamento della democrazia, nella ricerca costante di giustizia e in difesa della libertà”, conclude.

09/05/2018 - 16:26

“La foto a New York in cui Grillo ride sulla spazzatura è un insulto alle difficoltà affrontate ogni giorno dai cittadini a cui lui dice di essere vicino”. Lo scrive su Istagram Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, per commentare la foto postata oggi da Beppe Grillo da New York sul medesimo social network.

“Mentre il caldo – spiega - si avvicina e la situazione dei rifiuti a Roma diventa di giorno in giorno peggiore, mentre i cassonetti continuano a straripare di sacchetti e i topi a scorrazzare per le strade, Grillo non trova di meglio che divertirsi con uno scatto “ironico” nelle strade di New York. Il suo non è solo un insopportabile gesto di arroganza nel solco del ‘Io sono io e voi…’, un irrisione con cui dimostra tutta la reale distanza dai problemi dei cittadini. Ma anche una notevole dimostrazione di ignoranza, per giunta sui temi di cui Grillo dice di essere esperto. La foto lo ritrae, infatti, davanti al risultato dell’efficientissimo modello di raccolta differenziata newyorkese. Dunque, un sistema  che non ha niente a che fare con la tragica disorganizzazione della Roma della Raggi, che la differenziata si è limitata a fantasticarla, facendo seguire alle parole solo un peggioramento della situazione”.

“Se Grillo proprio deve occuparsi di rifiuti, c’è una cosa sola che può fare: scusarsi con i cittadini che pagano tassa immondizia tra le più alta e vivono in una delle città tra le più sporche d’Italia”, conclude.

09/05/2018 - 13:29

"La restituzione dei 5mila euro da parte del portavoce di Chiara Appendino per la consulenza al Salone del Libro è un atto demagogico e populista. Se Luca Pasquaretta ha lavorato è giusto che sia pagato. Non è stato invece opportuno assegnare ulteriori incarichi ad un dipendente pubblico già ottimamente remunerato. Ma ormai da mesi ormai Torino è gestita dal 'metodo Appendino' dove vengono avvantaggiati in ogni contesto e nei posti di potere amici e persone fidate. Senza bandi pubblici e senza verificare competenze e capacità come è accaduto anche ultimamente per la nomina del Sovrintendente del Teatro Regio William Graziosi": è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputato Pd.

09/05/2018 - 13:21

“sono in atto riposizionamenti in ossequio al ‘nuovo che avanza’”

 

“E' inaccettabile l’esclusione di rappresentanti del Pd dal confronto politico finale al Forum delle Aree Interne in Val Maira del 17/18 maggio. Dal momento delle dimissioni del governo Gentiloni, il sottoscritto è decaduto da consigliere  ministeriale per la Snai, e per ragioni di rispetto istituzionale si è astenuto dal prendere parte alle attività ad essa connesse. In ragione di ciò, e in forza di altri impegni connessi con altro incarico, ho declinato l’invito a partecipare al Forum, invitando a coinvolgere altri esponenti democratici nel quadro di un confronto aperto a tutte le voci e le sensibilità come si è fatto da sempre sul tema sin qui. La diffusione del programma, che prevede sul piano parlamentare solo il coinvolgimento di esponenti della Lega e del Movimento 5 stelle, nonostante la presenza a Cuneo di autorevoli parlamentari locali dem che hanno seguito il tema fin dall’inizio, denota un evidente riposizionamento in corso delle strutture burocratiche che sin qui hanno presidiato, forse eccessivamente, la questione nel quadro di una confusa e talora ridondante procedura che abbiamo ereditato dal governo Monti. Un posizionamento che va nella evidente direzione di accreditarsi verso una sorta di ‘nuovo che avanza’, e che fornisce all'esterno il segnale di una sorta di archiviazione dell'azione del Pd, come denotano anche recenti uscite stampa in tale direzione che non hanno tenuto in alcun modo in conto la verità storica sul tema”.

 

Così il deputato Dem Enrico Borghi, segretario d’aula e membro dell’Ufficio di presidenza del Gruppo.

 

“Il Pd nella XVII legislatura - aggiunge Enrico Borghi - è stato il soggetto decisivo e determinante per la nascita, il varo e il finanziamento della Strategia Nazionale per le Aree interne con i governi Letta, Monti e Gentiloni. Non vi è stata legge di bilancio della scorsa legislatura senza risposte determinanti e decisive in tal senso. Abbiamo assicurato sul campo e in concreto l’avvio di una azione a sostegno delle aree territoriali più deboli e periferiche, e non accetteremo supini e silenti nessuna archiviazione, anche per rispetto delle centinaia di amministratori del nostro partito che quotidianamente sono protagonisti sui territori dell'attuazione di queste politiche con grande capacità. Immaginare che il Pd sia stato un organismo veicolo da utilizzare, per poi giungere ad altri approdi dentro una dimensione di egemonia culturale sul tema, significa commettere un errore irrispettoso del nostro ruolo, della nostra storia e della nostra realtà. Noi - conclude il deputato Dem -  su questi temi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo, e non permetteremo a nessuno di strumentalizzarci o di escluderci”.

09/05/2018 - 12:23

Il deputato del Pd Walter Verini è intervenuto in aula per ricordare Peppino Impastato. Ecco la sintesi dell’intervento.

"Proprio quaranta anni fa, quasi nello stesso momento in cui le Brigate Rosse e i loro complici uccidevano Aldo Moro per bloccare lo sviluppo democratico in Italia, quasi nello stesso momento la mafia uccideva a Cinisi, in Sicilia, Peppino Impastato. Vogliamo ricordare Impastato anche in quest'aula, come simbolo di una generazione che non si è piegata al predominio delle cosche, alla mafia di Tano Badalamenti che ne ordinò la soppressione. E' giusto ricordarlo, per tenere vivo il suo impegno politico e sociale, il suo coraggio giornalistico e civile. E' anche grazie a persone come lui che negli anni successivi lo Stato ha assestato colpi durissimi alle mafie. Grazie anche al suo sacrificio che quest'aula, per fare un esempio recente, proprio pochi mesi fa ha potuto licenziare la riforma del codice antimafia e dei beni confiscati. Ma l'impegno contro le mafie, i poteri criminali, per la legalità non è certo concluso. Sono ancora pericolosi e attivi. Minacciano persone come Giuseppe Antoci, giornalisti come Paolo Borrometi a Siracusa o Federica Angeli a Ostia. Per questo quaranta anni dopo ricordiamo Peppino Impastato: il suo coraggio, il suo sacrificio sono ancora oggi un esempio da seguire, ogni giorno".

09/05/2018 - 11:14

Oggi, a quarant’anni di distanza, non possiamo che ricordare, per prima cosa, la morte di Aldo Moro, il suo assassinio da parte delle Brigate Rosse. La pagina drammatica e conclusiva di un capitolo, aperto il giorno del suo rapimento e dell’uccisione degli uomini della sua scorta, che è stato il più buio, il più duro, e probabilmente anche quella più carico di conseguenze politiche, della storia della nostra Repubblica.

Oggi, però, vogliamo anche pensare, ancora una volta, a Moro vivo. Alla sua straordinaria figura di statista, alla sua visione politica, alla sua moralità, all’impresa più grande alla quale lavorò, pagando per questo il prezzo più alto immaginabile: portare a compimento il faticoso processo di evoluzione del sistema democratico italiano.

A muoverlo, in questa impresa, c’era l’inquietudine crescente per l’approfondirsi del divario tra una società in fermento, in particolare dopo il ’68, e una politica bloccata, che contribuiva a fare della nostra una “democrazia difficile”, quando invece si trattava di dar vita ad una “democrazia compiuta”, ad un sistema semplificato e funzionante, fondato su una competizione leale e trasparente tra posizioni politiche e programmatiche alternative. 

È quasi incredibile constatare come, a distanza di tanto tempo, la sostanza del problema che abbiamo ancora oggi di fronte a noi sia in fondo proprio questa. È vero, moltissime cose sono cambiate e sono diverse rispetto ad allora. Ma è altrettanto vero che lo spirito che animò Moro può essere un orientamento sicuro e prezioso, avendone la volontà e la capacità. Perché per sperare di fare il bene del Paese e di servire l’interesse generale, soprattutto in un momento come quello attuale, sarebbe importante riuscire – per usare proprio le sue parole – “ciascuno a proprio modo, ad escludere cose mediocri per fare posto a cose grandi”.

 

Lo scrive a nome del Gruppo Pd della Camera il presidente Graziano Delrio sulla pagina FB Deputati Pd.

07/05/2018 - 16:28

"Dare ulteriori incarichi onerosi a chi è già dipendente pubblico sarà forse accettabile dal punto di vista strettamente legale ma è chiaramente inopportuno e moralmente scorretto soprattutto per chi come il M5S si è vantato per mesi di voler tagliare stipendi e rendere trasparente la politica”.

Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata del Partito democratico, a proposito della consulenza di 5mila euro concessa dalla Fondazione del Libro a Luca Pasquaretta, portavoce del sindaco di Torino Chiara Appendino.

04/05/2018 - 15:13

“Grillo ripropone il referendum sull'euro, riprende il comando, archivia Di Maio e svela il bluff di queste settimane”.

Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico commentando le dichiarazioni di Beppe Grillo in un'intervista pubblicata oggi dal mensile francese 'Putsch'

03/05/2018 - 09:32

“Tenere alta la memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo è un dovere ed un obbligo delle istituzioni repubblicane e di tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore le sorti stesse della nostra democrazia. Il ricordo di queste vite spezzate da mani armate, l’importante insegnamento civico che ci giunge da queste vittime innocenti che hanno pagato un prezzo terribile per il loro impegno, deve essere posto al centro della nostra azione. Affinché l’articolo 21 della Costituzione possa pienamente dispiegarsi e con esso il diritto dei cittadini a ricevere una informazione libera, corretta e completa, è decisivo avere sempre al nostro fianco le testimonianze che ci giungono da questi nostri eroi caduti e proteggere e tutelare tutti coloro che svolgono un mestiere indispensabile e insostituibile per la convivenza democratica”.

Così il Presidente dei deputati del Pd, Graziano Delrio, in occasione dell’11^ Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo.

02/05/2018 - 19:06

“Già da un mese ho chiesto di poter dare alla Camera la possibilità di lavorare procedendo alla costituzione delle Commissioni permanenti. Fino ad ora abbiamo trovato un’insormontabile contrarietà. Speriamo che ora questo muro crolli e termini lo spettacolo di un Parlamento bloccato”.

Lo afferma il Presidente del Gruppo dei deputati Pd, Graziano Delrio.

18/04/2018 - 15:46

L’assemblea dei deputati del Partito democratico si è riunita oggi per approvare, su proposta del  presidente Graziano Delrio, l’adozione dello statuto e la nuova presidenza, che sarà composta, oltre che dal capogruppo, da 5 deputate e 5 deputati: le vice presidenti saranno Alessia Rotta (vicario) e Chiara Gribaudo; il tesoriere, Andrea De Maria; i due segretari d’Aula, Emanuele Fiano ed Enrico Borghi. Gli altri componenti sono: Stefania Pezzopane, Alessia Morani, Elena Carnevali e Stefano Lepri e Antonio Viscomi.

17/04/2018 - 12:23

“Avevamo già chiesto l’assegnazione dei due decreti sull’ordinamento penitenziario alla Commissione Speciale convinti dell’importanza e dell’urgenza dei provvedimenti, come evidenziato anche da tutti gli operatori e le istituzioni interessate e per questo non avevamo condiviso che l’esame venisse rinviato alla Commissione Giustizia, ancora  da istituire. Accogliamo dunque con favore l’invito del presidente della Camera ai gruppi di riconsiderare quella scelta per approdare ad una nuova decisione che consenta il via libera in tempi brevi dei decreti già nella prossima conferenza dei capigruppo”.

Lo dichiara Graziano Delrio, presidente deputati Pd

11/04/2018 - 19:20

"Avanti con un’altra poltrona. L’accordo spartitorio tra Lega e 5 Stelle prosegue, questa volta con la Presidenza della Commissione speciale. E’ una concezione allarmante quella secondo cui chi vince prende tutto tenendo fuori le minoranze anche quando queste, come nel caso del Pd, rappresentano la seconda forza politica del Paese. Salvini e Di Maio mostrano di credere che le istituzioni non siano la casa di tutti ma casa loro. E’ un fatto grave che non va sottovalutato".

Lo dichiara il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio

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